La nostra Tv mostra tutto facile. Quando poi dimostreranno i danni che causa nelle menti più deboli (come la mia ad esempio) sarà sempre troppo tardi. Vogliamo parlare della frustrazione che nasce vedendo auto bellissime che girano in strade sempre deserte e, soprattutto, trovano subito parcheggio? O genitori sorridenti e figli bellissimi, vivere in armonia senza problemi di compiti? La Tv ti fa credere che puoi avere tutto senza rinunciare a niente, ti mostra un manager rampante che si assenta dalla riunione di lavoro per portare il figlio a pescare salmoni in Alaska e poi tornare prima che finisca la riunione (e senza puzzare di pesce). Ma non è così. Io puzzo di pesce anche solo passando davanti al reparto surgelati della Coop. Non si può avere tutto; essere allo stesso tempo un padre sensibile, un manager di successo e un marito romantico, a qualcosa bisogna rinunciare.
Visualizzazione post con etichetta opinioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta opinioni. Mostra tutti i post
24.5.17
20.3.17
Chieti - Le donne dell'Est
A voi piacerebbe sposare una donna dell'est ? Nella puntata di due giorni fa, la rubrica della "Vita in diretta" condotta dalla Perego, ha sviluppato il dibattito sulle donne dell’est con ospiti in studio, proponendo una grafica in sei punti che, secondo gli autori, spiegherebbero perchè gli uomini italiani dovrebbero preferire le donne dell’est. Se le condizioni esposte nel documento fossero rispettate tutte.. ci sarebbero dei seri motivi per farlo...
@enio
28.11.16
Chieti - Giovinezza, ieri ho compiuto 69 anni
Ieri ho compiuto 69 anni, sono entrato nei 70 e oggi già vorrei ritornare indietro.
Ai sapori degli anni 60, dal palato ai costumi ai comportamenti sociali,
alla ingenuità, ai rapporti veri di amicizia. Le ragazze di quei tempi, tutte
sincere e affidabili; probabilmente abbiamo inseguito il tutto
con molta fretta, senza renderci conto di cosa stavamo facendo.
Il telefonino non lo conoscevamo ed eravamo sempre rintracciabili.
Internet non lo conoscevamo, ma sapevamo quello che ci faceva piacere conoscere e sapere
I soldi? Pochi ma bastavano.
La politica? Avevamo certamente gli ideali.
Dio difficilmente lo si cercava.
L’ansia la depressione lo stress, chi erano questi mostri
La notte si dormiva
Oggi? Ogni notte è un incubo,
al pensiero di svegliarsi e incominciare a consumare di nuovo la VITA.
21.6.16
Chieti - Grillini alla prova
Le vittorie strepitose di Virginia Raggi e Chiara Appendino a Roma e Torino, senza dimenticare quella altrettanto significativa di Paola Massidda a Carbonia e di tantissimi altri candidati a 5 stelle in tutta la penisola portano con loro un grande senso di felicità e dimostrano oltre ogni dubbio la voglia di cambiamento autentico che c'è nel Paese.Dopo le mazzate di Roma e Torino, Renzi deve mettere il saio penitenziale e interrogarsi sull’immagine che è andato costruendosi in questi mesi: quella dell’«uomo del miracolo, solo al comando» anche contro mezzo partito. Ma il premier deve soprattutto accendere un cero alla Madonna, o meglio alla «Madonnina» di Milano. La sconfitta non si è trasformata in una debacle solo grazie alla risicata vittoria del centrosinistra nel capoluogo lombardo. Che per Matteo l’esito delle urne non sarebbe stato positivo era nell’aria. Tanto che lui aveva preferito volare a San Pietroburgo invece di stare vicino ai suoi candidati. Ma le sconfitte nella Capitale e soprattutto sotto la Mole vanno al di là di tutte le pur pessimistiche previsioni.I grillini hanno dimostrato di poter fare a meno di Grillo e Casaleggio ed ora si pongono come vero partito di governo. Attenzione però; la vittoria non darà frutti avvelenati solo se gli eletti del M5S, a cominciare dalla Raggi a Roma, sapranno fare bene altrimenti sarà un'altra debacle come quela della Lega Nord.
@enio
23.12.15
Un sindaco che non lo manda a dire
Nella bergamasca, precisamente a Pontoglio, sono recentemente comparsi per le strade questi cartelli. Fa discutere l'iniziativa di Alessandro Seghezzi, il sindaco di Pontoglio per questi cartelli, messi lì, per chiedere il rispetto dei valori occidentali tanto che molti giornali stranieri hanno dedicato spazio a questo fatto. «Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene» si legge su uno dei cartelli che la giunta comunale ha voluto con l'approvazione di una delibera ad hoc.
3.6.15
Chieti può ospitare i pellegrini del Turismo Religioso?
Può Chieti accogliere con le proprie strutture i pellegrini interessati al turismo religioso? Certamente SI. L’Abruzzo, regione verde per i parchi in aggiunta al mare, monti, gastronomia, oliveti, vigneti, è anche terra di eremi, santuari, da sempre terreno ideale per la ricerca spirituale. L’Abruzzo è stato terreno fertile per lo sviluppo del monachesimo e dell’ascetismo, di cui sono testimonianze affascinanti, sia gli eremi spartani della Maiella che le abbazie cistercensi e benedettine di cui è disseminata la regione. Si è concluso da alcuni giorni il primo pellegrinaggio del Volto Santo, da Roma a Manoppello (PE), organizzato dall’associazione di promozione sociale CISC – Centro di Iniziativa Socio Culturale. L’itinerario storico, culturale, ambientale, religioso è stato fatto in dieci giorni e sono stati percorsi circa 330 KM ., attraversando i comuni del Lazio e dell’Abruzzo. In ciascuna tappa i pellegrini sono stati accolti in idonee strutture per il vitto e l’alloggio e principalmente da una calda accoglienza delle comunità.
Il comune di Manoppello (PE), dove viene custodito il Volto Santo, una delle mete più emozionanti, fa parte della diocesi di Chieti Vasto, guidato dall’Arcivescovo Bruno Forte e per questo collegato anche al capoluogo teatino. A conclusione del pellegrinaggio, i pellegrini potrebbero essere invogliati a visitare i Monasteri, le Abbazie, i Conventi, i Santuari, usufruendo delle strutture cittadine o nelle immediate vicinanze. A Chieti esiste un’importante struttura, il Palazzo del Seminario Diocesano, con la bella loggia cinquecentesca, che è anche un monumento storico. Esso è collegato alla cattedrale, ha un vasto cortile e numerose stanze. Sino agli anni 70 accoglieva e offriva ospitalità a numerosi adolescenti per essere avviati al sacerdozio.
La costruzione del seminario fu iniziata nel 1568 da Monsignor Gianni Oliva, arcivescovo della città (1568/1576).
Questa struttura centrale, accogliente, che ha bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione, potrebbe essere conveniente per accogliere i turisti religiosi, considerato che non si intravvede una sua immediata trasformazione in Museo d'Arte Diocesana, con possibilità di creare anche occupazione, soprattutto per i giovani.
Luciano Pellegrini agnpell@libero.it
Questa struttura centrale, accogliente, che ha bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione, potrebbe essere conveniente per accogliere i turisti religiosi, considerato che non si intravvede una sua immediata trasformazione in Museo d'Arte Diocesana, con possibilità di creare anche occupazione, soprattutto per i giovani.
Luciano Pellegrini agnpell@libero.it
9.12.14
Chieti - A proposito di Jobs Act
Siamo alle solite, fregature naturalmente, fatta la legge, trovato subito dai furbi, l'inganno. Dal primo di gennaio 2015, come scrive il giornale "La Repubblica" riportando una simulazione fatta dalla Uil; una azienda, per uno stipendio medio (22 mila euro lordi annui), guadagnerà dai 5 ai 16 mila euro, a seconda se licenzia, dopo averlo assunto, un lavoratore, dopo uno o dopo tre anni. Ma si potrebbe arrivare anche a 6.600 euro dopo appena dodici mesi. Il tutto avverrà a causa dell'effetto combinato degli sconti sull'Irap e contributi previdenziali inseriti nella legge di Stabilità e dagli indennizzi previsti dallo "Jobs Act" per il nuovo contratto a tutele crescenti. Insomma c'è il rischio che un imprenditore assuma e licenzi solo per trarne profitto. Anche perché i contributi previdenziali per i neoassunti (con un tetto a 8.060 euro annuo) valgono fino al 2017 e non sono vincolati alla stabilizzazione stessa del lavoratore, né alla creazione di nuovi posti di lavoro. Secondo il calcolo della Uil, dopo un solo anno, l'azienda può intascare oltre 6 mila euro e dopo tre anni, quasi 19 mila euro. E poi signori miei, se è "La Repubblica" che lo dice, la bibbia dei comunisti, c'è proprio da crederci. Io avevo avuto già sentore di questo fatto quando Confindustria premeva e si diceva d'accordo su tutto. Qualcuno tra loro aveva già fatto i calcoli e ci voleva Renzi ed i suoi consulenti per legiferare una cosa simile. Poi, se un italiano non ha più un euro per mangiare o pagare le tasse, peggio per lui. Questa è una delle cose che capitano oggi a lasciar fare alla nouva sinistra....
@enio
31.10.14
Chieti - Renzi snobba la Camuffo
Per una giusta informazione, l’amico giornalista e poeta dialettale, Mario D’Alessandro, ci propone un’altra composizione scritta e attuale, su Matteo Renzi.
Renzi snobba la Camuffo
In un mondo ognor più buffo
Renzi snobba la Camuffo ,
la robusta segretaria
della classe proletaria
che dimostra il suo potere
sventolando le…bandiere.
Anche gli altri sindacati
son rimasti sconcertati,
quando insieme nel Palazzo
fiduciosi nell’andazzo
degli incontri precedenti
ma i ministri là presenti
hanno detto chiaramente
che eran lì per ascoltare
senza mai poter trattare
e che quindi la riunione
non aveva una funzione
se non quella di parlare
senza nulla contrattare.
Matteo Renzi l’arrembante,
col suo ton toscaneggiante
non ha fatto che annunciare:
“Io con voi non vo’ parlare!”
Precisando poi il suo intento:
“Mi rimetto al Parlamento!”
La Camuffo immantinente:
“Esser voglio indipendente!”
e non pensa che confessa
d’esser stata sottomessa
al Partito nel passato
come rosso sindacato,
quando c’era “L’Unità”,
che a ogni lotta dava il la!
Mario D’Alessandro
28 ottobre 2014
26.6.14
Chieti - LAGHETTO E FONTANE A PIAZZA MALTA
Giornate calde ed afose. Si cerca refrigerio nelle fontane se esistono, ma funzionanti. A Chieti, in piazza Malta, nota come "la piazza della verdura”, dove giornalmente i contadini portano i loro prodotti freschi per venderli,la fontana è un optional. Da quasi tre lustri è stata realizzata una struttura con sette beverini di acqua potabile, e un laghetto con incisa una data, 2002. I negozianti, i contadini e i cittadini si ricordano che l’ultima goccia di acqua vista sgorgare, risale ad otto anni fa. L’acqua in questa piazza è indispensabile per berla, per innaffiare gli ortaggi, per sciacquarsi le mani e rinfrescare il viso, invece…Il laghetto sarebbe coreografico in questa bella piazza, con gli zampilli e se illuminato di sera. Sembra che questo laghetto non può funzionare, perché ci sarebbe un difetto sul progetto per problemi di infiltrazione.Chi avrebbe dovuto sorvegliare e perché non è stato riparato? Incuria, burocrazia, menefreghismo, e i cittadini pagano e soffrono. L’amministrazione dovrebbe giustificare la spesa e dare chiarimenti alla città. Sarà fatto?
Scritto da Luciano Pellegrini
22.5.14
Chieti - Chi è il gatto e chi la volpe ?
Chi sia il gatto o chi sia la volpe a tutt'oggi non è dato
ancora di capire. Tutto si può dire di Matteo Renzi e Graziano Delrio, suo sottosegretario, tranne
che non siano due furbacchioni. Uno di scuola cattocomunista fiorentina e
l'altro del postcomunismo emiliano. Lo
si vede con la loro furbata fiscale sulla Tasi, che il duo ha escogitato e
irrobustito, perché serve a tassare i risparmi dei ceti medi a favore dei
Comuni, da cui essi provengono come espressione del partito dei sindaci area Pd
assetati di denaro. Va bene che i politici sono diabolici e sono capaci di farti
apparire il sole a mezzanotte, ma Renzi e Delrio li hanno superati tutti mettendosi in tasca tutta la sinistra
e per farsi publicità, non hanno trovato ostacoli per i mitici 80
euro, mentre hanno trovato mille scuse per rinviare il pagamento del la TASI a
dopo le elezioni, perchè sono certi, di subire un tracollo di voti, se i
cittadini fossero a conoscenza del salasso che tale tale tassa procurerà alle
famiglie e non solo, visto che si
prevedono ulteriori aumenti delle tasse locali, visto i tagli e le ventilate
accise sui carburanti, oltre ad altre tasse camuffate sulle bollette delle
utenze. Questi ci vengono poi a dire,
con la loro faccia tosta, in TV, che
hanno diminuito le tasse. Mentire ai cittadini, per farsi votare è un reato per
cui questi signori dovrebbero andarsene tutti a casa. Occhio che la stangata
fiscale con la Tasi (creata dal governo Letta, in cui Delrio era ministro per
gli Affari regionali), mediante un decreto legge convertito in legge con
emendamenti del governo del 4 aprile scorso, è stata inasprita dello 0,8 per
mille rispetto all'aliquota base dell'uno per mille originale. Quasi un
raddoppio. Ma nello stesso emendamento al decreto è stata prorogata la determinazione della Tasi sulla
prima casa a dicembre. Ci sono le elezioni europee e poi quelle regionali e i sindaci
rossi vogliono, sia i voti dei loro elettori, che quelli degli elettori
moderati. Dopo le elezioni, vedrete che la
tassa la metteranno alta come vogliono senza essere puniti dagli elettori. La
solita furbizia dei nostri politicanti da strapazzo. Qualcuno chiama Renzi
ebetino, ma gli ebetini sono coloro che
non hanno ancora capito la sua incapacità di governare. Mi spiace, perchè avrebbe potuto essere una
speranza per l’Italia, ma purtroppo, non ha la stoffa e, mi sia concesso,
nemmeno la fodera per fare il primo ministro.
@enio
3.1.14
Chieti - Grazie Giorgio
Nel guazzabuglio dell'Italia di oggi da troppi anni (ormai decenni) infiacchita e addormentata nella sua paura di cambiare, di rischiare, di assumersi responsabilità, di uscire dalle convenienze e dai cinici tornaconti personali, di categoria, di casta, di diritti acquisiti, la figura di Giorgio Napolitano si è stagliata come una stella polare, una bussola capace di far orientare nella tempesta, un punto fermo nella confusione, una guida sicura quando il percorso si è fatto accidentato. Certo, tutto questo pur con i limiti di una personalità politica che è prossima alle 90 primavere, che è figlia dell'altro secolo e della sua cultura, che è legata ad esperienze e riferimenti anche istituzionali bisognosi di profonde e innovative riforme. Sicuramente ciò è avvenuto assumendo un ruolo di Presidente profondamente mutato dai tempi della Prima Repubblica disegnata dai costituenti in cui il Capo dello Stato era una semplice notaio dei partiti, strutturati, ancorati nel Paese e istituzionalmente solidi. Un ruolo nuovo, politicamente più forte e di indirizzo governativo, quello della Presidenza Napolitano, che è venuto determinandosi con lo sgretolamento del sistema dei partiti, l'indebolimento delle leadership, la fragilità - anche decisionale - del quadro generale della politica. Tanto da assumere una vera e propria funzione di supplenza istituzionale e di guida effettiva della Nazione, in attesa di una Riforma che dia compiutezza anche formale ad un cambiamento di fatto già avvenuto, alla oggettiva realtà della Costituzione materiale, che si è nei fatti determinata con le ultime quattro presidenze, da Scalfaro in avanti per fronteggiare il dissolvimento e continua turbolenza del quadro politico in atto. Proprio la trasformazione determinatasi nella Presidenza della Repubblica rende ormai evidente e auspicabile in tempi rapidi la necessaria elezione diretta del Capo dello Stato, secondo un modello di semipresidenzialismo alla francese, magari temperato da un sistema elettorale a doppio turno. Del resto, il peso istituzionale e di comando che il Quirinale ha assunto di fronte al vuoto di potere della politica richiede un'elezione a suffragio popolare, e non più affidata a qualche centinaio di Grandi Elettori, succubi del bombardamento dei tweet di minoranze chiassose e organizzate.Se oggi l'Italia ha retto come Nazione dopo un ventennio di retrocessione in ogni campo dell'economia, della società, del livello di vita, del grado di istruzione; se l'Italia è sopravvissuta al discredito internazionale di fronte al ludibrio generale che ha circondato per anni premier noti al mondo solo per il bunga bunga e per la propria inettitudine e incapacità di governare; se l'Italia è rimasta unità nonostante le spinte alla disgregazione, alla secessione, all'odio razziale, all'insulto come veicolo di comunicazione politica, questo lo si deve solamente a Giorgio Napolitano, e al ruolo di equilibrio e di propulsione che ha svolto con grande saggezza, moderazione e sapienza istituzionale. Grazie signor Presidente....
@enio
29.6.13
Chieti - Tutto bene ? E' il nuovo modo di salutarsi ?
«Tutto bene?» Pare che, anche a Chieti, questo sia il nuovo modo di salutarsi. E la risposta non può che consistere nelle stesse parole, ma espresse con tono affermativo: «Tutto bene». Come è per gli inglesi con il loro «how do you do?», a cui cortesia vuole che si risponda con la stessa formula. Tutto bene, dunque? Non sempre, ma provate a rispondere: «No, va male». L'altro resta interdetto, non se l'aspettava. Allora annaspa, non sa cosa dire e finisce che, imbarazzato, passa a parlare d'altro. Guai, infatti, rispondere alla lettera su come vanno le cose. Non ci si deve dilungare per spiegare lo stato di salute, non è gentile annoiare l'altro se gli affari non procedono, o tediarlo con tormentose vicende familiari. Nella vita di oggi non c'è spazio per sentimenti ed emozioni, bisogna essere sempre in forma, costantemente sulla breccia, pronti a sbranare l'altro se mostra un cedimento. Bisogna correre, per arrivare dove non si sa, ma guai fermarsi. Non c'è tempo per occuparsi dello stato d'animo degli altri, per dimostrare attenzione e vera amicizia. Dice mio nipote: «Non raccontare i tuoi guai alla gente: non interessano all'80 per cento. E l'altro 20 gode che tu li abbia». Frase crudele, ma che ben esprime lo spirito del tempo. Se un bambino un giorno se ne esce con la frase: «Sono triste», le sue parole mettono in crisi chi non ha sensibilità, chi ignora cosa sia l'empatia, chi non sa ascoltare con il «terzo orecchio», quello del cuore che coglie le sfumature del vissuto altrui. E magari minimizza, non dà risposta al dolore del bambino, forse non sa dirgli che banalità tipo: "Su, su, non badarci. Passerà". E anziché abbracciarlo per fargli sentire il calore dell'affetto, del sostegno e della solidarietà, invece di chiedergli la ragione della sua tristezza, magari lo porta a scegliere un giocattolo o a mangiare un dolcetto. Così si nega all'altro il suo personale vissuto emotivo, gli si manda il messaggio che lo stato d'animo non conta, che la sua malinconia infastidisce gli altri, che deve imparare a gestirsela. Così si apre la strada all'insicurezza e alla sofferenza psichica. E poi si parla di solitudine, di infelicità, di incomunicabilità…
@enio
3.4.13
Chieti - L'economia in Italia non riparte
La via crucis di quest'anno potrebbe avere come
"stazioni" la catena di chiusure di aziende, la crisi dell'edilizia,
il susseguirsi di licenziamenti, la crescita della disoccupazione, la perdita
della speranza. Non ci sono isole felici, non ci sono categorie privilegiate.
Tutti soffrono una situazione dalla quale non si intravede via di uscita.
Italiani e stranieri, giovani e lavoratori maturi, tute blu e colletti bianchi,
professionisti e operai, ciascuno potrebbe raccontare la propria storia,
L'improvvisa presa di coscienza di essere finiti tra i poveri. Di non arrivare
per davvero alla fine del mese. Sfratti, pignoramenti, debiti insoluti sono
all'ordine del giorno. Interi comparti non ce la fanno più, la cassa
integrazione anche straordinaria sta per giungere al termine, fabbriche
chiudono i battenti, le multinazionali se ne vanno. Si potrebbe continuare a
lungo con questa descrizione. A cui dovrebbe essere aggiunta una dimensione
psicologica ed esistenziale: la crisi porta alla sfiducia, finanche alla disperazione.
Se poi questa crisi è generalizzata, questi stati d'animo individuali diventano
per così dire collettivi, sociali, politici. E si perde così definitivamente la
bussola. Come leggere altrimenti i dati sul gioco d'azzardo il cui giro
d'affari si è quadruplicato in 10 anni? E lo scandalo del "Compro
oro", quasi un'usura legalizzata? Molte persone, molte famiglie non sanno
più cosa fare. Così come le strutture di aiuto, pubbliche e private, che si
vedono oberate di nuove esigenze, chiamate a risolvere casi di estremo disagio
senza però avere le risorse necessarie per affrontare questi problemi. La
società si sta disgregando perché ciascuno è quasi obbligato a
"difendere" gelosamente la propria posizione: mors tua vita mea.
L'Italia poi, paese dove il "particulare" regna sovrano, rischia
ancora di più di vedere eroso quel già fragilissimo senso civico a cui proprio
in queste situazioni dovremmo essere chiamati. Oggi però la logica di una
chiusura egoistica sembra prevalere. Questi sono discorsi che privilegiano una
dimensione etico-politica, ma l'economia e la finanza sono determinate da
strutture ben definite e difficilmente riformabili attraverso esortazioni
morali o generosi atti di volontà che, a conti fatti, non scalfiscono neppure i
veri ingranaggi della storia. Viviamo un tempo di inquietudine generalizzata,
come ha sottolineato qualche giorno fa il premio Nobel per la pace Elie Wiesel.
Ora, lo sappiamo, la distinzione tra locale e globale è sempre più esile: tutto
è collegato a livello internazinale, tutto sembra più grande di noi. In
Giappone hanno deciso che uno stabilimento della Subaru, ubicato in una remota
provincia montuosa italiana al confine con l'Austria, non ha più ragione di
restare aperto e immddiatamente l’hanno chiuso. Cosa possiamo farci? Questo però è l'orizzonte
dentro il quale dobbiamo vivere. E agire. Senza lasciarci andare alla
contemplazione attonita delle macerie intorno a noi, ma resistendo alle
avversità e progettando un futuro diverso. Non ci si può fermare al Venerdì
Santo. Questo è il compito di tutti, non soltanto, di quella che comunemente si
chiama "classe dirigente" certamente alla politica andrebbe chiesto
qualcosa di più. Ma è meglio non guardare a quello che succede in Italia: è
l'irresponsabilità a guidare il paese in questo frangente. Qualcuno è molto più
colpevole di altri, tuttavia i cittadini sembrano non accorgersene, come ha
testimoniato il" recente esito elettorale. Sembra che possiamo fare poco a
livello globale e poco a livello nazionale. A mio avviso il cuore del problema
sta nella capacità della politica di riavvicinarsi al cuore della gente, di
sporcarsi le mani, di essere "pastori con l'odore delle pecore",
come ha detto Papa Francesco ai preti e
ai vescovi.
@enio
12.12.12
Chieti - Speed Ceck
Alcuni comuni, compreso quello di Pescara hanno adottato in centro città e fuori, sulle strade più trafficate, quelle colonnine, che qualcuno chiama Velok, che dovrebbero misurare la velocità istantanea degli automobilisti e rendere la viabilità conforme alle indicazioni dei cartelli ai lati della strada e sulla colonnina stessa. L'installazione di queste "trappole" elettroniche non è esente da inconvenienti anche se l'assessore alla viabilità dichiara che queste sono per adesso solo un forte deterrente a non rispettare i limiti imposti per quella via. Comunque a tutt'oggi l'uso degli speed check,(nome tecnico) come autovelox è illegale perchè le multe sono valide solo se la colonnina è «vegliata» da una pattuglia della polizia. Altrimenti sono solo scatole vuote e come dice il ministero «non possono essere qualificati come impianti; né può esserne autorizzato l'utilizzo come componente della segnaletica». Qual è il vostro rapporto con gli speed check o Velok? Nei centri abitati viaggiate a velocità responsabili o sottoponete pastiglie e dischi dei vostri impianti frenanti a sollecitazioni improvvise e alla vista delle colonnine rallentate bruscamente rischiando di venire tamponati?
enio
13.9.11
Mea Culpa - Per mia colpa
Il mio buon amico e collaboratore Luciano Pellegrini, nell'intento di spiegare una sua idea, condivisibile o meno, sulle attività giovanili della nostra città, mi ha mandato questo interminabile scritto. Io ve lo pubblico così come mi è pervenuto sperando che voi abbiate la pazienza di leggerlo perchè, nonostante le critiche a "prescindere" che si sono riversate sul suo account di Facebook, esprime un concetto interessante, pur provenendo il parere, da un solo punto di vista: il suo.
"...A Chieti, la mia città, ho cercato di instaurare un dialogo con i giovani e collaborare per far rispettare i cittadini, non essere presuntuosi, arroganti, essere educati, a colloquiare ed unirsi fra loro, giovani di tutta la città, alta, bassa, quartieri. Avevo già provato mesi or sono a chiedere all'amministrazione il motivo per cui una associazione di giovani avesse un piano intero in uno stabile del centro storico dove si riuniscono, penalizzando altre associazioni. Ho ricevuto solo attacchi e parole offensive tanto da dover cancellare un ragazzo dagli amici su facebook. Se questo vostro sfogo, cari amici giovani, sulla mia persona, vi è servito per scaricarvi dai problemi scolastici, amorosi, lavorativi, e vi ha ritemprati, sono contento. Sono un montanaro ed ho le spalle grosse, non ho accusato traumi! Ma anche qualche persona vicina agli anta ha voluto mettersi in evidenza. Memore di questa assurda vicenda, non ho messo giudizio e nuovamente mi sono trovato a combattere con un esercito di ragazzi contro me stesso. Mi paragono a Don Chisciotte che fa la battaglia contro i mulini a vento! Vi prometto cari giovani, che non mi interesserò più di voi,( boato di soddisfazione...!). Non sono psicologo-psicoterapeuta-vostro genitore. Fate quello che volete, moltiplicatevi in associazioni simili, adesso va di moda l'associazione musicale. Per mia scelta preferisco non fare nomi né delle persone che si sono divertiti ad attaccarmi su facebook- sul blog chietiscalo.it ,né delle associazioni. Non è paura in quanto conosco le regole della privacy, ma per non fare ulteriore pubblicità a queste persone. Ho letto negli statuti di alcune associazioni che:
- l’obiettivo è cercare, ma anche promuovere, nuovi talenti musicali, locali e non solo.
- Oppure - che lo scopo principale è di realizzare viaggi dance per i propri soci, in tutta sicurezza e divertimento.
- Oppure- l'esigenza di una nuova proposta in città, qualcosa di alternativo al solito intrattenimento musicale.
- Oppure - Gli eventi organizzati hanno spaziato dalle serate musicali, gare di canto, sfilate di moda, concorsi di bellezza, sfilate d’auto d’epoca, saggi di danza, cabaret.
- Oppure - l’associazione prevede, per le manifestazioni 2011, ulteriori interventi di manutenzione al busto di Giovanni Chiarini e all’area del giardino circostante, oltre a creare eventi che valorizzino la figura di Chiarini a livello storico.( Povero Chiarini...quante volte mi ha chiamato...e quante interviste gli ho fatto...!)
Sarei contento di intervistare e pubblicare “ gratuitamente” la recensione di qualche artista teatino. Non conosco nessun artista musicale,poeta,attore della mia città. Me lo indicate? Capisco che vorreste fare tanto per la vostra città, ma perché non vi incontrate e fate gruppo.
A cosa serve essere divisi quando poi volete le stesse cose?
Programmate eventi quasi per dispetto, l'un contro l'altro armati. Vi propongo, perché è un vostro diritto, di chiedere all' amministrazione comunale un locale, anche gratis, dove riunirvi.
Mi da preoccupazione la vostra volontà a non capire. Siete felici dell'enorme successo dell'evento One Night Artist Vol.1 realizzato il 2 settembre. Nuovamente i numeri, 1000 persone che hanno partecipato!. Ho già spiegato come si possono calcolare le persone presenti, non mi ripeto! 1000 persone sono i residenti di Villalfonsina che per quelli che non lo sanno, è un comune della provincia di Chieti a 70 km dalla nostra città e vicino a Casalbordino.
Come avete “ compresso” queste persone?
A piazza Mazzini, fra i tavoli che occupano la strada della Casina dei Tigli ed i tendoni...quante persone ci possono entrare?
Al campetto di pallacanestro, sulla gradinata ,quante persone possono sedersi?
Al laghetto del museo...?
Poi, altro vanto... hanno partecipato alcuni nonni... !
Anche se la matematica ha sempre rotto a tutti gli studenti, calcolo una percentuale, per eccesso!
Ammesso che ci sono stati dieci nonni con i nipoti, che percentuale esce su 50000 mila residenti di Chieti? 0,0002 per cento...!
E' un successo?
Eppoi i bambini che i nonni hanno portato a vedere questo evento, per voi è positivo?
Perché non sono usciti con i genitori suppergiù vostri coetanei?
La scuola purtroppo vi ha fornito poca istruzione.
Ma non solo nella nostra città, è un particolare negativo in tutta Italia.
Non si studia più la geografia- il latino eppure una associazione si è nominata con una frase latina che vorrei sapere quanti di voi conoscono il significato.
Forse crea curiosità?
Le altre materie si sfiorano superficialmente per il menefreghismo dei docenti.
Ho estrapolato alcuni commenti verso di me, in cui viene fuori tutto il “ disadattamento giovanile”:
- Non ci crederà ma l'aperitivo cenato costava 7 euro .. e da mangiare c'era fin troppa roba !!! dai fritti alla pizza e addirittura la pasta fredda.. senza considerare l'ottima qualità del vino , ovviamente c'era anche la possibilità di sedersi al tavolo !!!!! la prossima volta prima di scrivere un articolo senza ne testa ne coda.. avrebbe dovuto fermarsi a chiedere lei in prima persona.. senza limitarsi a scattare foto alle 19:00 di sera quando la serata non era nemmeno iniziata !!! Le foto sono state scattate alle ore 21! L'evento doveva iniziare alle ore 19!
- (anche se dovrebbe essere così,visto il mestiere che fa) ,come ad esempio le abitudini giovanili, o l'uso di parole inglesi.E' BOCCIATO! la invito di nuovo,come nel post di ieri a parlare con chi ha organizzato l'evento,prima di asserire idiozie in merito a qualcosa.lei insiste insiste ma chi la spinge a scrivere se cose quale ordine o lobby ha dietro? guardi che la faccia è sua, evitiamo ste figure dai...
- Caro Giovane certamente diplomato che non conosci l'analisi grammaticale,( cosa è...?), se= congiunzione- dovesse =congiuntivo trapassato. Se...vuole il congiuntivo....Guarda da chi devo prendere lezioni. Quindi amico, chi deve essere bocciato?
- ovviamente essendo un evento per giovani .. abbiamo evitato case di cura, bocciofili e quantaltro.
- perchè come sa meglio di me i due eventi non hanno nulla in comune !!!! Io da cittadino sono contentissimo di aver potuto scegliere .
- Un altro giovane ha paragonato la collina,Chieti,al mare, Pescara.Una città sul mare ha tanti vantaggi. Quello di camminare e non stancarsi, di parcheggiare, di usare una bici o moto.La città in collina ,purtroppo, anche se devi fare pochi chilometri e non ci sono mezzi pubblici, sei costretto ad usare la vettura. Men che meno la bici!Poi il paragone fra una città di 50mila residenti ed una città di 123mila abitanti è alquanto bizzarro.Tenuto presente che Pescara, sempre per la formazione geografica, può accogliere migliaia di persone, anche se nello stesso giorno vengono proposti più eventi è possibile gestirli e la gente partecipa.Ma a Chieti, quando si programmano due eventi alla distanza di pochi metri, o allo Scalo, è una soluzione vincente o penalizzante per i pochi residenti interessati e che hanno dovuto scegliere?E quando le persone affluiscono per eventi collaudati ed importanti e trovano i negozi chiusi oltre al problema del parcheggio, paragoniamo la nostra città a Pescara?L'analisi di questo giovane sprovveduto non si può prendere in considerazione.
Invece di unirvi ed essere più presenti ed avere anche più forza, dividetevi, mettetevi dei nomi che solo a voi fa colpo ,fregatevene dei cittadini, e vivete felici.
Io farò lo struzzo.
Non perché mi fate paura, (una amica ha commentato così: non aver paura di avere coraggio), ma perché non c'è peggior sordo di chi non vuole udire.
Purtroppo cari giovani vivete un periodo brutto, ed estremamente difficile.
E' difficile, in una società giovanile formata da pecoroni, riuscire ad alzare la testa e a far valere le proprie opinioni e la propria personalità, che è bella, sempre e comunque, sotto ogni punto di vista, anche nei sui difetti.
La disoccupazione,l'esempio, la politica, la casta, l'imbroglio, il menefreghismo, l'emergere....
Esiste il disadattamento giovanile.
Vi invito a leggere e riflettere su questo articolo:
L’empasse a divenire adulti: l'adolescenza, ecco la vera trasgressione subita dai nostri giovani.
L'articolo a cura della Dr.ssa Sarah Meli, è stato pubblicato il 25/08/2010.
Il disagio giovanile è un fenomeno assai diffuso nella società moderna.
Spesso sfocia in comportamenti gravi e autolesivi come:
- la violenza individuale o di gruppo,
- uso di sostanze stupefacenti,
- alcol,
- gare spericolate talvolta mortali e
- altri atteggiamenti che violano le più elementari norme di comportamento, peraltro puniti dalla legge.
I fattori predisponenti sono di varia natura:
- il consumismo sfrenato,
- la globalizzazione,
- i mass-media,
- l’ingordigia
- l’odio.
Il disagio dei giovani rispecchia la condizione di disagio di un'intera società .
Concludo e sono convinto che gli adulti non si possono lavare le mani e per cambiare qualcosa occorrono le forze di tutti, giovani ed adulti!
Scritto da: Luciano Pellegrini
Iscriviti a:
Commenti (Atom)