Chi mi ha incrociata in questi giorni su Facebook sa che io e la spighetta rumena abbiamo recentemente fatto la pace; eh sì, perché ci ho litigato spesso, senza mai riuscire a capire come si lavorasse, nonostante tutti mi dicessero quanto fosse facile e veloce da eseguire. Ed effettivamente lo è davvero... una volta che si è capito come funziona; ad illuminarmi è stato un video tutorial trovato in rete e finalmente l'arcano è svelato.
Adesso che ho cominciato, faccio fatica a fermarmi. Il primo progetto al quale ho applicato questo simpatico e versatile cordoncino è la realizzazione di alcuni braccialetti con il simbolo dell'infinito, interamente composti dalla spighetta rumena.
Esistono diverse versioni della spighetta rumena; c'è quella doppia, tripla, con perline, ecc... Io mi sono avvicinata per ora a quella semplice e già mi piace moltissimo per la forma appiattita, per il suo aspetto decorativo ma discreto, per la sua consistenza sostenuta che permette di dare vita a collane, bracciali, orecchini, ma anche cinture e chissà cos'altro sia possibile inventarsi, a seconda della tipologia e dello spessore del filato scelto. La trovo adatta per essere impiegata anche come passamaneria per rifinire indumenti e per decorare oggetti, come per esempio scatole e cornici, o per essere usata come un nastro per originali packaging.
Per formare questi braccialetti ho utilizzato tre segmenti separati di spighetta; uno per l'otto rovesciato, lungo circa 15 cm, e due per il cinturino, lunghi circa 6 cm ciascuno. Poi ho dato forma al simbolo centrale fissandolo con qualche punto e infine ho cucito le tre parti utilizzando lo stesso filato del cordoncino.
Anche le chiusure dei bracciali, delle decorative barrette a T, sono cucite direttamente alle estremità dei cinturini.
Anche le chiusure dei bracciali, delle decorative barrette a T, sono cucite direttamente alle estremità dei cinturini.
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