Una città irlandese piuttosto importante, Limerick, ha dato il suo nome a piccole poesie senza senso, scritte per divertimento. Il limerick "classico" nasce in Gran Bretagna all'inizio dell'800, ed è di solito composto da 5 versi in rima che dovrebbero partire da una località geografica, un punto di inizio per giocare con ritmi e parole. Il tempo d'oro dei limericks, prevalentemente composti in lingua inglese, è quello di Lewis Carrroll e di Edward Lear. I tre limericks che pubblico sono di Emilio Gauna ( pseudonimo e anagramma di "ma è Giuliano" ). L'autore ne ha pubblicati molti altri sulla storica rivista online "Golem, l'indispensabile".
E così questa è Alberobello e non è Alghero,
dunque la strada io l'ho perduta per davvero;
però mi adatto, ne son felice e fiero;
forse domani riparto per Alghero,
ma intanto qui tra i trulli io tento un trallallero.
Tre tristi trulli senza un trave interno
corrono intanto il rischio di crollare;
ed ecco accorre il carpentiere attento,
che sa sia il dove sia il cosa deve fare;
e per i trulli è finito ormai l'inferno,
e il Paradiso è il non dover crollare.
Qualcosa si frappone
fra me e il lontan Giappone;
e non è il mare, credo,
né cosa ch'io non vedo:
è proprio che è lontana, 'sta nazione.
Le illustrazioni pubblicate sono di David Merveille e sono ispirate al mimo Jacques Tati ( Giuliano non fuma la pipa ma è alto come Jacques e, come lui, è perplesso dinanzi alle palesi- e proprio per questo rimosse- contraddizioni della cosiddetta modernità )