LXVI
Un pazzo vagabondo cercava la pietra filosofale;
coi capelli arruffati, bruni, coperti di polvere,
il corpo ridotto ad un'ombra,
le labbra serrate come le parti chiuse del suo cuore,
gli occhi ardenti come il lume
della lucciola che cerca il suo
compagno.
Davanti a lui rumoreggiava l’oceano infinito.
Le garrule onde parlavano incessanti
di tesori nascosti,
burlandosi dell’ignoranza che non conosce il loro segreto.
Forse ora non gli restava
più nessuna speranza,
e pure non voleva fermarsi perché quella ricerca
era diventata la sua vita --
Proprio come l’oceano per sempre leva le sue braccia
al cielo, per raggiungere l'impossibile
-
Proprio come le stelle girano in tondo
cercando una meta che non può mai essere raggiunta --
Proprio così sulla spiaggia solitaria
il pazzo dai capelli bruni e polverosi
vagava in cerca della pietra
filosofale.