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giovedì 13 giugno 2019

Garofano, violetta, rosa, salice


In inglese il garofano si chiama pink, oppure carnation: due nomi strani per noi, perché pink significa rosa (il colore rosa) e carnation ci rimanda alla carnagione. Guardo i miei garofani e non ci trovo attinenza, ma forse chi è di madre lingua inglese non ci fa nemmeno caso. Le violette e le rose sono facilmente riconoscibili, familiari; ma nella canzone che sto ascoltando tutto assume un significato diverso. E' una canzone antica, catalogata come "traditional", cioè senza un vero autore ma cresciuta e conservata nei secoli dalla tradizione orale e da appassionati musicisti. E' una canzone molto bella, che tratta un tema molto presente nel corso dei secoli: la giovane donna tradita e abbandonata da un uomo, ma ancora innamorata. Ci sono molti simboli e alcuni doppi sensi, alcuni facili da decifrare e altri no; la voce è quella di Jacqui Mc Shee, voce sola senza accompagnamento, da "Cruel sister" dei Pentangle (qui)

WHEN I WAS IN MY PRIME 
(traditional, in "Cruel sister" dei Pentangle)
When was in my prime
I flourished like a vine
There came along a false young man
Come stole the heart of mine
Come stole the heart of mine
The gardener standing by
Three offers he gave to me
The pink, the violet and red rose  
Which I refused all three
Which I refused all three
The pink's no flower at all
For it fades away too soon
And the violet is too pale a hue 
I think I'll wait 'til june
I think I'll wait 'til june
In june the red rose blooms
That's not the flower for me
For then I'll pluck the red rose off
And plant a willow tree
And plant a willow tree
And the willow tree shall weep
And the willow tree shall whine 
Oh, I wish I was in the young man's arms
That stole the heart of mine
That stole the heart of mine
If I'm spared for one year more
And God should grant me grace
I'll weep a bowl of crystal tears
To wash his deceitful face
To wash his deceitful face



 
La traduzione qui sotto è mia: non è un gran che, anche perché tradurre non è semplice. Per esempio, in inglese il garofano è monosillabo: "pink", mentre in italiano ha quattro sillabe. E poi "pink" significa anche rosa, nel senso del colore rosa, e in italiano si farebbe una gran confusione. E come si fa a tradurre "prime" in italiano? Alla lettera, sarebbe "nel fiore degli anni", un'espressione un po' goffa in questo ambito. (Ho fatto meglio che potevo, questa mia versione serve solo per non andare a prendere il dizionario)
Quando ero nella mia primavera, fiorivo come la vite; allora venne un giovane falso, venne a rubare il mio cuore  (il mio tempo, in altre versioni). Il giardiniere che stava lì mi fece tre offerte: il garofano, la violetta e la rosa rossa; io le rifiutai tutte e tre. Il garofano non è nemmeno un fiore, perché sfiorisce troppo presto; e la violetta è una tinta troppo pallida. Penso che aspetterò fino a giugno: in giugno la rosa rossa fiorisce, ma non è il fiore per me; allora coglierò (strapperò) la rosa rossa, e pianterò un salice. E il salice piangerà, il salice si lamenterà, io vorrei essere nelle braccia di quel giovane che vinse il mio cuore. Se sarò risparmiata per un anno, e se Dio mi darà la grazia, piangerò una coppa di lacrime di cristallo per lavare il suo viso ingannevole.



(le foto di rose e garofani , così come le violette fra coste e prezzemolo, sono mie, dal mio balcone)

martedì 22 agosto 2017

Isole ( III )



PANTELLERIA 1

I've found my love here in Pantelleria:
she's a nice girl and her name is Lucia;
but I'm so shy and so when she comes near
my heart begins to thump - oh dear!
I've found my love, but I can't tell her here...



PANTELLERIA 2

Trovo l'amore qui a Pantelleria:
è assai carina e il suo nome è Lucia;
mi sta vicino e mi fa tanta compagnia,
le voglio bene ma c'è qui sua zia:
io l'ho trovata e non la posso portar via...



HISPANIOLA, 1492

Come Colombo che avvista l'Hispaniola
stanco avvilito di tanto navigare
anch'io mi trovo fremente ad esultare
di questa novità che m'appassiona:
ma è solo un buco su una carta nuova.



BALEARI

Navigo inquieto nel mare di Minorca;
non è lontana la sponda di Maiorca;
buone correnti mi trascinano veloce
e mi ritraggo nel guscio di mia noce:
son specialista nel tirare i remi in barca.



(limericks di Emilio Gauna / Giuliano Bovo, pubblicate da Golem anno 2004)
(foto datata Chicago anni '60, trovata on line)

giovedì 1 giugno 2017

la voce degli alberi

fotogramma di “Fitzcarraldo” di Werner Herzog ( fonte )


Per gli abitanti del bosco quasi ogni specie di albero possiede, accanto al proprio aspetto, una sua propria voce. Al passaggio della brezza, gli abeti singhiozzano e gemono dondolandosi; l'agrifoglio sibila battendo contro se stesso; il frassino fischia e rabbrividisce; il faggio stormisce mentre i suoi rami lisci si alzano e si abbassano. E l'inverno, pur modificando la voce d'ogni singolo albero facendone cadere le foglie, non ne distrugge l'individualità.

Thomas Hardy, Sotto gli alberi

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