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mercoledì 14 marzo 2012

CARDARE DI BRUTTO…

Finalmente ho finito un altro filato della serie Fairy shades, di cui avevo scritto tempo fa– filati fatti accostando lane e ramie tinti naturalmente e cardati insieme – che mi occupava due bobine da un bel po’.

Questa volta ho accostato in un filo la lana cheviot che avevo tinto in bicolore con curcuma + Ferro poi immersa in guado:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

A questa ho unito del ramie tinto con betulla in primo bagno e guado nel secondo:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Nel secondo filo ho unito sempre lo stesso ramie con lana cheviot tinta con betulla e indaco:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Ho cardato con le spazzole a più riprese anche questa volta, poi ho filato i due capi piuttosto sottili ed infine li ho abbinati. Ecco qua, 242 metri di filato da lavorare con ferri  da 4.5/5 mm, piuttosto secco, no peloso, ma morbido.VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Quanto al colore, be sono tutte sfumature di verde, dall’erba al pino, dal ghiaccio al petrolio, soprattutto con spunti lucenti e brillanti dove il ramie è rimasto più compatto…VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Questa linea di filati mi piace sempre di più, matassone per lavori abbastanza grandi e soprattutto dal carattere complesso come tutti i cardati, che hanno sfumature che non possono davvero essere ottenute diversamente…

Ora perchè ho intitolati il post “Cardare di Brutto?”

perchè nel prossimo mostrerò la differenza rispetto a “Cardare appena” ….

sabato 12 novembre 2011

TINTE X FATINE

Finalmente posso raccontare di uno degli ultimi lavori fatti, che mi ha dato molta soddisfazione: mezzo chilo di lana Berghshaf cardata per feltratura tinta in 5 diversi colori naturali per la Zia Artemisia.
Oltre a dispensare consigli dal suo meraviglioso giardino, la zia infatti crea anche delle bellissime fatine in feltro - potete vederle qui - e mi ha chiesto appunto di tingere della lana per “vestiti fatati”.
Abbiamo scelto il tipo di lana adatta e il tema dei colori, e poi mi sono sbizzarrita a provare , e poi  la posta ha incasinato molto le cose rispedendomi indietro il pacco – insomma è da ottobre che lascio questo post in attesa – perchè non potevo mica mostrare le foto sul blog prima che la destinataria  vedesse la lana dal vivo! Alla fine eccole qua:

Erbe verdi x Zia
Mix di Erbe Verdi x ottenere un turchese intenso…
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Bagni successivi di Guado ed Edera per un verde-azzurro sfumato…
Meloograno   tè x ZiaTè e Melograno per un marrone chiaro e caldo…
Indaco   Betulla x Zia 2Prima Betulla e poi tuffi nell’indaco  per un verde felce che arriva nel blu intenso…
Betulla   Verga d'oro x Zia


Infine Betulla e Verga D’oro per avere il verde chiaro dei germogli teneri…
Che dire, colori fatati davvero, non vedo l’ora di vederli in forma!

martedì 11 ottobre 2011

CURCUMA

L’ho scoperta assaggiando delle fantastiche patate al forno con burro e dal colore inequivocabilmente giallo, quasi fluorescente.

Mi è piaciuta, ha un sapore delicato leggermente pepato e polveroso, e sempre cucinando avevo già macchiato mani e unghie più di una volta.

Un paio di anni fa la mia omeopata me l’ha prescritta in gocce insieme al Chelidonio per favorire la digestione – è un toccasana per la cistifellea e il pancreas!

Eppure non avevo ancora usato la curcuma per tingere!

turmericQuindi ecco una matassa da 100g tinta con 50g di curcuma, cui poi ho aggiunto 2 cucchiaini di sale di ferro – cercavo il verde e ho trovato un profondissimo ocra, ma poco male…

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Piccolo accorgimento per i bagni futuri: prima di introdurre il materiale da tingere bisogna filtrare via la polvere, perchè ancora peggio di quanto mi era successo con il caffè, ho scrollato via i residui per 3 giorni!!!!!!

Comunque ora aspetto  a vedere come si comporta la tinta nel tempo, ho letto che può essere fotosensibile e poco durevole, vedremo. Per il momento capisco assolutamente perchè è una delle spezie più usate per tingere i sari indiani, le tonalità dal giallo acceso all’arancio scuro sono davvero evocative.

PICCOLA NOTA: nonostante sia spesso chiamata “zafferano indiano” per la colorazione simile che da al cibo e ai tessuti, la curcuma non vi ha nulla a che spartire; infatti è della famiglia dello zenzero, come lui deriva dalle radici della pianta e non dai pistilli dei fiori e anche le proprietà e il sapore sono decisamente differenti dal crocus sativus….

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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