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lunedì 12 settembre 2016

Non ho più l'età (ma forse neppure abbastanza testa) per il cuore

Anche da queste mie reazioni così categoriche lo capisco che proprio non ci sto più dentro in certe dinamiche. Eppure lo so che è così che succede di solito e se non mi sta bene vuol dire che la mia capacità di comprendere i legami in modo completo sarà sempre scadente. Sono partita da Napoli alla volta di Milano da circa mezz'ora, ho appena terminato di leggere una bella intervista a Max Gazze' dove raccontava che dopo 15 anni di convivenza si era reso conto che per amare per sempre bisogna non convivere mai. Io l'ho sempre pensato e me ne sono sempre tanto dispiaciuta.

 In questo momento ho accanto una ragazzina che non ha mai smesso di dire boiate al telefono col suo ragazzo. È caduta la linea tre volte e lei per tre volte si è ostinata a richiamare e a continuare a dire scemenze con la voce da gattina. Credo che farà così per tutto il viaggio e se è stata tanto fortunata da trovare uno che la ascolta per tutto questo tempo, allora il problema è veramente solo mio...e di Woody Allen, quando quella volta che in "Annie Hall" ha incontrato la coppia perfetta ha scoperto che era tale solo perché composta da due perfetti idioti.

Ecco. È caduta di nuovo la linea....e niente, ha richiamato. Ha ripreso a dire scemenze. Provo a distrarmi e decido di provare a ricordare le sciocchezze che ho fatto io quelle troppe volte che mi sono innamorata. Non ho fatto nessuno sforzo di memoria. Tanto ci sta poco da rievocare: io mi rincretinisco completamente. Se mi succedesse di nuovo, vi prego, abbattetemi. Gli amori stupidi non sono utili a nessuno, né a chi li prova perché non toccano davvero l'essenza dell'unione profonda (...figurati se questa sciocchina che ho accanto sta veramente amando...con tutti questi mugugni e
queste ciance inutili), né a chi ti sta attorno che assiste alla perdita di dignità e di lucidità di
un'imbambolata col chiodo fisso.

Io credo che se davvero oggi decidessi di amare qualcuno lo farei rinnegando tutta l'immaturità, l'impulsività, la fede cieca nell'uomo ideale...tutta quella svagatezza insulsa e sognante che avevo messo nelle puntate precedenti. Eviterei il senso del ridicolo, che mi pare così evidente soltanto negli altri e in me soltanto troppo tempo dopo, e mi sforzerei di mantenere la calma, di guardare l'altro per quello che è davvero, di rendere il rapporto intellettualmente costruttivo e non soltanto emotivamente appassionante, proverei a mettere in campo ogni aspetto della personalità di entrambi e, soprattutto, a non pensare mai, neppure per un momento che una bella storia possa anche essere eterna.

Max Gazze' nelle tre canzoni miglior dell'ultimo album, "la vita com'è" , "ti sembra normale" e "Teresa", mi ha spiegato come stanno oggi le cose nei rapporti a due. E più o meno io sintetizzerei così: ci ameremo per sempre solo se smettiamo di farlo molto prima.

Ecco, è caduta di nuovo la linea...spero che almeno lui, in un lampo di lucidità, getti il cellulare in un fiume.

 Dei dell'Olimpo, vi prego, fate che non mi innamori mai più. Così, giusto per sicurezza...




giovedì 14 maggio 2015

Un posto a tavola.

Quando mangio il tonno direttamente dalla scatoletta penso che mi sto facendo del male senza però capire subito che tipo di umiliazione mi stia infliggendo. La premessa è che questa è una cosa che faccio piuttosto spesso e la condizione è che io sia l'unica invitata alla mia tavola. In aggiunta ci deve stare che non ho alcuna voglia di cucinare e neppure di lavare i piatti.

Il tonno in scatola è forse il mio piatto preferito da quando ho smesso di mangiare solo ortaggi. E poi, da quando la Rio mare ci ha messo pure il contorno di fagioli o piselli potrei anche decidere di boicottare per sempre l'elettrodomestico più indispensabile che ho, sua maestà il microonde

Ho sempre usato il servizio buono di piatti per chiunque abbia messo piede come commensale in casa mia. Ho passato ore e ore tra ricerche degli ingredienti migliori, elaborazioni di ricette complicatissime, combinazioni auspicabilmente raffinate di pietanze...per tutte le volte che ho invitato qualcuno ad assaporare i miei piatti. Non potrei immaginare di fare diversamente per chiunque sperimenti un pasto preparato da me.
Il tempo dedicato è il supremo atto di altruismo che si possa compiere e se questo tempo è anche speso per un gesto primordiale come quello di alimentare è il valore del gesto stesso che "lievita"

Ecco. Ora ho capito. Ho capito che tutte le volte che mangerò il tonno, ricavandone un certo e indiscusso piacere, devo ricordarmi almeno di metterlo nel piatto più bello che ho, prendermi la briga di tagliare due pomodorini, condirli a regola d'arte e accompagnare il tutto con del pane fresco con i sesamini sopra. E mi devo pure ricordare di fare tutto con la dovuta calma. Alla fine mi renderò conto che non avrò sporcato nessuna pentola e che mi resteranno soltanto un piatto bello da lavare e
un'ospite felice :)
P.s. Le foto sotto sono i miei ricordi maldiviani....no...non sono fuori tema....riguarda sempre il volersi bene e il trattarsi come si deve a tavola. Pure se  è una tavola lontana lontana...:)

Un poco di quasi nulla mi pare già abbastanza

  Ieri pomeriggio percorrevo una via Torino a tal punto inondata dal sole che trovavo complicato persino mettere a fuoco la gente e fissare ...