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martedì 17 marzo 2015

Quaglie ripiene al tartufo

Purtroppo le foto non rendono giustizia a questa pietanza: queste quaglie sono buonissime...e se non vi piace il tartufo, potete non metterlo e, secondo me,verranno buone comunque.
La ricetta l'ho trovata sul forum de La Cucina Italiana; fu pubblicata in un vecchio numero della rivista.
Quaglie ripiene
Ingredienti per 6 persone (una quaglia a testa, io ne avevo 4):
9 quaglie
60 gr di pancetta tesa (io ne ho usato 45 gr per tre quaglie...secondo me per 6 è meglio aumentare la dose)
pasta di tartufo (non so cosa sia: io ho usato del burro al tartufo...come dice lo chef del San Domenico di Imola: mai usare l'olo al tartufo perchè si può anche lasciare un tartufo intero dentro l'olio per un anno e questo non saprà mai di tartufo; invece il burro al tartufo è fatto con piccoli pezzettini di tartufo e si può utilizzare)
farina bianca 00
brodo (io vegetale)
cognac
olio extrv, sale e pepe

Per prima cosa controllate che le quaglie siano prive di piume (altrimenti bruciacchiatele su fiamma viva per un attimo) e ben pulite dalle interiora; lavatele e asciugatele.
Quaglie ripiene
Spolpate tre quaglie, tenendo da parte scarti ed ossa, e tritate la carne al robot con la pancetta; amalgamate il composto con 2 cucchiaini di pasta al tartufo (io burro), unite sale, pepe ed una spruzzata di cognac.
Con questo ripieno farcite l'incavo delle 6 quaglie e chiudetelo con degli stuzzicadenti (ne ho messi due per ogni quaglia).
Mettete le quagli in una teglia da forno (ma che poi possa andare anche sul fornello) con un filo di olio, gli scarti e le ossa di quelle spolpate, salate e pepate, quindi passatele in forno caldo a 200/220° (io ho messo a 200°) per 45 minuti (pensavo fosse troppo, invece era il tempo giusto); cercate di bagnarle con il loro sugo durante la cottura (a dire il vero non se ne forma poi tanto...ma forse sono stata molto parca di olio...).
Passato il tempo, togliete le quaglie e tenetele in caldo; scolate via il grasso di cottura , aggiungete 2 mestoli di brodo ed una puntina di farina e fate addensare la salsa su fuoco vivo, poi filtratela ed aggiungete un cucchiaino scarso di olio  al tartufo.
Sono veramente deliziose.

lunedì 22 aprile 2013

Saltimbocca con speck e zucchine

Buongiorno.........
Altra settimana di latitanza....
Oggi ricompaio con questa ricetta gustosa, anche estiva e veloce...ma non mi chiedete quando ritornerò...mah...
Ho solo un'altra ricetta pronta con qualche foto...
Non ricordo dove l'ho vista...me la sono ritrovata tra le ricette salvate sul pc, ma l'ho un pò cambiata...è da provare, fidatevi.
Ingredienti per 4 persone (abbondanti):
500 gr fettine di vitello sottili
speck
2 zucchine
fettine sottili di provola piccante
salvia
vino bianco secco
farina
olio extrv, sale e pepe

Per prima cosa tagliate a fette sottili le zucchine e grigliatele su una piastra caldissima.
Appiattite le tette di carne con il batticarne, rendendole sottili, quindi tagliatele in  pezzi di circa 6-8 cm.
Componente così i saltimbocca: mettete su una fettina di carne una fettina di speck della stessa dimensione della fettina, poi un pezzo di fettina di formaggio un poco più piccola, poi una fettina di zucchina grigliata e per finire una fogliolina di salvia (io ne ho messa mezza fogliolina perchè non piace a G.); fermate tutto con uno stuzzicadenti.
 Infarinate i saltimbocca poi adagiateli dalla parte della farcitura in una padella ove avrete scaldato un poco di olio, teneteli per 30 secondi poi voltateli dall'altra parte, fateli rosolare, regolate di sale e pepe, aggiungete il vino bianco e fate sfumare a fiamma alta.
Controllate la cottura della carne, che deve essere velocissima per impedire che diventi troppo dura, ci vorranno 3/4 minuti.
Servite subito i saltimbocca: uno tira l'altro.
Buona settimana a tutte, grazie di continuare a passare da me, grazie per i commenti che mi lasciate...non passo neppure dal mio blog...nè passo da voi...vi lascio un abbraccio collettivo! Baci...
 

martedì 21 febbraio 2012

Lo spezzatino piccante ed il grembialino...

Uno spezzatino caldo e piccante, corroborante, rustico con i fagioli, ricco di sugo di pomodoro....
...e....
il mio nuovo acquisto: un grembiulino da cucina , nero nero, ed autografato da SenzaSaleinZucca!
Sempre a Ravenna c'è un negozietto che in un minuto ti scrive ciò che vuoi su grembiuli, strofinacci, teli da bagno...
Ho lasciato un pò di stucco il negoziante quando gli ho detto cosa doveva scrivere e come (tutto attaccato e con le maiuscole); dapprima è stato zitto, mi ha fatto scegliere il colore, poi mi ha chiesto cosa significava la scritta :-) 
Secondo me mi ha preso un pò per matta, ma tant'è, io ho avuto il mio grembiulino!
 

Ingredienti per 4 persone: 500 gr spezzatino di maiale,  500 gr fagioli secchi (da ammollare la sera prima), 1 e 1/2 cipolla rossa, 100 gr di pancettina dolce tagliata a cubetti, 1 peperoncino piccante fresco (tagliato a pezzetti e privato dei semini), 700 gr polpa di pomodoro, olio extrv, marsala, alloro, sale e pepe.
Cuocette i fagioli partendo da acqua fredda sino a che saranno morbidi ma non sfatti, salateli e scolateli.
Soffriggete la cipolla e la pancetta per pochi minuti, poi aggiungete lo spezzatino e fate rosolare bene la carne, quindi aggiungete un cucchiaio di marsala e fatelo sfumare a fuoco vivace.

Aggiungete la polpa di pomodoro, l'alloro, sale e pepe ed il peperoncino, abbassate la fiamma e fate cuocere sino a che la carne risulterà tenera.
A questo punto aggiungete i fagioli e fateli insaporire per una decina di minuti insieme alla carne, quindi servite lo spezzatino bello caldo.
Ricetta semplice ma con tanto gusto.
Buona prosecuzione (visto che ormai siamo a metà...) di settimana...

lunedì 9 gennaio 2012

Le mie coscie di coniglio all'aglio e rosmarino

Un secondo di coniglio, dai sapori di una volta, ma con tanto, tanto aglio (che fa bene!).
Ingredienti per 4 persone : 5 cosce di coniglio (perchè se uno vuole fare il bis, c'è), 12 spicchi di aglio, 4/5 rametti di rosmarino, 1 cipolla grande o 2 medie, 6 cipollotti freschi, 100 ml vino bianco secco, 6 pomodori maturi, 600 ml brodo di verdura (o di carne, se preferite), una foglia di alloro, olio extrv, sale e pepe.
Sbucciate tutti gli spicchi di aglio (ho avuto i polpastrelli in fiamme per un giorno!), spezzate i rametti di rosmarino se troppo grandi, tritate finemente la cipolla, mondate i cipollotti e tagliateli a rondelle o pezzetti, pelate i pomodori e tagliateli a pezzettini.
Scaldate un pò di olio in una padella e rosolatevi bene le coscie di coniglio, a fuoco medio-alto; quindi salatele e pepatele e tenetele da parte.
Scolate l'olio usato dalla padella, aggiungete altro olio nuovo e, a fiamma bassa, aggiungete la cipolla e fatela cuocere 5-6 minuti, quindi unite gli spicchi di aglio, fate cuocere altri due minuti ed unite i rametti di rosmarino, l'alloro ed il vino.
Dopo averlo fatto un poco sfumare, aggiungete il coniglio, fate andare ancora un pò poi aggiungete i pomodori ed il brodo.
Mescolate bene, coprite con il coperchio e fate cuocere per 40-45 minuti sino a che la carne sarà ben cotta; 10 minuti prima di spegnere aggiungete anche i cipollotti.
Provare per credere (così diceva una mia conterranea a me ben poco simpatica....e che non ha fatto una gran bella fine): avrete un profumo divino che si pargerà per tutta la casa...
Questo piatto mi ricorda le vecchie cucine di campagna degli anni '60, con i pentoloni dove cuocevano pollo o coniglio, a volte anche la cacciagione, con prodotti poveri, ricavati dal campo: le cipolle, l'aglio, i pomodori...
Buona settimana...profumata di sapori e ricordi....

domenica 18 dicembre 2011

Spezzatino di capriolo, polenta e funghi

Oggi trovo un momento per me...e per il blog.
Lascio quindi questa ricetta ricca, invernale, piena di sapore...per dare sapore a questa dura vita...
Ingredienti per lo spezzatino di capriolo (dose per 2 persone, abbondante): 500 gr di capriolo disossato in pezzi (io l'ho trovato surgelato...difficile trovarlo fresco, a meno che non si conosca un cacciatore...), 1 carota, una costa di sedano, 1 cipolla, 5 chiodi di garofano, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 5/6 fili di erba cipollina, prezzemolo fresco tritato fine (a piacere), 100 ml di grappa, 500 ml di vino rosso, olio extrv., 1 lt di brodo vegetale, sale e pepe.
La sera del giorno prima si mette a bagno nel vino la carne; passate almeno 12 ore la si toglie e si asciuga bene.
Si tritano fini la cipolla, il sedano e la carota e li si mette in una casseruola con un poco di olio e la carne, facendola soffriggere a fuoco medio su tutti i lati per qualche minuto.
Si bagna quindi con la grappa, si fa evaporare l'alcool, e si copre tutto con il brodo vegetale (la carne deve essere ben coperta), quindi si aggiungono i chiodi di garofano ed il cucchiaino di cannella, si sala, si mescola e si lascia cuocere a fuoco lento mescolando di tanto in tanto.
Quando la carne è bella tenera si aggiunge il prezzemolo (non tutto) e l'erba cipollina tritata, si mescola, si aggiusta di salee se il fondo di cottura è ancora troppo lento si toglie la carne, tenendola in caldo, e si fa restringere il fondo (io alla fine l'ho reso liscio con il minipiner, ma prima ho tolto i chiodi di garofano). 
Si serve sui piatti coperta con il sugo e con un'ultima spolverata di prezzemolo.
Io l'ho accompagnata con una polentina lenta e funghi porcini
Ho ammollato i funghi porcini secchi per mezz'ora in acqua, poi li ho strizzati, messi in padellina con uno spichio d'aglio intero ed un poco di acqua, ho aggiunto un poco di prezzemolo e fatti cuocere per circa 10 minuti, sino a quando sono teneri, ho salta e poi ho spento.
Ho fatto una polentina lenta con l'aggiunta di un poco di burro e parmigiano grattugiato (queste le dosi: 300 gr farina di mais, 150 gr burro, 100 gr parmigiano grattugiato, 1/2 cucchiaino di sale, 1,5 lt di acqua, pepe: assaggiate, se poco sale potete aggiungerne un poco) e l'ho servita nelle ciotoline con sopra i funghi ed un'ultima spolverata di prezzemolo.
Un buon vino rosso e la cena è servita...
Buona domenica.

giovedì 8 settembre 2011

Arrosto di lonza in crosta aromatica

Anche qui non ho foto, perchè l'ho fatto nel periodo in cui mia madre era in ospedale e non facevo foto, ma la ricetta è talmente buona, da dover essere annotata per poi rifarla (e chissà che questa volta non riesca a fotografarla).
La ricetta è tratta da La Cucina italiana del mese di agosto.
Ingredienti per 8 persone: 1,5 kg lonza di maiale, 1 kg sale grosso, 130 gr olio extrv, gr 40 pane, gr 25 mandorle pelate, 3 albumi, rosmarino, 5-6 rametti timo (io l'ho sostituito con il prezzemolo), un rametto di rosmarino, prezzemolo, 10 foglie basilico, 10 fili erba cipollina, aceto bianco, sale fino.
Ripulite bene la carne dal tessuto connettivo e dal grasso, quindi scaldate 2 cucchiai di olio in una padella, rosolatevi molto bene la lonza da tutti i lati, compresi quelli corti del taglio e quando sarà pronta toglietela e fatela intiedipidire.
Tritate finemente le foglie del timo (o il prezzemolo) e gli aghi del rosmarino, stracciate con la forchetta i 3 albumi, senza montarli e mescolate il trito aromatico e gli albumi con il chilo di sale grosso: si deve ottenere un composto omogeneo e morbido.
Prendete una teglia leggermente più grande dell'arrosto, foderatela con la carta forno, stendetevi uno strato di sale rettandolare alto circa 0,5 cm, appoggiatevi la lonza e copritela tutta con il resto del sale premendo bene su tutta la superficie e saldando alla base; passate in forno caldo a 200° per 40 minuti (la ricetta dice che se avete un termometro da carne , di controllare la temperatura al cuore, che deve essere di 75°C...io ho fatto senza).
Nel frattempo si prepara la salsa di accompagno: spezzettate il pane e bagnatelo con 2-3 cucchiai di aceto; spezzettate le mandorle con il coltello.
Mettete quindi nel mixer il pane strizzato leggermente, le mandorle, il basilico, un ciuffetto di prezzemolo, l'erba cipollina, un pizzico di sale e l'olio rimasto: frullate il tutto sino ad ottenere una salsa non troppo omogenea.
Quando la lonza è pronta sfornatela ed incidente la crosta di sale lungo la linea superiore mediana con la punta affilata di un coltellino, sollevatela e staccatela dalla carne (si stacca benissimo).
Tagliate l'arrosto a fettine sottili e servitelo con la salsa: è un successo assicurato, la salsa si sposa benissimo con la carne che assolutamente non eccede in sale.
Una ricetta perfetta da servire agli ospiti.
Spero di potervi mostrare presto anche le foto.
In questo periodo ho un pò di allergia al pc....sono stanca e, per rilassarmi, ho bisogno di leggere libri ...non so quindi se la prossima settimana riuscirò a postare altro nè se verrò a leggere i vostri blog...mi sento un pò svuotata...passerà...chiedo venia....
Buon fine settimana ....

martedì 26 aprile 2011

Spezzatino agnello con patate

Come vi avevo anticipato, nella mia testardaggine ad imparare a cucinare anche la carne di agnello, ecco lo spezzatino: piatto saporito e gustoso, per me un pò troppo grasso...
Ricetta semplice: ho preso dello spezzatino con osso, messo a rosolare in una casseruola con una cipolla  tritata che avevo fatto imbiondire in un poco di olio exv; dopo qualche minuto ho aggiunto del brodo vegetale sino a coprirlo a filo ed ho fatto cuocere per circa un'ora e mezza.
Nel frattempo ho fatto a dadi una carota bella grande e tre patate e le ho aggiunte circa 30 minuti prima del termine della cottura della carne. Ho salato a fine cottura.
Buon inizio settimana lavorativa, purtroppo....
P.S: dimenticavo...spolverata con prezzemolo tritato...

lunedì 25 aprile 2011

Cosciotto di agnello

E' Pasqua e la tradizione parla di cosciotto d'agnello al forno.
Titubante alla realizzazione per via della mattanza degli agnelli, mi sono fatta convincere perchè se voglio imparare di cucina, non essendo vegetariana, anche su questo devo cimentarmi.
Ho quindi realizzato due ricette con l'agnello: il cosciotto e lo spezzatino, che posterò in seguito; sono rimasta soddisfatta da entrambe, anche se, comunque, io non posso definirmi un'amante della carne di agnello e/o di pecora.
La ricetta è di una semplicità disarmante: prendete il vostro cosciotto e fate 3/4 tagli decisi, dove inserirete rametti di rosmarino e aglio tagliato a fettine; pennellate bene la carne con l'olio exv in tutte le sue parti , salatela leggermente; adagiatela in una pirofila da forno spennellata di olio ed aggiungete un bicchiere di vino bianco.
In forno a 180° per circa un'ora e questo è il risultato. Molto tenero e saporito.
Non me ne voglia chi non cucina l'agnello per motivi etici....

giovedì 30 dicembre 2010

Manzo all'olio ed auguri per un buon 2011

Eccomi qua con una ricetta: abbandono il mio animo belligerante per un giorno (in fondo siamo a fine anno e dovremmo buttarci dietro le spalle le cose negative vissute) e voglio pensare solo alla cucina e a rilassarmi.
Domani 31 dicembre lo passerò (a Dio piacendo,spero!) tutto in cucina: devo preparare i cappelletti per il primo dell'anno ( rigorosamente romagnoli, senza carne e solo con ricotta e parmirgiano) e poi mi dedicherò alla cena di capodanno solo per noi due...dopo un mese di rinunce...
Ho in mente tante candele, atmosfera soft e piatti di pesce....fotograferò tutto e poi posterò le ricette...speriamo proprio di poter riuscire ad avere questo 31.12 perfetto e tutto per noi....
Incrociamo le dita...............
Vengo quindi a questa ricetta, realizzata prima della disfatta , che si presta benissimo per una cena importante : è un arrosto squisito, non ne immaginavo la bontà prima di averlo assaggiato, ma la ricetta aveva attirato la mia attenzione ed ho deciso di realizzarla e non me ne sono pentita affatto.
Ingredienti: 1 kg (io700 gr) di cappello del prete o , comunque, un bel pezzo di manzo, 3-4 spicchi di aglio, 50 gr di acciughe (io ne ho usate un pò meno, circa 35 gr), 50 gr di capperi (io sempre 35), olio evo, acqua, pangrattato e parmigiano.
Come vedete gli ingredienti sono pochissimi.
Prendete il vostro pezzo di carne e mettetelo in una pentola alta e stretta, praticamente dovrebbe contenere l'arrosto senza lasciare troppo spazio intorno, e copritelo interamente con acqua, aggiungete un bel bicchiere di olio, gli spicchi di aglio, le acciughe e i capperi.
Fate quindi cuocere a fuoco basso per circa 2 ore e mezza, poi togliere la carne, mantenendola al caldo, e passate la salsa al setaccio o al mixer.
Rimettete la salsa sul fuoco e fatela addensare con il pangrattato ed il parmigiano grattugiato a vostro piacere.
Servite la carne affettata dopo averla rimessa nel suo sugo e scaldata.
Come dicevo la ricetta mi incuriosiva molto ma il sapore mi ha veramente stupito: da rifare senz'altro ad una cena con amici.
Potete servirla accompagnata da purè o da patate arrosto.
Ciao a tutti coloro che passeranno di qua e tanti, tantissimi auguri per uno splendido 2011.

venerdì 19 novembre 2010

Fettina di lonza alla senape di digione

Sarebbe da dire buonanotte e non buonasera, data l'ora, ma, del resto, questo è il tempo che mi ritrovo...
Dopo un corso a Milano, uno stress che ha superato il livello di guardia, una tachicardia notturna che non mi fa dormire (fra una settimana facciamo pure visita cardiologica...tanto per verificare tutto...), voglio cercare di mettere qualcosa per non lasciare il blog vuoto per tanti giorni, perchè mi dispiace non esserci e non  leggervi...
Mi sono comunque organizzata un fine settimana culinario, anche se la stanchezza non mi rende lucida neppure nello scegliere le ricette...che poi ne dovrei cercare di nuove perchè prima di Natale vorrei fare non una ma ben due cene con amici e...mica posso fare sempre le stesse cose!!!
Quindi mi dovrei mettere alla ricerca di ricette nuove, sfiziosette...ma non ho voglia neppure di fare quello!!!!!!!!!
Certo che è proprio vero che lo stess uccide!!!
Ok ,allora, bando alle ciance ed ecco una ricetta super-veloce e gustosissima , trovata sull'ultimo numero della Cucina del corriere:

Ing. per due. 2 belle fettine di lonza (dal tanto che ci sono piaciute ne avremmo volentieri fatto il bis), senape di digione un cucchiaio, pangrattato, burro,  qualche foglia di salvia.
Battete un poco le fettine per assottigliarle, pennellatele con la senape e impanatele per bene con il pangrattato; scaldate il burro con le foglie di salvia e cuocete le fette di carne per circa 4 minuti per lato, facendole ben dorare.
La carne resta tenerissima; io non le ho neppure salate, ma se preferite fatelo a fine cottura.
Buone buone.

domenica 14 novembre 2010

Lonza ai funghi e...ricordi

Ci ho pensato parecchio, prima di decidermi se partecipare al contest di Basilico, malva & cerfoglio: Sapore di ricordi...poi ho deciso di sì ed eccomi a raccontare...
C'era una volta una bambina di 5/6 anni che non voleva assolutamente mangiare...le piaceva solo disegnare e sfogliare le riviste che le clienti della mamma sarta le portavano perchè sapevano che a lei piacevano tanto...
Se ne stava, quindi, sotto la grande tavola di legno, dove sopra la mamma tagliava le stoffe e cuciva, seduta nello sgabellino poggiapiedi, a guardare le foto e fantasticare....
Ma quando era ora di mangiare era un supplizio: si rifuitava di uscire dal suo nascondiglio, di assaggiare carne e verdure...mangiava solo la pasta (e questo è rimasto...).
Poichè la mamma voleva che nei suo 20 chili ci finisse anche un pò di ciccia, le preparava una piccola fettina di carne, semplice semplice, cotta nella padellina e gliela infilzava in una forchetta lasciandola libera di andarsene in giro dove voleva, purchè mangiasse la fettina di carne.
E la bambina, quando era estate, andava fuori a sbonconcellare, girovagando attorno casa, a guardare gli uccellini e gli animali da cortile...
Un giorno, con la sua fettina nella forchetta, la bimba finisce tra le galline che zampettano libere e decide di dare un pò fastidio , muovendo la forchetta a mò di spada e scacciandole per sparpagliarle in giro...
Ma non si è resa conto che lì c'è anche il gallo, tutto bello tronfio e pomposo, che, indispettito dal clamore, si inalbera tutto e parte alla carica della bimba, che, per la paura delle beccate incipienti, scappa a gambe levate lasciando forchetta e fettina in pasto alle galline!!!!
La carne poi ha iniziato a mangiarla, ma ha deciso di lasciare in pace galli e galline!
La ricetta che lascio in questo ricordo non è proprio una semplice fettina ma un delizioso arrosto di lonza farcito con una cremina di funghi...
 Ingr. per circa 4 persone: una lonza di maiale di circa 700 gr, 2 spicchi di aglio, rametto di rosmarino, 300/400 gr funghi porcini, latte, olio, sale e pepe.
Il procedimento è semplicissimo: si scalda l'olio in una casseruola dai bordi alti, che possa contenere la lonza ed il latte che vi verseremo, si mette la carne, salata e pepata, e la si fa dorare bene da tutte le parti, compresi i lati corti, in modo da sigillarla bene affinchè i suoi succhi restino all'interno.
Quando è rosolata si aggiunge l'aglio tritato (oppure intero da togliere, se non volete un sapore troppo intenso) ed il rosmarino, si fa cuocere ancora per un paio di minuti e poi si aggiunge il latte sino a coprire quasi interamente il pezzo di carne, e si lascia cuocere coperta per circa un'ora, abbondante, anche un'ora e mezza , purchè il sughetto che si sarà formato non si secchi troppo e rischi di bruciare.
Circa 20/15 minuti prima della fine della cottura si mettono i funghi porcini puliti e ridotti a pezzi e li si porta a cottura (potete inserirne anche un pò sin dall'inizio, si sfalderanno e daranno un sapore più deciso).
Al termine si toglie l'arrosto e lo si avvolge nella carta alluminio per mantenere il calore e per far sì che i liquidi si riespandano nella carne e questa resti tenera al taglio, senza spezzarsi.
Si frulla quindi il sughetto in maniera grossolana, si taglia la carne e la si accompagna con la cremina.
Una vera delizia!

sabato 23 ottobre 2010

Uno tira l'altro: spiedini di mele e filetto di maiale

Eccoci qua finalmente il fine settimana: questa mattina ho dormito più a lungo (che bello!) e poi mi sono fatta 80 km, tra andare e venire, per pagare un ticket dimenticato tempo fa....Sono proprio una frana!!!!!!!!!!!
Io e l'auto proprio non ci vogliamo lasciare: è stato amore a prima vista e continuerà sino alla fine dei giorni....Anche se l'auto mia dovrà essere presto cambiata: ha 215.000 Km in 6 anni e 1/2!!!
Poi, poverina, c'ha pure il vaiolo preso da una grandinata, dentro praticamente ci crescono i fiori e nello specchieto esterno vi ha fatto il nido un piccolo ragno che tutti i giorni mi accompagna al lavoro e, incurante dei 130 km/h in autostrada, non se ne vuole proprio andare...certamente ha sempre i capelli ben spazzolati dal vento!!! Eheheheh!!!
Bene, bando alle ciancie e veniamo alla ricetta di oggi: spiedini di filetto di maiale e mele, un abbinamento riuscitissimo!
La ricetta è tratta dalla Cucina del corriere di ottobre.
Ingredienti per 4 persone: 240 gr filetto di maiale (io ne ho usati 350 gr), 3 mele delizia (io ho fatto le fette sottili e ne ho usata solo 1), salvia olio evo, sale e pepe.
Prima di tutto ammollate gli stecchini di legno per gli spiedini in acqua, cosicchè non vi si bruceranno in cottura.
Lavate le mele e tagliatele a spicchi lasciando la buccia; tagliate la carne a bocconcini e e preparate le foglie di salvia sciacquandole senza asciugarle.
Formate quindi gli spiedini alternando i pezzetti di maiale, le mele e la salvia; pennellateli con un poco di olio e cospargeteli di pepe.
Io li ho cotti in forno per 10/15 minuti a 180°; si possono cuocere sulla griglia o sulla piastra.
Il connubio mele e carne di maiale è perfetto!