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domenica 14 marzo 2010

Torta Imperiale Maria Luisa

Quando Sabrine ha pubblicato il post con l’idea della raccolta per i 40 anni del Manuale di Nonna Papera non ho potuto non apprezzare la sua splendida idea.
Il Manuale mi fu regalato per i 10 anni da mia zia, alla quale ho dedicato questo blog. Naturalmente la mia idea della cucina nel 1975 era unicamente quella di riuscire a pasticciare nel luogo dove regnava mia nonna Gina che cucinava per la famiglia.
Mio fratello aveva la fissa del Salame Vichingo mentre io preferivo cambiare e provare a “pasticciare” una volta con i Gonfietti Ezechiele, un’altra con le Barchette di Annibale e così via.
Ma il dolce che mi piaceva e che da piccola non mi riusciva mai , se non con l’intervento della nonna o della mamma, era la Torta Imperiale Maria Luisa: troppo difficile.
E così eccomi a ritentare con questa amata odiata ricetta che anche questa volta mi è uscita con qualche difettuccio ma il suo sapore mi ha riportato indietro di 35 anni.
Per la cronaca: il mio Manuale di Nonna Papera in questi lunghi anni è stato custodito con estrema cura. Guai a chi me lo tocca!!!



Che cosa occorre:
Per la pasta: 3 tuorli, e cucchiai di acqua bollente, gr. 150 di zucchero, gr. 80 di farina, gr. 70 di fecola, 3 cucchiai di cacao amaro, 2 cucchiaini di lievito, una bustina di zucchero vanigliato, 3 chiare d’uovo
Per il ripieno: un po’ meno di un litro di latte, 1 pacchetto di budino alla vaniglia, gr. 74 di zucchero, gr. 50 di burro, una bustina di zucchero vanigliato.
Per la copertura: una noce di burro, gr. 75 di zucchero, gr. 150 di mandorle tritate(per problemi legati ad allergia ho dovuto usare le nocciole al posto delle mandorle)




Come si procede:
sbattete con la frusta i tuorli e l’acqua bollente, aggiungendo lo zucchero vanigliato e 2/3 dello zucchero normale: sbattete fino ad ottenere una crema. Montate a neve durissima le chiare e aggiungete lo zucchero rimasto. Mettete la neve sopra i tuorli sbattuti. Setacciate insieme farina, fecola, cacao e lievito sopra la neve. Adesso incorporate delicatamente il tutto muovendo orizzontalmente la frusta, senza girare, se no la neve si…. scioglie! Imburrate e foderate con carta oleata uno stampo a cerchio apribile di 24 cm. e cuocete in forno già scaldato (180°) per circa mezz’ora.
Ripieno: togliete dal latte un bicchiere e in questo stemperateci la polvere di budino, lo zucchero e lo zucchero vanigliato. Fate scaldare il resto del latte, toglietelo dal fuoco, aggiungete la miscela e rimettete sul fuoco sempre mescolando. Togliete dal fuoco quando sta per bollire e sciogliete nella crema il burro mescolando di tanto in tanto mentre si raffredda.
Copertura: sciogliete in un pentolino burro e zucchero, finché lo zucchero avrà preso la tintarella. Aggiungete le mandorle tritate e rimestate finché saranno diventate brune. Spennellate la lastra del forno con olio stendeteci sopra questa crema mandorlata di copertura e infornate per qualche minuto.
Gran finale della torta: togliete la torta dallo stampo, lasciatela raffrddare e tagliatela orizzontalmente in tre fette. Distribuite : una fetta e 1/3 di crema per tre volte fino a ricomporre la torta. Tritate il croccante ormai freddo e cospargetelo sulla crema premendo leggermente sui fianchi.
Semplice no? ( No, per niente ahahahah ma comunque con questa ricetta partecipo alla raccolta "Le ricette di Nonna Papera: 40 anni dopo")

mercoledì 6 gennaio 2010

Blueberries cheesecake


A 15 anni i miei genitori mi spedirono per un mese in Inghilterra, a Halifax, per una vacanza studio. Fu un’esperienza bellissima! A differenza di molti amici che rientravano scontenti da questi viaggi, il mese passato in questa piccola cittadina dello Yorkshire mi fece innamorare di questa terra. Vivevo in famiglia e di giorno frequentavo una scuola gestita da Judith, amica di università della mia professoressa del liceo. La scuola accettava un solo studente per nazione in modo da costringere tutti i ragazzi a parlare unicamente in inglese (anche se io baravo un po’ perché, studiando il francese, sfruttavo Benedicte che accettava molto volentieri di chiacchierare nella sua lingua madre). Già all’epoca ero una buona forchetta e soprattutto ero molto curiosa riguardo ai cibi. Allora come adesso adoro assaggiare tutto! Ma alla partenza, i racconti degli amici sul cibo in Inghilterra, mi avevano fatto preoccupare non poco. La famiglia che mi ospitava era composta da Michael, direttore del museo di Halifax, sua moglie Penny e due bambini, Richard e Robert, all’epoca piccolissimi. Penny era un’ottima cuoca e fu una piacevole sorpresa! Soprattutto per quanto riguardava la preparazione dei dolci!!!! E fu grazie a Penny che scoprii un dolce che ancora oggi mi riporta indietro nel tempo a quel primo assaggio: il Cheesecake.
Intendiamoci: non è che non ci siano torte altrettanto buone, ma il cheesecake per me ha qualcosa di speciale. Quindi, quando l’altro giorno sul sito di Nigella (troppo forte questa donna!!!) ho visto questa ricetta non ho saputo resistere. Ho sempre preparato il classico cheesecake, quello cotto, ma questa versione è piacevole, fresca e cremosissima. Naturalmente ognuno può personalizzare il top con quello che più gli aggrada. Io ho usato della marmellata di mirtilli preparata questa estate unita a dei frutti freschi.
Blueberries cheesecake
125 gr. Biscotti digestive
300gr. crema di formaggio
60 gr. zucchero a velo
75 gr burro
1 bustina di vanillina
250 ml. Panna
2 cucchiaini di succo di limone
Marmellata
Mettere nel mixer i biscotti e il burro, fino ad ottenere un impasto che ricorda la consistenza della sabbia bagnata. Pressare l’impasto in uno stampo a cerniera di 20 cm. di diametro. Mescolare in una ciotola la crema di formaggio, la vanillina, il succo di limone e lo zucchero a velo. Montare leggermente la panna e poi unirla al composto di crema di formaggio. Versare l’impasto nella tortiera livellandolo bene, coprire con della pellicola e lasciare in frigorifero per minimo tre ore, meglio se per tutta la notte. Prima di servire coprire con la marmellata preferita (o composta o gelatina naturalmente meglio se preparate in casa)

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di In cucina con Masterchef


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