Se con attenzione RIFLETTO sulla musica che gira attorno al mio Natale, sono parecchie le canzoni che mi fanno precipitare dentro ai ricordi, più velocemente di una macchina del tempo.
Ricordo mia nonna, che accompagnata dalla chitarra di mio zio, intonava le più belle melodie della tradizione napoletana.
Avveniva durante le feste e noi la seguivamo facendole da coro non bene equilibrato.
Nonna Carmela aveva una voce unica. Bella e squillante. Armonia e intonazione perfetta.
Potevamo chiedere qualunque brano, lei li conosceva e li cantava alla perfezione.
Poi, allo scoccare della mezzanotte, si cominciava la processione per l'arrivo di Gesù Bambino.
Si accendevano ad una ad una tutte le luci di casa e noi bimbi cantavano a squarciagola incuranti delle stonature, seguiti dai grandi.
Nonna arrivava al presepe, opera sua e di mamma Mimma, e posava il Bambino nella mangiatoia.
Per noi tutti, quello era l'istante in cui arrivava il Natale.
Guardavamo quel piccoletto biondo (?) e ci chiedevamo come fosse mai possibile che, ci potesse essere un bimbo talmente povero da dover essere riscaldato dal fiato di due animali da stalla.
In quel luogo lontano e misterioso che si chiamava Africa. Così distante che in famiglia si ricreava il posto per ricordarlo bene.
Anni dopo, mi resi conto come la domanda alla quale mi si rispondeva dicendo "sei una bimba molto fortunata" se la dovevano essere fatta un po' tutti i ragazzini di allora. Il non plus ultra della banalità, suvvia. (A dire il vero, lo sono ancora adesso una donnina banale).
Nonostante me, alcuni di quei bambini poi, si sdoganarono dalla banalità. Diventando artisti di portata internazionale. Facendo musica e pure molto bene.
Nel 1984 una coppia di musicisti, Bob Geldof e Midge Ure, decisero di utilizzare quel veicolo portentoso che si chiama "musica", per arrivare a scuotere un po' di coscienze a favore dei bambini etiopi che perdevano la vita per malattie da noi ormai debellate, a causa di scarsità di cibo e grazie all'inesistente interesse dei media.
Scrissero un singolo e decisero di pubblicarlo. Il ricavato sarebbe andato in beneficenza proprio a favore di quei bambini.
Misero insieme un gran bel gruppo di musicisti famosi e crearono Band Aid.
Quella canzone da allora è il simbolo del mio Natale.
Più di ogni altra.
Era la risposta che aspettavo. Credevo che, la sensibilità di un progetto come quello così importante, avrebbe in futuro permesso a tutti di dare una spinta definitiva al paese, che presto si sarebbe potuto alzare da solo e correre, come la famosa gazzella del racconto ma senza essere braccato dal leone. Riuscendo con le sue forze a divenire un continente libero e risoluto e a diventare padrone di se stesso navigando finalmente in acque calme e tranquille.
Mi illudevo, una ragazza giovanissima che pensava di cambiare il mondo assieme alla sua generazione. Oggi quel che resta sono disfattisti disillusi ed egoisti; la prima causa dei disastri che vediamo attorno.
Laggiù, i padroni sono sempre gli stessi. Le armi e le guerre, il potere. Le lotte fratricide, la violenza e la morte. Noi nascondiamo la testa sotto la sabbia e pensiamo al nostro angolo caldo e riparato. Per quanto ancora poi.
Sono passati trent'anni e Bob Geldof è tornato assieme a Midge Ure con una nuova versione della sua bella canzone.
Del vecchio gruppo ho notato la presenza solo del "vecchio leone " da me amatissimo, Bono Vox.
Sempre Africa, stavolta per combattere l'Ebola.
il bambino è sempre più solo lì, in quella mangiatoia.
E al posto della stella, gli avvoltoi volano sempre più in basso.
Forse non è il post di Natale che vi aspettavate.
Dovevo parlarvi del mio bellissimo albero (che non ho fatto) del cibo, dell'amore che è il simbolo di questo periodo.
Dei doni.
Ci saranno i sorrisi certo, gli abbracci e gli auguri.
Tutte le cose che noi aspettiamo. Ci saranno i bambini che alla mezzanotte, ancora una volta, chiederanno agli adulti perché ci sono bimbi così poveri da venire al mondo sulla paglia, dentro una stalla. Quando va bene.
E non solo bambini. Ma vicini di casa, amici, parenti. Dietro l'angolo, oltre la porta. Accanto.
Rispondiamo bene.
BUON NATALE.
TESTO
It's Christmas time; there's no need to be afraid
At Christmas time, we let in light and we banish shade
And in our world of plenty we can spread a smile of joy
Throw your arms around the world at Christmas time
But say a prayer to pray for the other ones
At Christmas time
It's hard, but when you're having fun
There's a world outside your window
And it's a world of dread and fear
Where the only water flowing is the bitter sting of tears
And the Christmas bells that ring there
Are the clanging chimes of doom
Well tonight thank God it's them instead of you
And there won't be snow in Africa this Christmas time
The greatest gift they'll get this year is life
Oh, where nothing ever grows, no rain or rivers flow
Do they know it's Christmas time at all?
Here's to you, raise a glass for ev'ryone
Here's to them, underneath that burning sun
Do they know it's Christmas time at all?
Feed the world
Feed the world
Feed the world
Let them know it's Christmas time
Feed the world
Let them know it's Christmas time
At Christmas time, we let in light and we banish shade
And in our world of plenty we can spread a smile of joy
Throw your arms around the world at Christmas time
But say a prayer to pray for the other ones
At Christmas time
It's hard, but when you're having fun
There's a world outside your window
And it's a world of dread and fear
Where the only water flowing is the bitter sting of tears
And the Christmas bells that ring there
Are the clanging chimes of doom
Well tonight thank God it's them instead of you
And there won't be snow in Africa this Christmas time
The greatest gift they'll get this year is life
Oh, where nothing ever grows, no rain or rivers flow
Do they know it's Christmas time at all?
Here's to you, raise a glass for ev'ryone
Here's to them, underneath that burning sun
Do they know it's Christmas time at all?
Feed the world
Feed the world
Feed the world
Let them know it's Christmas time
Feed the world
Let them know it's Christmas time
TRADUZIONE
E 'tempo di Natale, non c'è bisogno di avere paura
Durante il periodo natalizio, abbiamo lasciato in luce e noi bandire ombra
E nel nostro mondo di abbondanza, siamo in grado di diffondere un sorriso di gioia!
Getta le tue braccia intorno al mondo al tempo di Natale
Ma dire una preghiera - pregare per gli altri
Nel periodo di Natale
E' difficile, ma quando ci si diverte
C'è un mondo fuori dalla tua finestra
Ed è un mondo di paura temuto
Dove l'unica acqua che scorre è una puntura amara delle lacrime
E le campane di Natale che l'anello ci sono il fragore rintocchi di sventura
Beh stasera Grazie a Dio è loro, invece di voi
E non ci sarà neve in Africa questo tempo di Natale
Il dono più grande che riceveranno quest'anno è la vita
Dove nulla cresce mai
Niente pioggia o fiumi
Sanno che è tempo di Natale a tutti?
Ecco a voi
Alza il tuo bicchiere per tutti
Ecco a loro
Sotto quel sole ardente
Sanno che è tempo di Natale a tutti?
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale e
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale e
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale e
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale e
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale e
Nutrire il mondo
Fate loro sapere che è tempo di Natale
Spero che ti piace questa canzone, anche se non è Natale!