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14 settembre 2022

[RIFLESSIONI] Siamo ancora capaci di accontentarci?




Forse con questa domanda solleverò un polverone perché immagino che la stragrande maggioranza di noi, risponderà positivamente. Eppure siamo soggetti a continue tentazioni. Social e televisioni, il web in generale, ci sollecitano di continuo. Vediamo quella borsa su di una rivista? Ecco che immediatamente la desideriamo anche noi. Valga per ogni bell'oggetto, libro, vacanza. 

Se pensiamo poi al lavoro e agli affetti, la situazione non cambia. C'è sempre quell'amico o parente che ha un lavoro più soddisfacente, oppure ha accanto una persona che lo/la riempie di attenzioni. Guardiamo spesso oltre il nostro giardino e stiamo perdendo sempre più la qualità di apprezzare quel che abbiamo. 

Non vi nascondo che mi capita di desiderare qualcosa che ho visto in giro o delle situazioni lavorative che vorrei anche io. Non sono perfetta! Ma rientro nei ranghi ben presto, perché sono solita guardarmi dentro con attenzione.

Però faccio una gran fatica quando noto  che chi ha tanto non si rende  conto della fortuna che ha. Si lamenta sempre e comunque. Mi viene da pensare che tutti coviamo un'insoddisfazione di fondo che non ci permette di guardare al bello e al positivo intorno.

Peggio è quando  non notiamo la sofferenza e il disagio a zero distanza.Poi tutti bravi ad insorgere per le ingiustizie e le guerre. Ma il nostro vicino? La malattia di un amico? La sofferenza reale e discreta del conoscente che non arriva a fine mese? Tutti bravi, tutti empatici, tutti generosi. Ma in concreto ci siamo per le persone che ci circondano nella quotidianità? Aiutare gli altri non è un ottimo modo di essere soddisfatti e accontentarsi di quel che abbiamo?

E allora aspetto i vostri punti di vista e vi lascio con le seguenti massime. Da rifletterci sul serio.


Chi non è soddisfatto di ciò che ha non sarebbe soddisfatto neppure se avesse ciò che desidera.(Socrate)

Avrei potuto accontentarmi ma è così che si diventa infelici.
(Charles Bukowski)

Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo.
(William Shakespeare)

31 maggio 2021

[MILANO] METTI UNA DOMENICA MATTINA A SPASSO PER CITY LIFE

 

Passare una mattina nel centro futurista di Milano ti lascia un senso di appagamento inebriante. A me da l'impressione di essere nella mia città estera preferita e per di più senza aver volato per migliaia di miglia!


Gli spilli colorati appuntati a terra avranno pure un senso ma io non l'ho compreso. I bimbi però si divertono moltissimo e questo mi basta!


Coltivo da tempo il  sogno di riempire con fiori e piante  almeno un balcone  di quei palazzi tanto da farlo diventare un giardino. Non lo realizzerò mai ma continuerò a cullarlo con tanta fantasia.




Almeno una foto appoggiata alla "vedovella" me la sono fatta scattare!!!






01 luglio 2020

IL FUTURO




Ispirata dalla dura e incisiva poesia del mio amico blogger Daniele Verzetti (QUImi è venuta in mente una delle frasi più famose ed emblematiche di Enrico Berlinguer detta durante il suo ultimo e sofferto comizio, 36 anni fa:



"Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno".

Gli Statisti ci hanno indicato il futuro, peccato che lo abbiamo abbandonato lungo la strada.


03 giugno 2020

POSTITIZIE:NONNO PASQUALE E IL MARE



DAL WEB

Il giorno in cui i confini regionali della nostra Italia si riaprono a tutti e mentre tiriamo un respiro di sollievo al pensiero che presto potremo riabbracciare i nostri cari (parlo per chi, come me, non li vede da parecchio tempo) la mente corre alla sostanza della nostra vita: la famiglia.
E al suo Patrimonio dell'Umanità: i nonni.

E mi sembra non del tutto causale ciò che ho letto sul mio sito preferito dedicato alle buone notizie.

Pasquale ha 93 anni ed è abruzzese di origine. La sua più grande passione è il mare. Non a caso gli abitanti di Giulianova lo hanno soprannominato "nonno di mare".

Ogni mattina prende la macchina (yes alla sua veneranda età) e dal suo paese, Poggio San Vittorino, raggiunge la spiaggia più vicina a circa 30 chilometri.
Prende la sua sediola, portata da casa fin lì e si siede sulla riva a guardare le onde che calmano immediatamente il suo cuore portandogli tanto benessere. E lo capisco benissimo, è lo stesso effetto che fa a me.

Nei mesi del lockdown ha dovuto interrompere questa sua bella abitudine, e come potete bene immaginare, ne ha sofferto moltissimo. Così, appena ha potuto tornare al suo mare, sapendo che avrebbe trovato la spiaggia in condizioni pessime, si è armato di sacchi, guanti e mascherina ed è andato a ripulirla.  Rendendosi conto che presto ci sarebbe stata un'altra ondata di inquinamento legata ai rifiuti da coronavirus, non ha voluto perdere tempo.

Da nonno di mare a nonno plastic free.

A lui sembra di non avere fatto nulla di eccezionale, sebbene la "sua impresa" sia finita su tutti i giornali locali e i suoi concittadini lo hanno fotografato tra i sacchi neri raccolti e con la sua sediola. EH, nulla di eccezionale, ha solo avuto cura del suo ambiente, del nostro ambiente. Se tuttI ne avessero cura e rispetto come lui...

I nonni: sempre più esempio di vita e di ecologia.

Ti vorrei abbracciare con tutto l'affetto che ti meriti, grazie Nonno Pasquale. Ti meriteresti una poltrona altro che sediola.


Fonte: POSITIZIE.IT

01 gennaio 2012

RICOMINCIO DAL 2012







Il mio inizio anno.

Ho trascorso giorni splendidi in questa terra, semplice e favolosa allo stesso tempo.
Nella giornata di ieri siamo stati a Gubbio, altro gioiello umbro.
Siamo saliti sulla funivia che porta alla Basilica di San Ubaldo il patrono della città, sulla cima del monte Ingino, per godere della vista mozzafiato e della giornata tersa.



La città, splendido esempio di arte medioevale, è ragione di grande orgoglio per tutti eugubini.
Non scordando che conserva nella parte bassa della città, sontuosi resti di epoca romana.

Ma a parte tutto questo, e il famoso racconto che attesta l’incontro tra Francesco e il lupo proprio qui, a Natale l’orgoglio dei cittadini è rappresentato dal meraviglioso albero natalizio che copre tutto il fronte del monte Ingino.
Il più grande e spettacolare albero di Natale del mondo.

           
 La sera poi siamo stati tra amici e con loro abbiamo trascorso una piacevole fine d'anno.

Noi infatti oltre a sentirci in pace in un luogo che amiamo, passando le nostre giornate godendo di momenti unici e molto intimi, sicuramente troviamo conforto a sera in un clima familiare e amorevole, e questo è il massimo.
Assisi è il mio posto del cuore come ho già detto, ma il mio cuore riposa meglio se a termine della giornata si ferma dai Fortini su a Costa di Trex.


Il loro agriturismo "il Castello" da anni ci ospita con cura e attenzione e con amorosa sollecitudine.
Patrizia la proprietaria e la sua famiglia, ogni volta che torniamo da loro ci fanno sentire a casa.
Per non parlare degli stravizi gastronomici che ci permettiamo grazie alla grande sapienza culinaria della mamma di Patrizia.




Li ringrazio davvero con tutto il cuore.

Grazie a loro posso godere in misura maggiore del posto: al mattino, quando mi sveglio e apro la finestra della mia stanza, vedo l’Umbria che amo di più: la valle e il Monte Subasio di fronte a me.






Respiro forte e mi preparo ad affrontare la giornata.
Mi da la carica!

Ora, noi tutti di carica per affrontare il nuovo anno ne abbiamo bisogno.

E vorrei davvero fosse così semplice come respirare.

Non illudiamoci che lo sia, ma lasciamo un piccolo spiraglio alla speranza.


Io voglio ricominciare dal 2012.


Buon Anno e buona vita a tutti voi!