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14 gennaio 2021

[CURIOSITÀ]: QUALE PERSONAGGIO DI ALTRA EPOCA AVRESTE VOLUTO CONOSCERE?

 


Qualche mese fa, sul mio blog, alcuni amici commentatori hanno avanzato delle proposte/idee per nuovi post.  Lory ad esempio,  ha suggerito di creare un post sui personaggi di altre epoche che avremmo voluto conoscere. Ipotizziamo quindi che, grazie ad una macchina del tempo, riuscissimo a tornare indietro e ad avere la possibilità di avvicinare miti e personaggi della nostra storia/cultura passata. Chi vorremmo incontrare?

Ed ecco il mio elenco personale:


10)Francesco D'Assisi: per la sua caparbietà nel riconoscere in ogni essere vivente, la Bellezza.  Gli chiederei di portarmi con sé a parlare di amore e povertà in giro per il mondo.

9)Maria Antonietta d'Austria: per la sua cecità, perché avrebbe potuto cambiare le sorti di un popolo e forse anche la sua. Per la sua dignità nell'avvicinarsi alla morte riscattando in un sol colpo tutto l'egoismo.

8)Federico II di Svevia: per la sua intelligenza e anche per l'arroganza. Per la presunzione, per il genio. E poi avrei voluto chiedergli se è vero, come ho sempre pensato, che il castello più misterioso del mondo,Castel Del Monte, lo abbia costruito solo per amore di Bianca e che l'esoterismo non c'entra nulla.

7)Elisabetta I D'Inghilterra: quasi per gli stessi motivi di Federico II. Del resto i più grandi si conoscono per la loro intelligenza e lungimiranza. Le chiederei se l'amore, quello vero e assoluto le sia mancato. Anche se immagino la risposta.

6)Jane Austen: per la sua ironia, per il suo essere così fuori tempo. Per l'emancipazione e l'autonomia di ognuna delle sue protagoniste. Troppo avanti perfino per i nostri poveri tempi moderni. Anche a lei farei la domanda sull'amore. Stavolta non riesco ad immaginare la risposta.

5)Emily Dickinson: per la sua musica interiore e per chiederle finalmente che cosa intenda davvero per Amore. Se è davvero tutto nelle "notti folli" che lei, in realtà, non ha mai vissuto. La mia poetessa preferita. 

4)Leonardo da Vinci: per il genio, indiscusso e indiscutibile. E che domanda mai potrei fargli? 33, 33,33!

3)Enrico VIII: per la sua grettezza e la sua dissolutezza. Per la sua misoginia che non lasciò scampo a molte delle sue moglie. E per quello strappo al Papato che avrebbe cambiato il corso della storia religiosa mondiale. Gli chiederei se ne valeva la pena.

2)Whitney Houston. La amo, l'amerò sempre. Canterei e ballerei con lei. Con i nostri capelli ricci così simili e il sorriso sulle labbra. La felicità.

1)John Lennon: credo non serva nemmeno chiedermi perché, se mi conoscete appena appena. Gli chiederei di cantarmi la sua (mia) canzone preferita, sottovoce, assieme a me. Anche qui, la felicità.


E ora campo libero ai vostri eroi!





29 giugno 2012

Francesco D'Assisi: la povertà e l'amore 1° parte



Giotto di Bondone - Storie di San Francesco - Basilica Superiore di Assisi


Oh Signore, fa di me uno strumento della tua pace
dove è odio, fa che io porti l'amore
dove è offesa, che io porti il perdono,
dove è discordia, che io porti l'unione,
dove è dubbio, che io porti la fede,
dove è errore, che io porti la verità,
dove è disperazione, che io porti la speranza,
dove è tristezza, che io porti la gioia,
dove sono le tenebre, che io porti la luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare,
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Perchè è
dando, che si riceve,
perdonando, che si è perdonati,
morendo, che si resuscita a vita eterna.


Ho aspettato quasi un anno prima di decidermi a parlarvi di lui.
Ho temuto per tanto tempo che non avreste capito fino in fondo il mio bisogno.
Ho pochi personaggi storici preferiti: si contano sulle dita di una mano.

Il primo della lista, è il piccolo frate di Assisi.

Anche adesso, mentre sto scrivendo assolutamente consapevole della criticità dell'argomento che si presta a tante visioni, contrapposizioni e critiche, il livello della mia sensibilità ed emotività è altissimo.

Ma voi, che ormai mi conoscete bene, siete pronti.

Vi racconto la persona, l'uomo che ho imparato a conoscere.
Vi racconto la sua normalità, la sua eccezionalità.
Vi racconto un po' della sua terra, che amo immensamente.
Vi racconto, semplicemente.

Qualche cenno storico, e poi la parola alla sua vita, naturalmente a modo mio.
Cercando di raccontarvi il ragazzo con tutte le sue contraddizioni e poi l'uomo.

Nasce ricco, contemporaneo di un altro grandissimo personaggio che amo molto e al secondo posto nella mia lista personale, ovvero Federico II di Svevia.
Un certo senso di attesa è diffuso in Italia tra la fine del XII secolo e il principio del XIII.
Uguccione di Lodi aspetta l'Anticristo e la fine del mondo; Innocenzo III con una "fede" che contrastava fatti eclatanti, invocava lo Spirito Santo; Gioachino da Fiore aspetta l'età dei Puri.
Tre uomini che simbolicamente erano le voci del Nord austero e pauroso, del Centro luogo divino essendo voce di Roma, del Sud sognante e ardente.
Ho nominato Innocenzo III perchè sarà proprio lui a chiudere con il periodo espiatorio del Cristianesimo e ad aprire a quello liberatorio, visto che si vedrà davanti un piccolo uomo, miserabile alla vista, ma cosi grande interiormente capace di fargli vedere come si possa con le radici ben fissate alla terra, salire fino al cielo.
Questo piccolo uomo è Francesco.

Figlio di Pietro Bernardone, mercante di stoffe arricchitosi con i commerci con la Francia e di madonna Pica, nobile di nascita e delicatissima di animo.
La mamma alla nascita lo chiamò Giovanni, ma il padre di ritorno da uno dei suoi viaggi, gli cambiò il nome visto il suo debito di riconoscenza nei confronti della terra che lo aveva arricchito e anche perchè non era un nome usuale per l'epoca.
Francesco fin da bambino fu libero, viziato e di indole estremamente generosa.
Cresceva amato da tutti, simpatico a tutti, elegante quasi fino all'eccentricità, tutto quello che guadagnava nel commercio aiutando suo padre, lo spendeva nei divertimenti e con gli amici.
A dire il vero era anche presuntuoso, continuava a dire a tutti che sarebbe stato venerato in tutto il mondo, facendosi prendere continuamente in giro: già profeta.
Aveva un'idea fissa, diventare Cavaliere.
Colse l'occasione di diventarlo nel momento in cui alcuni nobili Assisani, dopo scontri interni della città furono cacciati e andarono nella vicina Perugia a chiedere aiuto.




I Perugini non se lo fecero ripetere due volte e dichiararono guerra ad Assisi.
Ci fu uno scontro violento e molti giovani furono catturati e imprigionati, tra questi Francesco.
Rimase in prigione per un anno.
Torno con la consapevolezza che il suo mondo non gli bastava più.
Lacerato dalle domande.
Aveva senso lavorare tutto il giorno e poi passare la sera a divertirsi?
E i piaceri della tavola erano così importanti?
E la guerra e tutto quel sangue visto, a cosa portavano?
Fece un sogno strano: qualcuno lo chiamava per nome e lo conduceva ad un palazzo ricco pieno di armature, scudi, trofei e gonfaloni.
Lui chiedeva di chi fossero e la voce gli rispondeva che erano suoi e dei suoi cavalieri.
Partì per una nuova guerra e fece un nuovo sogno: la voce solita lo rimproverò perchè aveva lasciato il signore delle anime per il signore delle armi.
Cosa doveva fare? la voce gli rispose che doveva tornare a casa, li avrebbe capito.
Si ammalò gravemente, e quando si riprese, non era più lo stesso.
La malattia, le guerre, i sogni, lo avevano cambiato.
Cercava un'altra strada, sapeva che doveva allontanarsi e scrollarsi tutto il suo mondo dalle spalle.
Ripartire, ricominciare.
Alzava gli occhi al cielo azzurrissimo della sua Umbria, e fremente lo colpiva l'immensità.
Ma tutta la natura che lo circondava, era per lui fonte continua di sorprese.
La natura mutabile, la stessa natura dell'uomo.

L'intensità con cui crediamo oggi in noi, la proveremo ancora domani?

C'è un tipo d'amore che possiamo riconoscere come perfetto?

A cui dare tutti noi stessi, sicuri che lo potremo mantenere?

Aveva bisogno di dare delle risposte alle sue domande e non trovava pace.

E noi ci siamo fatti domande simili, all'inizio del cammino della vita, guardando ai nostri vent'anni e abbiamo trovato delle risposte?




08 gennaio 2012

2012: UN ANNO TUTTO DA RICORDARE



Scorrendo i giornali, tra crisi, cronaca nera,  tristezza e amenità varie, cerco di trovare un po' di leggerezza visto che  in questo periodo ne abbiamo un assoluto bisogno e trovo una notizia che mi fa sorridere e allo stesso tempo riflettere: questo è l'anno delle ricorrenze.

Elenco random di quelle che mi hanno più colpito:

25 anni dalla morte di Primo Levi
100 anni dall’affondamento del Titanic
80 anni dalla Marcia su Roma
60 anni di regno della Regina Elisabetta
30 anni dalla morte di Gilles Villeneuve
30 anni dalla morte di Romy Shneider
40 anni dall’omicidio di Luigi Calabresi
50 anni dalla morte di Marilyn Monroe
30 anni dalla morte di Grace Kelly
800 anni dall’incoronazione  di Federico II di Svevia a mani di Papa Innocenzo III.
30 anni dai  Mondiali  di calcio in Spagna, nostra terza coppa del Mondo.



Ho fatto un elenco base perché se controllate in internet vi accorgerete che sono davvero tante; io ho scelto solo alcune per parlarne un po’ con voi.

A dire il vero vi lascio piccole traccie come fotografie e poi se volete ne discutiamo insieme.
Se c'è qualcosa altro invece che vi ha colpito e che ho tralasciato, lo aggiungiamo nei commenti.

Primo Levi
L’ho messo all’inizio, perché lo amo immensamente.

Sto aspettando il momento giusto per parlarne a lungo e non manca molto, abbiate pazienza.





L'affondamento del Titanic nell'Oceano Atlantico.


In seguito ad una collisione con un iceberg,  questo gioiello di nave al suo viaggio inaugurale si inabissa nell’oceano; muoiono 1523 persone su 2223 passeggeri.








La Marcia su Roma.
28 ottobre 1922: l’inizio dell’era Mussolini e del fascismo.
Mia nonna che diceva sempre: cari miei quando c'era Mussolini potevamo lasciare l'uscio di casa aperto senza alcuna paura e io  le rispondevo: nonna ma perchè avevate qualcosa da farvi rubare? 
Insomma avevo meno di 10 anni e il credo politico già scritto nel Dna.

Elisabetta II
a soli 26 anni succede al padre Giorgio VI ( il famoso Re balbuziente del film splendido “ Il discorso del Re”) e diviene Regina con il nome di Elisabetta II.

A Londra quest’anno per il suo giubileo si prevedono festeggiamenti mirabolanti, quattro giorni a giugno 2012.
Concerti di musica pop e classica, parate e tutto il Regno Unito in festa.
La cosa più assurda che ho letto è che è stato creato un set da scacchi da collezione con le immagini della Regina e della sua famiglia.

Sarà tra questo e le Olimpiadi l’anno giusto per correre a Londra se non ci siete mai stati, oppure per tornarci perché no?



Gilles Villeneuve.
Il giovane pilota canadese; ancora oggi dopo tutto questo tempo ho negli occhi l’immagine di quell’incidente.
Ero ragazzina ma Gilles aveva già rapito il mio cuore, facendomi amare la Formula Uno.
Guidava come nessun altro.




Per anni non sono più riuscita a guardare un Gran Premio.
Quando ho ripreso ero più grande e poco tempo dopo ho preso un'altra mazzata, vedendo in diretta la morte di Airton Senna.





Romy  Schneider.


Ha fatto sognare tutte le ragazzine che come me avevano un animo romantico e credevano ai tempi nel principe azzurro, interpretando la Principessa Sissy nella serie di film degli anni 60'.


Grande attrice,  ricorderò per sempre la sua operaia di sinistra bella e spregiudicata nel film "La Califfa" tratto dall'omonimo romanzo di Bevilacqua.







Marilyn.



Cosa si può aggiungere al mito che non sia stato già detto?



Grace Kelly.
Per anni dopo il matrimonio,  l’ho vista sorridere solo con le labbra, con gli occhi mai.
L'attrice che per amore rinuncia ad una carriera fulgida.
Il suo film più bello è High Society secondo me, la sua classe e la sua bravura  sono perfettamente racchiusi tutti lì.












Luigi Calabresi.

Cercava di individuare chi aveva ucciso l'editore Giangiacomo Feltrinelli e la mattina del 17 maggio 1972 fu ucciso da un commando sotto casa sua, mentre si apprestava ad andare in ufficio.
Per questo delitto sono state condannate quattro persone, tutte appartenenti a "Lotta Continua"il movimento giudicato mandante dell’assassinio.
Ma si professano innocenti.
Resta la realtà di  uomo che faceva il suo lavoro con scrupolo e onestamente che ammazzato barbaramente.
Questo dice suo figlio Mario nel suo libro " Spingendo la notte più in là": i miei genitori si preparavano da tempo all'esplosione della tragedia...oggi a ripercorrere quei momenti, quei loro attimi di lucidità o di disperazione improvvisa, non riesco a respirare, non riesco a capire come abbiamo fatto a sopravvivere. Insieme prima.
Mia madre da sola dopo.

Federico II di Svevia.


Puer Apulie o Stupor Mundi.
Imperatore, poeta, filosofo, esoterico, statista.
Personaggio unico, illuminato.
E' il mio personaggio storico preferito.
Colui che ha fatto costruire per amore un altro dei miei luoghi del cuore: Castel Del Monte.







Mondiali 82.


L’urlo di Tardelli, Dino Zoff che alza la Coppa del Mondo, il nostro amatissimo Presidente Pertini che fuma la pipa accanto a Bearzot e che esulta alla fine, lasciando allibito Re Juan Carlos.
L'immagine che ci portiamo dietro da allora.



La nostra storia, tra le cose che amiamo di più della nostra Italia.



E' tardi, ho finito di scrivere questo post.
Amo la mia Italia l'ultimo pensiero è per lei.


Buona notte carissima nazione mia.