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25 febbraio 2023

[SABATO DI POESIA] Un rio sottile di Silvio Ramat





Tra il non dimenticare e il ricordare

corre un rio sottile dove una barca

leggera, senza più vela né remi,

va lenta, incerta se una chiusa, presto,

le sbarrerà la via o se queste acque

avranno sbocco in un più largo fiume.

A bordo non un'ombra di un pilota.

Tutto è rimesso alla grazia del vento.


(Le chiavi del giorno - 2022 - Crocetti Editore)


Note biografiche e riflessioni.

Silvio Ramat è nato a Firenze nel 1939. È poeta, saggista e critico letterario. Professore emerito di letteratura italiana contemporanea all'università di Padova. Ha pubblicato numerosi studi sulle maggiori correnti e figure della poesia novecentesca e curato edizioni di opere di Campana.  Tra le sue raccolte poetiche recenti: Banchi di prova (2011) Ellis Island (2015) Fuori stagione (2017) In cuor vostro e altri versi (2019).

Nella raccolta di Crocetti uscita lo scorso anno, ripercorre la sua infanzia e la sua giovinezza, in una Firenze che tutt'ora reca i segni dei bombardamenti. Nessun luogo, secondo il poeta, è più vero e più vivido di quelli in cui respira la poesia. I versi di oggi mi hanno fatto pensare agli ultimi fatti di cronaca, quali, ad esempio, il vile attacco degli squadristi di destra nei confronti dei giovani studenti del liceo Michelangiolo accaduto proprio nella sua città. E il silenzio inaccettabile delle istituzioni sull'episodio  e la successiva vile  e poco velata minaccia del ministro dell'Istruzione Valditara alla preside  Annalisa Savino, che ha avuto il giusto coraggio di ricordare agli studenti che il fascismo è nato per strada, fa da contraltare alla poesia. Tra il non dimenticare e il ricordare è la differenza. Non dimentichiamo, mai. 

14 settembre 2020

POSTITIZIE: HOTEL DAVID - COLORFUL PROJECT


Corriere Fiorentino

Oggi voglio parlarvi di un progetto che viene dal cuore.

Ho passato gli ultimi giorni di vacanza presso una struttura di Firenze, Hotel David , il cui proprietario è Gabriele Cecioni. Lui e il suo staff  fanno questo lavoro con passione e onestà.  Nel corso degli anni hanno incontrato tantissime persone, tanti clienti e tra questi, molti bambini che soggiornavano a Firenze per cure mediche. Da questi incontri è scaturito un nuovo progetto volto ad aiutare le famiglie di questi bambini.L'intenzione tramutata in realtà è quella  di offrire gratuitamente  ospitalità. 

Ma questa volta, invece di  spiegarla io, ho rivolto alcune domande a Gabriele.


1) Ciao Gabriele, ci spieghi come nasce la tua iniziativa?

Da molto tempo abbiamo fatto delle iniziative  che definirei "etiche" cercando di abbinare al nostro lavoro anche un aspetto umano fondamentale.
Siamo fermamente convinti che ciascuna azienda, per realizzarsi completamente,  debba impegnarsi al massimo in un progetto ben più grande dell'utile dell'esercizio.
Sarebbe riduttivo, non siamo solo lavoratori e imprenditori, prima di tutto siamo persone.
Persone che vivono in una società alla quale dobbiamo un contributo.
Un contributo all'ambiente, alla bellezza e alla solidarietà.
Tra i tanti progetti questo è uno ai quali teniamo maggiormente.
Sono anni che collaboriamo con svariate associazioni che si occupano di ospitalità solidale a Firenze, per noi non è una cosa nuova.
Recentemente, una famiglia che spesso è venuta a Firenze per consuete visite specialistiche di controllo, ci ha contattato direttamente dicendo "noi siamo disposti a pagare, non vogliamo passare tramite associazioni perché vogliamo stare con voi."
Confesso la nostra sorpresa e l'enorme soddisfazione. Per chi si occupa di ospitalità come noi, essere riusciti a comunicare così profondamente in nostri intenti, è il più grosso complimento che potessimo ricevere.
Ci siamo quindi dedicati a creare un progetto di ospitalità diretta, per accogliere i nostri piccoli ospiti, in una fase difficile della loro vita, nella loro "CASA A FIRENZE".

2) Perché Colorful- Project?

Cercavamo un nome per il progetto e pensando ai bambini in difficoltà la prima cosa che ci è venuta in mente è la loro energia e solarità, nonostante le tanto difficili situazioni. Ci siamo immaginati quindi un arcobaleno, che con i suoi diversi colori, è quanto di meglio rappresenti la vita, la speranza e l'ottimismo.

3) Come fare per aderire al progetto?

Abbiamo creato una pagina sul nostro sito web, cosa ben strana su di un sito commerciale dove l'obiettivo è sicuramente la vendita; ma l'intenzione è quella di rendere il progetto visibile e semplice. Nella pagina indichiamo un indirizzo mail dove i nostri collaboratori risponderanno prontamente. Chiederemo nella totale privacy solo le motivazioni della visita a Firenze per valutare le singole esigenze.

4) Pensi che possa essere un'iniziativa a lungo termine, nonostante le difficoltà che il  settore turismo sta affrontando a causa del Covid-19?

Direi che a lungo termine lo è già, da anni ospitiamo tramite associazioni i bambini che necessitano di soggiornare a Firenze.
Se questo è il momento giusto?
Certo! È questo il momento giusto. È questo il momento delle necessità.
È questo il momento in cui la solidarietà deve essere la priorità.
Certo è un momento difficilissimo e finanziare questo progetto richiede risorse e sacrifici ma altrimenti dove sarebbe il nostro impegno senza rinunciare a qualcosa?

Grazie a Gabriele e a Micael del suo staff, per la bella iniziativa. Spero di cuore che possa essere di grande aiuto alle famiglie e ai bimbi in difficoltà, in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo tutti vivendo.

Lascio il link alla pagina del sito dell'hotel dedicata al progetto: hoteldavid.com/colorful-project


01 giugno 2020

POSTITIZIE: UN BOSCO PER NON DIMENTICARE





A Firenze nasce un bosco dedicato alle vittime del Coronavirus della città. 172 alberi, uno per ogni persona  scomparsa per colpa della pandemia.
Dice il sindaco della città Dario Nardella:

"Serve un'area verde piuttosto estesa" Intanto è entrata nella fase operativa l'operazione "Dona un albero" a Firenze che ha raccolto già 584 adesioni. Hanno cominciato a piantarli: lecci, platani, ciliegi, ma anche salici bianchi, carpini, sorbi, tigli e farnie. Ogni albero porterà accanto una dedica. Le prime: "Tatiana, rinasci dall'amore che hai seminato". Su un altro cartellino: "Ecco il tuo albero per salire in alto fino al cielo". Oppure: "Per sempre insieme", "Per tutto quello che fai ogni giorno", "Ai nostri nipoti per il loro futuro". Sono alcune delle prime dediche scelte dai cittadini.

Mi piacerebbe che l'esempio fosse seguito anche dalle altre città. Sarebbe un modo bellissimo, oltre che ecologico, per non dimenticare le persone che ci hanno lasciato. Persone, non numeri freddi snocciolati in tv.


Fonte: La Repubblica Firenze.