"Anche gli avvocati sono stati bambini, immagino... (Charles Lamb)
Jem, mio fratello, aveva tredici anni all'epoca in cui si ruppe malamente il mio gomito sinistro. Quando guarì e gli passarono, i timori di dover smettere di giocare a palla ovale, Jem, non ci pensò quasi più. Il braccio sinistro gli era rimasto un po' più corto del destro; in piedi o camminando, il dorso della sinistra faceva un angolo retto con il corpo, e il pollice stava parallelo alla coscia, ma a Jem non importava un bel nulla: gli bastava poter continuare a giocare, poter passare o prendere il pallone al volo.
Poi, quando di anni ne furon trascorsi tanti di poterli ormai ricordare e raccontare, ogni tanto si discuteva di come erano andate le cose, quella volta. Secondo me tutto cominciò a causa degli Ewell, ma Jem, che ha quattro anni più di me, diceva che bisognava risalire molto più indietro, e precisamente all'estate in cui capitò da noi Dill e per primo ci diede l'idea di far uscire di casa Boo Radley.
Ma allora, ribattevo io, se si voleva proprio risalire alle origini, perché non dire che la colpa era di Andrew Jackson? Se il generale Jackson non avesse incalzato gli indiani creek lungo il ruscello, Simon Finch non avrebbe risalito l'Alabama con la sua piroga, e dove saremmo noi a quest'ora? Eravamo troppo grandi, ormai, per risolvere la controversia a botte: consultammo nostro padre Atticus, e lui disse che avevamo ragione tutti e due.
(Harper Lee -Il buio oltre la siepe - 1957)