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| 11 settembre 2001 Citynow.it |
Dimettete la vostra alterigia
sorelle di opulenza
gemelle di dominanza,
cessate di torreggiare
nel lutto e nel compianto
dopo il crollo e la voragine,
dopo lo scempio.
Vi ha una fede sanguinosa
in un attimo
ridotte a niente.
Sia umile e dolente,
non sia furibondo
lo strazio dell’ecatombe.
Si sono mescolati
in quella frenesia di morte
dell’estremo affronto i sangui,
l’arabo, l’ebreo,
il cristiano, l’indio.
E ora vi richiamerà
qualcuno ai vostri fasti.
Risorgete, risorgete,
non più torri, ma steli,
gigli di preghiera.
Avvenga per desiderio
di pace. Di pace vera.
Mario Luzi (in «La Nazione», 12 gennaio 2002)
Oggi sono vent'anni.
Ero in ufficio, intorno alle 15.00 del pomeriggio, quando la collega della segreteria ci venne a chiamare perché avevano appena detto alla radio che un aereo aveva colpito una delle Twin Towers a NYC. Corremmo in sala riunioni e accendemmo il televisore. Al momento non si avevano notizie certe, internet non era quello di adesso, non esistevano Twitter e Instagram, social che ci hanno abituato all'immediatezza di immagini e notizie. Era un rincorrersi di aggiornamenti alcuni imperfetti, altri sbagliati. Nel giro di poco più di un quarto d'ora la notizia del secondo aereo ci raggiunse; poco dopo quelle sul terzo schiantatosi sul Pentagono e il quarto destinato a Capitol Hill, che solo grazie all'intervento di alcuni passeggeri ribellatisi agli attentatori (eroi), cadde in una zona rurale della Pennsylvania. Quando vedemmo le prime immagini relative all'impatto e al crollo, quasi non volevamo crederci. Ricordo lo shock e il nostro silenzio. Quelle scene, poi riviste centinaia di volte nei giorni seguenti, divennero lo spartiacque tra il prima e il dopo l'escalation del terrorismo internazionale. Vi ricordate vero dove eravate quel giorno? Io non lo dimenticherò mai.
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| Una delle scale che alcuni sopravvissuti hanno utilizzato per scappare dalle torri (Museo WTC 9/11) |
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| Le grandi vasche che hanno sostituito le due Torri (WTC 9/11) |
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| Particolare del bordo di una delle vasche con alcuni dei nomi delle vittime (WTC 9/11) |
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| La Freedom Tower vista da Lower Manhattan (WTC 9/11) |
Nb: tutte le foto, esclusa la prima, sono state scattate da me durante alcuni viaggi negli States. Sono stata diverse volte al World Trade Center, l'ho visto in costruzione la prima volta nel 2011, quando il memoriale era ancora provvisorio e poi nel 2013, nel 2016, nel 2018 ormai completato. E nel 2020, all'alba di quell'anno che nuovamente avrebbe cancellato le nostre sicurezze, i nostri pochi punti fermi. Ora è necessario ritornare a vivere. Ma non saremo mai salvi senza imparare dal passato quel che è indispensabile per il futuro. La memoria è il nostro strumento più potente. Mai dimenticare, MAI.