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| Alessandro Siani (google images) |
Ve lo avevo già accennato un po' di tempo fa.
Quando vi ho parlato del mio amore infinito per Massimo Troisi.
Dicendovi che forse, dopo vent'anni, gli italiani avevano trovato un erede degno, un principe ereditario.Finalmente.
Alessandro Siani.
"La risata è un dono di Dio, se lo è, Totò non ha mai fatto peccato".
Quando qualche sera fa Alessandro ha fatto questa battuta, ho capito che ero nel giusto, che non mi stavo sbagliando e non stavo esagerando.
Negli ultimi due anni ha conquistato tutti gli italiani. Grazie a due film:
"Benvenuti al sud" e il sequel "Benvenuti a Nord".
In teoria, doveva essere la spalla brillante di Bisio, ma ben presto si sono accorti tutti che la stella più luminosa (senza nulla togliere all'attore milanese) era lui.
Noi napoletani e campani invece, ci aveva in scacco già da parecchio tempo.
Ha fatto tanto teatro e tanta gavetta nelle piccole televisioni locali, facendosi conoscere nel medesimo modo in cui si fecero conoscere Troisi,De Caro e Arena, al tempo della "Smorfia".
Poi arriva la televisione grazie a Simona Ventura e a "Quelli che il Calcio".
Piccoli film quasi sconosciuti e poi il salto con il cinepanettone classico ovvero "Natale a New York".
A me piace ricordarlo in "La seconda volta non si scorda mai". Un piccolo geniale film in cui, tra l'altro quasi miracolosamente, riesce a far apparire decente la recitazione di Elisabetta Canalis, e direi che non è poco.
C
Sarà rimasto al cinema due giorni, totale spettatori 200 circa. Ma poi, con il tempo è diventato un cult, per i tanti che hanno imparato ad amarlo questo ragazzo malinconico. Io lo rivedo tutte le volte che posso e ogni volta rido delle stesse battute. Lui è bravo, tocca il cuore con la sua ironia melamara.
Ha il tocco magico. Riesce a farsi capire da tutti. Le sue battute fulminanti ci fanno sbellicare. Ha finalmente sdoganato e fatto comprendere a tutti il termine " cazzimma" quando è andato da Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche ve lo ricordate? Ma tutta l'intervista è un vero capolavoro...
Non è più un ragazzo da tenere d'occhio. E' un artista che è cresciuto ed è maturato tanto da ricavarsi un bello spazio tutto per sè. Unico.
E torno alla mia considerazione iniziale. Era da tanto tempo che un comico (al di là della sua origine partenopea) non toccava il cuore degli italiani con la sola forza delle parole e dell'ironia pulita, senza svacco,parolacce e trivialità varie. Con il potere dell'intelligenza che splende attraverso le risate. Tanto tempo.
Forse è ora, forse è ora...
Lasciamogli fare il principe abusivo per intanto. Io me ne vado al cinema per farmi tante risate e guardarlo ancora negli occhi. Lì dove la sua anima appare così simile ad un'altra che ricordo bene. Poesia e malinconia. Ironia e magia.
Mi viene naturale chiedere a chi, secondo me, sarebbe orgoglioso di lui:
"E' nu guaglione in gamba sto Siani o' vero, Massimo?"
"Si, si, mo' me lo segno proprio!"