Continuo la mia passeggiata con voi, guidandovi nei posti del mio cuore e allo stesso tempo cogliendo l'occasione di parlare dei Siti italiani dell'Unesco.
Oggi il mio cuore mi conduce a Verona.
Questa città, simbolo della cultura e delle arti, è uno dei posti più belli al mondo.
Mia particolare passione, visto che la amo così tanto da costringere molto spesso mio marito, il pomeriggio del sabato, a prendere la macchina e a portarmici anche solo per qualche ora.
Già vedendo le mura della città antica mentre sono ancora in macchina, mi illumino.
Come una bellissima ed elegante signora, ci accoglie.
Verona, città degli Scaligeri, nata nel I° secolo d.C. è stata iscritta nella lista dei siti Unesco il 30 novembre del 2000.
Duemila secoli di storia portati benissimo.
Appena varcata la soglia della città antica e attraversata Porta Palio, ci appare in tutta la sua grandezza e il suo profumo di storia, alla fine di Piazza Bra, L'Arena.
Storico simbolo di Verona, l'anfiteatro romano sembra ci venga incontro sorridente.
Non è possibile darle data certa, diciamo che l'età approssimativa è intorno al 1°secolo, tra il regno di Augusto e quello di Claudio.
Ti abbraccia L'Arena, ora interamente dedicata alle rappresentazioni teatrali e musicali.
Adoro godere dell'opera lirica tra quelle mura e quegli archi di altri tempi.
L'ultima la Traviata, lo scorso anno e quest'anno spero di poter assistere alla mia opera preferita, la Turandot.
Il calendario del 2012 lo lascio tra le pagine.
Lasciata alla nostra destra l'Arena, proseguiamo per via Mazzini.
Immancabile lo sguardo alle splendide vetrine e impossibile non fare nuovi acquisti.
Ecco in fondo Piazza Delle Erbe.
Prende il nome dall'antico mercato delle erbe della città. Le bancarelle di oggi ombreggiate dai teloni, vendono di tutto, dai panini con carne di maiale arrostita, alla frutta fresca o ai funghi.
Anche se quando capitiamo in pieno inverno, la cosa che mio marito gradisce di più è il cartoccino di caldarroste, caldissime e buonissime.
Nella parte nord della piazza il barocco Palazzo Maffei sormontato di statue.
Di fronte il leone veneziano, che simboleggia il passaggio di Verona al dominio veneziamo nel 1405.
Sul lato occidentale sorge la Casa Dei Mercanti.
Infine la fontana che spesso passa inosservata coperta dalle bancarelle, ma poichè la statua al centro risale al periodo romano è certa testimonianza che quella piazza, sia usata come mercato ininterrottamente da circa 2000 anni.
Ora se proseguite a destra di Piazza delle Erbe lungo via Cappello, arrivate in pochissimi passi al luogo che da oltre 500 anni è indicato come la casa di Giulietta, eroina della famosa tragedia di Shakespeare.
La dimora che fu a lungo proprietà della famiglia Cappello, è risalente al XIII secolo, anche se dell'edificio originario è rimasta poca cosa.
All'interno c'è naturalmente il famoso balcone.
In fondo al cortile la statua di Giulietta di Nereo Costantini.
Vi assicuro che andarci è sempre un'emozione, sia per la miriade di scritte e bigliettini lasciati dai giovani innamorati sui muri antistante l'entrata della casa, sia perchè non si può avere sperato almeno una volta nella vita che Giulietta si fosse svegliata un attimo prima della morte di Romeo facendo in modo di trasformare la tragedia in commedia.
E una romantica come me non può non segnalarvi un film che, partendo proprio da uno dei biglietti d'amore lasciati all'eroina romantica per eccellenza, regala momenti di tenera poesia:
Letters to Juliet.
Attraversando invece tutta Piazza delle Erbe, si può decidere di proseguire lungo Corso di Porta Borsari.
Ed ecco Piazza dei Signori, al cui centro si innalza l'elegante statua di Dante, di fronte alla quale si erge l'imponente Palazzo del Capitano sede un tempo, dei comandanti militari di Verona.
Accanto a esso si trova un altro severo palazzo, il Palazzo della Ragione o corte di giustizia.
Entrambi furono costruiti nel XIV secolo; entrando nel cortile di quest'ultimo potrete godere di uno splendido panorama in cima alla Torre dei Lamberti, alta 84 metri e che si innalza nella parte occidentale.
Usciti dalla piazza e proseguendo in fondo sempre lungo Corso di Porta Borsari raggiungerete il Duomo.
Ci accoglie con la sua bellissima facciata romanica e sorridendo ci mostra al suo interno fra i tanti tesori, il più grande: L'Assunta di Tiziano.
Tornando indietro sul corso Cavour, arriviamo al maestoso Castello di Castelvecchio.
Costruito da Cangrande II tra il 1355 e il 1375 ospita una delle più raffinate gallerie d'arte del Veneto, escludendo quelle di Venezia, off course.
Vi consiglio di visitarlo, ci sono delle Madonne pregiatissime del XV secolo, e la splendida Deposizione del Veronese.
Dalle finestre si vedono l'Adige, con il medievale ponte Scaligero che lo attraversa e la statua equestre di Cangrande I, che un tempo ne adornava la tomba.
Superando il Castello, arriviamo in Piazza San Zeno ed ecco che lo splendore della chiesa costruita per ospitare la tomba del santo patrono della città, ci appare facendoci ammutolire quasi imbarazzati dalla meraviglia romanica che è.
San Zeno Maggiore, la chiesa romanica più ornata dell'Italia settentrionale.
La facciata è abbellita con un imponente rosone e rilievi marmorei, più un grazioso protiro o portico a cuspide che protegge dalle intemperie i bassorilievi sopra il portale altro esempio eccellente tra i più belli d'Italia.
Come le formelle bronzee del portale dell'XI secolo e XII secolo, che illustrano la vita del santo e storie bibliche.
Capisci subito che è immenso il suo patrimonio artistico, fuori come all'interno.
Entri e noti all'istante, oltre alla navata tipica, modellata sulle antiche basiliche romane, con l'altare maggiore sopraelevato, il soffitto a chiglia che ricorda l'interno di una imbarcazione capovolta, datato 1386.
In fondo a destra un capolavoro del Mantegna, la sua pala d'altare, Vergine col Bambino e Santi che ricorda il rosone della chiesa che avevo dimenticato di dirvi, simboleggia la ruota della fortuna e le figure attorno al bordo l'alternanza della sorte umana.
Infine il suo splendido chiostro, con gli archi romanici su di un lato e quelli gotici a sesto acuto dall'altro.
Ho splendide fotografie fatte sotto quegli archi la sera del 2009 che andai a vedere il concerto di Luciano Ligabue all'Arena.
Scoprii allora la meraviglia di questa chiesa, e la giornata non poteva essere più perfetta di così.
Ho cercato di portarvi con me, a piccoli passi e con tutto l'amore che provo, attraverso il centro storico di questa città che non finisce mai di mostrarsi a noi, quasi timida e schiva.
Ci ricorda ogni volta che, la vera eleganza è parte della nostra anima, da mostrare con cura e attenzione.
Non c'è bisogno di sbandierarla ai quattro venti, perchè quando c'è, irrompe con tutta la sua forza senza bisogno di segnaletica stradale e di lucine hollywoodiane che pongano accenti eccessivi.
Ecco perchè la signora veneta, ha la capacità di farti perdere la testa.
Con me c'è completamente riuscita e con voi?