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| Vittorio Sereni dal web |
Nel mutismo domestico nella quiete
pensandosi inascoltata e sola
ridà fiato a quei redivivi.
Lungo una striscia di polvere lasciando
dietro sé schegge di suono
tra pareti stupefatte se ne vanno
in uno sfrigolìo
i beneamati Scarafaggi.
Passato col loro il suo momento già?
Più volte agli incroci agli scambi della vita
risalito dal niente sotto specie di musica
a sorpresa rispunta un diavolo sottile
un infiltrato portatore di brividi
- e riavvampa di verde una collina
si movimenta un mare -
seduttore immancabile sin quando
non lo sopraffanno e noi con lui altre musiche.
Note biografiche sull'autore.
Vittorio Sereni nasce a Luino nel 1913 e muore a Milano nel 1983. È stato un poeta, scrittore e traduttore italiano. Racconta Giovanna, ultima delle sue tre figlie femmine, che suo padre Vittorio Sereni andava regolarmente a San Siro per la partita casalinga dell’Inter accompagnato, nei suoi ultimi anni, da Giovanni Raboni (abitavano nello stesso stabile di via Paravia, a pochi passi dallo stadio) e talvolta anche da Maurizio Cucchi, terza corona poetica del tifo interista. Io l'ho scoperto tardi, merito di Silvia Avallone. Quando i romanzi giusti schiudono le finestre ad un mondo intero, consentendoti di far capolino tra le righe nuove e farle tue. Sereni è un maestro nel fotografare disagio sociale e tematiche storiche. Così come è attento al valore indissolubile dell'amicizia. Incisivo ed intimista, la chiarezza della sua poesia è così vicina al romanzo da assimilarlo e farlo proprio. La scherzosa presa in giro alla figlia è un monumento di brio e ironia. Non toccatemi i Beatles😉