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24 giugno 2014

La schiava Isaura & whatsapp!









E' capitato per gioco. 
L'altra sera ero collegata al gruppo di amiche che ho su whatsapp e la Raffa, diabolica amica dall'aria angelica, ha tirato fuori dal cappello a cilindro una frase a proposito di quello che devono smazzarsi le donne e mamme che tornano dall'ufficio e trovano tutto ancora da fare: casa, marito, bimbi & co.
Esordisce dicendo: " VE LA RICORDATE LA SCHIAVA ISAURA?"
Un lampo e la memoria ricompone tutti i contorni, tornando indietro di almeno una trentina d'anni e  ripiombando nell'era delle telenovelas.
E allora è stato tutto un ricordare.
Partendo proprio da quella telenovela: La Schiava Isaura, la prima ad essere trasmessa dalla televisione italiana nel "oibò" lontano 1976. 




Brasiliana, come la maggior parte delle successive, fu un grandissimo successo.
E la storia di Isaura, schiava bianca nelle piantagioni di caffè, condusse in una valle di lacrime migliaia di persone che non si persero una puntata, come me.
Dando il via ad una febbre sudamericana che durò circa una ventina d'anni, qui in Italia.
Altro messaggio con faccina: e Ciranda de Pedra? Ma infatti! Ecco che viene alla luce dalle tenebre della memoria, la storia strappalacrime di Lucélia.




 Fanciulla dalla madre malata di mente  che finisce in collegio. In età adulta torna dal padre, pronta a riconquistare il suo amore e il suo posto, ma deve vedersela con quella strega della governante, segretamente innamorata del suo padrone, che le mette i bastoni tra le ruote per anni. Questa melodrammatica vicenda, appassionò migliaia di persone tra cui io, allora poco più di una bambina.
La serata su whatsapp (che devo dire è sempre ricca di stimoli divertenti) ha raggiunto vette auliche, perché poi ci siamo perse nei ricordi.

E vai con la successiva, ovvero Dancin' Days, con una Sonia Braga strepitosa nelle vesti della protagonista Giulia, che per fortuna sua poi, fece il salto sul grande schermo affermandosi come valente attrice di cinema e teatro. 







Ed eccoci a Cuore Selvaggio. L'ultima che io mi ricordi di avere visto. Ma per la miseria il gioco valeva la candela,  con quel rubacuori  e gran figo del protagonista, Edoardo Palomo, che da solo bastava per tutta la serie.







Se la memoria non mi inganna è anche stata quella più articolata e piena di colpi di scena. Amore e sofferenza, sorelle rivali, fratelli che si ricongiungeranno solo alla fine; tra  morti, prigioni e tradimenti.

Onestamente le trame erano molto Harmony e i protagonisti ben poco attori. Ma tutto quel delitto e castigo, ci faceva sognare all'epoca.
Insomma era più che sufficiente.

Dopo qualche anno di grande affezione, la passione per queste storie andò scemando; ad oggi credo non ci sia più traccia in Italia di telenovelas. 
Ma correggetemi se sbaglio.

In Brasile invece,  continuano a mietere un successo che sembra non terminare mai.

Certo è che, grazie ad una frase buttata lì tra i messaggi, la serata invece di trascorrere tra un film e una lettura ha virato verso un imprevisto divertente. Merito di una applicazione che da tempo spopola tra noi smartphone addicted.
E allora la domanda mi viene molto semplice: voi avete un gruppo su whatsapp?
Lo trovate divertente? 
Vi è  già successo di preferire i discorsi tra amiche/amici, ad un film o ad un libro?
E partendo da una frase, magari cascata per caso, passare come è successo a noi una bellissima serata amarcord?
E infine, cosa pensate di questa app e delle altre, ormai diventate pane quotidiano per tantissimi? 
Le amate, le odiate, ne riuscireste a fare a meno?

Sparate.


E che whatsapp sia con voi!


Ghghghgh