Visualizzazione post con etichetta italiani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta italiani. Mostra tutti i post

20 aprile 2024

IL MONOLOGO DI ANTONIO SCURATI: VIVA IL 25 APRILE, VIVA L'ITALIA ANTIFASCISTA



Antonio Scurati


Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.


Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.

In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.

Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.

Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?

Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.

Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).

Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.


Il testo integrale del monologo di Antonio Scurati che è stato censurato dalla RAI. Questa sera doveva partecipare al programma di Serena Bortone su Rai 3 ma il suo intervento è stato cancellato. Un altro duro colpo alla libertà di pensiero e alla nostra "malandata" democrazia. 


21 settembre 2022

[VIAGGI] Ritorno a Parigi

 

Stazione Metro Le Bonne Nouvelle

Dopo oltre dieci anni, in occasione di un viaggio itinerante che,  ci ha portato in alcune città europee, siamo tornati a Parigi per la quarta volta.

Io, sempre un po' scettica sulla città romantica per eccellenza, avevo parecchi dubbi. Non sulle bellezze della città, che sono indiscutibili, bensì sui parigini, che hanno una pessima opinione degli italiani e dell'Italia in generale e non mancano mai di farcelo capire, quando siamo a casa loro.

E invece...

Abbiamo passato dei giorni incantevoli, visitato strade e quartieri poco inclini al turismo, ci siamo attardati a chiacchierare con una molteplice umanità parigina; ed è stata una riscoperta. Chissà se è stato il covid che li ha migliorati nettamente. Chissà se la guerra o la crisi economica. Chissà se le bollicine italiane, in gran rispolvero da loro, hanno compiuto il miracolo.

Ma siamo stati bene a Parigi, anche grazie ai parigini. Più colloquiali e più simpatici che mai. Si è parlato di tutto, dalla politica alla cultura, allo sport.

In generale, abbiamo riscoperto un'Europa più accogliente. E fatemelo dire, gli italiani all'estero non sono il massimo dell'educazione e della cortesia.  Restiamo uniti che è il modo migliore per superare questi dannati venti di guerra che ci stanno impaurendo.

Di Parigi e le sue bellezze parlano anche le foto che ho scattato. Ve ne lascio qualcuna.

Angoli:  Le Touleries

Mercato parigino sulla Rive Gauche




Rive Gauche

Montmatre



Giostra a Montmatre


Fermata Palais Royal



Arco dell'Anniversario 



Pittori


Le Folies Bergere

La Comédie Francaise





Palazzo del Louvre




16 marzo 2022

[POSTITIZIE] In punta di scarpette verso la salvezza:storia di Vasilia

 

Corrieredelveneto.it


"Ciao, mi chiamo Giulia. Mia figlia Vasilia frequenta l'Accademia di danza di Kiev. Siamo costrette a lasciare la nostra città e la nostra nazione. Mia figlia potrebbe frequentare la vostra scuola?"


15 marzo 2022

[POSTITIZIE] Bambini che accolgono altri bambini: ieri a Napoli






Dimitri e Victoria sono due bimbi ucraini arrivati in Italia qualche giorno fa. Ieri è stato il loro primo giorno di scuola nella città che li ha accolti, Pomigliano D'Arco. 

24 ottobre 2021

[VINTAGE] IL RITORNO DI POSTALMARKET



Copertina di Postalmarket


Quasi senza colpo ferire e con Diletta Leotta in copertina, il 23 ottobre 2021 è tornato in edicola il catalogo Postalmarket. La testata aveva dichiarato fallimento sei anni fa, conseguenza del crollo delle vendite per corrispondenza avvenuto anche e soprattutto a  causa dell'avvento di Amazon e company. Nessuno avrebbe scommesso sul suo ritorno e invece, grazie al coraggioso investimento di una cordata di imprenditori e professionisti e al suo presidente Stefano Bortolussi, il mito degli acquisti per corrispondenza è tornato. Sarà affiancato da un sito di e.commerce che è già attivo (QUI) più  app e profilo Instagram.


16 maggio 2021

[MUSICA] BUON COMPLEANNO CLÀ - I 70 ANNI DI CLAUDIO BAGLIONI

VanityFair.it


'51 Montesacro  e tutto cominciava

e chissà se abbiamo vinto noi a Clà,

mentre incantavamo le ragazze ed i serpenti

non so se abbiamo fatto poco oppure tanto

per questa sera con te ho scelto il cielo più blu per fare scena

tutta una distesa di mani verso il cielo

il mio mondo è cominciato in te


e in ogni angolo vissuto lasci una spina di nostalgia

il tempo, lui soltanto si muove e noi restiamo immobili

ma sorridere saprò,

e non so fare a meno di te

un giorno dopo l'altro e  tutto è  come prima


un azzurro lungo un sogno che mi hai fatto vivere

e se andrai lontano fa che non sia troppo fuori mano

e ti porterò più lontano che potrò

quanta strada però, ancora non lo so

per salire lassù


figli di speranze per un attimo di gioia

perché la Vita è adesso...

e il sogno è per sempre!

(Claudio Baglioni - dal 1951 in poi)


Non avrei rinunciato per nulla al mondo ad augurarti buon compleanno a modo mio.  Da quaranta e passa anni sempre insieme. Dal titolo del mio blog con cui ho cominciato l'avventura su blogspot, al Festival di Sanremo. Agli oltre 20 concerti visti. Chissà se si può definire una storia d'amore. Forse si. 

Auguri mitico Claudio🎂🎂🎂



PS: tra i video che ho postato in corrispondenza di ogni frase tratta da una sua canzone,  ci sono delle chicche imperdibili, scovatele!!!


Etichette: CLAUDIO BAGLIONI

19 novembre 2020

POSTITIZIE: IL TAMPONE SOSPESO

 

BASILICA DI SAN SEVERO - NAPOLI (FONTE WEB)


Questa rubrica sta diventando giornaliera.😀

È l'effetto che mi fa, in primis, leggere buone notizie, direttamente proporzionale alla pubblicazione sul mio blog.

Torno nella mia terra, nella città natale di mia madre: Napoli. Dopo avere osservato con raccapriccio e indignazione l'orrendo passeggio dei napoletani  sul lungomare di Via Caracciolo, in sfregio ad ogni senso di responsabilità, avevo deciso, dopo averli mandati a quel paese con vero piacere, di non occuparmi più di loro per un po'.

E invece, il cuore del popolo partenopeo, quello vero, non quello incoerente e irresponsabile visto nei giorni scorsi, ha saputo nuovamente sorprendermi.

Vantano un'antichissima tradizione di solidarietà e di amore per il prossimo. A ciò si deve una delle loro più belle e famose consuetudini: IL CAFFÈ SOSPESO. Nata, pare, per calmare le dispute  che spesso nascevano tra amici o parenti   al momento di pagare il conto del bar.  Nell'incertezza di chi dovesse o meno saldare, si lasciava un importo che includeva anche una somma messa  a disposizione per il cliente successivo, nel caso di un bisognoso.  E così, nel corso del tempo, questa bellissima iniziativa è rimasta e si è consolidata.  A Napoli è sacra, nella maggior parte dei bar c'è la cassetta (qui caffè sospeso) in cui finisce il "pensiero" altruista.  Negli ultimi anni, si è diffusa un po' ovunque.  Quando mi è successo di notarlo,  ho immediatamente sorriso complimentandomi con i baristi.

Lo stesso sorriso che mi ha strappato il venire a conoscenza della sua gemella: IL TAMPONE SOLIDALE E IL TAMPONE SOSPESO.  Nata nel quartiere Sanità della città partenopea, grazie all'opera dell'Associazione SAdiSA e del suo Presidente, Angelo Melone. Nella Basilica di San Severo (chiesa splendida) si sono organizzati con personale medico formato da volontari  per fare tamponi alla popolazione del quartiere. Il costo è di 18 euro. Ma per chi non può pagare (è uno dei quartieri più problematici e in difficoltà della città)  c'è il tampone sospeso. Chi se lo può permettere lascia un offerta per i meno abbienti. In totale, al momento, ci sono state 500 adesioni. Ma l'obiettivo è quello di raggiungere almeno diecimila test come primo step e di certo non vogliono fermarsi qui.

Il numero da contattare per prenotarsi è il seguente: 3792151320.  Poi si seguono tutte le direttive degli ordinamenti regionali.


Un'altra bella notizia che unisce il cuore solidale delle persone.





08 agosto 2020

SABATO DI POESIA: LA LIBRERIA DI CHANDRA LIVIA CANDIANI





Sono i miei libri
le parole
che di notte sussurrano
da sole,
ebbre
vagano su un’aria delicata,
di carta,
fruscio di versi
frastuono del vocabolario,
se anche bruciano
i personaggi dei romanzi
restano le reti delle mani
che si tendono
verso uno studiato mondo
che ora senza orizzonte trema
percorsi di silenzi, battiti.
Non sono madre
né padre
ma un elenco
di legno e vuoto
che sorregge
numerata prole
nel guscio di noce
di un pensiero solo,
organino che suona notturni
nel colloquio
di silenzi.
 Fatti vivo (Einaudi, 2017)

29 luglio 2020

PASSIONE PER IL CIOCCOLATO



A quanto pare, oltre al caffè, gli italiani sono innamorati del cioccolato tanto da consumarne circa 4 chilogrammi a testa nel corso di un anno. Anche durante il lockdown non ci siamo fermati ed ora si è deciso di festeggiare questa passione  con la giornata mondiale del cioccolato: il 7 luglio.

A me piace moltissimo e ne consumo parecchio soprattutto nella stagione invernale. Mi piace fondente puro al 70% e fondente con le nocciole. Uno dei miei preferiti è Luisa, il fondente nocciolato della Perugina, che ultimamente sembra sparito dagli scaffali. Ma adoro anche quello di Modica IGP che un  collega siciliano mi porta dalla sua terra. La versione con il pistacchio è favolosa.
Chiaramente mi piacciono anche tutti le varianti. Da quello al peperoncino a quello con l'uvetta, da quello all'arancia a quello con l'anima liquorosa.
Avete presente i RITTER SPORT? Ecco quelli😉 Quando andai a Berlino, tornai con una borsa piena zeppa di tutti i gusti.
Se poi mi voglio coccolare, torno sempre al fondente nocciolato, che sgranocchio nelle sere invernali davanti alla tele mentre guardo un film, magari horror.

La mia scrittrice preferita, Isabel Allende, nel suo romanzo Afrodita in cui raccontava di cibo e passione, aveva trascritto una ricetta di mousse al cioccolato davvero ottima. La linko (qui)

Lei diceva che non c'era niente di più afrodisiaco di una mousse al cioccolato spalmata sulla pelle. Non ho provato ancora ma prima o poi ahahahah

E voi? Siete amanti del cioccolato? Vi piace, lo preferite fondente o al latte? Con le varianti o classico? Vi piace in tazza? O lo preferite in versione gelato?





23 giugno 2020

SONDAGGIO: TIPI DA CONDOMINIO


Da quando mi sono sposata ho sempre abitato in  condomini di piccole o medie dimensioni.Prima in affitto e successivamente, in case di proprietà.E in tutti gli anni vissuti in questa specie di comunità mi sono spesso ritrovata davanti a tipi simili.Pur cambiando città, alla fin fine la "fauna" condominiale è più o meno sempre la stessa. Ecco a voi un vero e proprio vademecum,  contempla i personaggi più caratteristici. Sono più che certa che  molti saranno capitati anche a voi!

Immagine presa dal web


1) l'invadente:
 è il vicino che si professa immediatamente amico tuo, nello stesso istante in cui ti incontra per la prima volta. Ve lo trovate sulla porta di casa con una scusa qualsiasi diverse volte al giorno, con la speranza di entrare  dipinta a tinte accese in faccia,  perché oltre ad essere invadente è pure curioso. Lasciarlo fuori e sbattergli la porta sul muso è la più grande soddisfazione che possiamo darci. Ma non lo facciamo mai, siamo troppo educati. 

2) la vicina anziana:
la incontriamo con il suo carrello della spesa davanti all'ascensore. Abita sotto il nostro appartamento.  Intenerisce, è spesso sola e ha bisogno di parlare. Nel giro di poco ci racconta  dei figli e dei nipoti. Ringrazia con lo sguardo dolcissimo se l'aiutiamo con le buste e ci accoglie a braccia aperte ogni volta che le suoniamo alla porta o che semplicemente ci fermiamo un po' a parlare con lei. Questa è la versione buona. Quella cattiva la trovate all'ultimo punto.

3) la sotuttoio:
di solito staziona in cortile. Ha una spiegazione e una morale per ogni cosa. Se le si dedica poca attenzione non importa, perché quello che vuol sapere di noi lo apprenderà attraverso altri. Per cui, fidiamoci poco  e nulla  di chi  prova a  giudicare solo dalle apparenze. E questo vale a prescindere dalla vita di condominio.

4) l'eclettico:
è quello che canta nella doccia pensando di essere Stevie Wonder e invece gracchia come una cornacchia. Sfinisce tutti raccontando della sua partecipazione ai provini di  X-Factor in cui lo hanno escluso perché "lì favoriscono i ragazzini che suonano l'ukulele e da quando non c'è più Morgan nessuno ne capisce più nulla di talenti". Su l'ultimo punto sarei d'accordo anche io...


5) il bambino rompiballe:
non la faccio troppo lunga, a me danno davvero fastidio i ragazzini che scorrazzano in cortile con monopattini, pattini a rotelle, corse a perdifiato e urla da young Tarzan a qualunque orario del giorno e della sera. Giocano a pallone sotto la vostra finestra e anche se gli si chiede con tanta pazienza  di smettere per almeno dieci volte, tranquilli, dopo cinque minuti  ci sarà l'undicesima. Figli di genitori rassegnati allo stordimento e alla maleducazione.  Questi ultimi presto o tardi saranno abbandonati al loro destino, quando non serviranno più. Ma se lo meritano.

6) il maleducato:
quasi sempre sono i genitori di cui sopra. Ma anche quelli che sbattono i tappeti sopra il tuo balcone, devono assolutamente attaccare quadri alle due del pomeriggio del sabato, fanno andare la lavatrice all'una di notte. Urlano alla moglie che è dall'altra parte della casa. Tutte le domeniche estive fanno andare il barbecue come se non ci fosse un domani. E se arriva un temporale tropicale a spegnere tutto non c'entra nulla il cambiamento climatico,  vuol solo dire che le nostre preghiere sono state ascoltate. 

7) la mamma sexy:
è inutile che fate finta di niente. Ce l'avete tutti una vicina di casa sexy,  se mamma giovane e tettona molto meglio. La osservate di nascosto con fare finto indifferente quando è sul balcone che stende o ritira panni, raccoglie foglie inesistenti con il prendisole ridotto ai minimi termini o la minigonna ricavata dalla tendina trasparente del bagno. Le tenete aperta la porta dell'ascensore tutto il tempo che necessita per far entrare il passeggino mentre a vostra moglie mollate le buste della spesa nell'atrio con la scusa della macchina in doppia fila. Per noi ragazze il vicino sexy è come una chimera. Sono anni che sogniamo Richard Gere attaccato alla barra degli esercizi  nell'appartamento di fronte a noi. Ma ci ritroviamo quasi sempre a tu per tu con Lino Banfi. Con tutto il bene che voglio a Banfi eh.

8) il cortese:
Sempre sorridente e cordiale, saluta per primo e tiene aperto il portone anche se non abbiamo una scollatura alla Jennifer Lopez e magari siamo stanche e sudate dopo una giornata di lavoro. Parla sottovoce e  chiede sempre  se va tutto bene. Li vorremmo tutti così ma è una razza in via d'estinzione.

9) la spiona:
la versione cattiva della nonna di cui sopra. Vicina di casa pettegola e invadente, passa le giornate a osservare dallo spioncino tutto quello che accade sul pianerottolo, oppure affacciata al balcone di casa se il punto di vista è perfetto. Ogni famiglia del condominio non ha segreti per lei e se non li conosce state tranquilli che si inventerà qualcosa. Se per un malaugurato caso  si intrufola da voi state certi che metterà il becco in ogni dove, riuscirà ad aprire anche il vostro frigorifero o l'armadio e troverà quel nido di polvere che avevate dimenticato sotto il letto.


Ho dimenticato qualcuno? Allora tocca a voi!

02 giugno 2020

2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA


ALL’ITALIA – Giacomo Leopardi 

O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l’erme
Torri degli avi nostri,
Ma la la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme
Nuda la fronte e nudo il petto mostri,
Oimè quante ferite,
Che lívidor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formosissima donna!
Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia,
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
Mai non potrebbe il pianto
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
Che fosti donna, or sei povera ancella.
Chi di te parla o scrive,
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
Non dica: già fu grande, or non è quella?
Perchè, perchè? dov’è la forza antica?
Dove l’armi e il valore e la costanza?
Chi ti discinse il brando?
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
0 qual tanta possanza,
Valse a spogliarti il manto e l’auree bende?
Come cadesti o quando
Da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
Nessun de’ tuoi? L’armi, qua l’armi: io solo
Combatterà, procomberò sol io.
Dammi, o ciel, che sia foco
Agl’italici petti il sangue mio.
Dove sono i tuoi figli?. Odo suon d’armi
E di carri e di voci e di timballi
In estranie contrade
Pugnano i tuoi figliuoli.
Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
Un fluttuar di fanti e di cavalli,
E fumo e polve, e luccicar di spade
Come tra nebbia lampi.
Nè ti conforti e i tremebondi lumi
Piegar non soffri al dubitoso evento?
A che pugna in quei campi
L’itata gioventude? 0 numi, o numi
Pugnan per altra terra itali acciari.
Oh misero colui che in guerra è spento,
Non per li patrii lidi e per la pia
Consorte e i figli cari, Ma da nemici altrui
Per altra gente, e non può dir morendo
Alma terra natia,
La vita che mi desti ecco ti rendo.
Oh venturose e care e benedette
L’antiche età, che a morte
Per la patria correan le genti a squadre
E voi sempre onorate e gloriose,
0 tessaliche strette,
Dove la Persia e il fato assai men forte
Fu di poch’alme franche e generose!
lo credo che le piante e i sassi e l’onda
E le montagne vostre al passeggere
Con indistinta voce
Narrin siccome tutta quella sponda
Coprir le invitte schiere
De’ corpi ch’alla Grecia eran devoti.
Allor, vile e feroce,
Serse per l’Ellesponto si fuggia,
Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
E sul colle d’Antela, ove morendo
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
Simonide salia,
Guardando l’etra e la marina e il suolo.
E di lacrime sparso ambe le guance,
E il petto ansante, e vacillante il piede,
Toglicasi in man la lira:
Beatissimi voi,
Ch’offriste il petto alle nemiche lance
Per amor di costei ch’al Sol vi diede;
Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira
Nell’armi e ne’ perigli
Qual tanto amor le giovanette menti,
Qual nell’acerbo fato amor vi trasse?
Come si lieta, o figli,
L’ora estrema vi parve, onde ridenti
Correste al passo lacrimoso e, duro?
Parea ch’a danza e non a morte andasse
Ciascun de’ vostri, o a splendido convito:
Ma v’attendea lo scuro
Tartaro, e l’ond’a morta;
Nè le spose vi foro o i figli accanto
Quando su l’aspro lito
Senza baci moriste e senza pianto.
Ma non senza de’ Persi orrida pena
Ed immortale angoscia.
Come lion di tori entro una mandra
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
Con le zanne la schiena,
Or questo fianco addenta or quella coscia;
Tal fra le Perse torme infuriava
L’ira de’ greci petti e la virtute.
Ve’ cavalli supini e cavalieri;
Vedi intralciare ai vinti
La fuga i carri e le tende cadute,
E correr fra’ primieri
Pallido e scapigliato esso tiranno;
ve’ come infusi e tintí
Del barbarico sangue i greci eroi,
Cagione ai Persi d’infinito affanno,
A poco a poco vinti dalle piaghe,
L’un sopra l’altro cade. Oh viva, oh viva:
Beatissimi voi
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
Prima divelte, in mar precipitando,
Spente nell’imo strideran le stelle,
Che la memoria e il vostro
Amor trascorra o scemi.
La vostra tomba è un’ara; e qua mostrando
Verran le madri ai parvoli le belle
Orme dei vostro sangue. Ecco io mi prostro,
0 benedetti, al suolo,
E bacio questi sassi e queste zolle,
Che fien lodate e chiare eternamente
Dall’uno all’altro polo.
Deh foss’io pur con voi qui sotto, e molle
Fosse del sangue mio quest’alma terra.
Che se il fato è diverso, e non consente
Ch’io per la Grecia i mororibondi lumi
Chiuda prostrato in guerra,
Così la vereconda
Fama del vostro vate appo i futuri
Possa, volendo i numi,
Tanto durar quanto la vostra duri.

(Giacomo Leopardi - Canti - 1817)

17 maggio 2020

LIBERI TUTTI MA NON TROPPO

È ora: squillo di trombe, rulli  di tamburi.
l'Italia riparte.

Vediamo cosa cambierà nei prossimi 15 giorni e cosa si potrà o non si potrà fare:

DAL 18 MAGGIO

Finalmente ci si potrà spostare all'interno della propria Regione di residenza, senza dovere stare al "giogo" dell'autocertificazione. Avevo ormai perso il conto di quante variabili erano state approntate da marzo. Rimane la regola del distanziamento sociale e dell'utilizzo della mascherina quando non si può essere sicuri della distanza di sicurezza (un metro). Che poi, vorrei capire come si fa, per strada, a calcolare la distanza di sicurezza. Quelli senza mascherina andranno in giro con il metro in mano e appena vedono una persona, eccoli là a prendere le  misure😀 un incubo!

  • Si andrà al bar, in albergo, a fare acquisti; si potranno tagliare i capelli, fare sport all'aperto, andare dall'estetista, vedere gli amici, andare al MARE.
  • Prima di ogni spostamento, sarà obbligatorio misurare la temperatura; in caso di febbre oltre i 37,5, ovviamente, si resta a casa.
  • Massima cura all'igiene, lavare e igienizzare frequentemente le mani. Nei luoghi chiusi portare mascherina e guanti.
  • Chi ha la seconda casa (beati loro)  potrà andarci se all'interno della regione di residenza. Se è fuori regione, restano i limiti del viaggio solo per necessità e urgenza.
  • Sui taxi, si potranno portare fino a due persone sul sedile posteriore. Naturalmente obbligo della mascherina.
  • Sulle spiagge bisogna assicurare almeno 10 metri quadrati di distanziamento tra un ombrellone e l'altro. Tra i lettini 1.5 metri. Tutte le attrezzature messe a disposizione dai clienti dovranno essere disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. Alla fine della giornata deve essere garantita la santificazione. Anche qui, prima di entrare verrà controllata la temperatura.
  • Nei bar e ristoranti la distanza è ridotta ad 1 metro. Ogni volta che ci si siede o ci si alza da tavola,  si dovrà indossare la mascherina. Il personale avrà l'obbligo anche dei guanti. Sono vietati i buffet e i ristoratori dovranno conservare la lista delle prenotazioni (obbligatorie) per almeno 14 giorni. I menù cartacei spariranno. Facoltativa la misurazione della temperatura.
  • Dal parrucchiere obbligo di prenotazione. Anche loro dovranno conservare la lista per 14 giorni.Facoltativa la misurazione della temperatura. Nei centri estetici visiere anti goccioline e pulizia di ogni cabina. Da evitare i trattamenti a vapore. Nessuna rivista a disposizione.
  • Si potrà partecipare alle funzioni religiose, con accessi a numero chiuso. Mascherine e distanze obbligatorie, distribuzione di guanti monouso durante la comunione, disinfezioni degli ambienti (in questi giorni l'esercito ha fatto le grandi manovre in molte basiliche). Le acquasantiere resteranno vuote e sarà vietato qualunque contatto fisico.
  • Le aree giochi per i bimbi riapriranno. Bisognerà rispettare fila e distanze. E qui vorrei esser una mosca per vedere quanti genitori e quanti bambini riusciranno a rispettare le regole.
  • Niente feste e incontri con amici. Resta il divieto di assembramenti e quello di organizzare feste ed eventi in luoghi pubblici.

DAL 3 GIUGNO

Saranno consentiti gli spostamenti in tutta Italia, anche per raggiungere le seconde case. Via libera da e per i paesi europei. Da noi l'accesso sarà consentito e senza l'obbligo di quarantena.

Se la curva epidemiologica dovesse risalire, torneremo al punto di partenza con nuovi divieti. Speriamo di no. Speriamo che qualcosa da questo lungo periodo di cattività avremo imparato. Dovremo essere responsabili, perchè da quello che ho capito tutto dipenderà da noi,  è chiaro che siamo stati lasciati soli. E come ho detto fin dal principio:

abbiate cura di voi.





Fonti: Corriere della Sera

05 maggio 2020

[ATTUALITÀ] IL NUOVO ESODO



"In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè."
(Antico Testamento: 14,30-31)

Volevo dire a tutti i catastrofisti:
non ci sono state folle di italiani che si sono nuovamente riversate sui treni, aerei e autobus, per tornare al sud. Tutto procede con tranquillità. I controlli vengono fatti con scrupolo. Chi arriva in auto (pochi) si autodenuncia e fa la sua buona "quarantena" a casa.

Il Nilo non si è spalancato, le acque non si sono rinchiuse sui poveretti che rientravano e De Luca, il governatore poco "fratacchione", ha lasciato il bazooka a casa😆😆😆

Emiliano, non pervenuto.