Visualizzazione post con etichetta chris mckay. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta chris mckay. Mostra tutti i post

venerdì 26 maggio 2023

Renfield (2023)

E' uscito ieri in tutta Italia uno dei film che aspettavo di più quest'anno, Renfield, diretto dal regista Chris McKay.


Trama: dopo secoli di leale servizio, Renfield comincia a mettere in dubbio il suo legame con Dracula e cerca di liberarsi del suo giogo...


Ciò che ho scritto nell'incipit del post è un eufemismo. In realtà, Renfield è il film che aspettavo di più in assoluto, secondo solo a quel capolavoro di trash che si preannuncia essere Barbie. Ovviamente, la ragione della mia fibrillazione è sempre stato Nicolas Cage, fin dalle prime foto di scena che lo ritraevano come un pallidissimo Giucas Casella, poi è arrivato il primo trailer online e ho perso ogni freno inibitore (ma mai come in sala, quando di fronte al trailer italiano su grande schermo ho squittito come una ragazzina, perplimendo ogni altro spettatore presente). Per fortuna le mie aspettative sono state ripagate e, nonostante sia costretta ad ammettere che Renfield non è un film memorabile, è comunque una pellicola che regala un'ora e mezza di puro divertimento caciarone e, sorpresa sorpresa, a seconda del vostro mood potrebbe anche portarvi a fare alcune riflessioni. Il protagonista, come da titolo, è Renfield, ovvero colui che per primo cade sotto l'influenza di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, finendo poi rinchiuso nel manicomio gestito dal Dott. Seward a cianciare di sangue, vita ed insetti; nel film di McKay (che, secondo le intenzioni del regista, è una sorta di sequel del Dracula di Browning) Renfield non è mai stato rinchiuso, anzi, ha continuato a servire Dracula nei secoli, fino ai giorni nostri, procacciandogli prede e nascondigli assortiti, il che lo ha reso una creatura rosa dai dubbi e divisa tra la lealtà al padrone e un fortissimo desiderio di vivere un'esistenza finalmente normale. Ciò dà il via alla gag portante del film, ovvero la presenza di un Renfield impegnato in una "moderna" relazione tossica da affrontare con tutti gli strumenti disponibili oggigiorno, life coach e gruppi di supporto in primis, idea simpatica che si innesta all'interno di una classica trama fatta di eroi costretti a sconfiggere un vampiro potentissimo prima che quest'ultimo riesca ad approfittare di tutti gli aspetti negativi della società attuale per dominare il mondo. Definire Renfield un "racconto di formazione" potrebbe essere un po' eccessivo, ma l'obiettivo finale, per quanto ironico, è proprio quello di mostrare un percorso di redenzione, non solo del protagonista ma anche della sua integerrima spalla, la poliziotta Rebecca, vittima di un triste passato a base di genitori ammazzati e sorelle ripudiate.  


Certo, tutto ciò è solo un contorno per la performance di Nicolas Cage, che come sempre si diverte come un matto, gigioneggiando a tutto spiano e mangiandosi (a volte letteralmente) il resto del pur validissimo cast. La sua interpretazione di Dracula (da godersi preferibilmente in originale, onde gioire dell'accento del Conte) riesce miracolosamente a tenersi sul filo che separa il realmente terrificante dal comico ed è semplicemente spettacolare, non ho altro modo di definirla; con la chiostra di zanne sempre in mostra, l'adorato Cage percula Renfield, sgozza vittime, svetta per arroganza e carisma su buona parte dei vampiri cinematografici degli ultimi decenni e riesce persino ad essere sensuale, aiutato, nel corso di un'esilarante sequenza iniziale, da un regista che non si fa scrupolo a ricreare fotogrammi interi del Dracula di Browning, col nostro amatissimo attore al posto dell'elegante Bela Lugosi. Il resto del film è un mix riuscitissimo di momenti di pura commedia, scene esageratissime "di menare" dove gli effetti digitali la fanno da padrone, e sequenze splatter a livello Peter Jackson prima maniera, perfettamente riassunte dalle esilaranti parole di Awkwafina alla fine della mattanza perpetrata da Renfield nel cortile del suo appartamento. Renfield è, in soldoni, la commedia horror migliore che vedrete quest'anno, sia per merito di una sceneggiatura mai stupida (d'altronde c'è di mezzo Robert Kirkman), che omaggia molti dei più riusciti ibridi anni '80, sia di un comparto tecnico di tutto rispetto, dove eccellono le scenografie e, soprattutto, la fotografia coloratissima e molto attenta a rispecchiare i diversi stati d'animo di questo dolce Renfield sgnoccolone. Il mio consiglio è quello di non perderlo per nulla al mondo, sia mai che cominciate a rivalutare Cage per l'idolo vero che è, invece di un cretino finito a recitare per caso! 


Del regista Chris McKay ho già parlato QUI. Nicholas Hoult (Renfield), Nicolas Cage (Dracula), Awkwafina (Rebecca) e William Ragsdale (Prete anziano) li trovate invece ai rispettivi link. 

Ben Schwartz interpreta Tedward Lobo. Americano, ha partecipato a film come The Interview e Star Wars - Il risveglio della forza; come doppiatore, ha lavorato per I Simpson, BoJack Horseman, Robot Chicken, Ducktales, American Dad! e The Boys Present: Diabolical. Anche sceneggiatore, produttore, regista e compositore, ha 42 anni. 


Se Renfield vi fosse piaciuto recuperate Ammazzavampiri, Fright Night - Il vampiro della porta accanto, Ragazzi perduti, What We Do in the Shadows e, ovviamente, ciò che ha dato inizio a tutto: Stress da vampiro!! ENJOY!


venerdì 15 giugno 2018

Lego Batman - Il film (2017)

E' rimasto a frollare per un po' di mesi ma finalmente sono riuscita anch'io a vedere Lego Batman - Il film (The LEGO Batman Movie), diretto nel 2017 dal regista Chris McKay.


Trama: dopo l'ennesimo piano andato a male e la consapevolezza che a Batman importa solo di sé stesso, il Joker concerta un altra impresa malvagia che rischia di distruggere Gotham City. Come se non bastasse, Batman si ritrova ad essere padre adottivo "per caso", mentre il suo ruolo di vigilante viene limitato dall'arrivo del nuovo commissario, Barbara Gordon...



Alzi la mano chi, una volta conclusa la visione di The LEGO Movie, ha sperato fortissimamente che arrivasse uno spin-off interamente dedicato al personaggio più adorabilmente stronzo ed arrogante del film, ovvero Batman. Credo che il tempo totale di presenza Batmaniana nella pellicola del 2014 non raggiungesse nemmeno la mezz'ora ma probabilmente è bastata la canzone cantata dal personaggio per convincere i produttori della necessità di mettere in cantiere Lego Batman - Il film e dare libero sfogo all'incarnazione del Cavaliere Oscuro più perfetta dai tempi di Batman - Il ritorno. Il Batman creato dalla LEGO è una fantastica parodia degli eroi dark, quelli che passano il 90% della loro esistenza persi a crogiolarsi nell'angst di un passato traumatico e l'altro 10% nell'autocelebrazione di sé, elementi fondamentali della personalità del protagonista che vengono ulteriormente esacerbati dall'enorme infantilità di Batman, reso qui come un bambino viziato, antipatico e peppia. L'intero film ruota sul rapporto tra Batman e il suo nemico di sempre, il Joker (scritto e rappresentato come le peggiori storie romantiche viste al cinema ma declinato in "odio" con risultati esilaranti), e sul terrore del protagonista di fronte alla possibilità di crearsi una famiglia o anche solo delle semplici amicizie, scelta di sceneggiatura necessaria per veicolare l'indispensabile messaggio positivo già presente in The LEGO Movie, messaggio che, a onor del vero, rischia di perdersi in una ridda di gag e citazioni pressoché infinita. I veri destinatari di Lego Batman - Il film non sono infatti i bambini ma tutti i fan dell'eroe DC (in ogni sua incarnazione, a partire dai telefilm camp anni '60, ampiamente citati) OPPURE tutti i nerd in grado di cogliere i millemila rimandi ad altri film, serie TV, fumetti che sinceramente non pensavo nemmeno potessero avere qualcosa a che fare col Cavaliere Oscuro. Avendo avuto accanto Mirco, durante la visione, posso assicurare che il Bolluomo ha riso ma non quanto ho fatto io e che parecchie delle gag più "specifiche" gli sono scivolate addosso come acqua, cosa che non era successa guardando The LEGO Movie, un film davvero adatto a tutti e più universalmente "meravigliosoooo".


La sensazione che ho provato io è quella di essermi trovata davanti una sorta di "special TV" non proprio cinematografico, una cosina breve per appassionati. Non che il film non mi sia piaciuto, anzi, e non dico neppure che Lego Batman - Il film sia qualitativamente inferiore al suo predecessore: nell'ora e quaranta di durata passano sullo schermo le cose più assurde che si possano costruire con i mattoncini e col potere dei "mastri costruttori", in primis un mecha pipistrello animato alla perfezione, senza contare che le scene d'azione sono forse anche più emozionanti e "caotiche" rispetto alla prima pellicola, con abbondanza di morte & distruzione in formato LEGO, soprattutto grazie alla presenza di un paio di giganteschi villain di tutto rispetto... però qualcosa è mancato, probabilmente dal punto di vista del sentimento. Partendo sempre da The LEGO Movie, a mio avviso il suo spin-off difetta del senso di magia che lo collegava paradossalmente alla realtà, l'elemento "umano" che faceva dei mattoncini più amati del mondo una componente fondamentale della crescita di un bambino e, in generale, della vita di una persona, veicolando forti emozioni come già accadeva con la trilogia di Toy Story. Qui abbiamo "solo" l'esempio di un gioco, un'avventura che si apre e si chiude a mo' di parentesi e che lascia il tempo che trova; un tempo esilarante, divertentissimo e sicuramente soddisfacente, ma anche "di nicchia", quasi il bimbo di The LEGO Movie fosse stato nuovamente chiuso fuori dalla stanza dei giochi lasciando il campo al papà nerd. Il che, lo ripeto, va benissimo per una serata all'insegna del divertimento sfrenato e della risata compulsiva, anche perché personalmente adoro il Batman della LEGO e tutti i riferimenti all'ambiguità sua e di Robin, ragazzo meraviglia perennemente smutandato e con un gusto tutto particolare per le hit gaye anni '80... e quanto può essere tenero il Joker con gli occhietti tristi, sconvolto nello scoprire che Batman non lo odia? Non è meravigliosoooo ma quasi, via!


Di Will Arnett (voce originale di Batman/Bruce Wayne), Michael Cera (Dick Grayson/Robin), Rosario Dawson (Batgirl/Barbara Gordon), Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth), Zach Galifianakis (Joker), Billy Dee Williams (Due facce), Eddie Izzard (Voldemort), Seth Green (King Kong), Jemaine Clement (Sauron), Channing Tatum (Superman), Jonah Hill (Lanterna verde) e Ralph Garman (Reporter numero 2) ho già parlato ai rispettivi link.

Chris McKay è il regista della pellicola e doppia il pilota Bill. Americano, è al suo primo lungometraggio ma ha diretto episodi della serie Robot Chicken. E' anche produttore, tecnico degli effetti speciali, doppiatore, sceneggiatore e animatore.


Zoë Kravitz è la voce originale di Catwoman. Figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet, la ricordo per film come X-Men - L'inizio, Mad Max: Fury Road e Animali fantastici e dove trovarli. Anche cantante, ha 30 anni e due film in uscita, tra cui Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, dove interpreterà Leta Lestrange.


Tra i doppiatori originali figura anche il conduttore Conan O'Brien, che presta la voce all'Enigmista, e Mariah Carey, che doppia il Sindaco, mentre tra quelli italiani spiccano Claudio Santamaria nei panni di Batman e, ahinoi, Geppi Cucciari in quelli di Batgirl, a mio avviso terribile con quell'accento sardo. Billy Dee Williams, che doppia Due Facce, è stato l'Harvey Dent buono del primo Batman di Tim Burton e, se non fosse stato per l'arrivo di Joel Schumacher (e il conseguente casting di Tommy Lee Jones), avrebbe interpretato anche la versione malvagia del personaggio. Detto questo, se Lego Batman - Il film vi fosse piaciuto recuperate anche The LEGO Movie, di cui questo film è lo spin-off. ENJOY!


Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...