Stranamente, qualche tempo fa è stato il Bolluomo a rimanere ipnotizzato davanti alla TV durante l'incipit di Red Dragon, diretto nel 2002 dal regista Brett Ratner e tratto dall'omonimo romanzo di Richard Harris, e chi sono io per non approfittarne?
Trama: dopo essere quasi stato ucciso da Hannibal Lecter, l'agente FBI Will Graham è costretto a ritornare in servizio, e a ritrovarsi faccia a faccia col cannibale, durante la caccia a un altro serial killer, il cosiddetto Lupo Mannaro.
Bisogna tenere conto di due cose, quando si comincia a guardare Red Dragon, film che ero andata a vedere al cinema proprio nel 2002, in gioiosa ignoranza. Primo, il film è il remake di una pellicola vista milioni di anni fa, Manhunter - Frammenti di un omicidio, che purtroppo non ricordo perché probabilmente ero ragazzina e l'avrò guardata senza la dovuta attenzione (da qui la gioiosa ignoranza che mi accompagnava nel 2002); secondo, il film è una mera operazione commerciale nata sulla scia del successo del libro Hannibal e della pellicola omonima uscita giusto l'anno prima, un'opera realizzata per "completare" l'ideale trilogia iniziata nel 1991 con Il silenzio degli innocenti, e per questo il ruolo di Hannibal Lecter è sensibilmente pompato rispetto a quello del romanzo di Richard Harris, con intere sequenze inventate di sana pianta e debitrici delle scenografie, dei costumi, delle inquadrature e dell'atmosfera del capolavoro di Jonathan Demme. Col quale, beninteso, Red Dragon non è nemmeno parente. Il film di Brett Ratner non è un brutto thriller, anzi, è un ottimo thriller venato d'horror, buono come il materiale di partenza da cui è tratto, ma è incapace di fare quel salto di qualità che condanna lo spettatore ad avere gli incubi la notte e fargli cambiare strada nel malaugurato caso di un incontro con Sir Anthony Hopkins; diciamo che è un thriller "normale" nobilitato da attori grandissimi, che però hanno tutti dato il meglio di sé altrove, e questo vale soprattutto per Philip Seymour Hoffman, ridotto al ruolo di viscido giornalista ciccione. La trama si dovrebbe concentrare su Will Graham, agente dell'FBI col potere di mettersi nei panni dei killer e capirne i ragionamenti contorti, e sull'efferato percorso di elevazione del serial killer Lupo Mannaro (in originale Tooth Fairy, "fata dei dentini", e perché mai in fase di adattamento abbiano cambiato il nome mi è oscuro), ma in realtà ci sono parecchie deviazioni "Lecteriane" che portano il buon dottore a sviare l'attenzione rispetto al killer protagonista e Will Graham a diventare un novello Clarice Sterling, tanto che le scene in cui è presente il Lupo Mannaro parrebbero quasi un riempitivo e il poveraccio una pedina all'interno di uno scontro tra intelletti.
In generale, al film avrebbe sicuramente giovato un po' di personalità in più, ma non è facile quando i modelli sono alti. Rispetto al precedente Hannibal, perlomeno, Red Dragon è molto meno trash (siamo sempre lì: registi e sceneggiatori dovrebbero capire che quello che funziona nel libro non sempre funziona nel film), però sa molto di lavoro fatto in fretta, senza sfruttare appieno le potenzialità di storia e cast e questo si nota soprattutto quando entra in ballo Lecter; sembra quasi, infatti, che i realizzatori avessero in mano un taccuino con elencate tutte le caratteristiche tipiche di eventuali scene con il personaggio e una penna per segnare quello che manca, a mo' di lista della spesa (cena sontuosa e ambigua celo, momento artistico celo, screzio col dottore celo, catene e maschera celo, cella trasparente celo, ecc.), il che rende non solo gli altri personaggi delle macchiette sfumate (e pensare che Reba e il Lupo Mannaro sono pieni di potenzialità!) ma lo stesso Lecter è una figurina all'interno della quale Anthony Hopkins sta stretto e si muove preda della volontà di renderlo molto più cattivo e molto meno affascinante. Dimenticato un Edward Norton dalla terribile tinta bionda, gli unici attori che spiccano davvero all'interno del nutrito e famoso cast sono Ralph Fiennes, che però era molto più inquietante in Spider e qui è penalizzato da un doppiaggio fesso, e una Emily Watson magnetica, che compensa al difetto fisico del suo personaggio con una sicumera tenerissima. Insomma, avendo rivisto Red Dragon dopo quasi venti anni capisco perché del film mi era rimasto poco, tranne un paio di vividi ricordi di un tatuaggio particolarmente ardito accompagnato all'unica scena davvero al cardiopalma dell'intera pellicola. Non male per una serata davanti alla TV senza troppe pretese, ma i veri capolavori sono altri, anche senza l'ausilio di cast grandiosi.
Del regista Brett Ratner ho già parlato QUI. Anthony Hopkins (Hannibal Lecter), Edward Norton (Will Graham), Ralph Fiennes (Francis Dolarhyde), Harvey Keitel (Jack Crawford), Emily Watson (Reba McLane), Mary-Louise Parker (Molly Graham) e Philip Seymour Hoffman (Freddy Lounds) li trovate invece ai rispettivi link.
Anthony Heald ha interpretato il Dottor Chilton già ne Il silenzio degli innocenti (nel caso non fosse stato disponibile si era già pensato di chiedere a Tim Roth), che vedeva nel cast anche Frankie Faison, sempre nel ruolo di Barney (come anche in Hannibal); l'attore ha anche partecipato a Manhunter- Frammenti di un omicidio, il primo adattamento del romanzo Red Dragon. Michael Jackson, grande amico di Bett Ratner, avrebbe voluto il ruolo di Francis Dolarhyde (ruolo offerto invece a Paul Bettany, che ha rinunciato per partecipare a Dogville, ma tra gli altri papabili attori c'erano persino Sean Penn e Nicolas Cage) mentre Frank Langella ha doppiato il Drago ma il monologo registrato dall'attore alla fine non è stato utilizzato. La prima scelta per il ruolo di Will Graham era invece Ethan Hawke (al quale si sono aggiunti Matt Damon e Jeremy Renner), mentre per Freddy Lounds si pensava persino a Jack Black; nel toto-registi è spuntato il nome di Michael Bay. Nonostante sia uscito dopo Il silenzio degli innocenti e Hannibal, Red Dragon è cronologicamente collocato prima ed è il remake di Manhunter - Frammenti di un omicidio; se il film vi fosse piaciuto vi consiglio di recuperare tutte e tre le pellicole e di aggiungere, per completezza, Hannibal Lecter - Le origini del male e la serie Hannibal. ENJOY!
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martedì 12 maggio 2020
mercoledì 11 settembre 2013
Comic Movie (2013)
Spinta da non so nemmeno io quale follia cosmica ho deciso di recuperare, nonostante non fosse uscito dalle mie parti, Comic Movie (Movie 43), film a episodi diretto nel 2013 da una ridda di registi che troverete nominati in fondo al post. "Bolla, come sei raffazzonata oggi!", direte voi. Beh è quel che si merita questo capolavoro...
Trama (versione internazionale*): due ragazzi decidono di giocare all'insopportabile e saccente fratellino haker un tiro mancino. Per fargli abbandonare l'inseparabile portatile e zepparglielo di virus lo attirano fuori da camera sua con la richiesta di cercare un film assolutamente introvabile e proibito (nonché inventato sul momento), ovvero Movie 43. Dopo vari tentativi, che portano alla visione di filmati al limite dell'indecenza, salta fuori che la pellicola esiste davvero... e potrebbe scatenare la fine del mondo!
*La trama riportata si riferisce alla versione internazionale del film. Negli USA la cornice è leggermente più sensata e vede un regista (Dennis Quaid) completamente folle cercare di vendere Movie 43 a un produttore (Greg Kinnear) presentandogli man mano tutti gli spezzoni che lo compongono e conta, tra le guest star, anche Seth MacFarlane. Nel DVD di Comic Movie, inoltre, è stato inserito anche Find Our Daughter, episodio che ha per protagonisti Julianne Moore e Tony Shalhoub.
Partiamo dal titolo, vah. Comic Movie è l'ovvio tentativo italiano di attirare quei poveri gonzi che vanno al cinema solo per vedere quei tristissimi film/parodia che scimmiottano le mode del momento come Superhero Movie, Epic Movie, Scary Movie, etc. etc. Poveri gonzi, diffidate dagli infingardi distributori perché nonostante l'umorismo di bassa lega sia più o meno simile Comic Movie è una raccolta di cortometraggi tenuti malamente assieme da una cornice "narrativa" che li lega l'uno all'altro, non c'eentrano nulla né i fumetti né la comicità. A quelli che invece, come me, sapevano a cosa sarebbero andati incontro, dico solo che i gran nomi di richiamo presenti nella pellicola pregheranno i loro dei perché i fan si dimentichino del loro coinvolgimento in quello che, a conti fatti, è uno dei film meno divertenti, più noiosi, patetici e disgustosi del globo terracqueo. Una roba che, al confronto, F is for Fart è un serio e nobile capolavoro dell'avanguardismo giapponese. Detto questo, cercate di seguirmi in questo excursus delle storie presenti in Comic Movie (seguono alcuni SPOILER ma chissenefrega, insomma. Se non volete leggerli saltate al sesto paragrafo).
Comic Movie mi ha fatto ridere all'inizio. Non posso dire di no, sarei falsa come Giuda se negassi l'evidenza. Ammetto anche che la storia di contorno mi ha incuriosita perché volevo davvero sapere dove sarebbero andati a parare con la questione del Movie 43. Quindi, andiamo con ordine. Il cortometraggio con Hugh Jackman e Kate Winslet è quello che, cronologicamente, è stato girato per primo ed è servito da esca per distributori e attori famosi nel corso dei dieci anni di gestazione di questa mmmmerda. Indubbiamente, fa stramazzare al suolo dalle risate soprattutto per le facce che fa la Winslet davanti ad un Jackman sempre bellissimo ma con un difetto fisico a dir poco imbarazzante e funziona perché basato su uno sketch vecchio come il cucco: nessuno si accorge di tale difetto o comunque tutti scelgono di ignorarlo tranne la protagonista, che si ritrova sempre più in difficoltà. Segue l'altrettanto simpatico Homeschooled, con Naomi Watts e quel gran figo di Liev Schreiber che decidono di educare il figlio adolescente a casa, fungendo non solo da insegnanti ma anche da bulli, primi amori e quant'altro. Una roba surreale che mi ha strappato altre grasse risate, così come ha fatto la prima sequenza di The Proposal... almeno finché la proposta della svampita Anna Faris (Will you poop on me?) non viene messa in atto. E' un mio limite, lo so, ma l'umorismo scatologico a base di scoregge e cacca (non merda, c'è differenza!!) non mi fa affatto ridere. Così come mi intristisce vedere Richard Gere e Uma Thurman nei ruoli più sputtananti della loro carriera, il primo nei panni del manager che si ritrova a dover combattere contro la stupidità degli adolescenti che vorrebbero scoparsi il primo IPod fatto come una donna vera e la seconda in quelli di un'imbarazzante Lois Lane stalkerata da Superman in quella che potrebbe essere la peggiore presa in giro di sempre del rapporto tra Batman e Robin. Per fortuna arrivano le meravigliose accoppiate Kieran Culkin/Emma Stone e Chloe Moretz/Christopher Mintz-Plasse a risollevare l'atmosfera con due simpatici sketch abbastanza piacevoli e originali... se non fosse che a dare il carico a coppe e affossare definitivamente Comic Movie ci pensano gli ultimi quattro cortometraggi, che meritano per questo un paragrafo a parte.
Happy Birthday vede il bellissimo Gerard Butler nei panni di un lepricauno. La cosa non fa ridere, il corto è di una deficienza rara e scommetto quel che volete che il doppiaggio italiano non riuscirà a riprodurre l'unico elemento piacevole, ovvero l'accento "oirish" del nanetto. Il finale poi è l'equivalente di una di quelle barzellette sporche e idiote che raccontano gli ultimi derelitti del pianeta quando al bar la conversazione langue, sul serio. Segue Truth or Dare, con un'imbarazzante Halle Berry alla quale dovrebbero venire frantumati i denti con l'immeritato Oscar vinto ormai troppi anni fa. L'apice del becerume viene toccato quando, nel corso delle sfide (di una deficienza incredibile su una scala da 0 a Zach Galifianakis in Una notte da leoni) tra lei e il tizio con cui ha un appuntamento al buio, la signora Berry prepara il guacamole con la tetta destra o decide di trasformarlo in un cinese. Mamma mia, le matte risate, guarda. Mel Brooks, prendi esempio e vergognati. Non bastasse questo capolavoro di umorismo, ecco arrivare l'insignificante Victory's Glory, che vorrebbe parodiare quei film dove la squadra composta da outsider vince la partita dopo un edificante discorso del coach e lo fa mettendo in bocca a quest'ultimo parolacce, banalità e incitazioni a percuotere col fallo gli avversari (sic). Ancora non vi basta? Credete davvero che nulla possa superare il cattivo gusto di vedere esplodere un uomo investito e poi immerso nelle sue feci? O, ingenue creature! Dopo i titoli di coda vi aspetta Beezel, un simpatico gatto animato gay e in odore di Troma che si sodomizza da solo con uno spolverino mentre guarda il suo padrone fare sesso con la fidanzata! Dov'è Fritz il gatto? Vatti a nascondere, cartonetto per educande!! E potrei continuare per ore, ma anche no.
Madonna quanto ho scritto. E ciò è male perché mi si dice che un bravo critico, cosa che effettivamente non sono, è in grado di condensare le sue opinioni in poche righe. Ok. Questo film è Lammerda©. Buono solo per lo spezzone con la Winslet e Jackman e per i due finti spot dal gusto assurdo che richiama molto quello de I Griffin, il resto non ha ragione di essere. Come ho detto, non fa ridere. E un film comico che non fa ridere, giusto per mettersi allo stesso livello di Comic Movie, è utile come un chiulo senza buco.
Di Griffin Dunne, regista del segmento “Veronica”, ho già parlato QUI, Elizabeth Banks, regista di Middleschool Date e co-protagonista dell'episodio Beezel nei panni di Amy, la trovate QUA e Brett Ratner, regista di Happy Birthday, è già stato nominato in questo post. Beezel invece è stato girato da James Gunn. Hugh Jackman (David), Kate Winslet (Beth), Liev Schreiber (Robert), Naomi Watts (Samantha), Kieran Culkin (Neil), Emma Stone (Veronica), Justin Long (finto Robin), Jason Sudeikis (falso Batman), Leslie Bibb (falsa Wonder Woman), Christopher Mintz-Plasse (Mikey), Chloe Grace Moretz (Amanda), Gerard Butler (i due lepricani), Sean William Scott (Brian), Halle Berry (Emily) e Terrence Howard (Coach Jackson) li trovate invece ai rispettivi link.
Peter Farrelly è il regista della “cornice” originale del film e degli episodi The Catch e Truth or Dare. Americano, ha diretto pellicole come Scemo & più scemo, Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene, Osmosis Jones e Amore a prima svista. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 57 anni e in progetto il film Dumb and Dumber To, al momento in fase di pre-produzione.
Steven Brill è il regista della “cornice” del film e dell’episodio IBabe. Americano, ha diretto pellicole come Little Nicky – Un diavolo a Manhattan e Without a Paddle – Un tranquillo weekend di vacanza. Anche attore, sceneggiatore e produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Steve Carr è il regista dell’episodio The Proposition. Americano, ha diretto film come Il dottor Dolittle 2 e L’asilo dei papà. Anche produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Anna Faris interpreta Vanessa. Americana, la ricordo per film come Scary Movie, Scary Movie 2, Lost in Translation, Scary Movie 3, I segreti di Brokeback Mountain, Scary Movie 4 e My Super Ex-Girlfriend, inoltre ha partecipato alla serie Friends. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 37 anni e un film in uscita.
Chris Pratt interpreta Jason. Americano, ha partecipato a film come Wanted - Scegli il tuo destino, Jennifer's Body, Zero Dark Thirty e alla serie The O.C. Ha 34 anni e quattro film in uscita tra cui Lego - The Movie e Guardians of the Galaxy.
Richard Gere (vero nome Richard Tiffany Gere) interpreta il capo nell'episodio IBabe. Americano, ex sex symbol degli anni '80/'90, lo ricordo per film come American Gigolo, Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman, Sommersby, Il primo cavaliere, The Jackal, Se scappi ti sposo, Autumn in New York, Il Dottor T & le donne, The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra, Chicago e Hachiko - Il tuo migliore amico. Anche produttore e regista, ha 64 anni e un film in uscita.
Uma Thurman (vero nome Uma Karuna Thurman) interpreta la finta Lois Lane. Qui parliamo di una delle muse di Tarantino nonché una delle mie attrici preferite, che ricordo per film come Le relazioni pericolose, Pulp Fiction, Batman & Robin, Gattaca - La porta dell'universo, I miserabili, The Avengers - Agenti speciali, Vatel, Kill Bill, Be Cool e My Super Ex-Girlfriend. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 43 anni e quattro film in uscita tra cui Nynphomaniac, ma quello che stiamo aspettando tutti con ansia è Kill Bill 3, annunciato ma sempre rimandato!!
Will Graham e Rusty Cundieff sono altri due registi impelagati nel progetto di cui tuttavia non ho mai sentito parlare mentre James Duffy, regista di SuperHero Speed Dating, ha all’attivo solo il corto che lo ha ispirato, Robin’s Big Date. Un altro segmento tratto da un corto già esistente (Machine Child) è l’interessante Machine Kids, usato come una sorta di “pubblicità progresso” e diretto da Jonathan Van Tulleken, regista di alcuni episodi della serie Misfits. Passiamo ora agli altri attori più o meno famosi coinvolti nel progetto: nel corso del film troviamo Jack McBrayer, lo stagista della serie 30 Rock, la Veronica Mars Kristen Bell, la voce originale del griffiniano Joe, Patrick Warburton, la star della serie Jackass Johnny Knoxville, il comico inglese Stephen Merchant, quella vajassa di Snookie e il protagonista dei tre Transformer Josh Duhamel. Ci hanno invece visto lungo e hanno mandato al diavolo il progetto George Clooney (che avrebbe dovuto recitare nei panni di sé stesso), Colin Farrell (interpellato per il ruolo del leprecauno) e persino i campioni del cattivo gusto Ray Parker e Matt Stone, creatori di South Park, che avrebbero dovuto dirigere uno degli episodi. Ringraziate inoltre, per una volta, l’audience americana che ha bocciato durante un test screening l’episodio dove Anton Yelchin interpretava un necrofilo perché non voglio nemmeno sapere dove sarebbero andati a parare! Detto questo, non saprei cosa consigliarvi se vi fosse piaciuto Comic Movie. Forse un buon psichiatra? ENJOY!!
Trama (versione internazionale*): due ragazzi decidono di giocare all'insopportabile e saccente fratellino haker un tiro mancino. Per fargli abbandonare l'inseparabile portatile e zepparglielo di virus lo attirano fuori da camera sua con la richiesta di cercare un film assolutamente introvabile e proibito (nonché inventato sul momento), ovvero Movie 43. Dopo vari tentativi, che portano alla visione di filmati al limite dell'indecenza, salta fuori che la pellicola esiste davvero... e potrebbe scatenare la fine del mondo!
*La trama riportata si riferisce alla versione internazionale del film. Negli USA la cornice è leggermente più sensata e vede un regista (Dennis Quaid) completamente folle cercare di vendere Movie 43 a un produttore (Greg Kinnear) presentandogli man mano tutti gli spezzoni che lo compongono e conta, tra le guest star, anche Seth MacFarlane. Nel DVD di Comic Movie, inoltre, è stato inserito anche Find Our Daughter, episodio che ha per protagonisti Julianne Moore e Tony Shalhoub.
Partiamo dal titolo, vah. Comic Movie è l'ovvio tentativo italiano di attirare quei poveri gonzi che vanno al cinema solo per vedere quei tristissimi film/parodia che scimmiottano le mode del momento come Superhero Movie, Epic Movie, Scary Movie, etc. etc. Poveri gonzi, diffidate dagli infingardi distributori perché nonostante l'umorismo di bassa lega sia più o meno simile Comic Movie è una raccolta di cortometraggi tenuti malamente assieme da una cornice "narrativa" che li lega l'uno all'altro, non c'eentrano nulla né i fumetti né la comicità. A quelli che invece, come me, sapevano a cosa sarebbero andati incontro, dico solo che i gran nomi di richiamo presenti nella pellicola pregheranno i loro dei perché i fan si dimentichino del loro coinvolgimento in quello che, a conti fatti, è uno dei film meno divertenti, più noiosi, patetici e disgustosi del globo terracqueo. Una roba che, al confronto, F is for Fart è un serio e nobile capolavoro dell'avanguardismo giapponese. Detto questo, cercate di seguirmi in questo excursus delle storie presenti in Comic Movie (seguono alcuni SPOILER ma chissenefrega, insomma. Se non volete leggerli saltate al sesto paragrafo).
Comic Movie mi ha fatto ridere all'inizio. Non posso dire di no, sarei falsa come Giuda se negassi l'evidenza. Ammetto anche che la storia di contorno mi ha incuriosita perché volevo davvero sapere dove sarebbero andati a parare con la questione del Movie 43. Quindi, andiamo con ordine. Il cortometraggio con Hugh Jackman e Kate Winslet è quello che, cronologicamente, è stato girato per primo ed è servito da esca per distributori e attori famosi nel corso dei dieci anni di gestazione di questa mmmmerda. Indubbiamente, fa stramazzare al suolo dalle risate soprattutto per le facce che fa la Winslet davanti ad un Jackman sempre bellissimo ma con un difetto fisico a dir poco imbarazzante e funziona perché basato su uno sketch vecchio come il cucco: nessuno si accorge di tale difetto o comunque tutti scelgono di ignorarlo tranne la protagonista, che si ritrova sempre più in difficoltà. Segue l'altrettanto simpatico Homeschooled, con Naomi Watts e quel gran figo di Liev Schreiber che decidono di educare il figlio adolescente a casa, fungendo non solo da insegnanti ma anche da bulli, primi amori e quant'altro. Una roba surreale che mi ha strappato altre grasse risate, così come ha fatto la prima sequenza di The Proposal... almeno finché la proposta della svampita Anna Faris (Will you poop on me?) non viene messa in atto. E' un mio limite, lo so, ma l'umorismo scatologico a base di scoregge e cacca (non merda, c'è differenza!!) non mi fa affatto ridere. Così come mi intristisce vedere Richard Gere e Uma Thurman nei ruoli più sputtananti della loro carriera, il primo nei panni del manager che si ritrova a dover combattere contro la stupidità degli adolescenti che vorrebbero scoparsi il primo IPod fatto come una donna vera e la seconda in quelli di un'imbarazzante Lois Lane stalkerata da Superman in quella che potrebbe essere la peggiore presa in giro di sempre del rapporto tra Batman e Robin. Per fortuna arrivano le meravigliose accoppiate Kieran Culkin/Emma Stone e Chloe Moretz/Christopher Mintz-Plasse a risollevare l'atmosfera con due simpatici sketch abbastanza piacevoli e originali... se non fosse che a dare il carico a coppe e affossare definitivamente Comic Movie ci pensano gli ultimi quattro cortometraggi, che meritano per questo un paragrafo a parte.
Happy Birthday vede il bellissimo Gerard Butler nei panni di un lepricauno. La cosa non fa ridere, il corto è di una deficienza rara e scommetto quel che volete che il doppiaggio italiano non riuscirà a riprodurre l'unico elemento piacevole, ovvero l'accento "oirish" del nanetto. Il finale poi è l'equivalente di una di quelle barzellette sporche e idiote che raccontano gli ultimi derelitti del pianeta quando al bar la conversazione langue, sul serio. Segue Truth or Dare, con un'imbarazzante Halle Berry alla quale dovrebbero venire frantumati i denti con l'immeritato Oscar vinto ormai troppi anni fa. L'apice del becerume viene toccato quando, nel corso delle sfide (di una deficienza incredibile su una scala da 0 a Zach Galifianakis in Una notte da leoni) tra lei e il tizio con cui ha un appuntamento al buio, la signora Berry prepara il guacamole con la tetta destra o decide di trasformarlo in un cinese. Mamma mia, le matte risate, guarda. Mel Brooks, prendi esempio e vergognati. Non bastasse questo capolavoro di umorismo, ecco arrivare l'insignificante Victory's Glory, che vorrebbe parodiare quei film dove la squadra composta da outsider vince la partita dopo un edificante discorso del coach e lo fa mettendo in bocca a quest'ultimo parolacce, banalità e incitazioni a percuotere col fallo gli avversari (sic). Ancora non vi basta? Credete davvero che nulla possa superare il cattivo gusto di vedere esplodere un uomo investito e poi immerso nelle sue feci? O, ingenue creature! Dopo i titoli di coda vi aspetta Beezel, un simpatico gatto animato gay e in odore di Troma che si sodomizza da solo con uno spolverino mentre guarda il suo padrone fare sesso con la fidanzata! Dov'è Fritz il gatto? Vatti a nascondere, cartonetto per educande!! E potrei continuare per ore, ma anche no.
Madonna quanto ho scritto. E ciò è male perché mi si dice che un bravo critico, cosa che effettivamente non sono, è in grado di condensare le sue opinioni in poche righe. Ok. Questo film è Lammerda©. Buono solo per lo spezzone con la Winslet e Jackman e per i due finti spot dal gusto assurdo che richiama molto quello de I Griffin, il resto non ha ragione di essere. Come ho detto, non fa ridere. E un film comico che non fa ridere, giusto per mettersi allo stesso livello di Comic Movie, è utile come un chiulo senza buco.
| Ecco la fine che merita Comic Movie... |
Peter Farrelly è il regista della “cornice” originale del film e degli episodi The Catch e Truth or Dare. Americano, ha diretto pellicole come Scemo & più scemo, Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene, Osmosis Jones e Amore a prima svista. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 57 anni e in progetto il film Dumb and Dumber To, al momento in fase di pre-produzione.
Steven Brill è il regista della “cornice” del film e dell’episodio IBabe. Americano, ha diretto pellicole come Little Nicky – Un diavolo a Manhattan e Without a Paddle – Un tranquillo weekend di vacanza. Anche attore, sceneggiatore e produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Steve Carr è il regista dell’episodio The Proposition. Americano, ha diretto film come Il dottor Dolittle 2 e L’asilo dei papà. Anche produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Anna Faris interpreta Vanessa. Americana, la ricordo per film come Scary Movie, Scary Movie 2, Lost in Translation, Scary Movie 3, I segreti di Brokeback Mountain, Scary Movie 4 e My Super Ex-Girlfriend, inoltre ha partecipato alla serie Friends. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 37 anni e un film in uscita.
Chris Pratt interpreta Jason. Americano, ha partecipato a film come Wanted - Scegli il tuo destino, Jennifer's Body, Zero Dark Thirty e alla serie The O.C. Ha 34 anni e quattro film in uscita tra cui Lego - The Movie e Guardians of the Galaxy.
Richard Gere (vero nome Richard Tiffany Gere) interpreta il capo nell'episodio IBabe. Americano, ex sex symbol degli anni '80/'90, lo ricordo per film come American Gigolo, Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman, Sommersby, Il primo cavaliere, The Jackal, Se scappi ti sposo, Autumn in New York, Il Dottor T & le donne, The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra, Chicago e Hachiko - Il tuo migliore amico. Anche produttore e regista, ha 64 anni e un film in uscita.
Uma Thurman (vero nome Uma Karuna Thurman) interpreta la finta Lois Lane. Qui parliamo di una delle muse di Tarantino nonché una delle mie attrici preferite, che ricordo per film come Le relazioni pericolose, Pulp Fiction, Batman & Robin, Gattaca - La porta dell'universo, I miserabili, The Avengers - Agenti speciali, Vatel, Kill Bill, Be Cool e My Super Ex-Girlfriend. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 43 anni e quattro film in uscita tra cui Nynphomaniac, ma quello che stiamo aspettando tutti con ansia è Kill Bill 3, annunciato ma sempre rimandato!!
Will Graham e Rusty Cundieff sono altri due registi impelagati nel progetto di cui tuttavia non ho mai sentito parlare mentre James Duffy, regista di SuperHero Speed Dating, ha all’attivo solo il corto che lo ha ispirato, Robin’s Big Date. Un altro segmento tratto da un corto già esistente (Machine Child) è l’interessante Machine Kids, usato come una sorta di “pubblicità progresso” e diretto da Jonathan Van Tulleken, regista di alcuni episodi della serie Misfits. Passiamo ora agli altri attori più o meno famosi coinvolti nel progetto: nel corso del film troviamo Jack McBrayer, lo stagista della serie 30 Rock, la Veronica Mars Kristen Bell, la voce originale del griffiniano Joe, Patrick Warburton, la star della serie Jackass Johnny Knoxville, il comico inglese Stephen Merchant, quella vajassa di Snookie e il protagonista dei tre Transformer Josh Duhamel. Ci hanno invece visto lungo e hanno mandato al diavolo il progetto George Clooney (che avrebbe dovuto recitare nei panni di sé stesso), Colin Farrell (interpellato per il ruolo del leprecauno) e persino i campioni del cattivo gusto Ray Parker e Matt Stone, creatori di South Park, che avrebbero dovuto dirigere uno degli episodi. Ringraziate inoltre, per una volta, l’audience americana che ha bocciato durante un test screening l’episodio dove Anton Yelchin interpretava un necrofilo perché non voglio nemmeno sapere dove sarebbero andati a parare! Detto questo, non saprei cosa consigliarvi se vi fosse piaciuto Comic Movie. Forse un buon psichiatra? ENJOY!!
venerdì 1 febbraio 2013
X-Men - Conflitto finale (2006)
E finalmente eccoci giunti alla fine della trilogia mutante che ha tenuto banco nei primi dieci anni del nuovo millennio! Nella fattispecie, oggi concludiamo con X-Men - Conflitto finale (X-Men: The Last Stand), diretto da Brett Ratner nel 2006.
Trama: le industrie Worthington hanno trovato una cura che cancellerebbe permanentemente il gene X. Tra mutanti che vorrebbero ritornare normali e altri che vedono la cura come una minaccia, ovviamente scoppia il caos... e gli X-Men si ritrovano decimati e in mezzo ai due fuochi!
Se con X-Men 2 veniva approfondito il discorso del mutante come emblema del "diverso", con questo Conflitto finale viene annullata ogni riflessione e il ruolo degli X-Men si riduce a quello di meri vigilantes ed eroi nell'accezione più ristretta del termine: Magneto e compagnia vogliono uccidere umani e distruggere la cura che renderebbe felici molti mutanti ai quali i poteri pesano particolarmente? Benissimo, mettiamoci tra i cattivi e questa fantomatica cura e speriamo che in questo modo il governo capisca quanto siamo buoni e collaborativi, così forse non la userà come arma. Mi sembra un OTTIMO piano. A questo esilissimo canovaccio, che poi è un mero pretesto per far sfilare sullo schermo tutti quei mutanti che negli altri due film non avevano trovato spazio, si aggiunge una gestione a dir poco talebana dei personaggi e delle trame lasciate in sospeso da Bryan Singer, con mutanti amatissimi che prendono decisioni inaudite (Rogue su tutti) ed altri che schiattano come se non fossero mai serviti all'economia delle storie (non faccio nomi per non spoilerare ma, per quanto mi stiano sulle balle, che diamine! ci voleva comunque un po' di coerenza). Va bene dare un piglio nuovo all'operazione, ma diciamo che hanno un po' esagerato. Nel finale, poi, si assiste ad una tristissima, incoerentissima ed assurda accettazione di tutti gli avvenimenti... salvo che per una scena aggiunta dopo i titoli di coda a mo' di ripensamento.
Quindi cosa rimane di questo Conflitto Finale? Eh beh, quello che probabilmente i realizzatori volevano che rimanesse: gran dispiego di effetti speciali e mutanti come se piovessero. Sui primi posso anche dar loro ragione, sono forse i più ben fatti tra tutti quelli visti nella trilogia e indubbiamente il make-up della Bestia supera quello orrendo visto in X-Men - L'inizio, ma l'effetto pixel sgranato che segue lo scatenarsi della forza Fenice è a dir poco imbarazzante... e nemmeno tanto potente visto che la signora scuoia vivo Wolverine strappandogli tutto tranne i pantaloni. Ma siamo matti?? Ehm, dicevo... Quanto ai nuovi mutanti introdotti, oddio. Il look degli Accoliti di Magneto è zamarro da far schifo, il Fenomeno (per quanto adori Vinnie Jones) sembra un uomo affetto da idrocefalia, con 'sto testone enorme innestato in un corpo normale e ripreso malamente in modo da sembrare più alto delle persone che lo affiancano, le aggiunte di Angelo e Bestia al roster dei buoni vanno dall'assolutamente inutile al vagamente piacevole, di sicuro non toccano le intensità raggiunte da Nightcrawler in X-Men 2. Questa volta, per la gioia dei maschietti, vincono i personaggi femminili: buona l'interpretazione di Famke Janssen nei panni di Fenice in almeno due scene madri, deliziosa la Kitty Pryde di Ellen Page, sempre validissima la pur breve presenza di Rebecca Romijn nei panni di Mystica, mentre ormai Wolverine, Xavier e Magneto sono tre povere macchiette senza nerbo alcuno... un po' come la patetica Rogue di Anna Paquin, l'unico personaggio di cui gli sceneggiatori non hanno veramente capito una mazza. In definitiva, X-Men - Conflitto finale è un film che bisognerebbe vedere solo per dovere di completezza, ma a mio avviso la serie doveva fermarsi a X-Men 2 per poi saltare direttamente all'ottimo spin-off X-Men - L'inizio. Se non siete iper-appassionati eviterei... a meno che, certo, non vogliate a tutti i costi vedere i capelli di Tempesta finalmente realizzati in maniera umana, come viene sottolineato anche durante un dialogo.
Di Patrick Stewart (Prof. Charles Xavier), Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto), Halle Berry (Ororo Munroe/Tempesta), Famke Janssen (Jean Grey), James Marsden (Scott Summers/Ciclope), Anna Paquin (Marie/Rogue), Rebecca Romijn (Raven Darkholme/Mystica), Shawn Ashmore (Bobby Drake/Uomo Ghiaccio), Olivia Williams (Moira McTaggart), Aaron Stanford (John Allerdyce/Pyro), Vinnie Jones (Cain Marko/Fenomeno), Ellen Page (Kitty Pryde/Shadowcat) e Michael Murphy (Warren Worthington II) ho già parlato ai rispettivi link.
Brett Ratner è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Rush Hour – Due mine vaganti, Colpo grosso al Drago Rosso - Rush Hour 2, Red Dragon, Rush Hour: missione Parigi e un episodio di Prison Break. Anche produttore, attore e sceneggiatore, ha 43 anni e un film in uscita.
Parecchi sono gli ospiti "televisivi" della pellicola: sotto il make-up della Bestia troviamo il Frasier dell'omonima serie, l'attore Kelsey Grammer; Ben Foster, ovvero l'Angelo, ha partecipato a diversi episodi di Six Feet Under e al film 30 giorni di buio, Dania Ramirez (Callisto) ha ripreso il ruolo di "mutante" in Heroes, l’uomo multiplo Eric Dane è in forza al cast di Grey’s Anatomy e Ken Leung/Kid Omega è stato invece l’odioso Miles di Lost. Daniel Cudmore e il piccolo Cameron Bright invece, che interpretano rispettivamente Colosso e Pulce, sono finiti poi a fare i vampiri nella saga di Twilight. Immancabile, ovviamente, Stan Lee, il vicino di casa dei Grey che si vede strappare di mano l'innaffiatoio... ma stavolta compare persino l'effettivo creatore dei nuovi X-Men, Chris Claremont, nei panni del vicino con la falciatrice. Halle Berry, invece, avrebbe rifiutato di riprendere il ruolo di Tempesta, sia per problemi con Bryan Singer sia per la staticità del personaggio: la fanciulla ha cambiato idea dopo l'arrivo di Ratner (l'ultima scelta dopo che erano stati chiamati registi come Darren Aronofski, Joss Whedon, Alex Proyas, Zack Snyder e Matthew Vaughn, tutti diversamente impegnati), la promessa che Tempesta avrebbe avuto un ruolo maggiore nel film e, soprattutto, dopo il giusto flop dell'orrendo Catwoman, che la vedeva protagonista. Certo, se Singer fosse rimasto avremmo avuto una gatta di marmo a recitare in meno e un film decisamente migliore, visto che la trama originale prevedeva uno scontro col Club Infernale (e una Regina Bianca interpretata nientemeno che da Sigourney Weaver!!) deciso a servirsi della Fenice e il suicidio finale di quest'ultima. Inoltre avremmo avuto anche il ritorno di Nightcrawler e la comparsa di un giovane Gambit che si sarebbe conteso con l'Uomo Ghiaccio il cuore di Rogue, insomma, una meraviglia! E invece.. ciccia! Vabbé. X-Men - Conflitto finale segue ovviamente X-Men e X-Men 2 (che vi consiglio di guardare se il film vi fosse piaciuto) mentre dalle costole della serie hanno avuto origine i due spin-off X-Men: Le origini - Wolverine e X-Men: L'inizio a cui presto seguiranno The Wolverine (in uscita in Italia a giugno 2013) e X-Men - Giorni di un futuro passato, che dovrebbe essere pronto per il 2014. ENJOY!
Vista l'abbondanza di mutanti (anche gente che io nei comics non ho mai visto, come il lanciatore di coltelli d'osso Spike, l'Uomo Lucertola, il megamorfo Phat e Jones, il ragazzino che accende e spegne le TV con un battito di palpebre) che compaiono in X-Men - Conflitto finale questo angolino risulta oggi più importante che mai, e allora... via con le chiose!
Henry "Bestia" McCoy: membro degli X-Men originali. Intelligentissimo, nato con piedoni e manone ma senza pelo, a furia di sperimentare su sé stesso è diventato anche peloso e blu. Prima somigliava a una scimmia, da qualche anno somiglia a un leone ma l'indole più meno è sempre la stessa. Dopo aver mandato a spigolare Ciclope durante la saga Scisma, ha deciso di diventare uno degli insegnanti della Jean Grey School per giovani dotati e milita anche nei Vendicatori. Ah, in giro c'è anche una Bestia nera, esule dell'Era di Apocalisse. Diffidate dalle imitazioni.
Cain "Fenomeno"Marko: fratellastro di Charles Xavier e nemico storico degli X-Men, era il legame col demone Cyttorak a renderlo inarrestabile. In tempi recenti il demone si è legato però a Colosso e teoricamente Marko dovrebbe essere rimasto senza poteri, ma con la Marvel non si sa mai.
Warren "Angelo" Worthington III: membro degli X-Men originali, dopo anni passati a svolazzare qua e là tirandosela da ricco playboy è finito con le ali amputate. Il malvagio Apocalisse (potentissimo mutante mai apparso nei film) gliele ha sostituite con alucce di metallo organico senziente e lo ha trasformato nel bluastro Cavaliere Morte, per un po' è stato cattivo, poi è tornato buono, etc. etc. Ultimamente questo lato oscuro, per così dire, era tornato a sopraffarlo ma ci hanno pensato i membri della nuova X-Force a farlo secco. E' risorto senza ricordi e con i poteri di un vero Angelo di Dio. La questione è ancora avvolta nel mistero e al momento il personaggio è tornato a far parte degli studenti della nuova Jean Grey School per giovani dotati.
Callisto: altro che bellona incredibile, nel fumetto è un donnino bruttarello e con la benda sull'occhio. Nel film si picchia volentieri con Tempesta in omaggio ai comics, dove le due si sono sfidate per decidere chi avrebbe guidato i Morlock, gruppo di mutanti reietti che vivevano nelle fogne. Scontata la vittoria di una Tempesta senza poteri, che poi aveva lasciato Callisto come vice-capo. Sinceramente, non ho mai capito i poteri della tizia, credo avesse solo dei supersensi o giù di lì, ma di sicuro non ha mai rintracciato mutanti come fa nel film (quel potere ce l'aveva Calibano, un altro dei Morlock).
Jamie "Uomo multiplo" Madrox: mutante dotato del potere di generare infinite copie di sé stesso (ognuna con la propria personalità ahimé!), è nato come “malvagio” e poi si è evoluto, soprattutto grazie alle sante mani di Peter David, in uno dei personaggi più complessi e meravigliosi al momento in circolazione. Attualmente è a capo della X-Factor Investigations.
Pulce: mutantino deforme e Morlock dotato del potere di annullare quelli altrui. Spesso in coppia con l'altro mostrillo Artie, al momento sono senza poteri, persi in qualche limbo narrativo.
Psylocke: nel film ha il potere di fondersi con le ombre e compare per qualche minuto tra i mutanti Omega raggruppati da Magneto. Nei fumetti parliamo di uno dei personaggi più importanti della serie, un'X-Man inglese infilata nel corpo di una telepate asiatica, mezza ninja e molto puerca.
Kid Omega: qui bisogna fare delle distinzioni. Nel film Kid Omega è il mutante dal cui corpo spuntano le spine, un potere preso paro paro da Quill, che era in forza alla nuova Accademia degli X-Men prima di venire ucciso assieme al 90% dei suoi compagni durante un attacco di Stryker. Nei comics invece, al nome Kid Omega risponde Quentin Quire, un arrogante e potentissimo ragazzetto telepate che ha dato non poco filo da torcere agli X-Men e che ora frequenta di malavoglia la Jean Grey School.
Arclight: storica nemica degli X-Men in quanto membro dei malvagissimi Marauders, è una dei pochi mutanti “minori” che nel film mantengono i loro poteri, nella fattispecie quello di generare scosse sismiche o comunque fortissime onde d’urto battendo le mani.
Glob Herman: nel film compare brevemente assieme agli accoliti di Magneto durante l’attacco ad Alcatraz, prima di essere “curato” da un dardo. Nei comics è uno degli studenti della Jean Grey School ed è dotato di un corpo fatto di paraffina trasparente, attraverso cui si vedono le ossa e gli occhi. Una schifezza d’essere, via, e uno dei mutanti più stupidi e inutili mai creati durante l’inquietante gestione Morrison.
Umani: Tra gli umani nominati nel film segnalo il Segretario della difesa Bolivar Trask, che ha preso evidentemente il nome da colui che nei comics ha inventato i robot cacciatori di mutanti denominati Sentinelle, la genetista ed ex fidanzata di Xavier prima e Banshee poi Moira McTaggert e la dottoressa Kavita Rao, inventore della terribile cura anti-mutante e oggi alleata degli X-Men, almeno nei comics.
Trama: le industrie Worthington hanno trovato una cura che cancellerebbe permanentemente il gene X. Tra mutanti che vorrebbero ritornare normali e altri che vedono la cura come una minaccia, ovviamente scoppia il caos... e gli X-Men si ritrovano decimati e in mezzo ai due fuochi!
Se con X-Men 2 veniva approfondito il discorso del mutante come emblema del "diverso", con questo Conflitto finale viene annullata ogni riflessione e il ruolo degli X-Men si riduce a quello di meri vigilantes ed eroi nell'accezione più ristretta del termine: Magneto e compagnia vogliono uccidere umani e distruggere la cura che renderebbe felici molti mutanti ai quali i poteri pesano particolarmente? Benissimo, mettiamoci tra i cattivi e questa fantomatica cura e speriamo che in questo modo il governo capisca quanto siamo buoni e collaborativi, così forse non la userà come arma. Mi sembra un OTTIMO piano. A questo esilissimo canovaccio, che poi è un mero pretesto per far sfilare sullo schermo tutti quei mutanti che negli altri due film non avevano trovato spazio, si aggiunge una gestione a dir poco talebana dei personaggi e delle trame lasciate in sospeso da Bryan Singer, con mutanti amatissimi che prendono decisioni inaudite (Rogue su tutti) ed altri che schiattano come se non fossero mai serviti all'economia delle storie (non faccio nomi per non spoilerare ma, per quanto mi stiano sulle balle, che diamine! ci voleva comunque un po' di coerenza). Va bene dare un piglio nuovo all'operazione, ma diciamo che hanno un po' esagerato. Nel finale, poi, si assiste ad una tristissima, incoerentissima ed assurda accettazione di tutti gli avvenimenti... salvo che per una scena aggiunta dopo i titoli di coda a mo' di ripensamento.
Quindi cosa rimane di questo Conflitto Finale? Eh beh, quello che probabilmente i realizzatori volevano che rimanesse: gran dispiego di effetti speciali e mutanti come se piovessero. Sui primi posso anche dar loro ragione, sono forse i più ben fatti tra tutti quelli visti nella trilogia e indubbiamente il make-up della Bestia supera quello orrendo visto in X-Men - L'inizio, ma l'effetto pixel sgranato che segue lo scatenarsi della forza Fenice è a dir poco imbarazzante... e nemmeno tanto potente visto che la signora scuoia vivo Wolverine strappandogli tutto tranne i pantaloni. Ma siamo matti?? Ehm, dicevo... Quanto ai nuovi mutanti introdotti, oddio. Il look degli Accoliti di Magneto è zamarro da far schifo, il Fenomeno (per quanto adori Vinnie Jones) sembra un uomo affetto da idrocefalia, con 'sto testone enorme innestato in un corpo normale e ripreso malamente in modo da sembrare più alto delle persone che lo affiancano, le aggiunte di Angelo e Bestia al roster dei buoni vanno dall'assolutamente inutile al vagamente piacevole, di sicuro non toccano le intensità raggiunte da Nightcrawler in X-Men 2. Questa volta, per la gioia dei maschietti, vincono i personaggi femminili: buona l'interpretazione di Famke Janssen nei panni di Fenice in almeno due scene madri, deliziosa la Kitty Pryde di Ellen Page, sempre validissima la pur breve presenza di Rebecca Romijn nei panni di Mystica, mentre ormai Wolverine, Xavier e Magneto sono tre povere macchiette senza nerbo alcuno... un po' come la patetica Rogue di Anna Paquin, l'unico personaggio di cui gli sceneggiatori non hanno veramente capito una mazza. In definitiva, X-Men - Conflitto finale è un film che bisognerebbe vedere solo per dovere di completezza, ma a mio avviso la serie doveva fermarsi a X-Men 2 per poi saltare direttamente all'ottimo spin-off X-Men - L'inizio. Se non siete iper-appassionati eviterei... a meno che, certo, non vogliate a tutti i costi vedere i capelli di Tempesta finalmente realizzati in maniera umana, come viene sottolineato anche durante un dialogo.
Di Patrick Stewart (Prof. Charles Xavier), Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto), Halle Berry (Ororo Munroe/Tempesta), Famke Janssen (Jean Grey), James Marsden (Scott Summers/Ciclope), Anna Paquin (Marie/Rogue), Rebecca Romijn (Raven Darkholme/Mystica), Shawn Ashmore (Bobby Drake/Uomo Ghiaccio), Olivia Williams (Moira McTaggart), Aaron Stanford (John Allerdyce/Pyro), Vinnie Jones (Cain Marko/Fenomeno), Ellen Page (Kitty Pryde/Shadowcat) e Michael Murphy (Warren Worthington II) ho già parlato ai rispettivi link.
Brett Ratner è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Rush Hour – Due mine vaganti, Colpo grosso al Drago Rosso - Rush Hour 2, Red Dragon, Rush Hour: missione Parigi e un episodio di Prison Break. Anche produttore, attore e sceneggiatore, ha 43 anni e un film in uscita.
Parecchi sono gli ospiti "televisivi" della pellicola: sotto il make-up della Bestia troviamo il Frasier dell'omonima serie, l'attore Kelsey Grammer; Ben Foster, ovvero l'Angelo, ha partecipato a diversi episodi di Six Feet Under e al film 30 giorni di buio, Dania Ramirez (Callisto) ha ripreso il ruolo di "mutante" in Heroes, l’uomo multiplo Eric Dane è in forza al cast di Grey’s Anatomy e Ken Leung/Kid Omega è stato invece l’odioso Miles di Lost. Daniel Cudmore e il piccolo Cameron Bright invece, che interpretano rispettivamente Colosso e Pulce, sono finiti poi a fare i vampiri nella saga di Twilight. Immancabile, ovviamente, Stan Lee, il vicino di casa dei Grey che si vede strappare di mano l'innaffiatoio... ma stavolta compare persino l'effettivo creatore dei nuovi X-Men, Chris Claremont, nei panni del vicino con la falciatrice. Halle Berry, invece, avrebbe rifiutato di riprendere il ruolo di Tempesta, sia per problemi con Bryan Singer sia per la staticità del personaggio: la fanciulla ha cambiato idea dopo l'arrivo di Ratner (l'ultima scelta dopo che erano stati chiamati registi come Darren Aronofski, Joss Whedon, Alex Proyas, Zack Snyder e Matthew Vaughn, tutti diversamente impegnati), la promessa che Tempesta avrebbe avuto un ruolo maggiore nel film e, soprattutto, dopo il giusto flop dell'orrendo Catwoman, che la vedeva protagonista. Certo, se Singer fosse rimasto avremmo avuto una gatta di marmo a recitare in meno e un film decisamente migliore, visto che la trama originale prevedeva uno scontro col Club Infernale (e una Regina Bianca interpretata nientemeno che da Sigourney Weaver!!) deciso a servirsi della Fenice e il suicidio finale di quest'ultima. Inoltre avremmo avuto anche il ritorno di Nightcrawler e la comparsa di un giovane Gambit che si sarebbe conteso con l'Uomo Ghiaccio il cuore di Rogue, insomma, una meraviglia! E invece.. ciccia! Vabbé. X-Men - Conflitto finale segue ovviamente X-Men e X-Men 2 (che vi consiglio di guardare se il film vi fosse piaciuto) mentre dalle costole della serie hanno avuto origine i due spin-off X-Men: Le origini - Wolverine e X-Men: L'inizio a cui presto seguiranno The Wolverine (in uscita in Italia a giugno 2013) e X-Men - Giorni di un futuro passato, che dovrebbe essere pronto per il 2014. ENJOY!
L'angolo del Nerd (o del gnégnégné, fate voi):
Henry "Bestia" McCoy: membro degli X-Men originali. Intelligentissimo, nato con piedoni e manone ma senza pelo, a furia di sperimentare su sé stesso è diventato anche peloso e blu. Prima somigliava a una scimmia, da qualche anno somiglia a un leone ma l'indole più meno è sempre la stessa. Dopo aver mandato a spigolare Ciclope durante la saga Scisma, ha deciso di diventare uno degli insegnanti della Jean Grey School per giovani dotati e milita anche nei Vendicatori. Ah, in giro c'è anche una Bestia nera, esule dell'Era di Apocalisse. Diffidate dalle imitazioni.
Cain "Fenomeno"Marko: fratellastro di Charles Xavier e nemico storico degli X-Men, era il legame col demone Cyttorak a renderlo inarrestabile. In tempi recenti il demone si è legato però a Colosso e teoricamente Marko dovrebbe essere rimasto senza poteri, ma con la Marvel non si sa mai.
Warren "Angelo" Worthington III: membro degli X-Men originali, dopo anni passati a svolazzare qua e là tirandosela da ricco playboy è finito con le ali amputate. Il malvagio Apocalisse (potentissimo mutante mai apparso nei film) gliele ha sostituite con alucce di metallo organico senziente e lo ha trasformato nel bluastro Cavaliere Morte, per un po' è stato cattivo, poi è tornato buono, etc. etc. Ultimamente questo lato oscuro, per così dire, era tornato a sopraffarlo ma ci hanno pensato i membri della nuova X-Force a farlo secco. E' risorto senza ricordi e con i poteri di un vero Angelo di Dio. La questione è ancora avvolta nel mistero e al momento il personaggio è tornato a far parte degli studenti della nuova Jean Grey School per giovani dotati.
Callisto: altro che bellona incredibile, nel fumetto è un donnino bruttarello e con la benda sull'occhio. Nel film si picchia volentieri con Tempesta in omaggio ai comics, dove le due si sono sfidate per decidere chi avrebbe guidato i Morlock, gruppo di mutanti reietti che vivevano nelle fogne. Scontata la vittoria di una Tempesta senza poteri, che poi aveva lasciato Callisto come vice-capo. Sinceramente, non ho mai capito i poteri della tizia, credo avesse solo dei supersensi o giù di lì, ma di sicuro non ha mai rintracciato mutanti come fa nel film (quel potere ce l'aveva Calibano, un altro dei Morlock).
Jamie "Uomo multiplo" Madrox: mutante dotato del potere di generare infinite copie di sé stesso (ognuna con la propria personalità ahimé!), è nato come “malvagio” e poi si è evoluto, soprattutto grazie alle sante mani di Peter David, in uno dei personaggi più complessi e meravigliosi al momento in circolazione. Attualmente è a capo della X-Factor Investigations.
Pulce: mutantino deforme e Morlock dotato del potere di annullare quelli altrui. Spesso in coppia con l'altro mostrillo Artie, al momento sono senza poteri, persi in qualche limbo narrativo.
Psylocke: nel film ha il potere di fondersi con le ombre e compare per qualche minuto tra i mutanti Omega raggruppati da Magneto. Nei fumetti parliamo di uno dei personaggi più importanti della serie, un'X-Man inglese infilata nel corpo di una telepate asiatica, mezza ninja e molto puerca.
Kid Omega: qui bisogna fare delle distinzioni. Nel film Kid Omega è il mutante dal cui corpo spuntano le spine, un potere preso paro paro da Quill, che era in forza alla nuova Accademia degli X-Men prima di venire ucciso assieme al 90% dei suoi compagni durante un attacco di Stryker. Nei comics invece, al nome Kid Omega risponde Quentin Quire, un arrogante e potentissimo ragazzetto telepate che ha dato non poco filo da torcere agli X-Men e che ora frequenta di malavoglia la Jean Grey School.
Arclight: storica nemica degli X-Men in quanto membro dei malvagissimi Marauders, è una dei pochi mutanti “minori” che nel film mantengono i loro poteri, nella fattispecie quello di generare scosse sismiche o comunque fortissime onde d’urto battendo le mani.
Glob Herman: nel film compare brevemente assieme agli accoliti di Magneto durante l’attacco ad Alcatraz, prima di essere “curato” da un dardo. Nei comics è uno degli studenti della Jean Grey School ed è dotato di un corpo fatto di paraffina trasparente, attraverso cui si vedono le ossa e gli occhi. Una schifezza d’essere, via, e uno dei mutanti più stupidi e inutili mai creati durante l’inquietante gestione Morrison.
Umani: Tra gli umani nominati nel film segnalo il Segretario della difesa Bolivar Trask, che ha preso evidentemente il nome da colui che nei comics ha inventato i robot cacciatori di mutanti denominati Sentinelle, la genetista ed ex fidanzata di Xavier prima e Banshee poi Moira McTaggert e la dottoressa Kavita Rao, inventore della terribile cura anti-mutante e oggi alleata degli X-Men, almeno nei comics.
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