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martedì 28 aprile 2015

Avengers: Age of Ultron (2015)

E finalmente anche io sono riuscita ad andare a vedere l'attesissimo Avengers: Age of Ultron, diretto e co-sceneggiato da Joss Whedon! Questa seconda avventura dei Vendicatori sarà stata all'altezza della prima? Segue recensione senza spoiler!


Trama: desideroso di proteggere la Terra, Tony Stark da inavvertitamente vita ad un programma senziente chiamato Ultron che, contrariamente alle aspettative del suo creatore, diventerà una pericolosissima minaccia per gli Avengers...


Nel 2012 The Avengers era stato il colpaccio definitivo della Marvel che, dopo una serie di film poco esaltanti dedicati ai singoli personaggi (a parte quelli di Iron Man), era riuscita ad imbroccare il giusto mix di azione, divertimento ed introspezione creando una pellicola a dir poco epica nel suo genere (e sottolineo nel suo genere, non stiamo a raccontarci di aver davanti un capolavoro della cinematografia mondiale). Logico pensare che le aspettative per questo Age of Ultron fossero alle stelle ma sarei una bugiarda se dicessi di averlo apprezzato quanto il suo blasonatissimo fratello maggiore. Il problema, neanche a dirlo, è una sorta di naturale ripetitività delle situazioni e il fatto che i personaggi, bene o male, fanno quello che ci si aspetta da loro, con conseguente perdita di quella sensazione di freschissima novità che mi aveva colpita come il pugno di Hulk durante la visione di The Avengers. Nonostante quest'inevitabile e soggettiva "perdita di meraviglia" mi sono però goduta alla grandissima Age of Ultron proprio per il fatto che avesse dentro tutto quello che volevo e che mi sarei aspettata da Joss Whedon, ovvero fantasmagoriche scene d'azione condite da abbondante morte e distruzione soprattutto durante le grandiose sequenze finali ambientate nell'immaginaria città di Sokovia (ma anche l'Hulk scatenato in Wakanda non scherza affatto, anzi!!), mirabolanti effetti speciali sempre più impressionanti e perfetti, ironia dosata in tempi e modi capaci di dare vita a piccole sequenze cult (al di là delle battute di Tony Stark, davanti alle quali bisogna sempre levarsi il cappello, quanto è mortale la gag del martello?), riferimenti nerd piazzati al punto giusto e senza esagerare e, soprattutto, un'innata capacità di dare a tutti i personaggi lo spazio necessario per esprimersi al meglio. Sotto i riflettori ci sono sì i "soliti" pezzi grossi Iron Man, Capitan America, Thor e Hulk che, come sempre, fanno faville, ma il bello di Age of Ultron è che questa volta c'è spazio anche per approfondire la personalità di personaggi "minori" ma non per questo meno affascinanti.


Joss Whedon ha giustamente sentito il bisogno di dare identità e coesione a questi Vendicatori che, ricordiamolo, non sono gli X-Men uniti da una causa comune ma un gruppo di egocentrici o solitari che perseguono ognuno i propri scopi; l'aspetto più intelligente di Age of Ultron nonché quello che lo diversifica a The Avengers è dunque la scelta di spingere questi eroi a scavare dentro sé stessi e mettersi in discussione rispetto al gruppo, mostrando lati inediti e sorprendenti di personaggi misteriosi come Vedova nera o Occhio di falco, dotati di abilità meno "eclatanti" rispetto a quelle dei loro compagni ma non per questo meno indispensabili alla squadra. Molto introspettivo è anche lo stesso Ultron, un Pinocchio 2.0 che appena nato è già colmo di risentimento e dolore nei confronti del suo un creatore e di una specie che vorrebbe sì salvare, ma a suo modo, portandola prima all'estinzione totale. Nonostante gli intenti grandiosi, questo nuovo villain a dire la verità è privo di quella caratteristica di "minaccia definitiva", di quell"aura potentissima" in grado di angosciare protagonisti e spettatori che lo avrebbe reso indimenticabile, però mi è piaciuto tantissimo per l'incredibile umanità che si riusciva a scorgere appena sotto la superficie metallica (d'altronde parliamo di James Spader, mica pizza e fichi). Sicuramente mi è piaciuto più del pur interessante ed ambiguo "fratello buono" Visione, che secondo me mostrerà tutto il suo potenziale nei prossimi film dedicati ai Vendicatori, e delle new entry Wanda e Pietro Maximoff; la Scarlet Witch ha dei poteri anche troppo somiglianti a quelli della Jean Grey degli X-Men (d'altronde, è anche vero che rendere visivamente qualcosa di potenzialmente invincibile e complicato come l'"alterazione delle probabilità" sarebbe stato un casino) ma la sua commovente ed esaltante evoluzione "Willowesca" verso il finale mi fa ben sperare per il futuro, mentre il povero sfighé Quicksilver perde pesantemente la sfida col suo omonimo di X-Men: Giorni di un futuro passato, nonostante sia sicuramente più vicino al Pietro cartaceo. Diffettucci a parte, posso quindi affermare tranquillamente che Whedon ce l'ha fatta anche stavolta e che continuerò a volergli bene ancora a lungo... oltre, ovviamente, ad aspettare con gioiosa e nerdissima trepidazione la prossima avventura degli Avengers!


Del regista e co-sceneggiatore Joss Whedon ho già parlato QUI. Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Chris Hemsworth (Thor), Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk ma ovviamente la voce di Hulk trasformato è quella di Lou Ferrigno), Chris Evans (Steve Rogers/Capitan America), Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova nera), Jeremy Renner (Clint Barton/Occhio di falco), James Spader (voce originale di Ultron), Samuel L. Jackson (Nick Fury), Don Cheadle (James Rhodes/War Machine), Aaron Taylor Johnson (Pietro Maximoff/Quicksilver), Paul Bettany (Jarvis/Visione), Cobie Smulders (Maria Hill), Anthony Mackie (Sam Wilson/Falcon), Hayley Atwell (Peggy Carter), Idris Elba (Heimdall), Stellan Skarsgard (Erik Selvig), Thomas Kretschmann (Strucker), Andy Serkis (Ulysses Klaue) e Josh Brolin (Thanos) li trovate invece ai rispettivi link.

Elizabeth Olsen (vero nome Elizabeth Chase Olsen) interpreta Wanda Maximoff/Scarlet. Sorella minore delle vajassissime gemelle Olsen, ha partecipato a film come Red Lights, Oldboy, Godzilla e Captain America: The Winter Soldier. Americana, ha 26 anni e film in uscita tra cui Captain America: Civil War, che dovrebbe uscire l'anno prossimo.


Julie Delpy interpreta Madame B. Francese, la ricordo per film come Killing Zoe, I tre moschettieri, Prima dell'alba, Un lupo mannaro americano a Parigi, Prima del tramonto, Broken Flowers e Before Midnight, inoltre ha partecipato a serie come E.R. Medici in prima linea. Anche sceneggiatrice, regista, produttrice e musicista, ha 46 anni e due film in uscita.


Linda Cardellini (vero nome Linda Edna Cardellini) interpreta Laura. Americana, la ricordo per film come Scooby - Doo, Scooby-Doo 2: Mostri scatenati e I segreti di Brokeback Mountain, inoltre ha partecipato a serie come Una famiglia del terzo tipo, Clueless, Una bionda per papà, E.R. Medici in prima linea e doppiato episodi di Robot Chicken. Ha 40 anni e due film in uscita.


Thanos avrebbe dovuto essere il villain della situazione al posto di Ultron ma giustamente Joss Whedon si è opposto e riusciremo a vederlo scatenarsi solo nel 2018 e 2019, quando usciranno i due film in cui sarà diviso Avengers: Infinity War che, tra l'altro, dovrebbero essere gli ultimi in cui comparirà Robert Downey Jr. nei panni di Iron Man; tagliato fuori da Age of Ultron anche Abominio, visto ne L'incredibile Hulk e interpretato da Tim Roth, che sarebbe dovuto tornare o come villain principale oppure come alleato del robottone. Dai personaggi che non ce l 'hanno fatta passiamo ora agli attori, con Saoirse Ronan che era stata brevemente presa in considerazione per il ruolo di Wanda Maximoff e Lindsay Lohan che non ha giustamente nemmeno passato l'audizione (bella Scarlet drogata!). Detto questo, pronti per il consueto riassuntone della continuity? Daje! Avengers: Age of Ultron segue Iron Man, L'incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor, Captain America - Il primo vendicatore, The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia e la serie Agents of S.H.I.E.L.D: se il film vi fosse piaciuto recuperateli e tenetevi pronti per l'arrivo di Ant-Man, Captain America: Civil War, Dottor Strange, Guardiani della Galassia 2, Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War - Part I, Avengers: Infinity War - Part 2 e probabilmente anche Pantera Nera. ENJOY!

domenica 27 maggio 2012

Quella casa nel bosco (2011)

Da che mondo è mondo, è più facile scrivere recensioni negative che positive. Considerato che, per me, Quella casa nel bosco (The Cabin in the Woods), diretto nel 2011 da Drew Goddard, è probabilmente l'horror più bello dell'ultimo decennio, recensirlo degnamente sarà praticamente impossibile.


Trama: cinque ragazzi decidono di trascorrere un weekend all'interno di una casa nel bosco, appunto. Come nella migliore tradizione horror, quella che doveva essere una rilassante vacanza si trasformerà in un incubo...

Ad aggiungersi alla sostanziale difficoltà di recensire un film bello, divertente, ben scritto e ben diretto come Quella casa nel bosco, si aggiunge quello di dover assolutamente evitare qualsivoglia tipo di spoiler. Purtroppo per me, infatti, il punto di forza della pellicola sta nell'assoluta imprevedibilità della trama, nei colpi di scena inaspettati, nel costante disattendere le aspettative del pubblico: per godersi appieno Quella casa nel bosco bisogna andare al cinema senza sapere assolutamente nulla del film, come per fortuna ho fatto io. E' solo in questo modo che lo spiazzante e divertentissimo meccanismo messo in moto dalla premiata ditta Whedon - Goddard può funzionare e lavorare in perfetta sinergia con le conoscenze e i pregiudizi dello spettatore, soprattuto quello più scafato ed esperto di film horror. Come accadeva infatti negli anni '90 con la saga di Scream, Quella casa nel bosco strizza innanzitutto l'occhio ai fanatici di un certo tipo di cinema, prendendone in giro i cliché, seguendone alla lettera le regole del genere solo per poi riderne, rendendo finalmente giustizia a tutte quelle volte che abbiamo detto "ma perché cavolo devi scendere in cantina, cretino?? Ma quale torno subito, ma perché vi dividete???". A differenza della saga di cui sopra, però, Quella casa nel bosco alza il tiro e mescola ancora più le carte in tavola, annullando i confini tra metacinema e finzione, mescolando un'umorismo quasi surreale ad una storia tremendamente seria.


Nonostante vi siano infatti alcuni momenti comici e assolutamente prosaici, Quella casa nel bosco non è una supercazzola, ma un horror tout court per gente abbastanza preparata. Drew Goddard e Joss Whedon abbondano con omaggi a pellicole più o meno storiche del genere, ma ogni citazione è funzionale alla trama, non è messa lì tanto per accontentare i fan: ogni inquadratura, ogni battuta, ogni gesto o effetto speciale è accuratamente studiato, elemento fondamentale di una sceneggiatura e una regia praticamente perfette, che non danno allo spettatore un attimo di tregua e non smettono di emozionarlo (in positivo o in negativo) nemmeno per un istante. Sono tanti i momenti in cui si ride ma sono parecchi anche quelli in cui si salta sulla poltrona o si rimane semplicemente scioccati ed impotenti a guardare lo schermo, in un crescendo di orrori che si conclude con una grandiosa macellata finale che è semplicemente da antologia, una festa per qualsiasi appassionato di horror che si rispetti. Quella casa nel bosco si distacca inoltre dal concetto di semplice film di genere anche e soprattutto per la bravura della maggior parte degli attori: il veterano Richard Jenkins, con il suo professionalissimo e umanissimo personaggio, si mangia praticamente tutti gli altri, ma Bradley Whitford gli fa da degnissima spalla e, tra le "vittime", Fran Kranz è semplicemente superbo (e anche più figo del pur bellissimo Chris Hemsworth sì, lo so che ho dei gusti del ca...).

Bello lui , appunto! *___*
La recensione potrebbe benissimo finire qui perché di più non potrei scrivere senza riempire il post di spoiler. Vorrei solo spendere due parole da Buffy - addicted quale sono e dire che Quella casa nel bosco è l'ideale evoluzione di tutto quello che Whedon ci ha raccontato in sette stagioni televisive e una cartacea interamente dedicate alla bionda ammazzavampiri. L'universo in cui sono immersi i personaggi del film è il risultato di un mondo senza La Prescelta, di una società non per questo necessariamente negativa ma ancora troppo ancorata ad antiche credenze, superstizioni e pregiudizi. I personaggi di Buffy the Vampire Slayer combattevano ad oltranza nonostante la loro esistenza fosse, per il 90% del tempo, decisamente misera e dolorosa, a prescindere dai mostri sovrannaturali che erano sempre lì lì per minacciare di distruggere il mondo... ma oggi i tempi sono ulteriormente cambiati e con tutte le crepe che stanno disgregando la nostra società quanto sarebbe brutto o sconsiderato scegliere di lasciare semplicemente lo spazio ad altro e dare modo all'umanità di smettere di fare casini e tormentarsi? Con questo dubbio amletico la recensione si chiude e il mio ultimo consiglio è quello di andare assolutamente a vedere Quella casa nel bosco, fosse l'ultima cosa che fate prima dell'Armageddon (o dell'apocalisse zombi, chissà!!).


Di Richard Jenkins (Sitterson), Chris Hemsworth (Curt) e Sigourney Weaver (il direttore) ho già parlato nei rispettivi link.

Drew Goddard (vero nome Andrew Goddard) è il regista e sceneggiatore (assieme a Joss Whedon) della pellicola. Americano, è al suo primo e finora unico lavoro come regista, ma come sceneggiatore ha scritto parecchi episodi di Buffy the Vampire Slayer, Angel, Alias, Lost e il film Cloverfield. Anche produttore e attore, ha 37 anni.


Kristen Connolly interpreta Dana. Americana, ha partecipato a film come E venne il giorno e Revolutionary Road. Anche produttrice, ha due film in uscita.


Fran Kranz (vero nome Francis Kranz) interpreta Marty. Americano, lo ricordo innanzitutto per il suo ruolo di Topher nel telefilm Dollhouse, inoltre ha partecipato a film come Donnie Darko e The Village. Ha 29 anni e quattro film in uscita, tra cui il già citato Much Ado About Nothing, ultima pellicola di Joss Whedon.


Bradley Whitford interpreta Hadley. Americano, ha partecipato a film come La rivincita dei nerds 2, Presunto innocente, Risvegli, Scent of a Woman – Profumo di donna, RoboCop 3, Philadelphia, Il cliente, L’uomo bicentenario e a serie come X – Files, E.R. Medici in prima linea e Malcom. Anche produttore, sceneggiatore e regista, ha 53 anni e tre film in uscita. 


Amy Acker interpreta Lin. Anche lei da ricordare per la sua performance nella serie Dollhouse, ha partecipato a film come Prova a prendermi e a serie come Angel, Supernaturals, How I Met Your Mother, Alias, Ghost Whisperer e CSI. Ha 36 anni e un film in uscita, Much Ado About Nothing.


Tim De Zarn interpeta l’inquietante Mordecai. Americano, ha partecipato a film come I racconti della cripta – Il cavaliere del male, Fight Club, Spider – Man, Non aprite quella porta – L’inizio, Die Hard – Vivere o morire e The Artist, oltre a serie come Hunter, E.R. Medici in prima linea, Più forte ragazzi, CSI, Six Feet Under, Cold Case, Weeds, Criminal Minds, Sons of Anarchy e Lost. Ha 60 anni e un film in uscita.


E ora, un paio di curiosità sul resto del cast. Anna Hutchison, che nel film interpreta la bionda Jules, era il Power Ranger giallo in una delle tremila serie dedicate ai trashissimi combattenti in tutina colorata (nella fattispecie Power Rangers Jungle Fury, del 2008), mentre i Buffy fan all’ultimo stadio come me avranno sicuramente riconosciuto il sempre adorabile Tom Lenk nei panni dello stagista sfigato. Se vi fosse piaciuto Quella casa nel bosco, giocate a “trova il riferimento” e, una volta capite tutte le citazioni, abbuffatevi di horror! Da parte mia, vi posso dire che ho riconosciuto omaggi più o meno evidenti a La mummia (volete quella con Boris Karloff? Ma sì, è carina anche quella con Brendan Fraser!), Venerdì 13, La casa, La casa 2, L’armata delle tenebre, Un lupo mannaro americano a Londra, L’ululato, Hellraiser, The Cube – Il cubo, The Ring (possibilmente quelli giapponesi!), Funny Games (per i titoli di testa), Alien, It, The Strangers, Anaconda, Arack Attack, Al calar delle tenebre, I 13 spettri, Le colline hanno gli occhi, La notte dei morti viventi, Dracula di Bram Stoker e altri ancora che sicuramente non avrò colto… mentre per atmosfere “simili”consiglio i simpatici Tagli al personale, Giovani diavoli e, ovviamente, il primo Scream. ENJOY!, è proprio il caso di dirlo!

sabato 12 maggio 2012

The Avengers (2012)

E fu così che, dopo avere contagiato il mondo intero al grido di “Vendicatori uniti!!” il film The Avengers, diretto da Joss Whedon, ha raggiunto anche me, che avevo giurato di non vederlo mai. Ma, come dice Padre Maronno, mai fare giuramenti simili perché… e se poi te ne penti?


Trama: il malvagio dio Loki riesce a rubare il Tesseract, cubo di origine misteriosa in grado di produrre un’energia praticamente illimitata e aprire varchi su altri mondi. Per sventare la minaccia, il direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury chiama a raccolta Capitan America, la Vedova Nera, Bruce Banner e Iron Man, ai quali si aggiungeranno poi anche Thor e Occhio di Falco…


Il motivo principale per cui avrei volentieri evitato di vedere The Avengers, come ho fatto in effetti per tutti gli Hulk, Captain America e Thor, è sostanzialmente uno solo: questi supereroi mi stanno sulle scatole come i Fantastici 4 e l’Uomo Ragno. Sono personaggi che, su carta, non ho mai potuto soffrire, e tutte le volte che si infilano in qualche crossover con gli X-Men mi viene da piangere. La mera presenza di Robert Downey Jr. mi aveva ovviamente portata a sorvolare e a guardarmi i due esilaranti e bellissimi Iron Man, ma da qui a dare fiducia ad un'intera pellicola dedicata al gruppo di eroi più potente della terra ne passava. Poi, insomma, sono arrivati un trailer della Madonna e recensioni strepitose che mettevano d'accordo un po' tutti, dal nerd allo streppone che dei Vendicatori non sapeva nulla (un po' come me, appunto) e mi sono lasciata convincere ad andarlo a vedere. Inaspettamente, sono uscita dalla sala estasiata, soddisfattissima e pronta a godermi un seguito, se mai ci sarà.


Il pregio maggiore di The Avengers è la sua assoluta fruibilità anche da parte di chi ignora completamente la materia trattata e i film che lo hanno preceduto. A prescindere dalla bellezza degli effetti speciali, dalla fluidità della regia, dall'ottimo utilizzo del 3D, infatti, è il solidissimo lavoro di sceneggiatura che mi ha catturata. Il bravissimo Joss Whedon tira le fila di una vicenda complicata rendendola scorrevole, divertente ed emozionante, inframezzando momenti seri o maggiormente comprensibili dai fan a sequenze di puro intrattenimento che rivelano la fondamentale umanità e imperfezione dei personaggi coinvolti, senza tuttavia snaturarne il carattere: abbiamo così il "solito" Iron Man guascone e geniale, un Bruce Banner impacciato e vergognoso della sua natura di mostro, due pezzi grossi come Thor e Capitan America assolutamente impreparati ad affrontare il mondo che li circonda, una Vedova Nera femminile ed ambigua. L'interazione tra tutti questi eroi è la carta vincente di The Avengers, perché è realistica e per nulla forzata, sia quando si prendono a pugni per mostrare, metaforicamente, "chi ce l'ha più grosso", sia quando si fanno forza o si prendono in giro a vicenda. Indispensabile, a questo proposito, la bravura degli attori. Se su un Robert Downey Jr. sempre più figo e a suo agio nel ruolo di Tony Stark (con tanto di maglietta dei Black Sabbath!) non avevo dubbio alcuno, chi mi ha piacevolmente sopresa sono Mark Ruffalo, perfetto erede di Edward Norton, Tom Hiddleston con la faccetta affilata e il sorrisetto bastardo e Scarlett Johansson, che riesce a non rendere insopportabile un personaggio come la Vedova Nera, che avrebbe tutte le potenzialità per esserlo. Meno incisivi ma comunque perfetti per il ruolo anche Jeremy Renner, Chris Evans e Chris Hemsworth: il primo deve "limitarsi" ad essere un duro di prima categoria, riuscendosi benissimo, gli altri due sono l'incarnazione ideale di un uomo talmente rigido da dar l'idea di andarsene in giro con un perenne bacco infilato nel culo e di un Dio potentissimo ma babbalone, capitato in una terra dove a nessuno frega nulla della sua natura. Il voto 11 va però a Hulk, che in quattro momenti chiave riesce a regalare momenti di assoluta comicità, l'equivalente moderno di un John Belushi che sfonda la chitarra contro il muro in Animal House.


Torniamo un momento più seri ora e soffermiamoci sugli aspetti più tecnici della pellicola. Come ho detto, la regia di Whedon regala delle sequenze d'azione fluidissime, delle scene più statiche ricche di pathos e particolari, infine grandiosi momenti mozzafiato come l'arrivo degli alieni sulla Terra con conseguente distruzione della città. Chapeau agli scenografi, che hanno ricreato un Elivelivolo S.H.I.E.L.D. praticamente perfetto e anche ai costumisti, che sono riusciti a rendere meno ridicoli ed imbarazzanti persino il costumino di Cap e l'elmetto cornuto di Loki. Per una volta, inoltre, lodi sperticate al 3D: è vero che dubito avrebbe fatto differenza se avessero lasciato The Avengers girato normalmente, ma questa volta non ho avuto nemmeno un accenno di mal di testa, la fotografia si è mantenuta luminosa per tutta la durata del film e ammetto che anche i combattimenti finali hanno ottenuto una profondità particolare che li ha resi ancora più avvincenti. Certo, dopo tutti questi elogi qualcosa che mi ha fatto storcere il naso c'è stata, come l'idea francamente imbarazzante che la Vedova Nera potesse combattere dei mostri con due pistolette scrause o il design stesso dei cosiddetti Chitauri e delle loro immonde balene meccaniche, ma sono davvero quisquilie. Anzi, no, non è vero, mi ha intristita anche l'assenza di una parte un po' più consistente per la dolce Miss Pepper e la triste fine toccata ad uno dei miei personaggi preferiti. A prescindere, però, mi sento di consigliare tranquillamente The Avengers a tutti: uomini, donne (soprattutto, fanciulle, andate a vedere quanto ben di Dio!!!), nerd, fighètti, figli dei Vendicatori, fratelli degli X - Men, Marvel - maniaci all'ultimo stadio, gente che la Marvel nemmeno sa cosa sia, veri credenti e beghini falsi. Stavolta la Casa delle Idee ha davvero fatto il botto, signori.


Di Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk, scritturato dopo che Edward Norton ha dato forfait), Gwyneth Paltrow (Ms. Pepper), Samuel L. Jackson (Nick Fury), Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova Nera), Jeremy Renner (Clint Barton/Occhio di falco), Stellan Skarsgaard (Professor Erik Selvig) e Harry Dean Stanton (la guardia che ritrova Hulk a metà film) ho già parlato nei rispettivi link.

Joss Whedon è regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, creatore di uno dei miei telefilm preferiti, Buffy the Vampire Slayer, e scrittore di una delle più belle saghe recenti degli X-Men, come regista ha diretto film come Serenity, lo spezzone post – titoli di coda di Thor ed episodi delle serie Angel, Dollhouse e Glee. Anche produttore e attore, ha 48 anni e un film in uscita, un adattamento del shakespeariano Much Ado about Nothing con Clark Gregg, Alexis Denisof, Nathan Fillion e Tom Lenk tra i protagonisti. Yum!


Chris Evans (vero nome Christopher Robert Evans) interpreta Steve Rogers/Capitan America. Americano, ha partecipato a film come I Fantastici Quattro, I Fantastici Quattro e Silver Surfer, Scott Pilgrim vs. The World, Capitan America: il primo Vendicatore e ha doppiato alcuni episodi di Robot Chicken. Ha 31 anni e tre film in uscita, tra cui un probabile Captain America 2.


Chris Hemsworth interpreta Thor. Australiano, ha partecipato a film come A Perfect Getaway – Una perfetta via di fuga, Thor e l’imminente Quella casa nel bosco; inoltre era tra i protagonisti della soap australiana Home and Away. Ha 29 anni e quattro film in uscita, tra cui Biancaneve e il cacciatore e un probabile Thor 2.


Tom Hiddleston (vero nome Thomas William Hiddleston) interpreta Loki. Inglese, ha partecipato a film come Thor, Midnight in Paris e War Horse. Ha 31 anni e cinque film in uscita, tra cui un probabile Thor 2.


Clark Gregg (vero nome Robert Clark Gregg) interpreta l’agente Phil Coulson. Americano, ha partecipato a film come I soliti sospetti, Magnolia, A.I. intelligenza artificiale, One Hour Photo, Iron Man, Iron Man 2 e Thor, oltre a serie come Le avventure del giovane Indiana Jones, Sex & the City, Will & Grace e CSI: New York. Anche sceneggiatore e regista, ha 48 anni e quattro film in uscita, tra cui un probabile Nick Fury.


Tra le guest star presenti nella pellicola, Lou Ferrigno da la voce a Hulk, Stan Lee compare nei panni del vecchio che dichiara al TG di non credere nei supereroi, la dolce Robin di How I Met Your Mother, alias l’attrice Cobie Smulders, interpreta l’agente Maria Hill ed infine il marito di Allyson Hannighan, Alexis Denisof, già Wesley in Buffy the Vampire Slayers, interpreta l’incappucciato alieno “Altro”. A proposito di mostri ed incappucciati, a metà dei titoli di coda il film continua per mezzo minuto, più o meno, e ci anticipa quello che sarà il prossimo avversario dei Vendicatori in caso di sequel: io pensavo fosse uno Skrull, invece fonti attendibili me lo vendono come Thanos, malvagissimo e praticamente invincibile alieno/semidio dell’universo Marvel. Inoltre, pare che nella versione US del film ci sia una scena alla fine di TUTTI i titoli di coda, dove i Vendicatori mangiano in silenzio il fantomatico Shawarma che Tony era così curioso di assaggiare. Per quanto riguarda futuri sequel, invece, visto il successo internazionale di The Avengers la Marvel ha già annunciato un The Avengers 2, che dovrebbe essere sempre diretto da Joss Wedon e venire subito dopo i futuri Iron Man 3, Thor 2 e Capitan America 2. Nell'attesa, vediamo di recuperare Iron Man e Iron Man 2, io intanto mi userò violenza e cercherò di guardare Thor e Capitan America: il primo Vendicatore. ENJOY!!!

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