mercoledì 24 maggio 2023
Guardiani della Galassia Vol. 3 (2023)
giovedì 5 gennaio 2023
Bolle di Recensioni in streaming: The Guardians of the Galaxy: Holiday Special (2022), Pinocchio (2022), Christmas Bloody Christmas (2022)
Ultimo appuntamento con le recensioni ridotte, necessarie in quanto c'è la concomitanza di un'altra festività e poi si comincia col nuovo anno cinematografico, sempre pieno di novità a cui stare dietro (il che sarà, per me, praticamente impossibile)! Ma niente stress, prendiamoci un momento per respirare e tornare a gettare uno sguardo agli ultimi scampoli di 2022, con un paio di trashate festive e un capolavoro che meritava il grande schermo, il tutto disponibile su varie piattaforme streaming. ENJOY!
The Guardians of the Galaxy: Holiday Special - James Gunn (2022)
Sulla scia degli special natalizi dedicati a Star Wars nei gloriosi anni '80, James Gunn ha regalato la sua strenna a tutti i fan degli assurdi Guardiani della Galassia, mescolando momenti musicarelli (con un paio di canzoni a tema assai pregevoli e divertenti) a una trama imperniata essenzialmente sui due "rincoglioniti" del gruppo, Drax e Mantis. A dimostrazione di quanto la mia memoria legata a tutto ciò che riguarda i film Marvel sia ormai labilissima, non ricordavo affatto la parentela tra Mantis e Peter Quill, ma il sentimento di amore fraterno della prima verso il secondo è il motore di una tipica storia di Natale, dolceamara e fintamente cinica quanto volete ma, in definitiva, edificante e dal lieto fine. Per quanto mi riguarda, lo special vale anche solo per vedere un Kevin Bacon in formissima, ed è stato un breve divertissement perfetto per quelle rarissime mezz'ore di pausa tra un delirio familiar-culinario festivo e l'altro. Onestamente, però, non so come farò se il terzo Guardians of the Galaxy continuerà a tenere sotto i riflettori due beniamini del pubblico così decerebrati, ché 45 minuti vanno anche bene, ma più di due ore rischiano di uccidermi.
Curiosità: mentre è a casa, Kevin Bacon guarda Santa Claus Conquers the Martians, film del 1964 in cui Babbo Natale viene rapito e portato nello spazio, che è esattamente ciò che succederà all'attore di lì a poco.
E' stata l'ultima visione "importante" del 2022, nonché quella che più mi ha devastata a livello emotivo, lasciandomi stremata e singhiozzante su quel finale triste ma necessario. E pensare che ero partita senza troppe aspettative, dopo la sovrabbondanza di adattamenti dell'opera di Collodi usciti negli ultimi anni, nessuno particolarmente entusiasmante, quando non addirittura orribile. Inaspettatamente, invece, il Pinocchio di del Toro, coi suoi personaggi terribilmente umani, pieni di difetti eppure colmi di enorme dignità, mi ha conquistata anche grazie al suo messaggio semplice ma fondamentale; fare "il nostro meglio, e il nostro meglio è il meglio che c'è", tendere una mano gentile al prossimo, accettare la bellezza dell'unicità senza farsi soffocare dal passato e dal rimpianto, tendere verso una libertà magari non perfetta ma squisitamente "nostra", sono concetti potenti che spesso tendiamo a dimenticare e che si sposano perfettamente con una storia raccontata talmente tante volte da avere ormai perso di significato. Per fortuna, del Toro l'ha rinfrescata, infondendole nuova vita attraverso temi, visioni e cliché a lui carissimi, che ne hanno rinnovato la magia e il fascino (anche molto macabro e crudelmente ironico), ulteriormente accentuati dalla bellezza di una stop motion fluida ed elegante, popolata da pupazzini dettagliatissimi e dal sapore gotico. Un piccolo gioiello animato, che avrebbe meritato di essere distribuito al cinema, non su Netflix. A caval donato non si guarda in bocca, avete ragione, ma è comunque un peccato.
Curiosità: durante le riprese di La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, Cate Blanchett ha detto a Guillermo del Toro che avrebbe voluto partecipare come doppiatrice, ma l'unico personaggio libero rimasto era la scimmia Spazzatura. L'attrice ha accettato il ruolo senza indugio, dichiarando al regista "Farei qualunque cosa. Per te, interpreterei persino una matita". That's love, folks!
Dopo un capolavoro animato, concludiamo con un dignitosissimo esempio di B-Movie horror, gentilmente offerto da Joe Begos. Non ci sono grandi idee o grandi stravolgimenti qui, giusto un mix sanguinolento tra gli slasher a tema natalizio e Terminator, perché il fulcro della storia è il malfunzionamento di un robot militare riciclato come Babbo Natale per centri commerciali, che un giorno sbrocca male e trasforma ogni persona in potenziale minaccia da eliminare nel modo più rapido, efficace e splatter possibile. Se non vi piacciono i personaggi chiacchieroni persi in dialoghi citazionisti e cool e detestate l'estetica di Begos, fatta di luci al neon che fendono ambienti altrimenti scuri, nemmeno fossimo in una discoteca zeppa di colori acidi in grado di friggere le retine, state quanto più lontano possibile da Christmas Bloody Christmas, altrimenti a fine anno recuperatelo e divertitevi a passare un Natale cinematografico alternativo, rozzo e brutale, da veri metallozzi amanti dell'horror!
Curiosità: il regista Joe Begos interpreta Benny, il vicino a cui viene distrutta la macchina.
martedì 17 agosto 2021
The Suicide Squad - Missione suicida (2021)
Quale modo migliore per festeggiare la riapertura del multisala di Savona se non andando a vedere The Suicide Squad - Missione suicida (The Suicide Squad), diretto e sceneggiato dal regista James Gunn?
Trama: il governo americano riunisce la squadra di antieroi nota come Suicide Squad per recuperare una pericolosissima arma da un piccolo paese del Sud America...
Ci sarebbero poi da scrivere righe intere sullo stile di Gunn, ovviamente, sul profumo di B-Movie che la patina glamour dei grandi nomi e dei bellissimi effetti speciali non riesce a nascondere del tutto, ma anche sulla raffinatezza con cui, per esempio, uno dei confronti più importanti del film viene mostrato riflesso su un lucidissimo elmo (abbandonato per un motivo ben preciso) invece che inquadrato direttamente. Eredi diretti dei b-movie sono in primis Starro, colorato ed esageratissimo eppure lo stesso capace di fare rabbrividire per il terribile destino riservato alle sue vittime, ma in generale tutto lo stuolo di "cattivi" lo è, popolato com'è di personaggi che non avrebbero affatto sfigurato in un action anni '80 fatto di militari spietati, ribelli sudaticci e Paesi dai nomi inventati; l'intera sequenza in cui Bloodsport e soci si addentrano nella giungla mentre lui e Peacemaker si sfidano con omicidi sempre più elaborati avrebbe fatto invidia sì a Schwarzenegger e Stallone ma soprattutto ai più trash Norris, Seagal e Van Damme, mentre il presidente belloccio "col mostro tra le gambe" è l'ennesimo sbeffeggiamento a quel genere di boss finali che nei vecchi film di cassetta avrebbe messo in scacco i nostri eroi nell'ultimo confronto prima di venire brutalmente sconfitto. E non vogliamo parlare dei membri della Suicide Squad? Uno più esilarante e interessante dell'altro, tutti in grado di non sfigurare davanti all'ormai "solita" Harley Queen, con Idris Elba che calcioruota fino allo spazio siderale quel mollusco di Will Smith e Polka-Dot Man che, assieme alla sua mamma, diventa il personaggio più adorabile di tutto il film, degnamente accompagnati dai "soliti" caratteristi che ormai Gunn si porta giustamente dietro ovunque e da un paio di new entries deliziose, tra le quali la carinissima Ratcatcher 2, lenta a rapire il cuore dello spettatore ma capacissima di non lasciarlo più andare. Voto dieci allo splatter esagerato e alla bella colonna sonora (la vittoria spetta alla nenia à la Rosemary's Baby che accompagna la visita all'acquario del meraviglioso King Shark e che, onestamente, avrei detto appartenere a qualche horror anni '70 mentre invece è stata composta per il film) mentre se dovessi per forza trovare un difetto segnerei un paio di forzatissimi e ridicoli dialoghi a base di volgarità assortite e poi SPOILER macheccazzovipareilcasodifaremorirecosìMichaelRookerlWeaselBoomermaddaiporcoddue! FINESPOILER Molto poco per non richiedere a gran voce James Gunn dietro ad ogni singolo film DC da ora e per sempre.
Del regista e sceneggiatore James Gunn ho già parlato QUI. Michael Rooker (Savant), Viola Davis (Amanda Waller), Nathan Fillion (T.D.K.), Sean Gunn (Weasel/Calendar Man), Margot Robbie (Harley Quinn), Idris Elba (Bloodsport), David Dastmalchian (Polka-Dot Man), Sylvester Stallone (voce originale di King Shark), Alice Braga (Sol Soria), Peter Capaldi (Thinker) e Taika Waititi (Ratcatcher) li trovate invece ai rispettivi link.
Joel Kinnaman interpreta Rick Flag. Svedese, ha partecipato a film come Millenium - Uomini che odiano le donne e Suicide Squad. Ha 42 anni.
domenica 8 aprile 2018
The Belko Experiment (2016)
Trama: i dipendenti dell'azienda Belko vengono rinchiusi negli uffici della ditta a Bogotà e costretti a partecipare ad un sanguinoso gioco con una sola, semplicissima regola: uccidi o sarai ucciso.
Uno dei thriller-horror recenti (anche se ormai parliamo del 2006!) che non mi stanco mai di riguardare e di cui conservo un ottimo ricordo è Severance - Tagli al personale, gioiellino britannico che vi consiglio di recuperare se ancora non lo aveste fatto. Nonostante le premesse e il modo in cui si dipana la trama siano notevolmente diversi, The Belko Experiment me lo ha ricordato molto, soprattutto durante le sequenze introduttive nelle quali vengono "presentati" i dipendenti della Belko e vengono appena accennate dinamiche relazionali che diventeranno molto importanti col prosieguo del film, con un microcosmo aziendale fatto di persone che si sopportano a malapena ma sono costrette a convivere come minimo otto ore al giorno, di amicizie e relazioni amorose difficili, di alleanze nate in base all'ufficio in cui ci si trova e di naturali coalizioni contro l'autorità costituita, qualunque essa sia. Lavorando io in un'azienda, trovo sempre affascinanti gli horror che sfruttano questo ambiente per mettere ansia e The Belko Experiment, almeno all'inizio, contiene abbondanti wit ed umorismo nero e presenta situazioni a me molto familiari, cosa che me lo ha reso ancora più simpatico, soprattutto quando le naturali divisioni presenti all'interno del personale cominciano a palesarsi nel loro aspetto più sanguinoso. Senza fare troppi spoiler, i dipendenti della Belko, misteriosa azienda americana con sede a Bogotà, un giorno si ritrovano costretti a scegliere alcuni "capri espiatori" da uccidere e sacrificare in base alle istruzioni di una voce sconosciuta appropriatasi dell'interfono, mentre l'edificio che ospita l'azienda viene chiuso ermeticamente. Impiegati, donne delle pulizie, manutentori, superiori e guardie si ritrovano dunque tutti sulla stessa barca, costretti da un terrore innominabile a fare delle scelte morali discutibili ma necessarie, così da riuscire a superare tutte le fasi di un gioco spietato e tenersi stretta la vita; se da una parte c'è gente talmente ferma nelle proprie convinzioni che nemmeno il panico riesce a spingerla a compiere le azioni più turpi, dall'altra c'è chi nega l'evidenza ma anche, ahimé, chi non ha nessuna voglia di soccombere e ci mette pochissimi istanti a trasformarsi in una belva assetata del sangue di chi un tempo era collega e amico e non tutti gli sviluppi psicologici dei personaggi sono facilmente prevedibili, vi avviso.
| Ma ciao! <3 |
Del regista Greg McLean ho già parlato QUI. John Gallagher Jr. (Mike Milch), John C. McGinley (Wendell Dukes), Sean Gunn (Marty Espenscheid), David Dastmalchian (Lonny Crane), Gregg Henry (La voce) e Michael Rooker (Bud Melks) li trovate invece ai rispettivi link.
Tony Goldwyn (vero nome Anthony Howard Goldwyn) interpreta Barry Norris. Americano, ha partecipato a film come Venerdì 13: parte VI - Jason vive, Ghost - Fantasma, Poliziotto in blue jeans, Il rapporto Pelican, Gli intrighi del potere - Nixon, Il collezionista, Il sesto giorno, L'ultimo samurai, L'ultima casa a sinistra e a serie quali Hunter, I racconti della cripta e Dexter; come doppiatore, ha lavorato in Tarzan. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 47 anni e un film in uscita.
Un paio di righe per la rubrica "Dove li ho già visti?". Adria Arjona, che interpreta Leandra, era la fidanzata dello sbirro giovane nella seconda stagione di True Detective, il cicciotto James Earl, che interpreta la guardia Evan, era Chamberlain Jackson nella seconda stagione di Scream Queens e infine Abraham Benrubi, alias Chet Valincourt, è l'indimenticabile centralinista Jerry di E.R. - Medici in prima linea. James Gunn, oltre a scrivere il film, avrebbe dovuto dirigerlo ma alla fine ha rinunciato perché, anche a causa del divorzio in corso, non voleva rimanere impegnato mesi sul set di un film così violento e così alla fine la palla è passata a Greg McLean. Detto questo, se The Belko Experiment vi fosse piaciuto recuperate Battle Royale, Severance - Tagli al personale e anche The Experiment. ENJOY!
mercoledì 3 maggio 2017
Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)
PENSIERINO PRE-POST 2: Invece di sottotitolare i titoli di testa, che è una cosa inguardabile, preoccupatevi di mettere in bocca a Stallone un congiuntivo, altrimenti il povero Amendola mi si rivolta nella tomba. Vergogna al quadrato.
Sono fuori allenamento e ancora un po' preda dei fumi del sake nipponico quindi non so come uscirà fuori questo post su Guardiani della Galassia Vol. 2 (Guardians of the Galaxy Vol. 2), diretto e co-sceneggiato dal regista James Gunn e visto appena tornata dalla vacanza giapponese, dopo un bel merendino del primo maggio. Sopportate qualunque delirio, please.
Trama: Peter Quill, alias Star-Lord, incontra il suo vero padre proprio quando i Guardiani della Galassia sono in guerra con i Sovereign, decisi a uccidere Peter e compagnia a causa di un furto compiuto dal procione Rocket...
Può non piacere lo stile demenziale ma è indubbio che Guardiani della Galassia, arrivato al secondo capitolo, sia probabilmente l'unica "serie" all'interno del MCU capace di imprimersi nella memoria degli spettatori per alcune caratteristiche che lo differenziano dai suoi fratellini cinematografici e non sarà facile per Anthony e Joe Russo, né soprattutto per gli sceneggiatori di Avengers: Infinity War, ritagliare all'interno del film uno spazietto riconoscibile per Star-Lord e compagnia. Meno frenato rispetto al primo capitolo, James Gunn in questo vol. 2 del suo Awesome Mix è riuscito a spingere ancor più l'acceleratore del camp e del trash, sia visivamente che per quel che riguarda dialoghi e sceneggiatura, senza dimenticare però di regalare allo spettatore un degnissimo film di avventura e, soprattutto, inserendolo elegantemente nella continuity del MCU con una serie di rimandi, scene post credits e dettagli che probabilmente saranno stati colti nella loro interezza solo da un Marvel fan all'ultimo stadio o da un espertone come il Dottor Manhattan. Il che, intendiamoci, non è garanzia di un film interamente riuscito, eh. Diciamo anzi che Guardiani della galassia vol. 2 ha tanti difetti quante sono le stelle in cielo (o i pianeti nella Galassia), soprattutto nel primo tempo, durante il quale ho pensato troppo spesso alle ormai storiche recensioni di Leo Ortolani. La prima parte del Vol. 2 è infatti un lungo film comico-demenziale, niente di più, niente di meno. Divertente, fatto di dialoghi brillanti, tempi comici perfetti, momenti esilaranti durante i quali Drax e Baby Groot diventano gran mattatori, soprattutto quando il primo interagisce con Star-Lord o Mantix, ma purtroppo anche zeppo di sequenze in cui il momento che dovrebbe essere serio diventa una cialtronata, un po' come se durante La scelta di Sophie entrasse di corsa Boldi a scoreggiare, lasciando lo spettatore come minimo perplesso. Mi sono ritrovata spesso a sorridere indulgente più che a spaccarmi di risate, pensando "sì, haha, però adesso vogliamo tirar fuori un po' di ciccia?" e anche se il mio cervellino di scimmia è stato blandito dalla presenza di Hasselhoff, Howard il papero e una colonna sonora bellissima (ah, l'adorata Brandy, ah, l'adoratissima My Sweet Lord) ammetto che alla fine del primo tempo avevo sulla testa un punto interrogativo grosso come una casa.
Per fortuna, nel secondo tempo Gunn riesce a cambiare un po' registro, puntando su alcuni confronti emozionanti (quello tra Gamora e Nebula ma soprattutto quello tra Rocket e Yondu), su interessanti ragionamenti legati al termine "famiglia" e su un paio di momenti realmente commoventi, ingredienti necessari a conferire sostanza al film e soprattutto a personaggi che rischiavano di non cambiare di una virgola rispetto al primo capitolo. In questo modo, sono riuscita a godere come si deve degli omaggi ai videogame, alle serie televisive e alla fantascienza anni '80, delle comparsate d'eccezione e anche dello scontro finale col malvagio della pellicola, villain che è risultato lo stesso un po' deboluccio ma non totalmente disprezzabile. In tal senso, Kurt Russell è stata una scelta di casting azzeccata (nonostante il ringiovanimento iniziale al computer mi abbia devastata dalle risate) ma chi esce davvero a testa alta da tutta l'operazione, a differenza della povera Mantis trasformata in bimbo asiatica scema come un tacco e tolto Stallone a cui basta la sola presenza scenica per farmi pregare Gunn di dedicare un intero film al suo personaggio (oltre ad una pellicola tutta per Howard il papero, ça va sans dire), è un grandissimo Michael Rooker che, assieme a Rocket e Baby Groot, conquista le scene più memorabili dell'intera pellicola e si riconferma uno dei migliori caratteristi viventi. Detto questo, non vorrei che pensiate che il film non mi sia piaciuto, anzi. Torno a confermare ciò che ho scritto all'inizio, e cioè che Guardiani della Galassia Vol. 2 è un film che merita di essere visto innanzitutto per passare una serata divertentissima con tutta la famiglia (il film è adatto ai bambini, li farà impazzire) e poi perché stavolta la sfacciataggine di Gunn non ha limiti e tocca le corde degli amanti del trash in un modo che rende impossibile non volergli bene. Con buona pace di chi, come me, vorrebbe i film Marvel più simili a quel trionfo di Logan, un po' meno brigittebardòbardò e un po' più "siam peccatori ma figli tuoi, o santa Vergine prega per noi". Ma diciamo che quei cazzoni dei Guardiani non li vedrei bene a deprimersi assieme al canadese artigliato e ai suoi umanissimi problemi.
Del regista e co-sceneggiatore James Gunn ho già parlato QUI. Chris Pratt (Peter Quill/Star-Lord), Zoe Saldana (Gamora), Dave Bautista (Drax), Vin Diesel (voce di Baby Groot), Bradley Cooper (voce di Rocket), Michael Rooker (Yondu), Karen Gillan (Nebula), Sylvester Stallone (Stakar Ogord), Kurt Russell (Ego), Elizabeth Debicki (Ayesha), Rob Zombie (uno dei Ravager), Seth Green (voce originale di Howard il papero), Ving Rhames (Charlie-22), Michael Rosenbaum (Martinex), Michelle Yeoh (Aleta Ogord), Jeff Goldblum (Grandmaster) e David Hasselhoff (Zardu Hasslefrau) li trovate invece ai rispettivi link.
Chris Sullivan interpreta Taserface. Americano, ha partecipato a film come Chi è senza colpa, Morgan e a serie come Stranger Things. Anche produttore e sceneggiatore, ha 37 anni e due film in uscita.
Sean Gunn interpreta Kraglin ed è l'attore che "sostituisce" Rocket sul set. Americano, fratello di James Gunn, ha partecipato a film come Tromeo & Juliet, Guardiani della galassia e a serie quali Angel, Una famiglia del terzo tipo, Una mamma per amica, Glee, Bones e Una mamma per amica: di nuovo insieme. Anche sceneggiatore e produttore, ha 43 anni e un film in uscita, Avengers: Infinity War.
La canadese Pom Clementieff, che interpreta Mantis, tornerà assieme al resto del cast nel già citato Avengers: Infinity War mentre tra le guest star della pellicola figurano nientemeno che Miley Cyrus come voce di Mainframe e ovviamente Stan Lee in quelli dell'astronauta. Tra gli attori rimasti fuori dal film figurano invece Gary Oldman, Viggo Mortensen, Christoph Waltz, Christopher Plummer, Max von Sydow e Liam Neeson, tutti papabili per il ruolo di Ego, rifiutato con certezza solo da Matthew McConaughey. Parliamo un attimo di continuity: Guardians of the Galaxy vol. 3 arriverà dopo Avengers: Infinity War e dovrebbe ragionevolmente coinvolgere il personaggio di Warlock, intravisto in una delle scene post credits del vol. 2 mentre pare che gli eventi di questo secondo capitolo della saga siano da collocare quattro anni prima di Infinity War e un anno prima di Age of Ultron. Per non saper né leggere né scrivere, prima della visione di Guardiani della Galassia vol. 2 consiglio quindi il recupero non solo di Guardiani della galassia ma anche di Iron Man, Iron Man 2, Thor, Captain America - Il primo vendicatore, The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier, Avengers: Age of Ultron , Ant-Man, Captain America: Civil War e Doctor Strange. ENJOY!
mercoledì 29 ottobre 2014
Guardiani della Galassia (2014)
Trama: il mercenario e ladro Peter Quill, detto Starlord, ruba un potentissimo artefatto senza conoscerne il vero valore e senza sapere che il malvagio alieno Ronan progetta di utilizzarlo per distruggere un intero pianeta. Sulle tracce di Starlord si mettono quindi Gamora, ex alleata di Ronan, i due mercenari Rocket e Groot e il taurino Drax, che vuole vendicarsi di Ronan...
Guardiani della Galassia è stato davvero una bella sorpresa. Chi s'immaginava che, con un cast di personaggi praticamente sconosciuti sia al grande pubblico che a molti lettori di comics (me compresa) la Marvel riuscisse a tirare fuori un film in grado di coniugare divertimento, un pizzico di epicità, grandi effetti speciali e persino qualche lacrima? Sicuramente non io, che sono andata a vederlo giusto per il trailer che utilizzava le note di Hooked on a Feeling e schiaffava in bella vista il musetto incazzoso di un procione armato di fucile ma sotto sotto sposavo lo scetticismo Ortolaniano e temevo una gigantesca e pacchiana belinata. E invece, nonostante Guardiani della Galassia non sia l'erede di Star Wars come molti critici tendono a spacciarlo, mi sono divertita un sacco e mi sono anche affezionata ad un paio di personaggi, nella fattispecie il procione Rocket e soprattutto il dolcissimo alberone Groot, un essere talmente magico ed espressivo che gli Ent di Peter Jackson sono stati costretti a chinare il capo e ammettere la sconfitta. Non è tutto oro quello che luccica, ci mancherebbe, soprattutto a livello di trama: il film è un po' troppo lungo e la durata si sente, soprattutto perché manca un villain degno di questo nome, in grado impedire allo spettatore una visione tranquilla (Ronan sarà anche pazzo ma, diciamocelo, ha il carisma di una patata, meglio Thanos che si vede poco ma ti fulmina con uno sguardo), poi molte cose vengono date per scontate, tanto che il mio compagno di visione dopo dieci minuti mi ha sussurrato un costernato "Non ci sto capendo niente!", ma piano piano la matassa si dipana. Anche se sicuramente Gunn poteva osare di più a livello di trash ed umorismo corrosivo, il film prosegue abbastanza scorrevole tra un'esplosione, una mossa di wrestling e una fuga mirabolante, in mezzo alle quali la Disney riesce persino ad infilarci un positivo elogio dell'amicizia e della famiglia e, soprattutto, le risate e le gioie cinefil-nerd (Footloose è una continua fonte d'ispirazione!) si sprecano.
Non ho visto Guardiani della Galassia in 3D ma per quel che mi riguarda gli effetti speciali in generale e in particolare la computer graphic che anima i personaggi sono di prim'ordine; la barriera delle navicelle di Nova Prime è impressionante mentre Rocket (tutto pelosino e giustamente incazzoso!) e Groot (a cui basta uno sguardo per esprimere molte più emozioni degli attori in carne ed ossa) sembrano veri, tanto da surclassare buona parte del cast. Se Bautista, infatti, è perfetto quanto Michael Rooker per il ruolo, rispettivamente, di gigante buono e carogna intergalattica, i due protagonisti Pratt e Saldana non brillano né per carisma né per espressività mentre la marea di guest star eccellenti (Glenn Close e Benicio Del Toro su tutti) risultano abbastanza sacrificate. Tutto questo renderebbe Guardiani della Galassia un film carino, divertente e nulla più ma per fortuna ci sono la colonna sonora e un sacco di citazioni anni '80 ad alzarne il livello qualitativo; per buona parte della pellicola, infatti, si canticchia e si balla sulla poltrona grazie all'inseparabile Awesome Mix Vol.1 di Quill, mentre una lacrima nostalgica scende furtiva ad annebbiare la vista, soprattutto quando un certo personaggio si scatena sulle note di I Want You Back dei Jackson Five. A proposito di personaggi, OVVIAMENTE, non lasciate la sala prima della fine dei titoli di coda e preparatevi ad un'ovazione di livello "Chuck Norris che compare ne I Mercenari", magari incrociando le dita perché QUELL'altro personaggio possa venire recuperato nel prossimo, delirante film Marvel. Per concludere, Guardiani della Galassia è un ottimo antipasto per quello che sarà il filmone dell'anno prossimo, The Avengers: Age of Ultron, e se la Marvel sarà abbastanza furba da lasciare le redini di un eventuale sequel a giovani autori del calibro di James Gunn (magari con un po' più di libertà creativa, meno vincolati alle direttive della Casa del Topo) potrebbe anche uscire un capolavoro. Io, di sicuro, se ci saranno di nuovo Groot e Rocket mi fionderò a vederlo!
Del regista e co-sceneggiatore James Gunn, che compare nei panni di un Sakaaran, ho già parlato QUI. Chris Pratt (Peter Quill), Zoe Saldana (Gamora), Bradley Cooper (doppiatore originale di Rocket), Michael Rooker (Yondu Udonta), John C. Reilly (Dey), Glenn Close (Nova Prime), Benicio Del Toro (il Collezionista), Gregg Henry (il nonno di Quill), Josh Brolin (non compare nei credits ma è lui Thanos), Rob Zombie (anche lui non accreditato, doppia in originale il navigatore dei Ravager), Seth Green (sempre non accreditato, è la voce originale di QUEL personaggio che compare dopo i titoli di coda) e Nathan Fillion (l'alieno che Groot prende per il naso) li trovate ai rispettivi link.
Dave Bautista (vero nome David Michael Bautista Jr.) interpreta Drax. Americano, famoso principalmente come wrestler, ha partecipato a film come Il re scorpione 3 - La battaglia finale, L'uomo con i pugni di ferro e Riddick. Ha 45 anni e tre film in uscita.
Vin Diesel (vero nome Mark Sinclair Vincent) è il doppiatore originale di Groot. Americano, lo ricordo per film come Salvate il soldato Ryan, Pitch Black, Fast and Furious, Compagnie pericolose, xXx, The Chronicles of Riddick, Fast & Furious - Solo parti originali, Fast & Furious 5, Fast & Furious 6 e Riddick, inoltre aveva già lavorato come doppiatore per Il gigante di ferro. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 47 anni e tre film in uscita.
Lee Pace interpreta Ronan. Americano, ha partecipato a film come Lincoln, Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato e Lo Hobbit - La maledizione di Smaug. Ha 35 anni e tre film in uscita tra cui l'imminente Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate, in cui interpreta Thranduil.
Karen Gillan interpreta Nebula. Scozzese, ha partecipato a film come Oculus - Il riflesso del male e a serie come Doctor Who. Ha 27 anni e tre film in uscita.
Djimon Hounsou interpreta Korath. Originario del Benin, ha partecipato a film come Stargate, Il gladiatore, In America, Blueberry, Constantine, Blood Diamonds e a serie come Beverly Hills 90210, E.R. Medici in prima linea e Alias. Anche produttore, ha 50 anni e sette film in uscita tra cui l'ennesima versione di Tarzan.
L'elenco di guest star presenti in Guardiani della Galassia è praticamente infinito: Laura Haddock, che interpreta la madre di Starlord, era comparsa brevemente anche in Capitan America - Il primo Vendicatore, l'onnipresente Stan Lee è il vecchiaccio laido che Rocket spia in compagnia di una donzella aliena, Peter Serafinowicz, ovvero l'odioso Pete di Shaun of the Dead, interpreta Saal, Sean Gunn, fratello del regista James, veste i panni di Kraglin e, soprattutto, è stato il modello per la motion capture con cui è stato realizzato Rocket, Alexis Denisof torna dopo The Avengers come servo di Thanos mentre il fondatore della Troma Lloyd Kaufman lo potete vedere tra i carcerati all'interno della prigione. Anche Robert Downey Jr. avrebbe dovuto comparire brevemente nei panni di Iron Man se nel frattempo non avesse annunciato che non avrebbe mai più ripreso il ruolo; fortunatamente, Robertino ci ha ripensato e nei prossimi anni lo vedremo ancora come Tony Stark! Tra i cambiamenti all'interno del cast invece c'è da dire che Djimon Hounsou si era offerto per il ruolo di Drax e Lee Pace per quello di Quill ma entrambi sono poi finiti ad ingrossare le fila dei cattivi. Per finire, se Guardiani della Galassia vi fosse piaciuto preparatevi perché nel 2017 dovrebbe uscire il seguito, nel frattempo però recuperate tutti i film Marvel usciti finora: Iron Man, L'incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor, Captain America - Il primo vendicatore, The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier! ENJOY!
mercoledì 11 settembre 2013
Comic Movie (2013)
Trama (versione internazionale*): due ragazzi decidono di giocare all'insopportabile e saccente fratellino haker un tiro mancino. Per fargli abbandonare l'inseparabile portatile e zepparglielo di virus lo attirano fuori da camera sua con la richiesta di cercare un film assolutamente introvabile e proibito (nonché inventato sul momento), ovvero Movie 43. Dopo vari tentativi, che portano alla visione di filmati al limite dell'indecenza, salta fuori che la pellicola esiste davvero... e potrebbe scatenare la fine del mondo!
*La trama riportata si riferisce alla versione internazionale del film. Negli USA la cornice è leggermente più sensata e vede un regista (Dennis Quaid) completamente folle cercare di vendere Movie 43 a un produttore (Greg Kinnear) presentandogli man mano tutti gli spezzoni che lo compongono e conta, tra le guest star, anche Seth MacFarlane. Nel DVD di Comic Movie, inoltre, è stato inserito anche Find Our Daughter, episodio che ha per protagonisti Julianne Moore e Tony Shalhoub.
Partiamo dal titolo, vah. Comic Movie è l'ovvio tentativo italiano di attirare quei poveri gonzi che vanno al cinema solo per vedere quei tristissimi film/parodia che scimmiottano le mode del momento come Superhero Movie, Epic Movie, Scary Movie, etc. etc. Poveri gonzi, diffidate dagli infingardi distributori perché nonostante l'umorismo di bassa lega sia più o meno simile Comic Movie è una raccolta di cortometraggi tenuti malamente assieme da una cornice "narrativa" che li lega l'uno all'altro, non c'eentrano nulla né i fumetti né la comicità. A quelli che invece, come me, sapevano a cosa sarebbero andati incontro, dico solo che i gran nomi di richiamo presenti nella pellicola pregheranno i loro dei perché i fan si dimentichino del loro coinvolgimento in quello che, a conti fatti, è uno dei film meno divertenti, più noiosi, patetici e disgustosi del globo terracqueo. Una roba che, al confronto, F is for Fart è un serio e nobile capolavoro dell'avanguardismo giapponese. Detto questo, cercate di seguirmi in questo excursus delle storie presenti in Comic Movie (seguono alcuni SPOILER ma chissenefrega, insomma. Se non volete leggerli saltate al sesto paragrafo).
Comic Movie mi ha fatto ridere all'inizio. Non posso dire di no, sarei falsa come Giuda se negassi l'evidenza. Ammetto anche che la storia di contorno mi ha incuriosita perché volevo davvero sapere dove sarebbero andati a parare con la questione del Movie 43. Quindi, andiamo con ordine. Il cortometraggio con Hugh Jackman e Kate Winslet è quello che, cronologicamente, è stato girato per primo ed è servito da esca per distributori e attori famosi nel corso dei dieci anni di gestazione di questa mmmmerda. Indubbiamente, fa stramazzare al suolo dalle risate soprattutto per le facce che fa la Winslet davanti ad un Jackman sempre bellissimo ma con un difetto fisico a dir poco imbarazzante e funziona perché basato su uno sketch vecchio come il cucco: nessuno si accorge di tale difetto o comunque tutti scelgono di ignorarlo tranne la protagonista, che si ritrova sempre più in difficoltà. Segue l'altrettanto simpatico Homeschooled, con Naomi Watts e quel gran figo di Liev Schreiber che decidono di educare il figlio adolescente a casa, fungendo non solo da insegnanti ma anche da bulli, primi amori e quant'altro. Una roba surreale che mi ha strappato altre grasse risate, così come ha fatto la prima sequenza di The Proposal... almeno finché la proposta della svampita Anna Faris (Will you poop on me?) non viene messa in atto. E' un mio limite, lo so, ma l'umorismo scatologico a base di scoregge e cacca (non merda, c'è differenza!!) non mi fa affatto ridere. Così come mi intristisce vedere Richard Gere e Uma Thurman nei ruoli più sputtananti della loro carriera, il primo nei panni del manager che si ritrova a dover combattere contro la stupidità degli adolescenti che vorrebbero scoparsi il primo IPod fatto come una donna vera e la seconda in quelli di un'imbarazzante Lois Lane stalkerata da Superman in quella che potrebbe essere la peggiore presa in giro di sempre del rapporto tra Batman e Robin. Per fortuna arrivano le meravigliose accoppiate Kieran Culkin/Emma Stone e Chloe Moretz/Christopher Mintz-Plasse a risollevare l'atmosfera con due simpatici sketch abbastanza piacevoli e originali... se non fosse che a dare il carico a coppe e affossare definitivamente Comic Movie ci pensano gli ultimi quattro cortometraggi, che meritano per questo un paragrafo a parte.
Happy Birthday vede il bellissimo Gerard Butler nei panni di un lepricauno. La cosa non fa ridere, il corto è di una deficienza rara e scommetto quel che volete che il doppiaggio italiano non riuscirà a riprodurre l'unico elemento piacevole, ovvero l'accento "oirish" del nanetto. Il finale poi è l'equivalente di una di quelle barzellette sporche e idiote che raccontano gli ultimi derelitti del pianeta quando al bar la conversazione langue, sul serio. Segue Truth or Dare, con un'imbarazzante Halle Berry alla quale dovrebbero venire frantumati i denti con l'immeritato Oscar vinto ormai troppi anni fa. L'apice del becerume viene toccato quando, nel corso delle sfide (di una deficienza incredibile su una scala da 0 a Zach Galifianakis in Una notte da leoni) tra lei e il tizio con cui ha un appuntamento al buio, la signora Berry prepara il guacamole con la tetta destra o decide di trasformarlo in un cinese. Mamma mia, le matte risate, guarda. Mel Brooks, prendi esempio e vergognati. Non bastasse questo capolavoro di umorismo, ecco arrivare l'insignificante Victory's Glory, che vorrebbe parodiare quei film dove la squadra composta da outsider vince la partita dopo un edificante discorso del coach e lo fa mettendo in bocca a quest'ultimo parolacce, banalità e incitazioni a percuotere col fallo gli avversari (sic). Ancora non vi basta? Credete davvero che nulla possa superare il cattivo gusto di vedere esplodere un uomo investito e poi immerso nelle sue feci? O, ingenue creature! Dopo i titoli di coda vi aspetta Beezel, un simpatico gatto animato gay e in odore di Troma che si sodomizza da solo con uno spolverino mentre guarda il suo padrone fare sesso con la fidanzata! Dov'è Fritz il gatto? Vatti a nascondere, cartonetto per educande!! E potrei continuare per ore, ma anche no.
Madonna quanto ho scritto. E ciò è male perché mi si dice che un bravo critico, cosa che effettivamente non sono, è in grado di condensare le sue opinioni in poche righe. Ok. Questo film è Lammerda©. Buono solo per lo spezzone con la Winslet e Jackman e per i due finti spot dal gusto assurdo che richiama molto quello de I Griffin, il resto non ha ragione di essere. Come ho detto, non fa ridere. E un film comico che non fa ridere, giusto per mettersi allo stesso livello di Comic Movie, è utile come un chiulo senza buco.
| Ecco la fine che merita Comic Movie... |
Peter Farrelly è il regista della “cornice” originale del film e degli episodi The Catch e Truth or Dare. Americano, ha diretto pellicole come Scemo & più scemo, Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene, Osmosis Jones e Amore a prima svista. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 57 anni e in progetto il film Dumb and Dumber To, al momento in fase di pre-produzione.
Steven Brill è il regista della “cornice” del film e dell’episodio IBabe. Americano, ha diretto pellicole come Little Nicky – Un diavolo a Manhattan e Without a Paddle – Un tranquillo weekend di vacanza. Anche attore, sceneggiatore e produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Steve Carr è il regista dell’episodio The Proposition. Americano, ha diretto film come Il dottor Dolittle 2 e L’asilo dei papà. Anche produttore, ha 51 anni e un film in uscita.
Anna Faris interpreta Vanessa. Americana, la ricordo per film come Scary Movie, Scary Movie 2, Lost in Translation, Scary Movie 3, I segreti di Brokeback Mountain, Scary Movie 4 e My Super Ex-Girlfriend, inoltre ha partecipato alla serie Friends. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 37 anni e un film in uscita.
Chris Pratt interpreta Jason. Americano, ha partecipato a film come Wanted - Scegli il tuo destino, Jennifer's Body, Zero Dark Thirty e alla serie The O.C. Ha 34 anni e quattro film in uscita tra cui Lego - The Movie e Guardians of the Galaxy.
Richard Gere (vero nome Richard Tiffany Gere) interpreta il capo nell'episodio IBabe. Americano, ex sex symbol degli anni '80/'90, lo ricordo per film come American Gigolo, Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman, Sommersby, Il primo cavaliere, The Jackal, Se scappi ti sposo, Autumn in New York, Il Dottor T & le donne, The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra, Chicago e Hachiko - Il tuo migliore amico. Anche produttore e regista, ha 64 anni e un film in uscita.
Uma Thurman (vero nome Uma Karuna Thurman) interpreta la finta Lois Lane. Qui parliamo di una delle muse di Tarantino nonché una delle mie attrici preferite, che ricordo per film come Le relazioni pericolose, Pulp Fiction, Batman & Robin, Gattaca - La porta dell'universo, I miserabili, The Avengers - Agenti speciali, Vatel, Kill Bill, Be Cool e My Super Ex-Girlfriend. Anche produttrice e sceneggiatrice, ha 43 anni e quattro film in uscita tra cui Nynphomaniac, ma quello che stiamo aspettando tutti con ansia è Kill Bill 3, annunciato ma sempre rimandato!!
Will Graham e Rusty Cundieff sono altri due registi impelagati nel progetto di cui tuttavia non ho mai sentito parlare mentre James Duffy, regista di SuperHero Speed Dating, ha all’attivo solo il corto che lo ha ispirato, Robin’s Big Date. Un altro segmento tratto da un corto già esistente (Machine Child) è l’interessante Machine Kids, usato come una sorta di “pubblicità progresso” e diretto da Jonathan Van Tulleken, regista di alcuni episodi della serie Misfits. Passiamo ora agli altri attori più o meno famosi coinvolti nel progetto: nel corso del film troviamo Jack McBrayer, lo stagista della serie 30 Rock, la Veronica Mars Kristen Bell, la voce originale del griffiniano Joe, Patrick Warburton, la star della serie Jackass Johnny Knoxville, il comico inglese Stephen Merchant, quella vajassa di Snookie e il protagonista dei tre Transformer Josh Duhamel. Ci hanno invece visto lungo e hanno mandato al diavolo il progetto George Clooney (che avrebbe dovuto recitare nei panni di sé stesso), Colin Farrell (interpellato per il ruolo del leprecauno) e persino i campioni del cattivo gusto Ray Parker e Matt Stone, creatori di South Park, che avrebbero dovuto dirigere uno degli episodi. Ringraziate inoltre, per una volta, l’audience americana che ha bocciato durante un test screening l’episodio dove Anton Yelchin interpretava un necrofilo perché non voglio nemmeno sapere dove sarebbero andati a parare! Detto questo, non saprei cosa consigliarvi se vi fosse piaciuto Comic Movie. Forse un buon psichiatra? ENJOY!!