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venerdì 19 febbraio 2016

Zoolander 2 (2016)

So che siamo in tempo di Oscar ma non si può sempre e solo parlare di film seri. Nell'attesa che di andare a vedere quel Deadpool per cui ho già una scimmia mutante nutrita a chimichanga sulla schiena, beccatevi un post su Zoolander 2, diretto e co-sceneggiato da Ben Stiller.


Trama: sono passati quindici anni dall'ultimo film e Derek Zoolander è diventato un eremita a seguito di terribili eventi che hanno coinvolto sua moglie, suo figlio e persino il biondo Hansel. I due ex modelli vengono però richiamati sulle passerelle e si ritrovano coinvolti in un complotto legato alla morte di alcune popstar...


Iniziamo il post con una premessa MOLTO importante: se non vi è piaciuto Zoolander, se non amate questo genere di film supercazzola, se non tollerate la comicità assolutamente demenziale e/o priva di qualsivoglia satira, critica, riflessione, smettete pure di leggere, tanto nulla di ciò che scriverò potrà convincervi ad andare a vedere Zoolander 2. Che, per inciso, mi è piaciuto molto, nei limiti della belinata che è, ovviamente, e forse soprattutto perché sono una di quelle persone che non ha elevato il primo film a cult della vita. Al grido di "squadra che vince non si cambia!" e addirittura "sceneggiatura che vince non si cambia!" Ben Stiller si è limitato a prendere personaggi e situazioni di Zoolander, immaginare come gli stessi sarebbero cambiati dopo una decina di anni, trascinarli all'interno di un mondo della moda che, complici anche le nuove tecnologie, si rinnova completamente nel giro di mezza stagione (tanto che quello che era cool la settimana prima, dopo sette giorni è già demodé) ed esasperare al limite estremo le gag più riuscite del capostipite. Stop. Zoolander 2 è praticamente Zoolander all'ennesima potenza, niente di più e niente di meno, un'ininterrotta serie di momenti WTF affidati quasi interamente alla natura clueless dei "bellissimi" Derek e Hansel, con qualche stoccata all'acqua di rose al jet set internazionale (diciamo che in questo senso a Stiller e Theroux è piaciuto vincere molto facile, come dimostra l'iniziale comparsata di Justin Bieber) e una sottotrama da film action che è un mero pretesto narrativo per appoggiare le suddette gag a qualcosa di tangibile, onde evitare che gli spettatori si perdano nel marasma di espressioni "belle belle in modo assurdo" del protagonista.


Non vi sto ovviamente ad anticipare NULLA di quei cinque o sei momenti genuinamente esilaranti presenti nel film, meriterei di venire arrestata dalla divisione Fashion dell'FBI se lo facessi. Posso solo dire che Zoolander 2 sfrutta forse più che nel primo capitolo le comparsate dei VIP che si sono prestati al gioco (Pénelope Cruz compare persino nella locandina ma il vincitore assoluto di TUTTO - e non a caso - è un favoloso Benedict Cumberbatch) e anche il tempo che ormai si riflette in maniera abbastanza impietosa sui volti dei due protagonisti Stiller e Wilson è una componente fondamentale della trama. L'ambientazione italiana, o per meglio dire romana, ricatapulta lo spettatore all'interno di una Dolce Vita, più che di una Grande Bellezza, quasi d'antan e l'omaggio a vecchi film come Vacanze Romane è palese, così come sono palesi i rimandi non solo a 007 ma anche e soprattutto a Guerre stellari ed Austin Powers, celebrato in una sfacciatissima scena di bacio slinguazzato. Quel che manca a Zoolander 2 (anche se il mio ragazzo non è proprio d'accordo) è però quell'elemento un po' "froSCio" che era parte integrante del primo film, quel modo tutto particolare di mescolare immagini da videoclip ad una colonna sonora molto azzeccata; sì, qualche timido tentativo lo troviamo anche qui (il finto spot con Naomi Campbell è geniale quanto il destino finale di Mugatu) ma si tratta soprattutto di rimandi al vecchio Zoolander e lasciano un po' il tempo che trovano. Per finire, vi consiglio di non andare a vedere Zoolander 2 al cinema e di recuperarlo in lingua originale: tolta la voce di Pino Insegno, al quale voglio sempre molto bene, l'adattamento italiano sfiora l'imbarazzante. Mi rendo conto di quanto sia difficile rendere un modo di parlare probabilmente astruso come quello del personaggio Don Atari nella nostra lingua ma infilarci uno "stica" ogni due per tre non mi è parso il modo migliore e lo stesso vale per l'imbarazzante "figoso" messo in bocca a Zoolander, che mi ha causato la stessa pelle d'oca di quando Fabio Volo dice "cioé...ficofico" in Kung Fu Panda. Orrore vero, altro che "bello bello in modo assurdo"!


Del regista e co-sceneggiatore Ben Stiller, che interpreta ovviamente anche Derek Zoolander, ho già parlato QUI. Penélope Cruz (Valentina), Christine Taylor (Matilda Jeffries), Kristen Wiig (Alexanya Atoz), Benedict Cumberbatch (Tutto), Justin Theroux (è il co-sceneggiatore della pellicola ma anche il DJ malvagio), Milla Jovovich (Katinka), Will Ferrell (Mugatu), Owen Wilson (Hansel), Jerry Stiller (Maury Ballstein) e John Malkovich (Skip Taylor) li trovate invece ai rispettivi link.


Tra i VIP che compaiono nel ruolo di se stessi segnalo la futura Betsy Braddock Olivia Munn, Susan Sarandon, l'immancabile Billy Zane, Justin Bieber, Demi Lovato, Katy Perry, Kiefer Sutherland, Anna Wintour, Lenny Kravitz, Naomi Campbell, Sting, Kate Moss, Susan Boyle, Tommy Hilfiger, Valentino, M.C. Hammer, Mark Jacobs e Skrillex (solo per citare quelli che ho riconosciuto) mentre in piccoli ruoli compaiono anche la modella rumena Madalina Diana Ghenea e il cantante Mika. Ovviamente, detto questo, se il film vi fosse piaciuto recuperate il primo Zoolander, ENJOY!

domenica 14 febbraio 2016

Zoolander (2001)

Siccome questa settimana è uscito il sequel, ho deciso di recuperare Zoolander, diretto nel 2001 dal regista Ben Stiller.


Trama: Derek Zoolander è un modello ormai in declino e un gruppo di non meglio identificati "pezzi grossi della moda" decidono di fargli il lavaggio del cervello e sfruttarlo per uccidere il primo ministro della Malesia...



All'epoca dell'uscita di Zoolander lo avevo un po' snobbato, vuoi perché ero nella fase "aulica" della mia cinefilia, vuoi perché il genere comico-demenziale non mi ha mai fatta impazzire. Negli anni (ne sono già passati ben 15!) non sono mai riuscita a guardare Zoolander per intero, sempre e solo qualche esilarante spezzone con l'aggiunta di battute ripetute tra amici e colleghi oppure ragguardevoli foto scovate su internet: effettivamente, credo non esista NESSUNO che non abbia incontrato almeno una volta l'Espressione Magnum scorrendo le bacheche Facebook degli amici. Quindi, è stato solo qualche giorno fa che mi è capitato di guardare consapevolmente Zoolander, dall'inizio alla fine e, pur non essendone rimasta entusiasta quanto mi sarei aspettata, devo ammettere di essermi fatta parecchie, grasse risate. La storia segue un canovaccio assai simile a quello di un cult come The Anchorman e di altri film interpretati da Will Ferrell (non a caso, presente anche in questa pellicola); la trama di Zoolander racconta infatti le peripezie di un divo ormai in declino, in questo caso un modello, ovviamente vanesio e decerebrato, che si ritrova a dover affrontare una situazione potenzialmente pericolosissima senza fondamentalmente capire una mazza di quello che sta accadendo. Zoolander segue lo schema di altri film simili anche nell'affiancare al protagonista almeno un personaggio dal Q.I. normale (qui c'è la giornalista del Times Matilda Jeffries, nonché moglie di Ben Stiller nella realtà) e altre "spalle" più o meno decerebrate come lui; essendo il film ambientato, in questo caso, all'interno del mondo della moda, una simile condizione viene soddisfatta facilmente ed ecco che Zoolander si ritrova affiancato dallo svanito amico/rivale Hansel, dai favolosi coinquilini Rufus, Brint e Meekus (troppo poco, ahimé), dalla tristissima famiglia di minatori e ovviamente dal "cattivissimo" Mugatu, che gli ruba la scena spesso e volentieri. La critica ad un mondo fatto di apparenza e vanità è corrosiva ma anche troppo didascalica e compiaciuta per credere che davvero quello della moda sia un universo detestato da Stiller, piuttosto si ha l'impressione che l'attore volesse "vincere facile" e, soprattutto, divertirsi ricamando sull'improvvisa fama di un personaggio inventato da lui e Drake Sather per un paio di speciali televisivi della VH1.


Detto questo, Stiller è semplicemente esilarante nei panni di Derek Zoolander, non tanto per la natura assolutamente clueless del personaggio quanto proprio per l'espressività dell'attore, con la sua duckface unita a due occhioni azzurri e spalancati (l'espressione Blue Steel, attenzione!!) e l'atavica incapacità di "girare a sinistra". A dargli manforte c'è un cast di attori e guest star che farebbe impallidire produzioni ben più blasonate. Agli amici di sempre Owen Wilson (perfetto nel ruolo del biondo Hansel), Vince Vaughn (è irriconoscibile ma è uno dei fratelli di Zoolander) e Will Ferrell (il migliore, Mugatu e i suoi vezzi da primadonna fanno piegare in due dalle risate) si aggiungono infatti attoroni del calibro di Milla Jovovich e Jon Voight ma, in generale, ogni scena del film conta l'apparizione di perlomeno UN personaggio famoso nei panni di se stesso, "gente" come David Bowie o Billy Zane pronta a prendersi in giro e a dare un'immagine assolutamente surreale del proprio modo di vivere, oppure VIP che si "limitano" semplicemente a metterci la faccia, anche non accreditati. I vivacissimi e abbondanti costumi giocano una parte importantissima nella riuscita del film, anche perché trucco e parrucco di Zoolander, Hansel, Mugatu e compagnia sono talmente improbabili e allo stesso tempo, ahimé, assurdamente plausibili che sarebbe impensabile fare senza, in una parodia del mondo della moda, ma anche la colonna sonora non è da sottovalutare: il mood della pellicola è interamente all'insegna di melodie festaiole e un po' gaye anni '80/'90 e azzardati remix che toccano pezzacci quali la fondamentale Relax, Let's Dance, Wake me Up Before You Go-Go, Call Me e molte altre hit piacione. Visto Zoolander, sono davvero curiosa di capire cosa potrebbe raccontare ancora il seguito e, onestamente, temo molto la fregnaccia fuori tempo massimo ma devo anche ammettere che l'Espressione Magnum mi ha conquistata... quindi spero in un'espressione ancora più bella, bella, bella in modo assurdo.


Di Ben Stiller, regista, co-sceneggiatore e volto di Derek Zoolander, ho già parlato QUI. Owen Wilson (Hansel), Will Ferrell (Mugatu), Milla Jovovich (Katinka), Alexander Skarsgård (Meekus), James Marsden (John Wilkes Booth) e Vince Vaughn (Luke Zoolander) li trovate invece ai rispettivi link.

Christine Taylor interpreta Matilda Jeffries. Americana, moglie di Ben Stiller, ha partecipato a film come Giovani streghe, Palle al balzo - Dodgeball, Tropic Thunder e a serie come Dallas, Bayside School, Blossom, Ellen, Friends, My Name is Earl e Hannah Montana; come doppiatrice, ha lavorato nelle serie American Dad! e Phineas e Ferb. Ha 45 anni e un film in uscita.


Jerry Stiller (vero nome Gerald Isaac Stiller) interpreta Maury Ballstein. Americano, padre di Ben Stiller,  ha partecipato a film come Airport 75, Su e giù per i Caraibi, Grasso è bello, Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy, Hairspray: Grasso è bello e a serie come Love Boat, La signora in giallo, L'ispettore Tibbs, Hercules e Sex and the City. Anche produttore e regista, ha 89 anni e un film in uscita.


David Duchovny interpreta J.P. Prewitt. Indimenticabile agente Fox Mulder della serie X-Files, lo ricordo anche per film come Una donna in carriera, ... non dite a mamma che la babysitter è morta!, Beethoven, Charlot - Chaplin, Kalifornia, X-Files - Il film, Evolution e X-Files: Voglio crederci; inoltre, ha partecipato ad altre serie come I segreti di Twin Peaks, Millenium, Sex and the City, Californication e lavorato come doppiatore in uno storico episodio de I Simpson. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 56 anni.


Jon Voight (vero nome Jonathan Vincent Voight) interpreta Larry Zoolander. Americano, lo ricordo per film come Un uomo da marciapiede, Un tranquillo weekend di paura, Tornando a casa (che gli è valso l'Oscar come miglior attore protagonista), Heat - La sfida, Anaconda, L'uomo della pioggia, Nemico pubblico e Il mistero dei templari; inoltre, ha partecipato a serie come 24. Anche produttore, sceneggiatore e regista, ha 78 anni e quattro film in uscita tra cui Animali fantastici e dove trovarli.



Tra le celebrità che sono riuscita a vedere e soprattutto riconoscere (tolti ovviamente i mitici David Bowie e Billy Zane, graziati da due comparsate un po' più lunghe e significative!) segnalo Donald Trump, Christian Slater, Cuba Gooding Jr., Natalie Portman, Fabio, Lenny Kravitz, Gwen Stefani, Paris Hilton, Fred Durst, Winona Ryder e Donatella Versace mentre Andy Dick è irriconoscibile nei panni della massaggiatrice Olga, piccolo cammeo che si è ritagliato per non aver potuto accettare il ruolo di Mugatu. Inoltre, assieme al padre e alla moglie di Ben Stiller ci sono anche la madre Anne Meara (la donna che colpisce Mugatu con un uovo), la sorella Amy Stiller (una degli amici nel loft di Hansel) e il fratellastro Mitch Winston (il regista di una pubblicità). Probabilmente furioso per non essere stato infilato nel novero delle guest star, quella pazza di Bret Easton Ellis ha invece deciso di citare in giudizio Stiller e compagnia perché la trama di Zoolander sarebbe molto simile a quella del suo romanzo Glamorama; la contesa è stata risolta fuori dai tribunali ed è morta lì, probabilmente con l'aiuto di una vagonata di dollari. Bah. Detto questo, se Zoolander vi fosse piaciuto andate a vedere il secondo capitolo e aggiungete Palle al balzo - Dodgeball, Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy, Talladega Nights - The Ballad of Ricky Bobby e Starsky & Hutch. ENJOY!

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