Visualizzazione post con etichetta saw. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta saw. Mostra tutti i post

venerdì 3 novembre 2023

Saw X (2023)

Ho lasciato passare Halloween poi sono andata al cinema a vedere Saw X, diretto dal regista Kevin Greutert. Vi avviso, non sarà una recensione seria e c'è persino qualche spoiler qui e là. 


Trama: condannato a morire da un cancro allo stadio avanzato, John Kramer va in Messico, attirato dalla promessa di una cura miracolosa. La speranza lascia però presto spazio all'orrore...


Oh, che bene, dopo 19 anni ci siamo arrivati. La glorificazione di John Kramer è giunta con il decimo episodio, signori, ma non nascondiamoci dietro un dito, ci hanno preparato con almeno sette dei film precedenti, togliendo il primo e lo spin-off Spiral: Jigsaw, il maniaco omicida che ti costringe a scegliere se perdere una mano o morire male, nel caso tu abbia osato mettere la macchina in divieto di sosta sotto casa sua, è un buono, siamo noi a non averlo mai capito. Hanno provato a dircelo in tutte le salse, mettendo di mezzo la pazza Amanda e il bovino Hoffman, ma comunque questi ultimi prendevano ordini da lui, quindi la cosa veniva lasciata ancora nell'ambiguità, non eravamo proprio sicuri-sicuri che John fosse una brava, sfortunata persona. Adesso ne abbiamo la certezza, grazie all'ottimo escamotage narrativo già utilizzato nell'"onestissimo" L'uomo nel buio - Man in the Dark, per cui basta prendere un villain deprecabile e metterlo contro una persona ancora più orribile, una completamente priva di codice d'onore, anche distorto, una persona brutta capace di fare male a malati terminali, bambini e forse anche animali. Che importa se detta brutta persona, nella sequenza migliore del film, sottolinea la natura essenzialmente ipocrita e paracula di Kramer, convinto fino alla morte di agire solo per il bene degli altri e, soprattutto, di avere le mani pulite perché lui comunque una possibilità di sopravvivere te la dà, sei tu (o perché sei minchione o perché non hai abbastanza volontà di sopravvivere), al limite, che non riesci a superare la versione horror di Giochi senza frontiere nell'abbondante lasso di tempo di ben TRE minuti; in pratica, le uniche, somme verità della saga le hanno dette Amanda nel film in cui è stata fatta passare per matta, e l'antagonista di Saw X, quindi si sono perse nel fischiettare innocente degli sceneggiatori che, guarda là!, ci hanno distratti col trucco della folaga. D'altronde, l'inizio e la fine di Saw X sono costruiti come una puntata particolarmente triste de Il medico in famiglia e Tobin Bell sta talmente sciupato e malinconico in volto (per non parlare di make-up ed abiti dei coinvolti nella truffa di cui finisce vittima Kramer, che bloccano ogni possibile empatia dello spettatore) che è impossibile non volerlo abbracciare ed adottarlo come un dolce nonnino.
 

Dunque, constatato che la trama di Saw X è imbarazzante (al di là delle questioni morali, non statevi nemmeno a chiedere come faccia un malato terminale a costruire trappole allucinanti all'interno di un magazzino non suo, anche volendoci mettere in mezzo un mese di preparazione - che, comunque, nel film non viene specificato -, arrivando persino al punto di piazzare un Billy the puppet in bicicletta), c'è se non altro da dire che le torture sono tra le più efficaci e meglio coreografate della saga, quindi ammetto di essermi divertita assai. In un paio di momenti ho distolto gli occhi per il realismo e lo schifo, il livello di male fisico e prolungato a cui sono sottoposti i "concorrenti" è da applausi, l'affronto verso ogni coerenza medica è totale e, a tratti, non sapevo se ridere o piangere. Anzi, non è vero. Ho riso tantissimo, ammutolendo parte della sala e spingendo pochi altri illuminati a ridere con me, nel momento "Machete" (o "saltare la corda", se preferite) e mi sono trasformata nella versione vivente del meme di Vince McMahon quando SPOILER una delle vittime viene costretta non solo ad aprirsi il cranio per scoprire il cervello ma anche a staccarne un pezzo mettendolo in una di quelle piastre petri per farlo sciogliere. Ma porco Hoffman, il cervello non è un dito, rischio di staccarmi qualcosa che comprometta parola, movimento, intelletto, ecc., alla faccia delle trappole superabili perdendo "qualcosa"! FINE SPOILER Se volete sapere invece quando ho pianto, beh, dovete aspettare la scena mid-credit. Siccome a me non sembra di avere mai fatto nulla per ingiuriare John Kramer, credo che potrò tranquillamente evitare un possibile Saw XI, se ci sarà QUELL'UOMO come protagonista. Ma lasciatelo dov'è, nel cestone dei film di serie Z, e mandate in pensione sia Tobin Bell, poverello, che la rovinatissima Shawnee Smith, la quale ormai di Young ha giusto più il cognome del personaggio e non è più credibile nei flashback in cui deve interpretare Amanda!


Del regista Kevin Greutert ho già parlato QUI. Tobin Bell (John Kramer) e Shawnee Smith (Amanda Young) li trovate invece ai rispettivi link.


mercoledì 25 ottobre 2023

Saw: Legacy (2017)

Non me lo sarei mai aspettata ma sono arrivata alla fine! Oggi parliamo di Saw: Legacy (Jigsaw), diretto nel 2017 dagli Spierig Brothers.


Trama: dieci anni dopo la morte di John Kramer, i giochi di Jigsaw ricominciano...


Al momento in cui scrivo queste righe non ho ancora visto Saw X, quindi redigerò il post come se Saw: Legacy fosse l'ultimo film della serie. Per questo motivo, vi confesso, non saprei davvero cosa scrivere di diverso rispetto alle altre volte, e forse è questo il problema che si sono trovati davanti gli sceneggiatori e i registi di Saw: Legacy. Voglio dire, Saw 3D aveva chiuso il cerchio, magari in maniera un po' goffa, di una gigantesca serie di indizi, twist e personaggi ricorsi nel giro di quasi un decennio, quindi cos'altro rimaneva a Saw: Legacy, se non ricominciare da capo? Il nuovo inizio, però, si ritrova a riproporre pedissequamente gli schemi dei film precedenti, non solo a livello di struttura (ci sono persone più o meno colpevoli di qualcosa, che devono sopravvivere al gioco di Saw seguendo le regole, ma grazie al piffero) ma anche per il modo in cui cerca di gabbare lo spettatore e portarlo ad avere determinate convinzioni, in un whodunnit abbastanza pigro culminante in un (non) twist improbabile che mi ha fatta saltare dalla poltrona urlando "mafffigurati!!". E infatti, maffigurati, per l'appunto, e va dato credito a Saw: Legacy di avere mandato un po' a quel paese la continuity che i film precedenti avevano fatto i salti mortali per mantenere coerente. Quindi, alla fine della fiera, rimane giusto la "gradevolezza" delle trappole di Jigsaw, meno deprimenti che in passato e più sciocchine e, soprattutto, "rapide", prive di quel pesantissimo carico di responsabilità che un singolo, povero stronzo era costretto a caricarsi sulle spalle ammazzando gente al posto di John Kramer; inoltre, Saw: Legacy, per quanto comunque gore, si allontana un po' dallo stile voyeristico del torture porn e dal terribile desiderio di spingere lo spettatore ad identificarsi con Jigsaw per assolvere un desiderio recondito di farsi vendetta da sé anche nella realtà.


Per quanto riguarda la regia, tutto appare molto più patinato e pulito rispetto ai capitoli precedenti. Manca lo stile di Darren Lynn Bousman, che mirava a rendere tutto squallido e sporco, oltre che allucinato, manca (per fortuna) l'anonimo piattume televisivo dei film affidati ad altre mani, e il rinnovato aspetto di Billy il pupazzo riassume tutta la modernità della nuova via. Persino le trappole e il sangue sembrano innocui, se mi passate il termine, ma sicuramente c'è maggiore chiarezza nella messa in scena e tutto ciò che accade sullo schermo è lì, ben visibile, scandito da un montaggio fluido. Conseguenza di ciò è che persino gli attori meno carismatici o memorabili sembrano comunque dei professionisti navigati, non come Costas Mandylor e Betsy Russell che parevano usciti dalla telenovela piemontese, con menzione speciale per i membri femminili del cast, bellissime facce che hanno giustamente fatto faville in altri horror migliori di questo. In pratica questo Saw: Legacy mi è parso un Saw 2.0 poco coraggioso, realizzato per dare un colpo al cerchio e uno alla botte che non tenesse distante potenziali nuovi spettatori e che non facesse gridare i fan all'orrore. A me, che non sono ammiratrice sfegata della saga (anzi) non è dispiaciuto perché comunque è ben fatto e regala un'ora e mezza di splatterate disimpegnate, ma basta rifletterci dieci minuti in più e saltano fuori tutte le magagne di una sceneggiatura particolarmente scema e svogliata. Chissà come sarà Saw X, ho già paura ma non in senso buono!! 


Dei registi Spierig Brothers ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw / John Kramer), Callum Keith Rennie (Detective Halloran), Laura Vandervoort (Anna) e Brittany Allen (Carly) li trovate invece ai rispettivi link.


Hannah Emily Anderson
, che interpreta Eleanor Bonneville, era protagonista del bellissimo What Keeps You Alive proprio assieme a Brittany Allen. Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fineSaw IV - Il gioco continuaSaw V - Non crederai ai tuoi occhiSaw VI, Saw 3D - Il capitolo finale e lo spin-off Spiral - L'eredità di SawENJOY!

martedì 24 ottobre 2023

Saw 3D - Il capitolo finale (2010)

Dai che me ne manca solo uno! E' ciò che ho esclamato alla fine di Saw 3D - Il capitolo finale (Saw 3D), diretto nel 2010 dal regista Kevin Greutert.


Trama: sopravvissuto agli eventi del film precedente, Hoffman cerca vendetta e, nel mentre, continua a portare avanti i perversi giochi del defunto Enigmista...


Saw 3D nasce come un film dalle grandi ambizioni, si vede. Avrebbe dovuto essere un film diviso in due capitoli, ridotti poi a uno dopo gli scarsi incassi di Saw VI, e la scena iniziale lasciava ben sperare, nella misura in cui, finalmente, sembrava che i giochi di Jigsaw venissero dati in pasto a un pubblico più ampio e non relegati ai bui magazzini di cui John Kramer, evidentemente, disponeva in quantità industriale. E' vero, l'assunto scatenante la sequenza d'apertura, con due manzi in vetrina costretti a scegliere tra la loro amicizia e l'amore per una che se li è portati a letto entrambi, è uno dei più loffi della saga, ma vedere la folla assiepata attorno alla trappola, annichilita dall'orrore, è una gran bella idea... peccato che dura, appunto, il tempo di una sequenza. Il resto del film ricicla i soliti magazzini, i soliti flashback e le solite facce (di merda), snodandosi in tre tronconi distinti: il primo mostra come Hoffman, sopravvissuto alla famigerata trappola per orsi del film precedente, abbia alla fine deciso di diventare un (inarrestabile) serial killer senza troppe remore di giustizia morale, il secondo racconta la sua ricerca di vendetta nei confronti dell'ex moglie di Jigsaw, e il terzo è la triste ordalia di un povero belinone che, invece di tenere un basso profilo in una città dove rischi di finire nelle mire di Kramer e dei suoi adepti solo perché un giorno, sovrappensiero, hai buttato una cicca per terra, ha pensato bene di fingere di essere stato vittima di Jigsaw e fare soldi su questa bugia. Il "povero" Bobby vince dunque il premio definitivo per il personaggio più cretino della saga, ma Saw 3D ha anche il primato del colpo di scena (a parer mio) più mimmo ed improbabile, nonché della morte più crudele ed immeritata:

SPOILER Il Dottor Gordon?? Ma siete seri??? E perché avrebbe dovuto, anche lui, aiutare John invece di assoldare un killer e ridurlo a mangime per cani? Capisco Amanda che è una tossica, ma Gordon non ha alcun motivo plausibile per diventare il collaboratore di uno che lo ha costretto a perdere un piede, su. E quella povera cristiana di Joyce quale colpa aveva, a parte quella di avere sposato un minchione che le è pure sopravvissuto? FINE SPOILER


Trama a parte che, in qualche modo, nonostante le cretinate di cui è infarcita, intrattiene quanto basta, com'è questo Saw? Beh, intanto è in 3D, lo si evince già dal titolo, quindi è il capitolo del franchise più "esplicito" a livello di splatterate ad effetto: assieme all'iconica sega che ha dato il titolo allo storico, primo Saw, tra gli oggetti sbattuti in faccia al pubblico munito di occhialini ci sono arti umani, teste spaccate come meloni, fiamme, insomma tutto il cucuzzaro di elementi capaci di farti tirare indietro la testa mentre sei seduto in sala. Greutert stavolta dirige in funzione della nuova tecnologia, il che rende alcune sequenze finte quanto un vecchio videogioco per Playstation, per il resto non c'è infamia e non c'è lode, come già succedeva in Saw VI, ma almeno non sembra di stare guardando una brutta serie anni '90. Per quanto riguarda gli attori, Tobin Bell passa vergognosamente alla cassa con soli cinque minuti di screentime a fronte di un primo posto nei titoli di testa, mentre Costas Mandylor getta finalmente via ogni parvenza di poliziotto e si abbandona in toto alla psicosi, portando a casa la sua unica interpretazione dignitosa nei panni di Hoffman. Il resto del cast è dimenticabile ma, del resto, questo sarà il destino che toccherà anche a Saw 3D, di cui ricorderò poco e nulla al momento dell'uscita di Saw X, salvo il fatto che la trama infinita legata a Jigsaw e alla sua eredità DOVREBBE essere finita qui. E grazie a Cthulhu, aggiungo!   


Del regista Kevin Greutert ho già parlato QUITobin Bell (Jigsaw / John), Betsy Russell (Jill), Cary Elwes (Dr. Gordon) e Shauna MacDonald (Tara) li trovate invece ai rispettivi link.


Sean Patrick Flanery, che interpreta Bobby, era famoso negli anni '90 per essere il protagonista di Le avventure del giovane Indiana Jones mentre Chad Donella, che interpreta Gibson, era tra i protagonisti del primo, storico Final Destination, saga condivisa con Gina Holden, qui Joyce, la quale ha partecipato a Final Destination 3. Occhio anche alla guest appearance del cantante dei Linkin Park Chester Bennington, nel ruolo del nazistello bloccato sull'automobile/trappola. Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fineSaw IV - Il gioco continuaSaw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

venerdì 20 ottobre 2023

Saw VI (2009)

Non so nemmeno io come, sono arrivata a vedere anche Saw VI, diretto nel 2009 dal regista Kevin Greutert.


Trama: ormai unico seguace rimasto a raccogliere l'eredità di Jigsaw, il detective Hoffman deve portare avanti un gioco che coinvolge un assicuratore senza scrupoli, oltre a evitare di venire scoperto...


Col sesto capitolo, la saga di Saw si rimette un po' in carreggiata. Questo non vuol dire, purtroppo, che ci siamo tolti dalle palle Hoffman, perlomeno però non ci vengono propinati più i flashback che spiegano come mai un detective bietolone sia diventato il galoppino di Saw, e la storia, in qualche modo, prosegue, seppur di poco. Tolto il povero Strahm dalla scacchiera, Hoffman può tornare a portare avanti l'eredità di Jigsaw il quale, santo cielo, era un uomo che portava un rancore spaventoso visto che, prima di morire, si era premurato di lasciare istruzioni per punire ancora chi gli aveva fatto degli sgarri. Stavolta, nella fattispecie, tocca a William Easton, assicuratore reo di avere negato a John Kramer e a una marea di altre persone la copertura economica per potersi curare adeguatamente. Stavolta, gli sceneggiatori hanno gioco abbastanza facile, visto che Easton è un uomo di una pochezza orribile e merita tutte le sevizie a cui viene sottoposto, e lo stesso vale per i suoi indegni collaboratori; peccato che Kramer e Hoffman siano i soliti paraculi schifosi (ormai Hoffman non fa nemmeno più un minimo di sforzo per dissimulare, si veda le parole "amichevoli" usate con la prima sopravvissuta, davanti alle quali ho rischiato di soffocarmi con la brioche) e buttino nel mucchio anche persone che hanno la sola sfiga di lavorare nello stesso edificio di Easton, oppure costringano altri ad agire materialmente per conto di Jigsaw, così che quest'ultimo esca sempre con le mani pulite. Ciò nonostante, almeno la presenza del "gioco" ha un senso e si amalgama col resto della trama, e le trappole stavolta sono particolarmente disgustose e coinvolgenti (passatemi il termine improprio), il che concorre ad mantenere alta la tensione, diversamente dal noiosissimo quinto capitolo. In tutto questo, viene introdotta anche la sottotrama dell'ex moglie di Kramer, Jill Tuck, che ottiene così maggior minutaggio, con tutto ciò che ne consegue.


Se già Costas Mandylor era un attore pessimo, Betsy Russell è talmente "Corinna Negri" che l'unica sua preoccupazione è quella di mostrare le labbra canottate confondendo un'espressione da pornodiva con quella da dark lady o, in alternativa, fare la faccia perplessa di chi non capisce una mazza. Fortunatamente, Peter Outerbridge ha il phisique du role per interpretare Easton e riesce ad incarnare una disperazione reale davanti a ognuna delle terribili scelte che si presentano al suo personaggio e, altra cosa non da poco, alla regia c'è Kevin Greutert. Quest'ultimo, pur continuando a distaccarsi dallo stile isterico di Bousman, riesce comunque ad evitare l'effetto "sciatteria televisiva anni '90" del capitolo precedente e, grazie ad un ottimo montaggio e una buona fotografia, rende ancora più efficaci alcune delle trappole più ansiogene del franchise, toccando il picco nella sequenza della giostra, dove la tensione si taglia col coltello e c'è una fusione praticamente perfetta tra tutti gli elementi tecnici che compongono un film horror. Sia ben chiaro, Saw VI non è nulla di trascendentale e io continuo a chiedermi, col mio solito ritardo clamoroso, come abbiano potuto mungere la vacca di un'opera che, ora come ora, avrebbe potuto trovare posto giusto come miniserie nel mercato dello streaming (fateci caso, siamo a sei film spalmati nell'arco di un decennio e nel Sawverso sarà passato in totale un anno, o poco più), ma di tutti i seguiti questo è uno dei più riusciti. Peccato che, per capirlo ed apprezzarlo in toto, si debba passare attraverso un supplizio che farebbe invidia a Jigsaw!   


Del regista Kevin Greutert ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw / John), Betsy Russell (Jill), Shawnee Smith (Amanda) e Shauna MacDonald (Tara) li trovate invece ai rispettivi link.


Darius McCrary, che interpreta Dave, era l'Eddie Winslow di Otto sotto un tetto. Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fineSaw IV - Il gioco continua, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

giovedì 19 ottobre 2023

Saw V - Non crederai ai tuoi occhi (2008)

Oimemì, come diceva mia nonna. Il recupero dei Saw non accenna a fermarsi e sono arrivata addirittura a Saw V - Non crederai ai tuoi occhi (Saw V), diretto nel 2008 dal regista David Hackl.


Trama: l'agente Hoffman è rimasto l'unico seguace di John Kramer, nonché l'unico a portare ancora avanti i perversi giochi dell'Enigmista, e deve impedire che la sua identità venga scoperta...


Prendete un fiacco agente della polizia interpretato da un attore col fisico e lo sguardo del pio bove carducciano e rendetelo protagonista di un franchise di successo affiancandogli, con flashback piazzati alla bisogna, il ben più carismatico villain della serie. Lasciate che detto villain, per effetto del pio bove di cui sopra, porti a casa la performance più moscia in cinque anni, come se nemmeno lui ne avesse più voglia. Aggiungete un paio di "giochi" che, ormai, non stupiscono né inquietano più nessuno e, per non sbagliare, un paio di twist farraginosi e dettagli da lasciare cadere per poi riprenderli nel prossimo film, e avrete la ricetta perfetta di Saw V, ad ora il peggior capitolo della saga se non vogliamo contare quell'orrore di reboot con il fratello abbronzato di Popeye. In pratica, Saw V serve da riassunto per tutto quello che è successo prima (ci sta. Sto guardando questi film uno dopo l'altro e me li dimentico dopo un paio di giorni, tanto che devo consultare Wikipedia per le trame, giuro) e per tirare un paio di fili lasciati in sospeso ma, se ci fate caso, "funzionerebbe" anche se non ci fosse l'ordalia a cui vengono sottoposti sei sconosciuti apparentemente senza alcun contatto tra loro, perché il fulcro della storia è l'indagine che vede l'agente Strahm indagare su Hoffman, talmente inetto nel nascondere la sua natura di seguace di Jigsaw che farebbe la felicità di Lombroso. L'unica cosa interessante di Saw V sono l'inizio debitore di Poe e la fine, ma quest'ultima è talmente fastidiosa da far bestemmiare un santo. Non crederai ai tuoi occhi, sì, ma dalla pochezza.


La stessa aria di sciatteria si respira in zona regia. Non sono mai stata una fan delle riprese isteriche di Darren Lynn Bousman, tutte spalmate di bianco e verde slime, montate da un pazzo strafatto di crack, ma qui sembra di stare guardando l'episodio di qualche serie poliziesca anni '90, con gli stessi movimenti di macchina, la stessa palette di colori e la stessa verve. Per citare lo stesso John Kramer, "Qui non c'è spazio per i sentimenti, il tuo cuore dev'essere distaccato", e credo sia lo stesso mantra usato da tutte le persone coinvolte nel film, a cominciare dagli attori. Io continuo a dire che Patterson e Mandylor, al buio, sono praticamente identici e faccio sempre fatica a distinguerli, ma il picco di sciatteria lo toccano i sei sfigati del gioco principale, con una Julie Benz irriconoscibile sotto un'orrida parruccazza nera, e l'ennesimo clone di Stanley Tucci che, per un attimo, mi ha lasciata basita all'idea che il grande attore potesse essersi prestato a 'sta fetecchia di film. Considerato che i suoi eredi sono uno più scemo e paraculo dell'altro, non mi va nemmeno di spendere due parole sulle motivazioni sempre più farlocche che spingono il Jigsaw originale all'azione scombinando una continuity già abbastanza stiracchiata (un po' ammazza gente che si meriterebbe di peggio, un po' sceglie persone a cui sarebbe bastato un coppino e un ammonimento a non peccare più, e ormai la storia "io non uccido, lascio una scelta" risulta quantomeno ridicola), quindi mi pongo solo una domanda: va bene il segreto professionale, ma perché un notaio dovrebbe lasciare in custodia un'inquietante ed enorme scatola nera alla moglie di un serial killer notoriamente famoso per uccidere tramite trappole ed enigmi?


Di Tobin Bell (Jigsaw / John), Scott Patterson (Agente Strahm), Betsy Russell (Jill) e Julie Benz (Brit) ho parlato ai rispettivi link. 

David Hackl è il regista della pellicola. Canadese, principalmente scenografo, ha diretto altri film come Il labirinto del Grizzly, Life on the Line Daughter of the Wolf - La figlia del lupo. Anche produttore, ha 60 anni.


Se il film vi fosse piaciuto, ripropongo (come la peperonata) l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fine, Saw IV - Il gioco continua, Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

martedì 17 ottobre 2023

Saw IV - Il gioco continua (2007)

Nonostante un mal di testa incipiente, il recupero della saga dedicata a Jigsaw continua, per l'appunto, con Saw IV - Il gioco continua (Saw IV), diretto nel 2007 dal regista Darren Lynn Bousman.


Trama: John Kramer è morto, tuttavia il suo gioco mortale non finisce e, a farne le spese, è un poliziotto...


Mi ritengo una persona mediamente intelligente e in grado di seguire trame un po' più articolate della media, ma mentirei se dicessi di non aver faticato con questo Saw IV. Il film comincia dov'è finito il precedente: John Kramer è morto e due medici gli stanno facendo l'autopsia, quand'ecco che dallo stomaco del cadavere ciccia fuori una cassettina che il killer aveva ricoperto di cera ed inghiottito in Saw III. Questa, in realtà, è l'unica cosa che abbia senso all'interno di una trama assurda, perché il resto del film (nel quale non figura Whannell come sceneggiatore) è una lunghissima, contorta buffonata che non tiene conto di quanto, nella vita reale, non avrebbe senso sistemare trappole e cassettine "per supposizione". Ma chi diavolo ti dice, caro John, che le tue vittime non sbaglino strada, non decidano di fermarsi a grattarsi il naso sbagasciandoti la tempistica calcolata al millimetro, non decidano all'ultimo di fare un viaggio oppure, meglio ancora, che non si rompano 'ste cazzo di cassette? Addirittura, Saw IV arriva al punto di mostrare un John in grado di prevedere, in un luogo pubblico, CHI dei presenti ascolterà i messaggi, dichiarando nome e cognome del predestinato. In tutto questo, se nei film precedenti la trama seguiva la distorta filosofia punitiva di Jigsaw, qui a me è parso tutto pretestuosissimo, con l'agente Rigg "reo" di volere salvare la gente (ma da quando è peccato capitale?), quelli dell'FBI "rei" di volere arrestare John Kramer (ok, è una bella menata di belino e te lo concedo, ma ammazzali con le tue mani e sii sportivo, cosa devono imparare loro?) e una ragazzina resa orfana per nessun motivo plausibile, salvo quello di punire il padre, senza riflettere sulle conseguenze di un gioco affidato alle mani di una matta solo per testarla (sta cosa mi manda ai pazzi, giuro).


Lasciando da parte la trama completamente stupida, confronto alla quale i film precedenti erano capolavori di sceneggiatura (tra l'altro, mi stavo dimenticando, allungata a dismisura da flashback sulla triste vita di John e dell'ex moglie Jill), mi è sembrato che anche le trappole fossero svogliate. Le uniche degne di nota sono quella iniziale, molto ironica, e la sedia coi pugnali, più efficace in virtù della natura repellente della vittima, così come del resto quella riservata allo stupratore seriale. Anche la regia di Darren Lynn Bousman è un compitino svogliato che riprende lo stile dei capitoli precedenti ma senza la stessa cattiveria o verve, come se il regista lo avesse fatto così perché era quello che il pubblico si aspettava. Voto pessimo anche agli attori. A parte che Costas Mandylor e Scott Patterson sono talmente simili che a un certo punto faticavo a distinguerli, i "siparietti" con Tobin Bell Betsy Russell sono degni di una telenovela noiosa e l'unico che si salva, per poco, è Lyriq Bent, promosso da caratterista di supporto a protagonista. Se Saw III mi aveva portata, a causa dello schifo provato, a riflettere sulla possibilità di continuare o meno la saga, Saw IV - Il gioco continua ha avuto su di me lo stesso effetto, ma per noia. Ora, si capisce che Saw V sarà una diretta continuazione della saga, ma giuro che mi chiedo come abbiano fatto gli spettatori a non dimenticarsi tutto da un anno all'altro di distanza e, soprattutto, a volere ancora altri capitoli di 'sta roba.


Del regista Darren Lynn Bousman ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw / John), Donnie Wahlberg (Eric Matthews), Shawnee Smith (Amanda) e Dina Meyer (Kerry) li trovate invece ai rispettivi link.

Scott Patterson interpreta l'agente Strahm. Americano, famoso per avere interpretato Luke nella serie Una mamma per amica, lo ricordo per film come Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI, e per altre serie quali Will & Grace e CSI: Miami. Anche produttore, ha 65 anni. 


Betsy Russell interpreta Jill. Americana, ha partecipato a film come Saw III - L'enigma senza fine, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI, Saw 3D - Il capitolo finale, e per serie quali Casa Keaton, A- Team, La signora in giallo. Come doppiatrice, ha lavorato in Robot Chicken. Anche produttrice, ha 60 anni. 


Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmistaSaw II - La soluzione dell'enigmaSaw III - L'enigma senza fine, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

venerdì 13 ottobre 2023

Saw III - L'enigma senza fine (2006)

Continua, inaspettatamente, il recupero dei vari Saw. Oggi tocca a Saw III - L'enigma senza fine (Saw III), diretto nel 2006 dal regista Darren Lynn Bousman.


Trama: ormai divorato dal cancro e desideroso di portare a termine il suo ultimo "gioco", Jigsaw rapisce una dottoressa con l'aiuto dell'assistente Amanda.  


Correva l'anno 2006 ed ero quasi alla fine dei miei 9 mesi di permanenza lavorativa in Australia. Ricordo ancora, come fosse oggi, la richiesta all'amico Toto: "Dai, mi accompagni a vedere Saw III?" e, soprattutto la sua risposta: "Te sei scema, non ci penso neppure". Così, sola come un gambo di sedano italiano, mi ero accinta a sedermi in sala, consapevole che non avrei capito una mazzafionda dei dialoghi ma pronta a inorridire di sommo disgusto davanti alle nuove torture concertate da Whannell, Bousman e compagnia. Probabilmente ero tornata a casa correndo per timore di venire rapita da qualche aborigeno con la maschera da maiale, non rammento, e neppure ricordo se avessi giurato di non guardare mai più un Saw, perché il terzo capitolo ha segnato la fine della mia esperienza con la saga, almeno fino ad oggi. Potrebbe essere, in quanto durante il rewatch ho messo spesso il film in pausa per andare a farmi un giro e smaltire un po' la tachicardia e lo schifo. Saw III - L'enigma senza fine segna, infatti, l'inizio della definitiva deriva horror/torture porn della saga, con lunghe sequenze da voltastomaco realizzate con dovizia di dettagli e veicolate, per buona parte, dal personaggio di Amanda, "scheggia" impazzita priva del "fair play" di Jigsaw. Sul quale, al terzo film, è arrivato il momento di spendere due parole. John Kramer è uno dei personaggi moralmente più ambigui della storia del genere horror, in quanto gestito, fin dall'inizio, da autori che speravano di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Nel primo Saw le motivazioni "filantropiche" del nostro (punire chi non è in grado di apprezzare la vita sottoponendolo a ordalie inenarrabili con lo scopo di cambiarlo ed evitare che sprechi ancora il dono dell'esistenza) erano comunque subordinate a una sua connotazione molto negativa, mentre già nel secondo capitolo le vittime risultavano talmente sgradevoli da generare uno switch nella percezione dello spettatore e insinuare il germe del dubbio, della serie "e se avesse ragione lui?". Il terzo film la fa ancora più sporca, perché affianca a Jigsaw la psicopatica Amanda, rea di non giocare secondo le regole e di privare di una possibilità (per quanto minima) di salvezza gli involontari partecipanti ai test; della serie, se incontri Jigsaw e non sopravvivi cavoli tuoi, lui si impegna in ogni modo a farti capire la soluzione per salvarti, mentre se incontri Amanda fai prima a suicidarti da solo risparmiandoti la pena. In realtà, le azioni di John Kramer nel terzo film sono di un'ipocrisia e una cattiveria fuori scala (il finale fa venire il nervoso a più livelli) e l'unico sprazzo di lucidità viene proprio dalla stessa Amanda, nel momento in cui ribadisce l'impossibilità di cambiare vita dopo esperienze così traumatiche e livelli di stress così alti. Purtroppo, essendo Amanda connotata come la villain pazza del capitolo, il rischio è quello di far passare un messaggio completamente sbagliato, il che, in tempi di giustizieri vendicativi, mi fa forse più paura del film.


Tornando al quale, come ho detto su, è la sagra della gente che muore non male, peggio. Sono quasi convinta che Saw III - L'enigma senza fine abbia iniziato il trend che consisteva nel guardare i film della saga solo per scoprire a quali estremi sarebbero arrivate le torture di Jigsaw; in realtà, per quanto mi riguarda, la sequenza peggiore è quella dell'operazione a cranio aperto, davanti alla quale ho distolto spesso lo sguardo, ma l'apice dello schifo l'ho toccato in una scena priva di sangue ma zeppa di fluidi innominabili. Per appiccicare l'una all'altra le varie torture, Whannell imbastisce una trama che sfida più volte la suspension of disbelief e l'attenzione dello spettatore, con una serie di twist concatenati che lasciano basiti, flashback come se piovessero e parecchi dettagli ininfluenti per la situazione contingente ma indispensabili per apprezzare al meglio Saw IV. Detti dettagli, a onor del vero, rischiano di perdersi nella consueta regia isterica di Bousman (tra ralenti, accelerazioni improvvise, badilate di verde acido, diverse angolazioni di gente che urla trasformata in Giani quadrifronti e stacchi di montaggio sincopati c'è da diventare scemi), ma state tranquilli: il recap finale dove ogni scena importante del film viene condensata in un minuto di spezzoni rapidissimi intervallati da flash bianchi verrà in vostro soccorso come sempre, a salvarvi dall'eventuale incomprensione o a darvi il colpo finale dopo quasi due ore di urla e disperazione. Per quanto mi riguarda, l'idea è di aspettare qualche giorno prima di buttarmi sul quarto capitolo, a rischio di dimenticare elementi fondamentali della trama, perché ho bisogno di ripulirmi un po' il cervello da tanta ferocia travestita da thriller a incastro. Nei prossimi giorni scoprirete se sono arrivata al game over o se, per me, il gioco continua.  


Del regista Darren Lynn Bousman ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw /John), Shawnee Smith (Amanda), Donnie Wahlberg (Eric Matthews), Dina Meyer (Kerry) e Leigh Whannell (anche sceneggiatore, interpreta Adam) li trovate invece ai rispettivi link. 


Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmista, Saw II - La soluzione dell'enigma, Saw IV - Il gioco continua, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw. ENJOY!

mercoledì 11 ottobre 2023

Saw II - La soluzione dell'enigma (2005)

In occasione dell'uscita dell'ultimo Saw, ho pensato bene di TENTARE una maratona. Non so se riuscirò nell'impresa ma, intanto, cominciamo con Saw II - La soluzione dell'enigma (Saw II), diretto e co-sceneggiato dal regista Darren Lynn Bousman.


Trama: un poliziotto deve cercare di salvare il figlio e altre persone dalle trappole dell'Enigmista, in una folle corsa contro il tempo...


Saw II è un capitolo della saga che avevo già visto ai tempi, ma probabilmente sono passati molti anni perché ho cominciato a ricordare, vagamente, twist e finale ben oltre la metà del film. Non farò spoiler, ovviamente, perché di sicuro c'è qualcuno che ancora non conosce la serie, però, giusto per rinfrescarvi la memoria, Saw II è quello con il buco pieno di siringhe, una "meravigliosa" sequenza che, ancora oggi, mi porta a tenere ostinatamente la testa voltata dall'altra parte. Ciò è indice di come Saw, con il secondo capitolo, avesse già cominciato a sconfinare nell'horror contaminato dal torture porn, nonostante la struttura del thriller cupo continuasse ad essere una parte assai importante della trama. In questo caso, la storia è incentrata sul "duello" (a onor del vero, non particolarmente raffinato) tra il disilluso agente Matthews e il killer Jigsaw, una corsa contro il tempo per la salvezza del figlio del primo; l'azione si alterna tra il rifugio di Jigsaw, in cui appunto si svolge il confronto di cui sopra, e la casa abbandonata dove le vittime del killer devono trovare il modo per sopravvivere a un agente nervino che minaccia di ucciderli. Dal punto di vista thriller, è interessante scovare tutti gli indizi lasciati non solo da Jigsaw, ma anche dai realizzatori del film, porre attenzione alle parole rivelatrici incise su cassetta e setacciare le immagini in cerca di dettagli che non tornano, con la consapevolezza di avere sulla testa la spada di Damocle di una scadenza imminente e mortale che rende il ritmo del film ancora più travolgente. Dal punto di vista horror, le terribili ordalie inflitte da Jigsaw sono ancora "sopportabili" e si mettono al servizio di una trama principale assai intrigante, senza diventare una sorta di checklist del cattivo gusto.


Darren Lynn Bousman, al suo primo film importante, si appropria delle suggestioni visive introdotte da James Wan nel precedente Saw - L'enigmista e le esaspera fino a definire la cifra stilistica dei seguiti: ogni tortura inflitta dall'Enigmista viene ribadita attraverso flash schizoidi ed ipervelocizzati dai colori malati, ripresa da più angolazioni con le quali il regista bombarda lo spettatore, e, sul finale, c'è persino un recap rapidissimo di tutto ciò che è avvenuto fino a quel momento, come se fosse possibile dimenticarlo. Salvo questi momenti e l'abbacinante, bianchissimo omaggio al primo capitolo della saga, Saw II è fotografato con tinte sporche quanto i pavimenti e i muri delle scenografie utilizzate, e ogni cosa è avvolta da ombre cupe che rendono l'atmosfera del film ancora più straniante e opprimente. Per contro, alla sua prima apparizione consistente, Tobin Bell è bianchissimo, probabilmente per dargli una connotazione quasi sovrannaturale, e "rallenta", letteralmente, il tempo attorno a sé, contrastando la giusta freneticità degli attori che lo circondano. Tra questi ultimi, spicca Donnie Wahlberg, il quale incarna la summa di tutti i poliziotti indisponenti e dal passato torbido mai visti al cinema, mentre il casting delle vittime risulta valido non tanto per la bravura degli interpreti, quanto per le facce interessanti che i realizzatori sono riusciti a scovare. Dopo quasi 20 anni, Saw II - La soluzione dell'enigma è ancora un thriller horror piacevole (passatemi il termine improprio) da guardare se vi piace il genere, basta approcciarsi con "leggerezza" e non farsi venire in mente di impelagarsi in questioni morali, che lo farebbero uscire con le ossa rotte da qualsiasi punto di vista.


Del regista e co-sceneggiatore Darren Lynn Bousman ho già parlato QUI. Tobin Bell (Jigsaw / John), Shawnee Smith (Amanda) e Donnie Wahlberg (Eric Matthews) li trovate invece ai rispettivi link. 

Erik Knudsen interpreta Daniel Matthews. Canadese, ha partecipato a film come Scott Pilgrim vs. the World e Scream 4. Ha 35 anni. 


Dina Meyer interpreta Kerry. Americana, ha partecipato a film come Johnny Mnemonic, Dragonheart, Starship Troopers - Fanteria dello spazio, Bats, Saw - L'enigmista, Saw III - L'enigma senza fine, Saw IV - Il gioco continua, Piranha 3D e serie quali Beverly Hills 90210, Friends, Ally McBeal, Oltre i limiti, Six Feet Under, CSI - Miami, Detective Monk, Nip/Tuck, CSI - Scena del crimine, Criminal Minds e American Horror Story. Anche produttrice, ha 55 anni e un film in uscita. 

Se il film vi fosse piaciuto, ecco l'elenco delle altre pellicole della saga: Saw - L'enigmista, Saw III - L'enigma senza fine, Saw IV - Il gioco continua, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale, Saw: Legacy e l'orribile spin-off Spiral - L'eredità di Saw, di cui potete anche fare a meno. ENJOY!

venerdì 25 giugno 2021

Spiral - L'eredità di Saw (2021)

Uno degli horror più attesi dell'anno era Spiral - L'eredità di Saw (Spiral: From the Book of Saw), diretto dal regista Darren Lynn Bousman.


Trama: un emulo dell'Enigmista comincia a fare fuori dei poliziotti corrotti e il Detective Banks è costretto ad indagare...


Prima di cominciare lasciatemi sfogare, come diceva Pappalardo. Ma cosa caspita avete pensato, o produttori di Spiral, quando avete acconsentito alla presenza di Chris Rock nel film? Cosa, nella "veneranda" carriera del nostro, vi ha portati a credere che sarebbe stato adatto all'interno di un thriller horror, soprattutto in un ruolo che comunque richiedeva una certa dose di drammaticità? E' vero, Spiral è, nella sua interezza, delicato come un pugno nei denti, quindi magari l'Actor's Studio era sprecato, però avere un protagonista in costante overacting, che invece di parlare urla e per mostrare ira funesta alternativamente socchiude gli occhi come Seppia il gatto di Boccadasse oppure ne strizza solo uno some Braccio di Ferro, mi ha messo un nervoso tale da pregare questo nuovo Jigsaw di farlo fuori al minuto due. Tanto è il fastidio provocato da Chris Rock che, ovviamente, ha inficiato l'intero giudizio sul film, l'ennesimo, innocuo sequel (stavolta travestito da spin-off) di una saga cominciata nel 2004 come, appunto, thriller horror e continuata nel tempo come torture porn quasi fine a se stesso, in un continuo gioco al rialzo per creare la trappola più sanguinosa ed inguardabile. Stavolta l'inizio prometteva anche bene, perché il nuovo serial killer comincia mosso dal desiderio di ripulire il commissariato dai poliziotti corrotti e l'idea di un Saw vs polizia poteva aprire a tutta una serie di scomode considerazioni legate all'attuale società americana e alle condizioni di un servizio pubblico colmo di marciume e contraddizioni, ma il tutto dura ovviamente un battito di ciglia e la trama a un certo punto vira su una banale storia di vendetta dove alla fin fine il killer perde qualsiasi diritto ad ottenere un minimo di simpatia da parte del pubblico (in generale. Io, onestamente, tifavo per chiunque avesse deciso di fare fuori il detective Banks. E comunque ormai è per me inutile guardare questi film, ho indovinato l'identità del nuovo Jigsaw dopo una quarantina di minuti, con sommo scorno del Bolluomo.).

Espressione intensissima

Per quanto riguarda la realizzazione, Darren Lynn Bousman è tornato e si vede. Il suo stile tarantolato (ma St. Agatha, l'ultimo suo film che ho visto, era così zarro?), fatto di flash di orrori dalla fotografia vividissima e momenti di velocissimo sclero, non è cambiato dai vecchi Saw e neppure il corollario di gore mortale e a tratti insostenibile che, di fatto, trasforma il film in una mostra di mostri dove l'aspetto thriller diventa quasi trascurabile. Invecchiando, probabilmente, il mio fastidio verso queste torture fini a loro stesse è aumentato e mi sono ritrovata spesso a mugugnare dei "mavaffanculo" o dei "e certo, mettici ancora qualcosa che già non fa abbastanza vomitare il panettone del 1985", mentre il Bolluomo andava direttamente a farsi un giro altrove, quindi o sono diventata moscia io oppure Spiral ha alzato un po' l'asticella del disgusto rispetto ai suoi predecessori (che, a onor del vero, non riguardo dal 2005) quindi potrebbe venire parecchio apprezzato da chi ama il genere. Io, onestamente, mi pongo esattamente nel mezzo e dichiaro questo Spiral senza infamia e senza lode. Non sono mai stata fan della saga, abbandonata al quarto film, quindi non ero particolarmente eccitata all'idea di uno spin-off, ma per quanto riguarda l'aspetto thriller mi sono abbastanza divertita e ho fatto "eew" e "bleah" quando dovevo, quindi anche sul lato disgustorama la pellicola non delude; d'altra parte, guardando all'operazione col cervello inserito e non blandito dalle costanti citazioni a Pulp Fiction, mi è parsa uno spreco di potenzialità con abbondanza di spunti interessanti gettati in caciara, affossata ulteriormente da un attore cane maledetto che non dovrebbe più avvicinarsi agli horror nemmeno per sbaglio, perché non tutti i comici di colore si chiamano Jordan Peele, per nostra sfortuna. 


Del regista Darren Lynn Bousman ho già parlato QUI. Chris Rock (Detective Zeke Banks), Max Minghella (Detective William Schenk) e Samuel L. Jackson (Marcus Banks) li trovate invece ai rispettivi link.

Spiral - L'eredità di Saw
è uno spin-off della saga cominciata con Saw - L'enigmista; se il genere vi piace recuperatelo e aggiungete Saw II - La soluzione dell'enigma, Saw III - L'enigma senza fine (che potete trovare gratis su RaiPlay assieme a Saw IV - Il gioco continua e Saw V - Non crederai ai tuoi occhi), Saw VI - Credi in lui, Saw 3D - Il capitolo finale Saw: Legacy (lo trovate su Prime Video). ENJOY!

 

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...