Per fuggire alla prima serata di Sanremo sono corsa al cinema a vedere Underwater, diretto dal regista William Eubank.
Trama: un gruppo di ricercatori rimane bloccato in una stazione sottomarina sul fondo della Fossa delle Marianne e i vari membri dovranno cercare di sopravvivere in un oceano improvvisamente zeppo di misteriosi pericoli.
Non sono fatta per certi film. Solo due cose, viste al cinema, mi fanno realmente morire d'ansia (lasciamo perdere le bambole assassine): gente in procinto di precipitare da altezze vertiginose, assieme a Spider-Man che zompetta tra i grattacieli, e gente bloccata sott'acqua. Il film può essere anche una zozzeria inguardabile a livello Alien degli abissi ma se mi tocca vedere per più di cinque minuti dei subacquei impossibilitati a risalire in superficie mi si ferma il cuore. Questo per dire che Underwater, benché non sia la stella più fulgida all'interno del panorama horror/sci-fi subbaqui, mi ha innervosita così tanto che, complici anche gli antibiotici che mi avvelenano l'organismo, ho passato l'ultima mezz'ora preda di attacchi di nausea e desiderio compulsivo di respirare aria fresca. Quindi il post potrebbe non essere molto obiettivo per quanto riguarda una pellicola "catastrofica" che sarebbe stata perfetta anche negli anni '80 o '90, popolata da personaggi tagliati con l'accetta e ben riconoscibili (final girl, macchietta di colore, capitano duro & puro, uomo mezzo matto ma di buon cuore, tipa dolcissima ed ingenua, tizio che permane morto per metà film), gettati in mezzo a tutto ciò che di orribile potrebbe comparire negli oceani a causa del dissennato sfruttamento delle risorse naturali, con una comparsata finale di Lui in persona. Il problema, guardando Underwater, è che non c'è il tempo materiale di riflettere sui suoi difetti o sul suo essere un Alien/Leviathan meets Armageddon, perché William Eubank e i suoi sceneggiatori ci catapultano già dopo 3 minuti scarsi nel vivo dell'azione, laddove per "azione" intendo esplosioni ininterrotte e fughe dalla morte imminente come se piovessero, e hai voglia a chiedere un attimo di tregua per mancanza d'ossigeno.
Ad aggravare la sensazione di claustrofobia ci pensano delle riprese subacquee fatte di ombre, sporadiche lucette al neon, filtri torbidi e jump scare tentacolati ed esplosivi; a un certo punto Cassel (sprecato, mi duole dirlo, unico reale neo del film) minaccia di passare all'infrarosso e lì ho pensato davvero di alzarmi e uscire, perché è un'altra cosa che mi terrorizza. Per fortuna la parentesi all'infrarosso dura poco, il resto sono visioni di mostri tentacoluti e più o meno schifidi e sequenze concitatissime di fuga dalla morte&distruzione, con qualche incursione in uno splatter scoppiereccio che talvolta stona con le atmosfere "raffinate" evocate da colei che è passata dall'essere inespressiva ragazzetta protagonista di commercialate scrause ad essere fascinosa musa di autori indipendenti. Sì, lasciatemi spendere due parole su Kristen Stewart, ché solo gli scemi non cambiano mai idea. Con la testa rasata e la tinta bionda, l'ex Bella Swan si getta con "gioia" (si fa per dire, la ragazza la gioia la lascia sempre altrove) in un ruolo che sarebbe stato perfetto per una Milla Jovovich più giovane, sfoggiando, maledetta lei, un fisico invidiabile quando è costretta a recitare senza le pesantissime tute da immersione e ad omaggiare Ripley in mutande e top (lo stesso vale per Jessica Henswick e prima che inveiate contro Eubank per l'eventuale sessismo, dico solo che costui è un signore e gente come David Ayer o Mark Tonderai dovrebbero solo imparare a realizzare inquadrature che non si concentrino solo su tette e culi) ma anche l'intensa espressività di chi è tormentato dalla paura e da orribili traumi passati. Per dire, la sequenza finale è di una bellezza incredibile e non solo grazie al regista e ai mostroni ma anche e soprattutto grazie alla Stewart. Quindi, onestamente devo ancora capire se ho visto un b-movie pompato dalle mie paure oppure quello che potrebbe definirsi un sci-fi/horror subacqueo con tutti i crismi ma poco importa: sono uscita dal cinema molto soddisfatta e questo è quello che conta!
Di Kristen Stewart (Norah), Vincent Cassel (Capitano), T.J. Miller (Paul) e John Gallager Jr (Smith) ho parlato ai rispettivi link.
William Eubank è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come The Signal. Anche sceneggiatore e produttore, ha 38 anni.
Jessica Henwick, che interpreta Emily, è stata la Colleen Wing delle serie Iron Fist e The Defenders. Il film è stato girato nel 2017 ma l'acquisizione della Fox da parte di Disney ne ha ritardato l'uscita di tre anni. Detto questo, se Underwater vi fosse piaciuto recuperate The Abyss, Leviathan, Crawl e 47 metri. ENJOY!
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venerdì 7 febbraio 2020
giovedì 30 gennaio 2020
(Gio)WE, Bolla! del 30/1/2010
Buon giovedì a tutti! La distribuzione oscarofila si prende una settimana di pausa, almeno a Savona (ciao ciao Judy...) ma alcune uscite sono lo stesso molto interessanti. ENJOY!
Dolittle
Underwater
Odio l'estate
Il diritto di opporsi
Niente Judy nemmeno al cinema d'élite, ahimé.
Villetta con ospiti
Dolittle
Reazione a caldo: Sbav.
Bolla, rifletti!: Sono sincera. Di Dolittle non potrebbe fregarmene di meno. Ma Robert Downey Jr? Eddai, su. Non posso nemmeno dire che andrò al cinema sperando di non vedere una cretinata per bimbetti stupidi perché so che sarà così, lo stanno massacrando ovunque.Underwater
Reazione a caldo: Sbavx2
Bolla, rifletti!: Con l'uscita di questo film probabilmente il Corona Virus approderà anche a Savona perché non si spiega come il multisala abbia deciso di programmare una pellicola horror così poco pompata e conosciuta. Io gioizzo, perché sono una maiala, e dopo RDJ voglio bavare anche davanti a Cassel!Odio l'estate
Reazione a caldo: Uff.
Bolla, rifletti!: Aldo, Giovanni, Giacomo. Io vi voglio benissimo ma basta film, dai.Il diritto di opporsi
Reazione a caldo: Hm.
Bolla, rifletti!: Una storia vera, ottimi attori, un dramma giudiziario, buone recensioni oltreoceano. Aspetterò che esca su Netflix/Amazon Prime e lo propinerò al Bolluomo, ché al momento non c'è fretta di vederlo.Niente Judy nemmeno al cinema d'élite, ahimé.
Villetta con ospiti
Reazione a caldo: Mah.
Bolla, rifletti!: Definita dal sito del cinema "commedia noir", Villetta con ospiti ruota sui sette peccati capitali e su una cricca di personaggi ricchi e rispettati che tuttavia non sono così irreprensibili come sembrano. Potrebbe anche essere interessante per un futuro recupero.
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