Il discorso di Odisseo nell’Ecuba di Euripide(vv. 299‑331) e la retorica dell’Atene Democratica

• Autores: Giorgio Ieranò
• Localización: Com mãos se faz a paz se faz a guerra: Homenagem a Maria do Céu Fialho / coord. por Carmen Soares, Giorgio Ieranò, Fábio de Souza Lessa, Vol. 1, 2025, ISBN 978-989-26-2644-4, págs. 91-116
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Odysseus’ speech in Euripides’ Hecuba (vv. 299‑ 331) and the rhetoric of Democratic Athens
• Enlaces
  • Texto Completo Volumen
• Resumen
  • English

    The paper examines Odysseus’ speech in Euripides’ Hecuba. It suggests an interpretation of the text in the light of the contemporary civic rethoric of democratic Athens, with special regard to the commemoration of the war dead. The paper thus makes a specific comparison between Odysseus’ speech and the logoi epitaphioi, the funerary and honorary inscriptions and the literary evidence on the ceremonies for the war orphans at the Great Dionysia. It also suggests a relation between the Euripidean verses and the “Mytilene debate” in the III Book of the Peloponnesian War by Thucydides: both texts deal with the problem of oiktos and the political issue of the use of compassion towards a defeated enemy.

  • italiano

    L’articolo analizza il discorso di Odisseo nell’Ecuba di Euripide. Il testo viene interpretato alla luce della retorica civica dell’Atene democratica, soprattutto in rapporto alla celebrazione dei caduti in battaglia, sulla base dei logoi epitaphioi, delle iscrizioni funebri e onorarie e delle testimonianze letterarie sulle cerimonie per gli orfani di guerra alle Grandi Dionisie. Si suggerisce inoltre una relazione tra il testo euripideo e il dibattito su Mitilene nel III Libro della Guerra del Peloponneso di Tucidide, accomunati dalla riflessione sullo stesso problema: quanto spazio si può lasciare alla compassione (oiktos) nel rapporto con i nemici sconfitti?