Guardarsi dentro: uno studio sul percorso artistico di Ketty La Rocca fino alla malattia come possibilità espressiva definitiva

• Gangemi, Rosanna ^[1]
  1. [1] Université libre de Bruxelles / Université Sorbonne Nouvelle
• Localización: Cuadernos de filología italiana, ISSN 1133-9527, Nº. 31, 2024 (Ejemplar dedicado a: Monográfico: Dal margine al centro: rappresentazioni della disabilità nella letteratura e cultura dell’Italia contemporanea), págs. 129-142
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • An inner look: A study on Ketty La Rocca's artistic journey until her illness considered the ultimate possibility of expression
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• Resumen
  • italiano

    Nell’ultima fase della sua breve esistenza, Ketty La Rocca (1938-1976), oggi annoverata tra le più importanti artiste concettuali italiane del secolo scorso e tra le maggiori esponenti della poesia visiva e concreta degli anni ’60 e ’70, combatte contro il cancro. Questi anni in cui alla lotta poetica si affiancherà quella per la vita, la vedranno nella pienezza della sua ricerca avanguardista, intermediale, basata sul ripensamento della relazione tra corpo, immagine, linguaggio, identità e alterità. La malattia sarà messa al servizio della sua denuncia di una comunicazione limitante, alienante, falsata e inefficace: l’artista utilizzerà le radiografie del proprio cranio attaccato dalla patologia terminale sovrapposte al negativo di fotografie delle proprie mani su cui scriverà il suo celebre richiamo: “you”. La disamina di quest’ultimo, cruciale momento, terrà conto di tutto il percorso di La Rocca, nel quale vi si iscrive con lucida coerenza.

  • English

    In the last phase of her short existence, Ketty La Rocca (1938-1976), who is included among the most important Italian conceptual artists of the last century and among the greatest exponents of visual and real poetry of the ’60s and ’70s, fought against cancer. In these years in which the poetic struggle is accompanied by the fight for life, the artist can be seen in the fullness of her avant-garde, intermedial research, based on the rethinking of the relationship between body, image, language, identity, and otherness. The disease will be put at the service of her condemnation of a limiting, alienating, distorted, and ineffective communication: the artist will use the x-rays of her own skull attacked by the terminal pathology, which she’ll superimpose on the negatives of photographs of her own hands on which she will write her famous reminder: “you”. The analysis of this last, crucial moment will consider La Rocca’s entire path, to which it is related with lucid coherence.