Guerra o pace: Anna Franchi e l'impegno di un'intellettuale

• Autores: Nicoletta Zambella
• Directores de la Tesis: Mercedes González de Sande (dir. tes.), Estela González de Sande (dir. tes.)
• Lectura: En la Universidad de Sevilla ( España ) en 2024
• Idioma: italiano
• Número de páginas: 350
• Enlaces
  • Tesis en acceso abierto en: Idus
• Resumen

  • La presente Tesi di dottorato nasce, in primis, dall’urgenza di approfondire lo studio della letteratura femminile italiana e dalla volontà di dare valore a una produzione letteraria vastissima e di qualità. La nostra investigazione si propone di dar voce a scrittrici solitarie del primo ‘900, a partire dall’analisi, dall’approfondimento e dal confronto di diverse intellettuali. Per questo motivo, accanto alla protagonista assoluta, che è l’autrice livornese Anna Franchi, ci soffermeremo, nel dipanarsi dell’argomentazione, sulle opere e sulle voci di scrittrici, alcune completamente sconosciute. Nel caso specifico di Anna Franchi, è stato necessario un lavoro metodico sviluppato su due fronti: da un lato, quindi, viene effettuata un’attività d’archivio presso la biblioteca Labronica di Livorno, dove è custodito e catalogato il fondo della scrittrice e dove sono stati ritrovati materiali mai attenzionati. Dall’altro, nel riportare alla luce articoli e pubblicazioni, si sceglie di dare valore a queste opere, attraverso l’analisi, la comparazione e il disvelamento di nuove realtà che nascono da peculiari chiavi di lettura. Il nostro studio, alla luce dello stato della questione, ha come focus gli anni della “Grande Guerra” e prende le mosse da una meticolosa indagine che riguarda tutte le pubblicazioni editoriali divulgate, nello specifico, tra il 1914-1918, con una particolare attenzione alle divulgazioni giornalistiche e al mondo dell’infanzia. In particolar modo, ci proponiamo di esplorare tutto ciò che il conflitto rappresenta per la nostra scrittrice, senza prescindere da un importante coinvolgimento fisico, morale, psicologico e intellettuale. Una compartecipazione profonda che non riscatta alla vita il bene più caro, quello dei figli; un compito che va oltre il male e che, nell’assidua presenza femminile, vuol far emergere, innanzitutto, il valore delle donne.