Visualizzazione post con etichetta reading. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta reading. Mostra tutti i post

mercoledì 17 novembre 2021

Tutto il bello del leggere in pubblico.

Avete mai assistito o partecipato a un reading letterario
A me piace viverli da spettatrice e da lettrice. Cominciai a leggere in pubblico in eventi di una decina di anni fa, all'aperto e d'estate. 
Nel centro storico del paese in cui sono vissuta, Paola in Calabria, per qualche estate furono organizzate serate di questo tipo. 
In una di esse mi capitò perfino di indossare un costume storico medievale e declamare versi accompagnata dal clavicembalo. 
In una serata più informale lessi poesie di autori locali, e così via. In diverse altre serate mi è capitato di presentare eventi, ma la cosa è nettamente diversa.

In quelle prime esperienze da lettrice potei constatare che si instaura fra lettore e uditore un certo "feeling", un contatto molto bello e utile per poter comprendere e apprezzare il testo. Se il lettore riesce a mettersi realmente in sintonia con chi ascolta, viene a crearsi una specie di "luogo" in cui il resto tace e le parole di chi legge si sostanziano. 
Esiste una tecnica precisa per farlo bene, personalmente uso la mia voce rispettando alcune regole apprese in corsi specifici - uno fu sull'uso professionale della voce - oppure in tanta pratica di teatro e nell'insegnamento della drammatizzazione e lascio fare il resto a ciò che le parole sanno donarmi, restituendone il "peso". 
Una voce incolore, che non attribuisce un "peso" alle parole e non sia in grado di creare un contrappunto nella sintassi, non arriva al pubblico. Mi è capitato di ascoltare dei reading decisamente "pesanti", noiosi, in cui non si è fatto un vero lavoro sul testo. Come in tutte le attività performative, se ci si improvvisa il pubblico soffre e far soffrire il pubblico è davvero un sacrilegio.