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venerdì 6 settembre 2019

Sarde con cipolle di Tropea in agrodolce



Le sarde fritte con cipolla in agrodolce sono una vera delizia, seppure nella loro semplicità ed economia e dopo averle assaggiate non ne farete davvero a meno. E' consigliabile prepararle in anticipo, infatti è considerato un piatto freddo e grazie all'aceto si conserva in frigo per più giorni. Potete servirlo come antipasto oppure come secondo piatto.
Pochi passaggi e le sarde con cipolle in agrodolce sono pronte...per far venire l'acquolina in bocca a tutti. 
Un'ultima considerazione da una calabrese doc, ho usato la cipolla di Tropea non per mero campanilismo ma perchè conferisce dolcezza e aromaticità in più alla preparazione.
Ingredienti
500 gr di sarde freschissime
farina di grano duro q.b.
sale q.b.
olio di semi per friggere
5 cipolle di Tropea 
2 cucchiai di zucchero
aceto di vino bianco q.b.
2 foglie d'alloro
foglioline di menta
olio evo
sale q.b.

Preparazione
Pulite le sarde, apritele a libro e togliete la lisca centrale; poi lavatele e asciugatele con carta assorbente da cucina.


Infarinate quindi le sarde e friggetele in olio ben caldo. Man mano che sono pronte adagiatele su della carta assorbente e dopo averle salate sistematele su un piatto da portata.
Aspettate che la padella nella quale avete fritto le sarde si raffreddi, poi eliminate l'olio utilizzato e pulitela con della carta assorbente.


Sbucciate le cipolle, tagliatele a fettine e versatele nella padella con le foglie d'alloro, qualche cucchiaio d'acqua  e dell'olio evo. Salate, incoperchiate e fate cuocere per 20 minuti circa. Quando vedrete che le cipolle sono appassite versate l'aceto e lo zucchero. L'agrodolce è molto personale, assaggiate e regolatevi di conseguenza. Mescolate e fate sfumare a fuoco alto. Abbassate il fuoco e fate cuocere per altri 10 minuti. Versate le cipolle in agrodolce sulle sarde fritte e fate riposare il piatto per un paio d'ore. Gustatele a temperatura ambiente guarnite con foglioline di menta.




lunedì 21 gennaio 2019

Stocco in insalata con carciofi e cipolla all' agrodolce





Una fresca insalata da servire come antipasto di mare oppure come piatto unico con un pesce che in inverno consumiamo spesso per l'impossibilità di trovare quello fresco, causa il cattivo tempo. Di solito cucino il pesce stocco in umido con le patate e le cipolle, una ricetta antica e sempre attuale per il suo gusto. Stavolta ho pensato di utilizzare i carciofi, visto che sono di stagione e poi ho aggiunto pure le cipolle, rigorosamente di Tropea, ma all'agrodolce. Un'esperimento riuscito: i carciofi con il loro sapore dolce creano un piacevole contrasto con il sapore forte dello stocco, mentre l'agrodolce della cipolla dà una nota fresca al piatto.
Ingredienti
500 gr di stocco spugnato
4 carciofi
2 cipolle di Tropea
uno spicchio d'aglio
prezzemolo
sale e peperoncino in semi q.b.
100 ml di acqua
50 ml di aceto di vino
2 cucchiai di zucchero
olio evo
Preparazione
Sbollentate lo stocco in acqua leggermente salata, fatelo raffreddare e poi pulitelo dalla pelle e dalle lische.
Pulite i carciofi, tagliateli a spicchi e fateli rosolare in padella con un filo d'olio e lo spicchio d'aglio. Aggiungete un mestolo d'acqua, un pizzico di sale e continuate la cottura fintanto che i carciofi non saranno cotti.
Pulite le cipolle e tagliatele a fette non troppo sottili. In una padella versate un filo d'olio e le fettine di cipolle, fatele rosolare per pochi minuti e poi aggiungete l'acqua e il sale. Abbassate la fiamma e fatele appassire, ci vorranno 10/15 minuti. Non appena saranno pronte alzate la fiamma e aggiungete l'aceto e lo zucchero e mescolate. Fate evaporare l'aceto e poi spegnete e fate riposare ( certamente la quantità di aceto è soggettiva e quindi aggiustate le dosi a vostro piacimento ). 
In una ciotola capiente sfogliate lo stocco, aggiungete i carciofi, le cipolle all'agrodolce e del prezzemolo tritato. Amalgamate il tutto e lasciate riposare l'insalata in frigo per almeno 30 minuti  prima di portarla in tavola.



Se desiderate date ancora un giro di olio evo e una spolverata di peperoncino.




giovedì 5 luglio 2018

Rotolini di alici al limone




Non meravigliatevi se in questo periodo trovate spesso nel blog ricette con il pesce azzurro, io lo adoro e lo preferisco al più blasonato pescespada. A parte il fatto che preferisco ciò che è di stagione, il pesce azzurro è saporito, costa poco e presenta concentrazioni invidiabili di omega 3 e di preziosi sali minerali, oltre che di vitamine del gruppo B. Insomma cosa vogliamo di più, fa bene alla nostra salute e pure alle nostre tasche!
I rotolini di alici sono facili da preparare, sono un secondo piatto gustoso da servire con un'insalata, ma sono ottimi anche come antipasto. Possono essere serviti sia caldi che freddi. E allora non vi resta altro che mettervi al lavoro!
Non vi do le grammature precise, perchè tutto dipende dalla quantità di pesce che intendete preparare e dal gusto personale per quanto concerne il ripieno.
Ingredienti
alici
mollica di pane casareccio raffermo 
pecorino grattugiato
prezzemolo
aglio
limone
origano
olio evo
sale q.b.
Preparazione
Pulite le alici privandole della lisca centrale e apritele a libro.
Preparate adesso il ripieno. Mescolate la mollica con la scorza del limone, il prezzemolo e l'aglio trtati finemente, il pecorino, il sale e l'origano. Aggiungete un filo d'olio e mescolate bene. 


Disponete un cucchiaio di questo ripieno su ogni alice, avvolgetele delicatamante su se stesse tenendo in alto il codino e disponetele in una tortiera da forno unta con qualche cucchiaio di olio.


 Posizionate metà fetta di limone tra un pesce e l'altro e in ultimo un filo d'olio e una spruzzata di limone. Infornate a 180° per 10 minuti circa. Servite i rotolini freddi.







lunedì 18 luglio 2016

Alici marinate



La cucina calabrese ha il pregio di valorizzare soprattutto i prodotti più semplici. Prendiamo per esempio il pesce azzurro e in questo caso le alici: le troviamo nella versione " ndorate e fritte " ( qui ), " arriganate "  ( qui ), marinate e tante altre ancora. Una preparazione quella marinata molto semplice e appetitosa, comune a tante regioni marinare e nata sicuramente dalla necessità di conservare il pesce azzurro nei tempi in cui non c'erano ancora i frigoriferi. La marinatura nell'aceto conferisce alle alici il tipico sapore, intenso e acidulato e consente di renderle gustose senza ricorrere ad alcuna cottura.

Ingredienti
alici
olio evo
aceto bianco di vino
limoni
aglio
prezzemolo
sale
peperoncino piccante ( facoltativo )
origano



Preparazione
Pulite le alici privandole della testa, delle viscere e della spina centrale, quindi lavatele ben bene e mettetele ad asciugare su carta assorbente da cucina. Sistematele in un contenitore di plastica o di vetro, copritele con l'aceto e il succo di un limone e fatele macerare per una notte in frigo coperte. 


Trascorso questo tempo scolatele dalla marinatura, sistematele a strati in una pirofila e copriteli con una salsa ben emulsionata preparata con abbondante olio evo, prezzemolo e aglio tritati, origano, un pizzico di sale e peperoncino fresco piccante secondo i vostri gusti. A questo punto coprite la pirofila con la pellicola trasparente e mettetela in frigo per almeno un'ora. Servite le alici marinate fredde, magari su una fetta di pane casareccio abbrustolita.





martedì 31 maggio 2016

" Pitteddi 'e biancumangiari " - Frittelle di bianchino



Un antipasto molto gustoso e che profuma di mare. Peccato che ormai sia diventato una rarità! D'altronde paghiamo le conseguenze di una pesca indiscriminata che che ha spopolato i nostri mari e messo a repentaglio la sopravvivenza di alcune specie ittiche. Conosciuto con nomi diversi, gianchetti, bianchetti e neonata, nel soveratese viene chiamato bincomangiare, un termine forse di derivazione francese  che nell'antichità veniva usato per indicare una prelibata preparazione dolce o salata di colore bianco. E' questo infatti il colore del novellame di pesce azzurro, venduto spesso di nascosto per non incappare nelle maglie della Finanza, in quanto le leggi vigenti sulla pesca ne consentono la cattura e la commercializzazione solo in alcuni periodi dell'anno.
Però nel crotonese il biancomangiare è...rosso. Certamente non sono daltonica, ma vi parlo di una tipica preparazione che miscela il bianchetto  con sale, olio evo e tanto peperoncino piccante e che prende il nome di rosamarina o nudicella. Indubbiamente una conserva dedicata a chi ha la bocca d'amianto!

( web)


Ingredienti
biancomangiare
farina 
prezzemolo
aglio
parmigiano
 uovo
sale 
acqua fredda
olio per friggere
Come tante ricette della tradizione non vi dò le grammature, bisogna regolarsi in base alla quantità di pesce che si ha a disposizione. D'altronde l'unità di misura delle nostre nonne era il pugno!

Preparazione

Lavate il biancomangiare in uno scolapasta e mettetelo a sgocciolare. Intanto preparate la pastella: in una ciotola versate la farina, il sale, l'aglio e il prezzemolo tritati finemente, il formaggio, l'uovo e l'acqua. La pastella dove essere liscia e non molto liquida. Aggiungete per ultimo il biancomangiare e mescolate. 


Mettete sul fuoco una padella con abbondante olio e quando è caldo versate il composto a cucchiaiate irregolari.


Fate dorare le frittelle, poi levatele e servitele ben calde. Sono buone anche fredde, ma perdono la loro croccantezza.





Saluti da Soverato
( web )