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sabato 30 settembre 2017

Pane con noci e fichi secchi


Dopo un'estate rovente ritorno ad impastare. Quanto mi è mancato quel profumo che si diffonde rapidamente per tutte le stanze ed impregna i tuoi vestiti, anzi tutta te stessa. E che dire di quel movimento ritmico con il pugno che affonda nell'impasto e che per un momento di isola dal resto del mondo? Una senzazione unica impastare, anzi magica. E il pane di oggi mi ha conquistato prima ancora che mi sporcassi di farina. Un pane che ti fa già pensare al Natale per quel dolce tesoro che racchiude al suo interno; un dolce pane fragrante che è una sorpresa da scoprire ad ogni morso; un pane che abbiamo divorato ancora fumante.
Ma adesso andiamo alla ricetta.
Ingredienti
500 gr di farina di semola rimacinata
400 gr di farina integrale
50 ml di olio evo
600 ml di acqua ( la quantità dipende dal tipo di farina usata )
1/2 cubetto di lievito di birra
un pizzico di sale
10 fichi secchi
50 gr di noci
Preparazione
Tagliate a pezzetti noci e fichi.


Sciogliete il lievito in una parte di acqua.
In una ciotola versate le farine e mischiatele. Fate al centro la classica fontana e versate l'olio e il lievito. Iniziate ad impastare aggiungendo l'altra acqua a filo e il sale. Una volta che tutti gli ingredienti risultano ben legati tra loro allargate l'impasto sulla spianatoia infarinata e versate la frutta secca. Impastate energicamente per almeno 10 minuti e poi mettete l'impasto in una ciotola infarinata all'interno del forno con la lucina accesa.


Fate lievitare, dopodichè date all'impasto la forma di un filone e fate lievitare ancora (i tempi di lievitazione dipendono logicamente dalla temperatura ambientale e dalla quantità di lievito impiegato, regolatevi comunque aspettando sempre il raddoppio dell'impasto). Intanto accendete il forno alla massima temperatura.


Infine trasferite il filone sulla leccarda ricoperta con carta forno e fate sulla superficie dei tagli trasversali.


Infornate a 220° per 20 minuti e poi altri 20 minuti a 200°. Una volta sfornato lasciatelo intiepidire il pane prima di affettarlo ( cosa che non ho fatto io! ).
Potete gustare le fette di pane ancora calde con del miele o del gorgonzola; in alternativa l'abbinamento con il salame è superlativo.


lunedì 19 dicembre 2016

Salame di fichi al cioccolato





Ripubblico questo salame di una golosità unica e che fa bella mostra di sè sulla mia tavola natalizia ogni anno. E non potrebbe essere diversamente per me e per quanti amano la frutta secca. E siamo già nel 2015, un'altro anno è passato con tutte le sue gioie e dolori.  Non ho voglia di fare bilanci, la  mia vita la vivo giorno su giorno, assaporando le piccole soddisfazioni che incontro sulla mia strada. Avere una famiglia vicina che mi fa sentire il suo affetto, degli amici, un lavoro, mi fa guardare al futuro con serenità e sempre con il sorriso.  Oggi 2 di Gennaio è il primo appuntamento  di questo nuovo anno con L'Italia nel piatto. Prima di tutto però voglio augurare ai miei compagni di viaggio e a quanti mi leggono un anno ricco di ciò che desiderano, di soddisfazioni e realizzazioni; vi auguro di avere tanta forza per raggiungere i vostri obbiettivi e di credere che la vita, nonostante le difficoltà, vale sempre la pena di essere vissuta.
E adesso entriamo in cucina, anche se veramente non ne sono mai uscita: tutto profuma ancora di spezie e frutta secca. E il dolce che vi posto ( anzi riposto ) è proprio un inno alla frutta secca e ai sapori e odori della mia terra: fichi, noci, mandorle, uva passa, cedro e arancia candita, marmellata d'arancia, miele di zagara, vino cotto. Ho dimenticato qualcosa? Ma si, il profumo più inebriante che conosco, il sole giallo della Calabria: mandarini e limoni! Il loro odore lo riconosci immediatamente e non soltanto nei dolci, ma ti resta nella pelle oltre ad aleggiare per la casa. Ricordo che quando ci riscaldavamo con il braciere era usanza mettere tra il carbone scorzette di mandarino e limone: un profumo di freschezza si spandeva per tutta la casa.
Agrumi e fichi sono i prodotti che non possono mancare sulla tavola natalizia insieme alla frutta secca e questo salame, dall'origine alquanto incerta, li racchiude tutti. Lo preparava un vecchia zia già all'inizio dell'autunno, dopo aver fatto seccare i fichi su graticci di canne, lo avvolgeva con le foglie di alloro e lo conservava nei barattoli di vetro per consumarlo poi a Natale. Era di una bontà unica, tutto dai fichi al miele proveniva dal suo orto. Fidandomi dei ricordi, olfattivi e gustativi, io lo rifaccio ogni anno, apportando sempre qualche modifica, i primi giorni di dicembre e lo conservo in frigo avvolto nella carta stagnola.

Ingredienti
500 gr di fichi secchi
100 gr di noci
100 gr di mandorle tostate
100 gr di uva passa
50 gr di cedro e arancia candita
un cucchiaio di marmellata d'arancia
un cucchiaio di miele di zagara
vino cotto qb
scorze di mandarino calabrese grattugiate
scorze di limone grattugiate
foglie di limone
E siccome è usanza da noi portare in tavola la vigilia di Natale 13 pietanze, ho pensato di mettere insieme lo stesso numero di ingredienti. Ho aggiunto quindi all'impasto un pò di mirtilli rossi canditi  ed infine ho ricoperto il salame con della glassa al cioccolato.
Preparazione
Togliete il peduncolo ai fichi, tagliuzzateli e metteteli a bagno nel vino cotto insieme all'uva passa per una notte intera. Trascorso il tempo, strizzate e asciugate il tutto ben bene e passatelo nel mixer per qualche minuto. Tritate grossolanamente noci e mandorle  e unitele all'impasto di fichi insieme alla marmellata d'arancia, al miele, alle scorze di agrumi grattugiate e ai mirtilli rossi. Amalgamate gli ingredienti e versateli sulle foglie di limone.




 Arrotolate aiutandovi con della carta stagnola e ponete il salame in forno preriscaldato a 160° per 20 minuti circa. Una volta sfornato e freddo tenetelo in frigo fino al momento di consumarlo ( si mantiene per più mesi ).

 Prima di servirlo liberate il salame dalla carta stagnola e dalle foglie di limone e ricopritelo con una glassa al cioccolato. 







Volendo si può passare soltanto nello zucchero vanigliato. Le fette vi consiglio di tagliarle spesse, in quanto il salame rimane morbido, se lo preferite più compatto tralasciate la marmellata e il miele.
Ricoperto di cioccolata è ottimo in compagnia di un bicchierino di vino passito, se invece volete consumare il rotolo al naturale niente di meglio che accompagnarlo con una fetta di caciocavallo. Silano, naturalmente.
E questo è il rotolo senza copertura di cioccolato.





E con questa ricetta partecipo al Giveaway di Batuffolando ricette " Lievitati e biscotti di Natale ".





lunedì 21 marzo 2016

Nepitelle agrumose




La Pasqua in Calabria ha il profumo di nostri dolci tipici. Certamente le cuzzupe hanno un posto privilegiato, ma in giro nella nostra terra troviamo di tutto e di più: taralli, biscotti alle mandorle, riganelle,  graffioli,cuculi, nepitelle ed ancora tanto altro. Le nostre nonne nonostante la povertà imperante sapevano coniugare tra loro prodotti semplici per ottenere dolci dalla bontà unica. Non dimentichiamo inoltre il nostro retaggio storico, abbiamo ospitato greci, romani, arabi, spagnoli, albanesi ed è innegabile la loro influenza nella nostra cucina.
Le nepitelle sono un dolce sia natalizio che pasquale, anche se è facile ormai trovarle tutto l'anno. Il nome dei nepiteddi o nepiteji ( nel nostro dialetto) deriva dal latino Nepitedum, che significa orlo o palpebra. Infatti la forma di questi ravioli ricorda la palpebra di un occhio chiuso. Le nepitelle tradizionali hanno un ripieno di frutta secca amalgamata con mostarda d'uva e vino cotto. Io stavolta ho voluto renderle più primaverili e così ho sostituito la mostarda d'uva con la mia marmellata di mandarini ed ho tolto pure il vino cotto e l'uvetta.

 Ingredienti
Per la pasta
500 gr di farina 00
150 gr di zucchero
150  di burro morbido
2 uova
1 bustina di lievito
buccia di limone
limoncello

Per il ripieno
150 gr di mandorle leggermente tostate
150 gr di noci
100 gr di fichi secchi
buccia di limone ed arancia
marmellata di mandarino, circa 200 gr

Preparazione
Il ripieno vi consiglio di prepararlo con un pò di anticipo, di solito lo preparo la sera e lo metto in frigo, in questo modo i sapori si amalgameranno meglio tra loro.
Tritate noci e mandorle a granella, unitevi i fichi tagliati a pezzettini, grattugiate delle scorzette di limone e arancia ed infine amalgamate tutto con la marmellata di mandarini. Dovete ottenere un composto morbido.


Per la pasta: versate in una ciotola la farina,lo zucchero e il lievito, unitevi il burro a dadini e impastate brevemente. A questo punto unite qualche cucchiaio di limoncello e le uova e lavorate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo che metterete in frigo per 30 minuti circa.
Riprendete poi l'impasto e con il matterello tiratelo in una sfoglia di 3/4 mm. Con l'aiuto di una formina tagliate tanti dischi e al centro di ognuno mettete un cucchiaio di ripieno.

Chiudete i dischi a mezzaluna e sigillate i bordi con i rebbi di una forchetta. 


Spennellate le nepitelle con un uovo sbattuto,

sistematele sulla placca rivestita con carta forno, fate qualche taglio al centro di ognuna  ed infornate a 180° per 20 minuti circa. Toglietele appena saranno dorate.

Una volta fredde spolverizzatele con un pò di zucchero a velo.




Con questa ricetta partecipo al Giveaway di Simo " Le Primavere ".


giovedì 14 gennaio 2016

Mostarda calabrese



La mostarda calabrese a differenza della mostarda mantovana o cremonese è una preparazione dolce che prevede l'utilizzo del mosto d'uva oltre alla frutta che può essere fresca e/o secca. Ho preso spunto da una ricetta della mia conterranea Maria Grazia, per poi variarla leggermente, soprattutto nell'utilizzo. Io infatti l'ho usata per farcire dei ravioli, mentre lei come accompagnamento a dei formaggi. Nulla però vieta di consumarla così, a cucchiaiate. E' un dessert squisitissimo.

Ingredienti
4 mele  Golden
4 pere Abate
10 fichi secchi
50 gr di noci
50 gr di una passa
la buccia di un mandarino calabrese
200 gr di zucchero
100 ml di vino cotto
una noce di burro

Preparazione
Lavate i fichi, asciugateli e poi tagliateli a pezzettini. Metteteli in una ciotola con l'uva passa  e il vino cotto, lasciandoli a macerare per un'oretta. Sbucciate le mele e le pere, privatele del torsolo, tagliatele a pezzi e mettetele in una pentola antiaderente insieme con lo zucchero e la buccia del mandarino grattugiata. Ponetele sul fuoco a calore moderato mescolando di tanto in tanto.



Quando la frutta inizierà a disfarsi versate i fichi e l'uva passa insieme al vino cotto. Mescolate e lasciate cuocere fintanto che i fichi non saranno morbidissimi e il vino cotto non si sarà asciugato.


 Spegnete il fuoco e unite le noci tritate grossolanamente.


Fate raffreddare la mostarda e poi utilizzatela come meglio credete. In frigo si conserva per un paio di giorni, ma volendo si possono riempire dei vasetti preventivamente sterilizzati, come ha fatto Maria Grazia.
Questi sono i miei ravioli integrali, una vera golosità. 





domenica 16 febbraio 2014

Crucette



Con questo nome in Calabria indichiamo i fichi fatti appassire al sole e poi farciti con frutta secca. La preparazione dei " fichi chini "  già conosciuta nell'antica Roma fu ripresa nel  Medioevo dove, probabilmente grazie alla creatività di alcune monache, presero la forma di una croce cristiana, ottenuta incrociando e sovrapponendo quattro fichi secchi aperti a metà. Oggi come ieri le crucette  sono una delle tante prelibatezze, semplici ma dal gusto genuino, che si preparano per il Natale quasi a perpetuare una tradizione  che si tramanda di generazione in generazione.
Consumati al naturale o " acconzati " ( farciti ) sono un alimento salutare ricco di ferro, potassio, fibre, vitamina A e B, non per niente una volta  i contadini impegnati nelle dure giornate di lavoro nei campi li mangiavano nei momenti in cui le energie avevano bisogno di essere ricaricate. Come vedete, quindi, l'espressione " vali quanto un fico secco " è totalmente errata.

Ingredienti
fichi secchi bianchi e polposi, noci, scorze di mandarini calabresi, zucchero a velo aromatizzato con cannella, foglie di alloro.
Io non amo molto le spezie, mi piace sentire il profumo dei fichi e del mandarino, motivo per cui non ho usato la cannella.

Preparazione
Sgusciate e tritate grossolanamente le noci.


Grattugiate le scorze di mandarino.


 Ammorbidite con le mani i fichi e poi tagliateli a metà partendo dal basso ma lasciandoli uniti dal peduncolo.


 Per ogni crocetta servono quattro fichi, possibilmente della stessa dimensione. Incrociate due fichi ben aperti tenendo l'interno rivolto verso l'alto. Farciteli con le noci e le scorze di mandarino e ponete su di essi gli altri due fichi aperti incrociandoli e premendoli per bene, affinchè aderiscano ai due sottostanti.


 Mettete le crocette su una placca ricoperta di carta forno in forno moderato per 10-15 minuti circa o finchè non diventano di un bel colore lucido e dorato. Tolte dal forno spolverizzatele con zucchero aromatizzato e fatele raffreddare prima di consumarle.


Si possono conservare  per parecchi mesi  in una scatola di latta rivestita di carta forno alternando le crocette con foglie d'alloro e bucce di mandarino e limone.

domenica 6 ottobre 2013

Corona con crema di fichi e noci





I fichi, freschi o secchi, sono una golosità unica! Ancora si trovano al mercato, sono gli ultimi , arrivano dalle nostre montagne e hanno una polpa soda e di color rosso vivo.  Per me che ne sono ghiotta sono una dolce tentazione, mi piacciono in tutti i modi ma i secchi ricoperti di cioccolato fondente sono una delizia indescrivibile !
Stavolta ho pensato di non fare non la solita crostata, ma un rotolo-corona. Ecco gli ingredienti che ho utilizzato:
Pasta frolla
500 gr di farina oo
100 gr di zucchero semolato
100 gr di margarina 
2 uova
1 bustina di lievito
1 tz di vino liquoroso
1 kg di fichi freschi maturi
200 gr di zucchero di canna
noci e mandorle tostate
3-4 amaretti secchi
Preparazione
Con largo anticipo preparate la crema di fichi . Sbucciateli e versateli in una pentola con lo zucchero. Schiacciateli con le mani . Mettete sul fuoco, mescolate e quando il composto giunge ad ebollizione continuate la cottura finchè non si addenserà. Spegnete e fate raffreddare. Unite poi le noci e le mandorle tritate.


Preparate la pasta frolla e stendetela in un rettangolo. Versatevi sopra gli amaretti sbriciolati e la crema di fichi.

 Arrotolate e ponete in frigo (così il rotolo si taglierà meglio ). Foderate una tortiera con carta forno e preriscaldate il forno a 180°. Prendete il rotolo dal frigo e tagliatelo a fette che disporrete nella tortiera a ventaglio. Infornate per 40 minuti circa, una volta cotta sfornate la corona, fatela raffreddare e spolverizzatela con lo zucchero a velo.