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lunedì 13 ottobre 2014

#FACCEdaBA: Storia di una splendida giornata (in arancione)



[post sponsorizzato]
Sapete cosa sono le Bandiere Arancioni?
Sono i marchi di qualità turistico ambientale assegnati dal Touring Club Italiano ai piccoli paesi dell'entroterra che si distinguono per l'offerta di eccellenza e l'accoglienza di qualità.
Il CircoloVizioso al gran completo ha partecipato ad un evento organizzato in uno dei luoghi che più ama, il piccolo borgo di Collodi (PT), patria di Pinocchio.
Ma a Collodi non c'è solo Pinocchio, c'è tanta storia, tanta tradizione, tanta cultura. Una villa seicentesca meravigliosa, la Villa Garzoni, che ha uno dei giardini all'italiana più belli, un borgo antico, abbarbicato sulla collina.
Fino alla sera prima sembrava impossibile poter andare: lampi, tuoni, fulmini e saette, una nottata di temporale da paura. Ma la mattina il cielo si è aperto e ha dato vita ad una giornata meravigliosa, calda di sole e pulita, perfetta per quello che ci stava aspettando.

La Butterfly House
Il programma era ricco e abbastanza vario, fortunatamente, e abbiamo potuto scegliere di visitare luoghi che ancora non avevamo visto - chissà come mai, abbiamo dato sempre la precedenza al Parco di Pinocchio... :)
il laboratorio di pittura
Le gentilissime signore del punto informativo ci hanno accolto, accompagnandoci subito al primo appuntamento: i laboratori di pittura "Pinocchio e la farfalla", dedicati ai bambini. La grande si è dedicata a dipingere la sua personale farfalla di gesso mentre il piccolo ha colorato disegni, pasticciato con i pennelli e divertito a scoprire le tantissime creazioni che hanno dato vita ad un muro di ali colorate:

Abbiamo quindi visitato la meravigliosa Butterfly House, dove eravamo già stati tempo fa: stavolta però ad aspettarci c'era la farfalla cobra, nata la mattina stessa e incredibilmente grande e maestosa: la foto non rende le sue dimensioni ma fidatevi, era almeno 20 cm di meraviglia!
Bozzoli e Farfalla Cobra
Ancora incantati dai miracoli che la natura sa regalare, abbiamo passato un po' di tempo godendoci il sole e la bellezza dello Storico Giardino Garzoni, soprattutto delle sue vasche con pesci, anatre ed un elegantissimo cigno nero:

"Mamma, ma quel cigno si è messo il vestito da sera?"
:)
Il programma ufficiale prevedeva a questo punto la visita guidata al Parco di Pinocchio - che noi però conosciamo talmente bene che... :)
 
Ci siamo allora regalati un po' di riposo e di fresco all'ombra del gigantesco Pinocchio di legno, il più grande Pinocchio del mondo, alto 16 metri e installato nel 2009 in un'area verde lì vicina: abbiamo anche fatto amicizia con altri bambini ed il loro papà, raccontato quello che avevamo visto e giocato con un cavallo e due asinelli - nonché dato da mangiare ad un grosso cagnone che sembrava proprio Melampo, a dirla tutta... (dai che ve lo ricordate, su...)

L'ingresso alla mostra del giocattolo
La giornata non è ancora finita, però: ci aspetta la sorpresa più bella e nostalgica, un tuffo nella nostra infanzia (e anche più indietro!) con la Mostra del giocattolo e della vita contadina. Devo per caso dirvi chi si è divertito di più tra tutti quei giocattoli? i bambini che guardavano sorpresi i giochi di mamma, papà e dei nonni, o noi grandi, che abbiamo ritrovato i vecchi Cicciobello, i mitici chiodini, i meccano, i castelli coi soldatini, il carretto, i corredini delle bambole, le macchinine a pedali e le vecchie cartelle della scuola? :)


 

Tantissimi complimenti e mille grazie alla signora che ci ha fatto da guida e che nel tempo ha raccolto tutti quei tesori preziosi...
La visita è terminata con una fetta di torta di mele ma non ho fatto in tempo a fotografarla... ehm... ;)

Che dire? Un'esperienza da rifare. L'anno prossimo programmeremo altre visite e chissà quante bellezze scopriremo in questa nostra Italia nascosta...

giovedì 27 ottobre 2011

PARLIAMONE: di come tutto si possa riutilizzare...

Eccoci ancora qui, per l'ultimo appuntamento del mese con PARLIAMONE. 
Certo però il discorso non finirà col mese di ottobre, certo se ne parlerà ancora, su questi schermi... senza accennare alla politica, perché onestamente ne ho abbastanza, in linea generale. 
Voglio solo guardare nel nostro piccolo, nella vita di tutti i giorni, nei nostri piccoli problemi quotidiani. Voglio parlarne per trovare soluzioni pratiche, da proporre e da adottare, da scoprire insieme e da utilizzare per far fronte alle spese che avanzano e agli stipendi che non bastano, da pubblicizzare e da valorizzare per il bene di tutti.

Oggi parliamo di riuso, di riutilizzo e di mezzi per risparmiare e sprecare il meno possibile.
Parliamo di come liberarsi di oggetti ancora in buono stato ma per noi ormai inutili e di come ricavarne un risparmio ed un 'utile', per noi e anche per altri.


Da un po' di tempo noto con immenso piacere come un comune a me vicino, quello di Capannori - 46.000 abitanti, 165,50 km quadrati in Provincia di Lucca - si stia adoperando per ottenere l'obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020: raccolta differenziata porta a porta, organizzazione di sistemi di tariffazione a punteggio per premiare chi smaltisce poco e bene, impegno costante nella riduzione dei rifiuti, in tanti modi diversi, tra questi la formazione di un Centro di ricerca e di riprogettazione
Queste alcune delle proposte del comune per ottenere il meglio possibile, anche dai cosiddetti 'rifiuti'. E per far del bene a noi ed al nostro pianeta. E non è tutto: se avete tanta voglia di leggere ed informarvi, cliccate qui e scaricatevi il documento che sintetizza i vantaggi e gli obiettivi già raggiunti con questo sistema! C'è quasi da non crederci... :)

Tra le tante proposte (si va dalla promozione all'utilizzo dei pannolini lavabili allo studio dei modi di recupero per i rasoi usa e getta e le cialde del caffè...) ce n'è una che mi ha solleticato la mente in modo particolare, la costituzione di un Centro del Riuso: un luogo dove verranno accolti e poi ridistribuiti gli oggetti usati ed i materiali di scarto ancora in buono stato. Quelli di cui i cittadini si vogliono disfare perché non più rispondenti alle loro esigenze: ora possono farlo gratuitamente, solo telefonando al centro di raccolta, del resto si occupano gli operatori.
Si parla di cucine, divani, elettrodomestici, vestiario e piccoli utensili di tutti i generi, da raccogliere, recuperare, aggiustare e poi ridistribuire - in un primo momento - alle fasce più deboli della popolazione, completamente gratis.
Gli oggetti verranno risistemati prima di essere distribuiti, coinvolgendo gli operatori del centro (un modo di offrire anche nuove possibilità lavorative, dunque!) nel recupero e ammodernamento degli oggetti.
L'obiettivo finale è però di far diventare il Centro del Riuso un luogo accessibile a tutti, dove sia possibile acquistare oggetti utili e funzionanti a prezzi più bassi di quelli normali. 
Un mercatino dell'usato recuperato, per dirla in breve.
[N.B.: di questa notizia aveva parlato già la mia cara amica VerdeSalvia, qui! ;)]

Modi diversi per ri-usare. Modi diversi per risparmiare e per non disperdere. Una cosa meravigliosa per una come me, che non butterebbe nemmeno le cartine dei cioccolatini... :)

E voi? cosa fate per recuperare e risparmiare? quali strani modi utilizzate per prolungare la vita degli oggetti e non lasciarli andare al primo uso?

giovedì 6 ottobre 2011

Parliamone: i parcheggi rosa


Davvero se ne parla poco e davvero se cerchi in rete trovi solo paginette di notizie sui giornali locali o forum dove le mamme/future mamme si lamentano di non trovarne ancora nei propri paesi o di trovarli, sì, ma sempre occupati da persone senza figli piccoli al seguito e con poco senso civico.

Una delle possibili indicazioni dei Parcheggi Rosa
“C’è una mamma in attesa, o con bambine e bambini piccoli: questo posto è per loro”



Sono i parcheggi rosa, li conoscete? Qualche indicazione interessante potete trovarla qui: Striscerosa.it, un sito legato a Quimamme
Le conoscevo già - solo di nome in realtà, non ancora di fatto -, ma la curiosità e l'interesse specifici sono nati il giorno in cui pochi anni fa le ho viste spuntare di fronte alla sede di un comune che frequento per lavoro. 
E' stata una bella soddisfazione scoprire questa risposta di grande senso civico da parte di un'amministrazione: una dimostrazione che il 'pubblico' è attento ai bisogni ed alle necessità quotidiane delle persone che amministra.

Meno soddisfacente è stato scoprire che proprio per niente le persone stesse che vengono amministrate si curano di questo gesto di educazione civica. O che, addirittura, se fai loro notare che hanno occupato un posto che dovrebbe essere utilizzato da chi è in attesa, o da chi ha bimbi piccoli e passeggino da portarsi dietro, ti guardano male, sbuffano e si voltano dall'altra parte, continuando per la loro frettolosa strada.

Questo intendevo, quando pochi giorni fa parlavo di fare qualcosa nel nostro piccolo, quando accennavo a quei piccoli passi che messi insieme possono fare più di una grande manifestazione: il nostro senso civico.
Perché è su questo che [mi hanno sempre insegnato] si deve basare principalmente il nostro modo di vivere: sulla coscienza, sul rispetto, sull'attenzione ai bisogni, anche ai bisogni degli altri.

Sembrano parolone, sì, ma la coscienza, il senso civico, il rispetto e l'educazione di una persona si misurano anche da questo: dalla reazione che hai quando una donna col pancione (lo ammetto, già parecchio 'one'!) e la borsa da geometra esce dalla sua auto appena parcheggiata e ti fa gentilmente notare che hai appena occupato un posto che dovrebbe essere riservato a chi "attende".
Va be', la fretta è una cattiva consigliera, e purtroppo i parcheggi rosa non sono ancora tutelati da una legge che permetta di sanzionare chi li occupa abusivamente. Quindi per questa volta il personaggio l'ha [ancora una volta] passata liscia.
Sta di fatto che le domande che devono farci pensare - a come vogliamo vivere nel nostro paese, a come vogliamo che esca dalle situazioni di stallo e/o di crisi quando ci entra, a come vogliamo che venga gestito -, sono queste: 
  • siamo, tutti noi, abbastanza educati al senso civico
  • siamo in grado di vivere e con-vivere civilmente col resto del mondo? perché mica esistiamo solo noi e la nostra fretta, a questo mondo, eh...

Questa è la definizione che di "senso civico" (la prima che ho trovato in rete, mi riservo di verificare su altri dizionari ma credo che i risultati portino tutti qui!) dà il De Mauro:
Senso civico. Coscienza che il cittadino ha dei propri doveri e quindi anche delle proprie responsabilità nei confronti dello stato e della comunità.

da Tullio De Mauro - Dizionario della lingua italiana
E' chiaro: non è solo da qui che si decide il destino del mondo né della nostra Italia, ma magari questo può essere un primo passo, una gocciolina in un grande mare in formazione ed evoluzione. 

Parliamone. 
Che ne pensate?


sabato 1 ottobre 2011

OTTOBRE: parliamone

Per il menefreghismo dilagante quando si tratta di quel che sarà di noi e dei nostri figli.
Per quella scrollata di testa, che sta a dire: "non c'è niente da fare, così va il mondo".
Per le forme del corpo che prendo il sopravvento sul resto, su quello che davvero conta (un "cervello pensante", avete presente?)
Per i commenti sentiti e per le mancate partecipazioni alla vita civica quotidiana.
Per situazioni che farebbero perdere la pazienza ad un santo, figuriamoci ad una persona normale.


Parliamone.
Probabilmente è il modo migliore per trasformare la rabbia in reazione. 
Il modo migliore per costruire qualcosa che potremmo chiamare 'mondo ideale', anche se sicuramente non riuscirà ad essere che una minima parte di quello che davvero sogniamo. Ma magari è già qualcosa... parliamone! :)



L'intento della parola-chiave di questo mese (ma anche dei prossimi, d'ora in poi, se ci riusciremo...) sarà quello di parlare dei piccoli problemi quotidiani; di dar voce alle nostre riflessioni su quello che ci accade nella vita di tutti i giorni; di trovare un punto d'incontro tra chi ha voglia di fare piccoli passi, tra chi sente forte il bisogno di dire la sua e portare la sua piccola gocciolina in un grande mare, chissà...
E allora si chiederanno pareri sul modo migliore per risolvere alcune questioni e  si troveranno insieme soluzioni.
Oppure no. 
L'importante però sarà parlarne, insieme. Come in una comunità civile.

giovedì 22 settembre 2011

Sebbene non sia il mio argomento preferito, devo parlarne anch'io, in qualche modo...

Di quello che sta succedendo in giro


di quello che vogliono trasmetterci attraverso la tv, che ormai a casa nostra è solo un soprammobile spento da spolverare (ogni tanto)


della nausea che tutti hanno abbiamo e dell'energia che manca a tutti per trasformare quella nausea in "reazione"


di tette e culi che 'meritano' più del cervello


di quanto - in una discussione quasi al limite del paranormale che ho avuto con mio padre - ci siamo trovati per una volta concordi su una cosa: "coscienza nazionale? what's?"


Il problema sembra essere questo.
I favoritismi ci sono sempre stati, ne siamo più che certi. E di sicuro son sempre stati un atto sbagliato per principio.
Ma magari esiste un limite entro il quale certe cose possono essere sopportate arginate e isolate.
Superato quel limite, entra in gioco l'amor proprio, il sentirsi "cornuti e mazziati", la rabbia che ti sale quando ti rendi conto di non avere più un briciolo di orgoglio (personale e non solo) che ti faccia dire

ORA BASTA

E quello che mi fa più rabbia, come mi è venuto da dire da Owl, è che io questa Italia la amo tantissimo, così com'è, coi suoi difetti e con tutti i suoi mille pregi.
Perché ce ne sono di pregi, credetemi.
Ci sono le persone, quelle di tutti i giorni, che lottano col mutuo e con la crisi, quelle che (a volte) sono costrette come tutti a scrollare la testa e a tirare avanti, perché alla fine del mese ci sono le bollette da pagare e il poco tempo che ci rimane non ci si può permettere di spenderlo tutto a sognare un mondo migliore (ma se non ce lo facciamo da noi, questo mondo migliore, chi crediamo che sia lì pronto a farcelo?)

Ci sono quelli che hanno il coraggio e la forza di fare piccoli passi e c'è anche chi ammette che non se la sente proprio. C'è chi si butta in piazza per protestare e chi preferisce dire la sua per altre vie.

Anch'io a volte penso a come potrebbe essere la nostra vita fuori di qui, fuori dalla mia Italia, provo ad immaginare un mondo perfetto dove i meriti sono stabiliti su basi diverse da quelle a cui vorrebbero farci abituare.
Ma non posso sopportare l'idea di dovermi allontanare da un luogo che amo e dalle persone a cui sono legata solo perché in un altro luogo le cose potrebbero essere diverse. 
Senza niente togliere a chi vuole provarci, a chi l'ha fatto e magari ora sta molto meglio di me.

Voglio essere io a decidere della mia vita e di quella dei miei figli, finché non saranno in grado di farlo da soli

Voglio essere io a stabilire le regole della mia vita e a proporre e a portare avanti piccoli miglioramenti per il bene di tutta la comunità in cui vivo

Voglio darmi da fare partendo dal piccolo, perché è seguendo questa strada che credo si possa ottenere qualcosa

Perché è a piccoli passi che si costruiscono le grandi cose, sono le goccioline di cui parla Owl che a lungo andare e tutte insieme possono dare fastidio, sono i piccoli moti di rabbia interiore che danno forza alle riflessioni di Pentapata che fanno sobbollire gli animi, sono le risposte attive e costruttive a far sì che venga fuori la voglia di reagire.


E allora, noi nel nostro piccolo, forse, faremo qualcosa. Ma qui, nel nostro paese, nella nostra realtà grande appena lo spazio di 6000 anime, più o meno. Insieme a chi in questa Italia sputtanata ci crede ancora, nonostante tutto.
E magari anche questa gocciolina servirà a scrollare di dosso quel senso di impotenza galoppante che si legge sui visi della gente, quella uguale a noi.

Seduti al bar del CircoloVizioso

Seduti al bar del CircoloVizioso
Ovvero: avete tempo per una birra? Il nostro bar è nato per conservare e ricordare i tanti "posticini del cuore" che ci hanno lasciato un'emozione. Per chi ha bisogno di trovare il suo, di posticino del cuore. Per evadere 10 minuti dalla routine quotidiana, per conoscere posti che magari non avete mai visto, per fermarsi a meditare su un'immagine, per bersi una birretta ghiacciata in compagnia degli amici... Tornate quando volete, il bar è sempre aperto!

argomenti viziosi

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Il Vizio di Leggere

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Il vizio di riflettere

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