Capo Carbonara (traghetto)
Capo Carbonara | |
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Il Capo Carbonara in servizio a Genova nel 1992. | |
Descrizione generale | |
Tipo | traghetto ro-ro |
Classe | Capo |
Identificazione | Numero IMO: 7820734[1] |
Costruttori | Cantieri Navali del Tirreno Riuniti |
Cantiere | Ancona, Italia |
Varo | 30 luglio 1980[1] |
Completamento | 3 marzo 1981[1] |
Entrata in servizio | marzo 1981 |
Ammodernamento | 1988 (da ro-ro merci a traghetto passeggeri) |
Nomi precedenti | Adria (1981-1988) |
Nomi successivi | Naples (2004) |
Destino finale | Demolita ad Alang (India) nel 2004[1] |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 17961[1] tsl |
Lunghezza | 148,27[1] m |
Larghezza | 22,70[1] m |
Pescaggio | 7,14[1] m |
Propulsione | 2 motori GMT 12 cilindri Diesel, 11030 kW[1] |
Velocità | 20[1] nodi |
Capacità di carico | 340 automobili[1] |
Passeggeri | 1508[1] |
(SV) M/S ADRIA (1981), Fakta om Fartyg | |
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La Capo Carbonara era una nave traghetto della classe Capo. Derivata dalla trasformazione in traghetto passeggeri del ro-ro merci Adria, costruito per il Lloyd Triestino nel 1981, rimase in servizio con questo nome per Tirrenia dal 1988 al 2004.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente la nave era un ro-ro merci con caratteristiche molto simili alle navi della classe Staffetta Mediterranea[2]. Nel 1988 l'imbarcazione fu acquistata da Tirrenia insieme alle gemelle Apulia e Torre del Greco e alla quasi gemella Julia: ad eccezione dell'ultima le navi furono trasformate in traghetti passeggeri per far fronte all'enorme aumento dei traffici passeggeri verso la Sardegna in atto in quegli anni.
I lavori di conversione, avvenuti a Trieste, comportarono l'allungamento delle sovrastrutture fino a poppa: l'unica ciminiera centrale presente inizialmente fu spostata a sinistra, mentre a dritta fu costruito un fumaiolo posticcio. Dopo la trasformazione la stazza lorda della nave passò a 17.961 tonnellate; rinominata Capo Carbonara, poteva trasportare circa 1500 passeggeri e 340 automobili e disponeva di bar, ristorante, self-service, sala giochi, poltrone di seconda classe, 91 cabine di prima classe e 129 cabine di seconda classe, per un totale di 760 posti letto.
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]La nave, varata il 30 luglio 1980 nel cantiere navale di Ancona, fu consegnata al Lloyd triestino il 3 marzo 1981, entrando in servizio nei collegamenti tra Trieste e l'Africa orientale. Durante il suo primo viaggio, mentre era diretta a Dar es Salaam, la nave si incagliò su una barriera corallina nei pressi degli Stretti di Tiran, venendo liberata pochi giorni più tardi[3].
Nel 1988 la nave fu venduta alla Tirrenia, che ne decise la conversione in traghetto passeggeri, avvenuta a Genova. Rientrata in servizio nel 1989 con il nome di Capo Carbonara, la nave fu impiegata nei collegamenti verso Sardegna e Sicilia fino all'ottobre 1998, quando fu messa in vendita e disarmata a Cagliari. La compagnia di navigazione non riuscì però a trovare acquirenti e nel novembre 2003 la nave fu venduta a demolitori indiani, partendo dall'Italia a inizio 2004 con il nome mutato in Naples e arrivando ad Alang nel marzo del 2004.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la trasformazione in traghetto passeggeri la nave fu rinominata Capo Carbonara, in riferimento all'omonimo promontorio situato nel comune di Villasimius, nel sud della Sardegna.
Navi gemelle
[modifica | modifica wikitesto]- Capo Sandalo
- Capo Spartivento
- Prima della trasformazione in traghetto passeggeri la nave era molto simile esteriormente sia alle tre unità della classe Staffetta Mediterranea che alla Julia (poi Campania, Guido e Carlo Morace), dalle quali si differenziava però per alcuni dettagli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (SV) M/S ADRIA (1981), Fakta om Fartyg, su faktaomfartyg.se.