Vai al contenuto

Capo Carbonara (traghetto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Voce principale: Classe Capo.
Capo Carbonara
Il Capo Carbonara in servizio a Genova nel 1992.
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro
ClasseCapo
IdentificazioneNumero IMO: 7820734[1]
CostruttoriCantieri Navali del Tirreno Riuniti
CantiereAncona, Italia (bandiera) Italia
Varo30 luglio 1980[1]
Completamento3 marzo 1981[1]
Entrata in serviziomarzo 1981
Ammodernamento1988 (da ro-ro merci a traghetto passeggeri)
Nomi precedentiAdria (1981-1988)
Nomi successiviNaples (2004)
Destino finaleDemolita ad Alang (India) nel 2004[1]
Caratteristiche generali
Stazza lorda17961[1] tsl
Lunghezza148,27[1] m
Larghezza22,70[1] m
Pescaggio7,14[1] m
Propulsione2 motori GMT 12 cilindri Diesel, 11030 kW[1]
Velocità20[1] nodi
Capacità di carico340 automobili[1]
Passeggeri1508[1]
(SV) M/S ADRIA (1981), Fakta om Fartyg
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

La Capo Carbonara era una nave traghetto della classe Capo. Derivata dalla trasformazione in traghetto passeggeri del ro-ro merci Adria, costruito per il Lloyd Triestino nel 1981, rimase in servizio con questo nome per Tirrenia dal 1988 al 2004.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente la nave era un ro-ro merci con caratteristiche molto simili alle navi della classe Staffetta Mediterranea[2]. Nel 1988 l'imbarcazione fu acquistata da Tirrenia insieme alle gemelle Apulia e Torre del Greco e alla quasi gemella Julia: ad eccezione dell'ultima le navi furono trasformate in traghetti passeggeri per far fronte all'enorme aumento dei traffici passeggeri verso la Sardegna in atto in quegli anni.

I lavori di conversione, avvenuti a Trieste, comportarono l'allungamento delle sovrastrutture fino a poppa: l'unica ciminiera centrale presente inizialmente fu spostata a sinistra, mentre a dritta fu costruito un fumaiolo posticcio. Dopo la trasformazione la stazza lorda della nave passò a 17.961 tonnellate; rinominata Capo Carbonara, poteva trasportare circa 1500 passeggeri e 340 automobili e disponeva di bar, ristorante, self-service, sala giochi, poltrone di seconda classe, 91 cabine di prima classe e 129 cabine di seconda classe, per un totale di 760 posti letto.

La nave, varata il 30 luglio 1980 nel cantiere navale di Ancona, fu consegnata al Lloyd triestino il 3 marzo 1981, entrando in servizio nei collegamenti tra Trieste e l'Africa orientale. Durante il suo primo viaggio, mentre era diretta a Dar es Salaam, la nave si incagliò su una barriera corallina nei pressi degli Stretti di Tiran, venendo liberata pochi giorni più tardi[3].

Nel 1988 la nave fu venduta alla Tirrenia, che ne decise la conversione in traghetto passeggeri, avvenuta a Genova. Rientrata in servizio nel 1989 con il nome di Capo Carbonara, la nave fu impiegata nei collegamenti verso Sardegna e Sicilia fino all'ottobre 1998, quando fu messa in vendita e disarmata a Cagliari. La compagnia di navigazione non riuscì però a trovare acquirenti e nel novembre 2003 la nave fu venduta a demolitori indiani, partendo dall'Italia a inizio 2004 con il nome mutato in Naples e arrivando ad Alang nel marzo del 2004.

Origine del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la trasformazione in traghetto passeggeri la nave fu rinominata Capo Carbonara, in riferimento all'omonimo promontorio situato nel comune di Villasimius, nel sud della Sardegna.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]