Credito inesigibile
Un credito inesigibile in finanza è un credito ovvero un importo dovuto che è altamente improbabile che potrà essere pagato dal debitore.
Il caso tipico è ad esempio quello di una società messa in liquidazione.[1] Nel mondo ci sono numerose e varie definizioni tecniche di ciò che costituisce un debito cattivo, a seconda delle convenzioni contabili o del trattamento normativo.
In Italia
[modifica | modifica wikitesto]Ai sensi della legge 134/2012,[2] un credito viene considerato automaticamente inesigibile qualora lo stesso sia scaduto da almeno 6 mesi e sia di modesto importo secondo i limiti di euro 2.500 (per le imprese che fatturano fino a 150 milioni di euro) e 5.000 (per le imprese che fatturano oltre 150 milioni di euro).
Gli altri crediti rimangono soggetti alla ordinaria normativa e prassi fiscale che sancisce l'inesigibilità di un credito qualora il creditore sia in grado di fornire prova documentata di "elementi certi e precisi" tali da comprovarne l'inesigibilità, quali ad esempio:
- Attività di recupero credito risoltasi con esito negativo
- Comprovato stato di insolvenza della parte debitrice
- Irreperibilità del debitore
- Procedure concorsuali (fallimento, accordo di ristrutturazione dei debiti ecc.)
Riserva svalutazione crediti
[modifica | modifica wikitesto]Conosciuta anche come riserva per crediti inesigibili, si tratta di un conto contropartita elencato nella sezione attività corrente dello stato patrimoniale. Il fondo svalutazione crediti riporta una somma di denaro per consentire una riduzione del libro mastro crediti per mancato incasso dei crediti. Questo può anche essere indicato come un'indennità per crediti inesigibili. Una volta che un debito dubbio diventa irrecuperabile, l'importo sarà cancellato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Recupero dei crediti – Crediti inesigibili
- ^ Che ha convertito le disposizioni contenute nel cosiddetto Decreto Sviluppo D.L. 83/2012, a partire dall’esercizio contabile 2012
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) What are provisions and non-performing loan (NPL) coverage?, su European Central Bank - Banking Supervision, 20 dicembre 2020. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- (EN) Regulatory and supervisory responses in Europe to the current financial environment, su European Central Bank - Banking Supervision, 18 ottobre 2017. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- (EN) Giuseppe Orlando e Roberta Pelosi, Non-Performing Loans for Italian Companies: When Time Matters. An Empirical Research on Estimating Probability to Default and Loss Given Default, in International Journal of Financial Studies, vol. 8, n. 4, 9 novembre 2020, pp. 68, DOI:10.3390/ijfs8040068. URL consultato il 18 dicembre 2022.
- Giuseppe Timpone, Il malessere dell'economia italiana, passata dal lavoro alla rendita, su Economia - Investireoggi.it, 22 luglio 2022. URL consultato il 18 dicembre 2022.
- Giuseppe Timpone, Prestiti deteriorati per imprese italiane: quando il tempo conta. Una ricerca empirica sulla stima della probabilità di inadempienza e della perdita in caso di insolvenza, su Economia - Investireoggi.it, 20 luglio 2022. URL consultato il 18 dicembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00572235 |
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