Abu Ayman al-'Iraqi
Abu Ayman al-'Iraqi | |
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ʿAdnān al-Sweydāwī | |
Nascita | Governatorato di al-Anbar, 1965 |
Morte | Mosul, 7 novembre 2014 |
Cause della morte | Ucciso in battaglia |
Dati militari | |
Paese servito | Iraq ISIS Da'esh |
Forza armata | Esercito iracheno Aeronautica militare irachena Mujaheddin |
Specialità | Intelligence Terrorista |
Grado | Colonnello |
Comandanti | Saddam Hussein |
Guerre | Seconda guerra del Golfo Guerra civile siriana Guerra al terrorismo |
Campagne | Intervento militare contro lo Stato Islamico |
Battaglie | Battaglia di Aleppo |
Altre cariche | Emiro di Da'esh |
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ʿAdnān Laṭīf Ḥāmid al-Suweydāwī al-Dulaymī (in arabo عدنان لطيف حامد السويداوي الدليمي?; Governatorato di al-Anbar, 1965 – Mosul, 7 novembre 2014[1][2]) è stato un militare e terrorista iracheno, Emiro dello Stato islamico di Latakia (2012-gennaio 2014) ed Emiro del Governatorato di al-Anbar (gennaio 2014 - 7 novembre 2014)[3][4] Ha partecipato alla guerra in Iraq del 2003, all'Insurrezione irachena (2001--), alla battaglia di Aleppo che prosegue dal 2012 e alla guerra civile siriana.
Anche noto col nome di battaglia di Abū Ayman al-ʿIrāqī (in arabo أبو أيمن العراقي?,[5] è stato un importante comandante di Da'esh e si crede sia stato anche il leader del suo Consiglio Militare, a seguito della morte di Abū ʿAbd al-Raḥmān al-Bīlāwī.[6]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La nisba di al-Sweydāwī deriva dal clan dell'Āl Bū Swada della tribù dei Banu Dulaym, la più numerosa tribù del Governatorato di al-Anbar (Iraq).
Al-Suweidāwī era in precedenza un ba'thista e servì il regime di Saddam Hussein come colonnello dell'Esercito iracheno.[7] Operò anche nell'Intelligence dell'Aeronautica militare irachena.[8] Furono numerosi i comandanti militari che operarono durante il periodo di Saddam Hussein che abbracciarono il Gihadismo e che poi entrarono in Daʿesh. Tra essi si ricordano Haji Bakr, Abū Aḥmad al-ʿAlwānī, Abū ʿAbd al-Raḥmān al-Bīlāwī, Abū Muslim al-Turkmānī e Abū ʿAlī al-Anbārī.
Nel 2007, fu imprigionato per tre anni dalle forze armate statunitensi, probabilmente a Camp Bucca. In seguito al suo rilascio nel 2010, si trasferì in Siria, dove allo scoppio della Guerra civile siriana, si coordinò con i combattenti delle città di Idlib e di Aleppo, come pure con quelli delle montagne del Governatorato di Latakia, come comandante esperto di Daʿesh.[9][10] L'opposizione siriana armata accusò al-ʿIrāqī della responsabilità degli omicidi si combattenti dell'ESL e di oppositori laici di Latakia. A seguito dello scoppio dei combattimenti tra i ribelli anti-Asad ai primi del 2014, al-ʿIrāqī e i suoi uomini ripiegarono nelle roccaforti dello Stato Islamico nella Siria orientale.[5]
Malgrado il suo posto di spicco all'interno della gerarchia di Daʿesh, si sa molto poco di lui, tanto che se ne può parlare come di una "persona fantasma".[11]
Il 7 novembre 2014,[12] un'incursione aerea statunitense, che aveva come obiettivo un incontro al vertice di Da'esh a Mosul, uccise 20 miliziani dello Stato Islamico, incluso Abū Ayman al-ʿIrāqī. Fu quindi sostituito dal "ministro della Guerra" di Daʿesh, Abu Sulayman al-Naser, come comandante in capo dello Stato Islamico in Siria.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Islamic State leader Abu Bakr al-Baghdadi's close aide killed in US air strike, in Telegraph.co.uk, 9 novembre 2014.
- ^ a b Alessandria Masi, If ISIS Leader Abu Bakr al-Baghdadi Is Killed, Who Is Caliph Of The Islamic State Group?, in International Business Times, 11 novembre 2014.
- ^ Military Skill and Terrorist Technique Fuel Success of ISIS, in New York Times, 27 agosto 2014. URL consultato il 21 ottobre 2014.
- ^ Ex-U.S. detainees now ISIS leaders, su cbsnews.com. URL consultato il 2015.
- ^ a b ABU AYMAN AL-IRAQI DIRECTS ISIS OPERATIONS IN EASTERN SYRIA, su jamestown.org, Jamestown Foundation, 31 marzo 2014. URL consultato il 5 novembre 2014.
- ^ Military Skill and Terrorist Technique Fuel Success of ISIS, su nytimes.com, New York Times, 27 agosto 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
- ^ Key Players: Who's Who in the Battle for Iraq?, su nbcnews.com, NBC News, 14 giugno 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
- ^ Exclusive: Top ISIS leaders revealed, su english.alarabiya.net, Al Arabiya, 13 febbraio 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
- ^ Profile: The Rise of the Islamic State (IS), su tahrirsouri.com, 12 luglio 2014. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2014).
- ^ Abu Ayman al-Iraqi, su counterextremism.com, 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
- ^ A Late-Night Phone Call Between One Of Syria’s Top Extremists And His Sworn Enemy, su buzzfeed.com, Buzzfeed, 4 aprile 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
- ^ Ruth Sherlock, Gaziantep Samaan e Magdy Samaan, Islamic State leader Abu Bakr al-Baghdadi's close aide killed in US air strike, in Telegraph, 9 novembre 2014. URL consultato il 23 maggio 2015.