Apomys abrae
Topo di pineta della cordigliera di Luzon | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Apomys |
Specie | A.abrae |
Nomenclatura binomiale | |
Apomys abrae Sanborn, 1952 |
Il topo di pineta della cordigliera di Luzon (Apomys abrae Sanborn, 1952) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola di Luzon, nelle Filippine.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 258 e 291 mm, la lunghezza della coda tra 121 e 148 mm, la lunghezza del piede tra 35 e 38 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 23 mm e un peso fino a 79 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Le parti superiori sono bruno-grigiastre scure, i fianchi del corpo e i lati del muso sono più chiari, mentre le parti inferiori sono bianco-grigiastre. Le zampe sono ricoperte di piccoli peli bianchi. La coda è più lunga della testa e del corpo, scura sopra, più chiara sotto.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e notturna.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti, vermi e semi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è endemica della cordigliera settentrionale dell'isola di Luzon, nelle Filippine.
Vive nelle pinete con sottobosco a foglia larga tra 950 e 2.200 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerate le continue incertezze sulla tassonomia, l'ecologia, l'areale e le minacce, classifica A.abrae come specie con dati insufficienti (DD).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Heaney, L. 2008, Apomys abrae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apomys abrae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Heaney & Al., 1998.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lawrence R. Heaney & Al., A synopsis of the mammalian fauna of the Philippine Islands, in Fieldiana Zoology, vol. 88, 1998.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Apomys abrae