Vai al contenuto

Apomys abrae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Topo di pineta della cordigliera di Luzon
Immagine di Apomys abrae mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereApomys
SpecieA.abrae
Nomenclatura binomiale
Apomys abrae
Sanborn, 1952

Il topo di pineta della cordigliera di Luzon (Apomys abrae Sanborn, 1952) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola di Luzon, nelle Filippine.[1][2]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 258 e 291 mm, la lunghezza della coda tra 121 e 148 mm, la lunghezza del piede tra 35 e 38 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 23 mm e un peso fino a 79 g.[3]

Le parti superiori sono bruno-grigiastre scure, i fianchi del corpo e i lati del muso sono più chiari, mentre le parti inferiori sono bianco-grigiastre. Le zampe sono ricoperte di piccoli peli bianchi. La coda è più lunga della testa e del corpo, scura sopra, più chiara sotto.

Comportamento

[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna.

Alimentazione

[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, vermi e semi.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica della cordigliera settentrionale dell'isola di Luzon, nelle Filippine.

Vive nelle pinete con sottobosco a foglia larga tra 950 e 2.200 metri di altitudine.

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerate le continue incertezze sulla tassonomia, l'ecologia, l'areale e le minacce, classifica A.abrae come specie con dati insufficienti (DD).[1]

  1. ^ a b c (EN) Heaney, L. 2008, Apomys abrae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apomys abrae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Heaney & Al., 1998.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi