Barker Ranch
Barker Ranch | |
---|---|
Tipo di area | Parco nazionale |
Stati | Stati Uniti |
Regioni | Valle della Morte, California |
Province | Contea di Inyo |
Gestore | James e Arlene Barker |
Mappa di localizzazione | |
Il Barker Ranch era un ranch situato nella contea di Inyo, nel deserto della Valle della Morte in California. Utilizzato come proprietà mineraria e ricreativa dagli anni quaranta agli anni sessanta, è tristemente famoso per la sua associazione con Charles Manson e i suoi seguaci, la "Famiglia Manson", che vi si trasferirono nel 1969 utilizzandolo come ultima base logistica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I resti del Barker Ranch si trovano in una valle piena di rocce e massi nel Panamint Range, una breve e robusta catena montuosa a blocchi di faglie nel deserto del Mojave settentrionale, all'interno del Parco nazionale della Valle della Morte nella California orientale. Il luogo è difficilmente raggiungibile, essendo accessibile solo tramite strade sabbiose, sterrate e accidentate. Alcuni torrenti alimentano questa piccola valle e forniscono una folta vegetazione.
Bluch e Helen Thomason iniziarono la costruzione del ranch circa nel 1940. Originariamente veniva utilizzato come magazzino e negozio di alimentari per le attività minerarie che si svolgevano in zona. La coppia costruì anche una piccola baracca e la residenza principale, fornita di elettricità da un mulino a vento ed un generatore, e di acqua potabile proveniente da una sorgente vicina e raccolta in un serbatoio sul retro fatto di cemento e pezzi di roccia. Nel 1950, Bluch Thomason morì e il ranch divenne una residenza stagionale per le vacanze. Il ranch fu venduto a James e Arlene Barker nel 1956. I Barker ampliarono la casa principale e costruirono altri edifici.
Myers Ranch
[modifica | modifica wikitesto]La proprietà più vicina al Barker Ranch è il Myers Ranch, costruito nel 1932 da Bill e Barbara Myers. La famiglia Myers vi risiedette fino al 1960 quando decisero di trasferirsi a Fresno. Il Myers Ranch andò distrutto in un incendio nel 1999 e fu completamente ricostruito. Attualmente il ranch è un terreno di 16 acri facente parte del Parco nazionale della Valle della Morte, ed è un rifugio privato ancora della famiglia Myers.
Durante una riunione tenutasi al Myers Ranch, Charles Manson spiegò ai membri della Family seduti attorno a un fuoco, che i tumulti razziali erano stati predetti dai Beatles. Le canzoni del White Album, disse, dicevano tutto in codice. Infatti, secondo lui, il disco era diretto proprio alla Family, un gruppo di eletti da istruire e avvertire nell'imminenza del disastro causato dalla guerra razziale, che lui aveva battezzato "Helter Skelter" come un brano contenuto nell'album.[1]
Charles Manson
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1968, Charles Manson venne a sapere dell'esistenza del Myers Ranch da una delle sue seguaci, Catherine Gillies detta "Cappy", nipote di Barbara Myers. A partire dal settembre 1968, Manson e la Family cominciarono a soggiornare presso il ranch e Charlie scoprì anche il vicino Barker Ranch. Gli edifici abitativi del Barker erano in miglior stato di conservazione rispetto a quelli del Myers, e allora la Family si trasferì lì, ottenendo il permesso dalla stessa Arlene Barker di utilizzare la proprietà in stato di semi-abbandono come base temporanea, in cambio di vari lavori di ristrutturazione. Per ringraziarla, Manson regalò ad Arlene uno dei dischi d'oro dei Beach Boys rubati in casa di Dennis Wilson. I vari membri della Family vissero in periodi diversi in entrambi i luoghi nel biennio 1968-1969. Manson ordinò anche a Catherine di uccidere sua nonna in modo da farsi intestare prima la proprietà del ranch per poi ereditarlo, ma il piano andò a monte a causa di un banale imprevisto. Se non fosse stato per una gomma a terra che fermò l'auto dei killer, Barbara Myers sarebbe morta per mano di sua nipote.[2]
L'ufficio dello sceriffo della contea di Inyo, coadiuvato dalla California Highway Patrol, effettuarono delle retate al ranch il 10 e 12 ottobre 1969. Gli agenti arrestarono in loco due dozzine di persone, incluso Charles Manson, che per non farsi prendere si era nascosto in un armadietto sotto il lavandino del bagno dei Barker. I raid erano stati organizzati per individuare i responsabili di vari atti di vandalismo e di furti d'auto commessi nella zona, e le forze dell'ordine non sapevano di aver arrestato i responsabili dell'Eccidio di Cielo Drive e del duplice omicidio dei coniugi LaBianca, dell'agosto precedente.[3] All'inizio del 1970, alcuni membri della Manson Family furono filmati da Robert Hendrickson al Barker Ranch, per il suo documentario Manson e la famiglia di Satana.
Nel 1971, Arlene Barker cedette la proprietà del ranch al governo. Nel 1976, il ranch divenne parte della California Desert Conservation Area. Nel 1994, è stato incorporato nel Parco nazionale della Valle della Morte.
Eventi successivi
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio del 2008, dopo decenni di voci persistenti che indicavano la possibilità di ulteriori vittime della Famiglia Manson, gli investigatori forensi condussero delle ricerche presso i resti del Barker Ranch. Seguendo il sospetto che la Family avesse ucciso vari autostoppisti e vagabondi giunti in loco durante il periodo nel quale i membri del gruppo soggiornarono al Barker, gli investigatori individuarono "due probabili tombe clandestine; ... e una fossa aggiuntiva meritevole di ulteriori indagini".[4] Il 28 marzo la CNN riferì che lo sceriffo della contea di Inyo, aveva messo in dubbio i metodi impiegati con i cani da ricerca, e quindi ordinato ulteriori test prima di autorizzare qualsiasi scavo nel sito.[5] Il 9 maggio, dopo un ritardo causato da un guasto agli equipaggiamenti per le verifiche,[6] lo sceriffo annunciò che i risultati dei test erano stati inconcludenti e che lo "scavo esplorativo" sarebbe iniziato il 20 maggio.[7] Nel frattempo, dal carcere Charles "Tex" Watson commentò pubblicamente che "nessuno era stato ucciso nel Barker Ranch" durante il mese e mezzo nel quale era stato presente in loco, dopo gli omicidi Tate–LaBianca.[8][9] Il 21 maggio, dopo due giorni di scavi, lo sceriffo pose fine alle ricerche; erano state scavate quattro potenziali tombe ma non era stato trovato alcun resto umano.[10][11]
Nel maggio del 2009, un incendio ha distrutto gran parte degli edifici del ranch, e sono rimaste in piedi solo alcune fondamenta.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ray Hoekstra, 1979, Capitolo 11 - Revolution/Revelation.
- ^ Ed Sanders, La Famiglia, 2018, Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, pag. 376, ISBN 978-88-07-03283-7.
- ^ Steven V. Roberts, All the Twists Are Bizarre In the Tate Case, in New York Times, 7 dicembre 1969. URL consultato l'8 marzo 2018.
- ^ "AP Exclusive: On Manson's trail, forensic testing suggests possible new grave sites". Archiviato il 19 marzo 2008 in Internet Archive.
- ^ More tests at Manson ranch for buried bodies Archiviato il 29 marzo 2008 in Internet Archive.. CNN.com.
- ^ Authorities delay decision on digging at Manson ranch Associated Press report, mercurynews.com.
- ^ Authorities to dig at old Manson family ranch Archiviato il 17 maggio 2008 in Internet Archive. cnn.com.
- ^ Letter from Manson lieutenant. Archiviato il 10 maggio 2008 in Internet Archive. CNN.
- ^ Monthly View – May 2008. Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive. Aboundinglove.org.
- ^ Four holes dug, no bodies found ... Archiviato il 25 marzo 2009 in Internet Archive. iht.com.
- ^ Dig turns up no bodies at Manson ranch site Archiviato il 22 maggio 2011 in Internet Archive. CNN.com, 21 maggio 2008.
- ^ Christine Pelisek, Charles Manson's Hide-Away Gutted in Suspicious Fire, LAWeekly, 8 maggio 2009. URL consultato l'8 maggio 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Vincent Bugliosi e Curt Gentry, Helter Skelter. The True Story of the Manson Murders, 25th Anniversary Edition, W.W. Norton & Company, 1994, ISBN 0-393-08700-X.
- Vincent Bugliosi e Curt Gentry, Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson, Strade Blu, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-54385-X.
- (EN) Peter Doggett, There's a Riot Going On: Revolutionaries, Rock Stars, and the Rise and Fall of '60s Counter-Culture., Edimburgo, GB: Canongate Books., 2007, ISBN 978-1-84195-940-5.
- (EN) Ray Hoekstra, Will You Die For Me?, Cross Roads Publications, Inc, 1979. URL consultato il 30 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2010).
- (EN) Ed Sanders, The Family, New York, Thunder's Mouth Press, 2002, ISBN 1-56025-396-7.
- Ed Sanders, La Famiglia, Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2018, ISBN 978-88-07-03283-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barker Ranch