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Bertrand de Jouvenel

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Bertrand de Jouvenel (Parigi, 31 ottobre 1903Parigi, 1º marzo 1987) è stato un filosofo, politico ed economista francese tra i fondatori della futurologia moderna.

Erede di una famiglia di antica nobiltà francese, proveniente dalla regione dello Champagne, suo padre era Henri de Jouvenel, la madre Sarah Boas, figlia di un industriale ebreo. Nel 1912 il padre divorziò dalla prima moglie per sposare in seconde nozze la celebre scrittrice Colette, anch'ella al secondo matrimonio. Bertrand ebbe una relazione con la matrigna, da quando aveva appena 16 anni: dal 1920 al 1924; la scoperta dalla relazione causò uno scandalo e la rottura del matrimonio. Alla vicenda si ispira il romanzo di Colette Il grano in erba.

Inizialmente vicino al partito radicale, divenne giovanissimo redattore del giornale La Voix. Si spostò successivamente su posizioni conservatrici frequentando circoli nazionalisti e monarchici. Nel 1928 apparve il suo libro L'economia dirigée. Le programme de la nouvelle géneration, in cui si schierava contro capitalismo, liberalismo e comunismo[1]. Nel febbraio 1936 intervistò Adolf Hitler per il giornale Parisi-Midi, venendo criticato per essere stato troppo morbido con il dittatore. Jouvenel era infatti tra i sostenitori di un riavvicinamento franco-tedesco e aveva fondato il "Cercle du grand pavois" a sostegno degli sforzi del Comitato Francia-Germania. Nel 1936 Jouvenel aderì al Partito Popolare Francese di Jacques Doriot, divenendo direttore del giornale L'Émancipation nationale, dichiaratamente fascista. Ruppe con il partito nel 1938 dopo gli Accordi di Monaco, che Doriot approvava. Grazie alle entrature delle madre, sostenitrice dell'indipendenza della Cecoslovacchia, divenne segretario personale di Edvard Beneš.

Durante la Seconda guerra mondiale, in seguito all'occupazione francese rimase dapprima a Parigi, pubblicando Après la Défaite, nel quale sollecitava i francesi ad aderire al nuovo ordine di Hitler; ma poco prima della liberazione di Parigi da parte degli Alleati, riparò in Svizzera. Qui scrisse Il potere, pubblicato nel 1945, opera di filosofia politica lodata, tra gli altri, da Friedrich von Hayek. Con lo stesso Hayek, Jacques Rueff, Milton Friedman e altri, Jouvenel fondò la Mont Pelerin Society, a sostegno del liberismo.

Negli anni successivi, le sue posizioni politiche si spostarono sempre più a sinistra: si lamentò con Milton Friedman che la Mont Pelerin Society fosse scaduta in una visione manichea "secondo cui lo stato non può fare nulla di buono e l'impresa privata non può fare nulla di sbagliato"[2]. Nel 1960 fonda il movimento di Futuribles, che introduce in Francia la futurologia moderna. Il suo interesse per gli studi sul futuro lo portano a pubblicare, nel 1964, l'opera fondamentale L'arte della congettura. Aderisce successivamente al Club di Roma e nel 1973 è tra i fondatori e primo presidente della World Futures Studies Federation, con sede presso la Maison International Futuribles di Parigi. Sia l'organizzazione che la rivista sono tuttora attivi.

in italiano:

  • Il potere, Rizzoli, 1947; nuova ed. Il potere. Origini, metafisica, limiti, Oaks, 2019, a cura di Simone Paliaga.
  • L'arte della congettura, Vallecchi, 1967; nuova ed. L'avvenire della politica e l'arte della congettura, Pagine, 2017, a cura di Domenico Fisichella.
  • La sovranità, a cura di Enzo Sciacca, Giuffrè, 1971.
  • L'etica della redistribuzione, Liberlibri, 2008.
  • L'economie dirigée. Saggi sull'economia diretta, Il Segnalibro, 2009.
  1. ^ Francesco Perfetti, De Jouvenel, il barone libertario che ruppe la gabbia del potere, in Il Giornale, 30 luglio 2019. URL consultato il 31 luglio 2020.
  2. ^ Helena Rosenblatt, French Liberalism from Montesquieu to the Present Day, Cambridge, Cambridge University Press, 2012.
  • Giada Gamba, Previsione, potere e buongoverno nel pensiero di Bertrand De Jouvenel, ISIG, 2003.
  • Francesco Raschi, Autorità e potere. Il pensiero politico di Bertrand de Jouvenel, Rubbettino, 2008.
  • Francesco Rinaldini, Bertrand de Jouvenel: introduzione alla teoria politica, Edizioni Scientifiche Italiane, 1997.
  • Enzo Sciacca, La filosofia politica di Bertrand de Jouvenel, Giuffrè, 1971.

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