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Finale della Coppa d'Asia 2015

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Voce principale: Coppa d'Asia 2015.
Finale della Coppa d'Asia 2015
Lo Stadium Australia a Sydney, teatro della finale
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCoppa d'Asia 2015
Data31 gennaio 2015
CittàSydney
ImpiantoStadium Australia
Spettatori76 385
Dettagli dell'incontro
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Australia (bandiera) Australia
1 2
(dopo i tempi supplementari)
ArbitroIran (bandiera) Alireza Faghani
MVPAustralia (bandiera) Trent Sainsbury
Successione
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La finale della Coppa d'Asia 2015 si disputò il 31 gennaio 2015 allo Stadium Australia a Sydney tra le nazionali di Corea del Sud e Australia. A vincere la finale furono gli ex-oceanici, che vinsero 2-1 ai supplementari e ottennero il loro primo (e al momento unico) trofeo nella massima competizione tra nazionali maschili asiatiche.

Squadra Finali (o spareggi) disputate in precedenza
(il grassetto indica la vittoria)
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud[1] 3 (1972, 1980, 1988)
Australia (bandiera) Australia 1 (2011)

Cammino verso la finale

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Sia la Corea del Sud che l'Australia organizzatrice del torneo furono sorteggiate nel gruppo A della Coppa d'Asia, insieme a Kuwait e Oman. La partita inaugurale si tenne il 9 gennaio al Rectangular Stadium di Melbourne, e vide i padroni di casa affrontare il Kuwait: all'8°, Hussain Fadel riuscì a segnare un gol di testa, che scoraggiò un poco lo spirito dei tifosi australiani; i Socceroos però reagirono pareggiando con Tim Cahill su passaggio di Massimo Luongo al 33°, e poi ribaltando con lo stesso Luogo con un gol di testa al 44°. Finito l'intervallo, l'Australia continuò a segnare, prima con un rigore del capitano Mile Jedinak al 62° e poi con una fucilata di James Troisi ai minuti di recupero. Il giorno dopo, i coreani affrontarono l'Oman al Canberra Stadium: dopo un primo tempo a reti inviolate, il vantaggio coreano arrivò nel primo minuto della ripresa con Cho Young-cheol. Lo stesso risultato si ripeté nella partita Corea del Sud-Kuwait, vinta dai coreani grazie al gol di Nam Tae-Hee al 36°. Più di misura fu il 4-0 dell'Australia contro l'Oman: non contenti dei gol di Matt McKay al 27°, Robbie Kruse al 30° e Mark Milligan su rigore al terzo minuto di recupero, nella ripresa i Socceroos segnarono di nuovo con Tomi Jurić. Il 17 gennaio, le già qualificate Corea del Sud e Australia si affrontarono in una partita che finì 1-0 per i Guerrieri Taeguk grazie alla rete dell'attaccante Lee Jung-hyup. Le Tigri Asiatiche finirono quindi prime nel girone a punteggio pieno seguite dall'Australia con sei punti, mentre l'Oman, già eliminato, si consolò con una vittoria per 1-0 contro il Kuwait.

Nella fase eliminatoria, la Corea del Sud affrontò l'Uzbekistan, secondo nel girone B: dopo che i regolamentari finirono a reti vuote, i supplementari furono risolti da una doppietta di Son Heung-min, un gol a un quarto d'ora di distanza dall'altro. L'Australia ebbe invece gioco facile a battere la Cina, prima nel girone B, che fu sconfitta 2-0 grazie a una doppietta di Cahill nella parte iniziale della ripresa. Alle semifinali, le due nazionali affrontarono rispettivamente l'Iraq e gli Emirati Arabi Uniti, che furono battuti entrambi per altri due 2-0: le Tigri Asiatiche segnarono nel primo tempo con Lee Jung-Hyup e nella ripresa con Kim Young-Gwon, mentre i Socceroos umiliarono gli emiratensi con i gol di Trent Sainsbury e Jason Davidson a neanche un quarto d'ora dal fischio d'avvio. La Corea del Sud staccò così per la quarta volta il pass per la finale, mentre l'Australia la raggiunse per la seconda volta generale e consecutiva, a partite dal suo passaggio dalla OFC all'Asian Football Confederation avvenuto nel 2006.

Tabella riassuntiva del percorso

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Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Turno Australia (bandiera) Australia
Avversario Risultato Fase a gironi Avversario Risultato
Oman (bandiera) Oman 1-0 Prima giornata Kuwait (bandiera) Kuwait 4-1
Kuwait (bandiera) Kuwait 1-0 Seconda giornata Oman (bandiera) Oman 4-0
Australia (bandiera) Australia 1-0 Terza giornata Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 0-1
1ª classificata del Gruppo A
Squadra Pt G
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 9 3
Australia (bandiera) Australia 6 3
Oman (bandiera) Oman 3 3
Kuwait (bandiera) Kuwait 0 3
Piazzamenti finali 2ª classificata del Gruppo E
Squadra Pt G
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 9 3
Australia (bandiera) Australia 6 3
Oman (bandiera) Oman 3 3
Kuwait (bandiera) Kuwait 0 3
Avversario Risultato Fase a eliminazione diretta Avversario Risultato
Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan 2-0 (dts) Quarti di finale Cina (bandiera) Cina 2-0
Iraq (bandiera) Iraq 2-0 Semifinali Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti 2–0

Descrizione della partita

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La partita iniziò con un ritmo frenetico, con numerose occasioni da entrambe le parti. Dopo varie opportunità coreane gettate alle ortiche, culminate al 37° con un tiro di Son Heung-min finito fuori, a sbloccare il risultato, proprio all'ultimo minuto del primo tempo, fu Massimo Luongo: la palla di Trent Sainsbury atterrò ai piedi del connazionale, il quale superò il difensore Ki Sung-yueng e poi tirò un rasoterra destro contro cui il portiere Kim Jin-hyeon non poté farci nulla. Colpiti da questo primo gol subito nella competizione, i sudcoreani furono costretti a reagire per pareggiare; la difesa dei Socceroos li tenne a bada finché, al primo minuto di recupero nella ripresa, Son Heung-min ricevette il passaggio di Ki Sung-yueng e sparò una fucilata che spiazzò Mat Ryan, segnando il gol che portò la partita ai supplementari. Al 105°, il centrocampista Troisi riportò in vantaggio gli australiani con un tiro potente ma preciso che si insaccò nella rete coreana; galvanizzata dal secondo gol, l'Australia si rimise in difesa contrastando il pressing coreano, e al triplice fischio la partita finì 2-1.

Sydney
31 gennaio 2015, ore 20 UTC+11
Corea del Sud Corea del Sud (bandiera)1 – 2
(d.t.s.)
referto
Australia (bandiera) AustraliaStadium Australia (76385 spett.)
Arbitro: Iran (bandiera) Alireza Faghani


Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Corea del Sud
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Australia
GK 23 Kim Jin-hyeon
RB 22 Cha Du-ri
CB 5 Kwak Tae-hwi
CB 19 Kim Young-gwon
LB 3 Kim Jin-su
CM 20 Jang Hyun-soo
CM 16 Ki Sung-yueng
RW 6 Park Joo-ho Uscita al 71’ 71’
AM 10 Nam Tae-hee Uscita al 64’ 64’
LW 7 Son Heung-min
CF 18 Lee Jung-hyup Uscita al 88’ 88’
Sostituti:
DF 4 Kim Ju-young Ingresso al 88’ 88’
MF 14 Han Kook-young Ingresso al 71’ 71’
FW 11 Lee Keun-ho Ingresso al 64’ 64’
Allenatore:
Germania (bandiera) Uli Stielike
GK 1 Mathew Ryan
RB 2 Ivan Franjić Ammonizione al 6’ 6’ Uscita al 75’ 75’
CB 20 Trent Sainsbury
CB 6 Matthew Špiranović  Ammonizione al 59’ 59’
LB 3 Jason Davidson Ammonizione al 41’ 41’
CM 5 Mark Milligan
CM 15 Mile Jedinak Ammonizione al 66’ 66’
CM 21 Massimo Luongo
RW 10 Robbie Kruse Ammonizione al 68’ 68’ Uscita al 71’ 71’
LW 7 Mathew Leckie
CF 4 Tim Cahill Uscita al 64’ 64’
Sostituti:
MF 14 James Troisi Ingresso al 71’ 71’
MF 17 Matt McKay Ingresso al 75’ 75’
FW 9 Tomi Jurić Ingresso al 64’ 64’
Allenatore:
Australia (bandiera) Ange Postecoglou


Uomo partita:


Assistenti arbitrali:

  • Iran (bandiera) Reza Sokhandan
  • Iran (bandiera) Mohammad Reza Abolfazli

Quarto uomo:

  • Arabia Saudita (bandiera) Fahad Al-Mirdasi

Quinto uomo:

  • Arabia Saudita (bandiera) Abdulla Al Shalwai
Primo tempo
Statistiche Corea del Sud Australia
Reti segnate 0 1
Tiri totali 5 3
Tiri in porta 2 2
Possesso palla 43% 57%
Calci d'angolo 2 1
Falli commessi 7 8
Fuorigioco 2 2
Cartellini gialli 0 2
Cartellini rossi 0 0
Secondo tempo
Statistiche Corea del Sud Australia
Reti segnate 1 0
Tiri totali 6 5
Tiri in porta 5 3
Possesso palla 50% 50%
Calci d'angolo 1 1
Falli commessi 11 13
Fuorigioco 3 0
Cartellini gialli 0 3
Cartellini rossi 0 0
Tempi supplementari
Statistiche Corea del Sud Australia
Reti segnate 0 1
Tiri totali 1 4
Tiri in porta 2 2
Possesso palla 40% 60%
Calci d'angolo 0 0
Falli commessi 1 5
Fuorigioco 4 2
Cartellini gialli 0 0
Cartellini rossi 0 0
Totali
Statistiche Corea del Sud Australia
Reti segnate 1 2
Tiri totali 16 12
Tiri in porta 9 7
Possesso palla 46% 54%
Calci d'angolo 3 2
Falli commessi 19 26
Fuorigioco 9 4
Cartellini gialli 0 5
Cartellini rossi 0 0

La vittoria finale dell'Australia la rese la prima nazionale nella storia a vincere almeno una volta due competizioni tra continenti diversi, avendo essa vinto quattro edizioni della Coppa delle nazioni oceaniane prima dello spostamento nell'AFC nel 2006. Con questa vittoria, l'Australia avrebbe rappresentato l'Asia nella FIFA Confederations Cup 2017 in Russia; sarebbe stata la sua quarta partecipazione in totale, ma anche l'ultima in quanto il presidente della FIFA Gianni Infantino avrebbe abolito la competizione l'anno dopo.

Per la Corea del Sud, questa fu la quarta finale persa dopo quelle del 1972, 1980 e 1988; la selezione dovette dunque consolarsi con le vittorie ottenute nelle prime due edizioni nel '56 e nel '60, che però consistevano in un girone unico all'italiana. Fu anche l'ultima partita per il veterano Cha Du-ri, che si ritirò dal calcio internazionale.[3]

In Australia, l'incontro fu trasmesso dalla ABC e dalla Fox Sports. L'ABC raggiunse 1.8 milioni di spettatori per l'intera partita, e un picco di 3 milioni di spettatori nell'ultimo minuto dei supplementari. La Fox Sports raggiunse invece i 416 000 spettatori in totale nel corso della partita.[4]

  1. ^ La Corea del Sud aveva raggiunto la finale della Coppa d'Asia tre volte (1972, 1980 e 1988), perdendo sempre. Aveva però vinto il trofeo due volte (1956 e 1960) prima dell'introduzione dell'eliminazione diretta nel 1972.
  2. ^ (EN) Steve Larkin, Australia down South Korea, win Asian Cup, in Yahoo! Australia, 31 gennaio 2015. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2015).
  3. ^ (EN) Football: Floods of tears as Korean drought continues, su The Straits Times, 31 gennaio 2015. URL consultato il 5 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Socceroos score for ABC and Foxtel, su theaustralian.com.au. URL consultato il 2 febbraio 2015.

Collegamenti esterni

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