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Henri Alekan

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Henri Alekan (a sinistra) con Amos Gitai nel 1986

Henri Alekan (Parigi, 10 febbraio 1909Auxerre, 15 giugno 2001[1]) è stato un direttore della fotografia francese.

Nato a Parigi, Henri Alekan studiò al Conservatoire national des arts et métiers, poi all'Istituto d'ottica, seguendo intanto i corsi pratici presso la società cinematografica Pathé. Assistente operatore dal 1928 al 1940 (tra gli altri di Eugen Schüfftan), raggiunse la celebrità durante la Resistenza francese con Operazione Apfelkern (1946) di René Clément, e lo stesso anno con La bella e la bestia di Jean Cocteau. Lontano dallo spettacolarismo e da effetti ricercati, ma sempre al servizio del regista, Alekan fu abile nel passare dal realismo alla poesia in I maledetti (1947) di René Clément, Gli amanti di Verona (1949) di André Cayatte, La vergine scaltra (1949) di Marcel Carné o in La via del rimorso (1949) di Yves Allégret, rivelandosi un vero maestro della fotografia in bianco e nero. L'avvento del colore non lo coglierà alla sprovvista, come mostrano La battaglia di Austerlitz (1960) di Abel Gance o La principessa di Clèves (1961) di Jean Delannoy.

Nell'ultima parte della sua carriera, memorabili le fotografie de Lo stato delle cose (1982) e Il cielo sopra Berlino (1987), entrambi per la regia di Wim Wenders. Nel 1983 prese parte alla giuria del Festival di Cannes.

È sepolto nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

Henri Alekan raccontò il suo approccio alla luce nel libro Des lumières et des ombres.

In collaborazione con Patrick Rimoux, Henri Alekan ha progettato nel 1996 l'illuminazione che è visibile in una delle scalinate in rue du Chevalier de la Barre a Montmartre a Parigi. Creata in fibre ottiche, questa installazione permanente rappresenta le costellazioni dal primo gennaio al primo luglio.

Filmografia parziale

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  1. ^ (FR) Henri Alekan, su deces.matchid.io. URL consultato il 16 settembre 2021.
  • Des lumières et des ombres
  • Le vécu et l'imaginaire. Chroniques d'un homme d'images
  • Encore une nuit à Paris

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