Motta Montecorvino
Motta Montecorvino comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Amministrazione | |
Sindaco | Domenico Iavagnilio (lista civica Motta nel cuore) dal 7-5-2012 (3º mandato dal 12-6-2022) |
Territorio | |
Coordinate | 41°30′N 15°07′E |
Altitudine | 662 m s.l.m. |
Superficie | 19,94 km² |
Abitanti | 648[1] (31-8-2022) |
Densità | 32,5 ab./km² |
Comuni confinanti | Celenza Valfortore, Pietramontecorvino, Volturara Appula, Volturino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 71030 |
Prefisso | 0881 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 071034 |
Cod. catastale | F777 |
Targa | FG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 215 GG[3] |
Nome abitanti | mottesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 6 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Motta Montecorvino nella provincia di Foggia | |
Sito istituzionale | |
Motta Montecorvino (A Mòtte in pugliese[4]) è un comune italiano di 648 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Motta Montecorvino è situata nei monti della Daunia sulla sommità di una collina a 662 m sul livello del mare, di fronte al monte Sambuco.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è sorto dalle ceneri dell'abitato di Montecorvino, caduto in rovina nel XIV secolo e abbandonato dagli abitanti attorno al 1375, che si dispersero sulle colline circostanti, fondando gli abitati di Volturino, Pietramontecorvino e Motta. La parola Motta potrebbe significare "roccia o scoscendimenti del terreno".
Motta divenne presto università, ossia centro abitato a sé stante e venne circondato da mura. Il violento terremoto del 1627 causò numerosi danni alle costruzioni. Dopo circa un trentennio la peste bubbonica provocò la morte dei due terzi della popolazione. Le epidemie si susseguirono fino al tardo Ottocento: l'abitato fu infatti colpito dal colera nel 1865 e dalla difterite nel 1880.
Nel corso dell'Ottocento, diversi mottesi si unirono alle bande di briganti che imperversavano nelle aree collinari dell'Italia meridionale. Ciò preservò il paese dai saccheggi e dalle spoliazioni che interessarono alcuni dei centri vicini.
Dal primo al 3 ottobre 1943, il paese fu teatro del primo scontro con i tedeschi da parte delle truppe canadesi sbarcate in Italia e facenti parte dell'VIII armata comandata dal generale Bernard Law Montgomery.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Motta Montecorvino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 febbraio 1970.[5] Nello stemma adottato con deliberazione del consiglio comunale, è raffigurato san Giovanni Battista, in campo azzurro, vestito di bianco, che impugna un aspersorio gigliato e una croce, appoggiato a una roccia. Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il centro storico conserva in parte l'aspetto medioevale: la chiesa arcipretale di San Giovanni Battista è del XV secolo e si caratterizza per il campanile gotico del 1447, probabile trasformazione di una delle torri dell'originaria cinta muraria. Durante la seconda guerra mondiale il campanile venne utilizzato come fortezza dai militari dell'esercito tedesco.
Degna di nota è anche la quercia secolare di san Luca.
Inoltre, sul suolo comunale, si trova il Centro trasmittente di Monte Sambuco, una delle più importanti postazioni RAI per la trasmissione radiotelevisiva, il quale è protetto militarmente.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 1987 | 29 maggio 1990 | Giuseppe Antonio Piccirilli | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
29 maggio 1990 | 26 gennaio 1994 | Giuseppe Antonio Pepe | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
26 gennaio 1994 | 13 giugno 1994 | Ernesto Liguori | Comm. pref. | [7] | |
28 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Domenico Antonio Iavagnilio | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [7] |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Domenico Antonio Iavagnilio | lista civica | Sindaco | [7] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Pietro Calabrese | centro-destra | Sindaco | [7] |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Pietro Calabrese | lista civica | Sindaco | [7] |
7 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Domenico Iavagnilio | lista civica | Sindaco | [7] |
11 giugno 2017 | 12 giugno 2022 | Domenico Iavagnilio | lista civica | Sindaco | [7] |
12 giugno 2022 | in carica | Domenico Iavagnilio | lista civica | Sindaco | [7] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 433, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Motta Montecorvino, decreto 1970-02-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 14 luglio 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i j Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, su amministratori.interno.it (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2004).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Motta Montecorvino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.mottamontecorvino.fg.it.
- Mòtta Montecorvino, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 227159474046827660529 |
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