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Capi di Stato della Finlandia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Presidente della Repubblica finlandese.

Questa pagina contiene un elenco dei presidenti della Finlandia dalla nascita della Repubblica, nel 1919, fino ai tempi odierni.

Capo di Stato Partito Elezione Mandato
Inizio Fine
1 Kaarlo Juho Ståhlberg
(1865–1952)
Partito Progressista Nazionale 1919[1] 26 giugno 1919 1º marzo 1925
2 Lauri Kristian Relander
(1883–1942)
Lega Agraria 1925 1º marzo 1925 1º marzo 1931
3 Pehr Evind Svinhufvud
(1861–1944)
Partito di Coalizione Nazionale 1931 1º marzo 1931 1º marzo 1937
4 Kyösti Kallio
(1873–1940)
Lega Agraria 1937 1º marzo 1937 19 dicembre 1940[2]
5 Risto Ryti
(1889–1956)
Partito Progressista Nazionale 1940, 1943[3] 19 dicembre 1940 4 agosto 1944[4]
6 Carl Gustaf Emil Mannerheim
(1867–1951)
Militare 1944 (Parl.)[5] 4 agosto 1944 11 marzo 1946[6]
7 Juho Kusti Paasikivi
(1870–1956)
Partito di Coalizione Nazionale 1946, 1950 (Parl.)[7] 11 marzo 1946 1º marzo 1956
8 Urho Kekkonen
(1900–1986)
Lega Agraria/
Partito di Centro Finlandese
1956, 1962
1968, 1978
1º marzo 1956 27 gennaio 1982[8]
9 Mauno Koivisto
(1923–2017)
Partito Socialdemocratico Finlandese 1982, 1988[9] 27 gennaio 1982 1º marzo 1994
10 Martti Ahtisaari
(1937–2023)
Partito Socialdemocratico Finlandese 1994 1º marzo 1994 1º marzo 2000
11 Tarja Halonen
(1943–)
Partito Socialdemocratico Finlandese 2000 1º marzo 2000 1º marzo 2006
2006 1º marzo 2006 1º marzo 2012
12 Sauli Niinistö
(1948–)
Partito di Coalizione Nazionale 2012 1º marzo 2012 1º marzo 2018
Indipendente di centro-destra 2018 1º marzo 2018 1º marzo 2024
13 Alexander Stubb
(1968–)
Partito di Coalizione Nazionale 2024 1º marzo 2024 in carica

Il primo presidente, Ståhlberg, venne scelto nel 1919 dal parlamento in base a una norma transitoria della Costituzione; lo stesso avvenne per Paasikivi nel 1946 per garantire la continuità fino alla fine del mandato dopo le dimissioni di Mannerheim.

Durante la Seconda guerra mondiale, ovvero nel 1940 (Ryti, alla fine dei due anni di presidenza Kallio) e nel 1943 (Ryti, rieletto per sei anni), i grandi elettori furono gli stessi scelti nel 1937. Alla fine della presidenza Ryti, Mannerheim venne scelto in modo palese dal parlamento come presidente e lo stesso avvenne nel 1974, alla fine del terzo mandato Kekkonen in modo che questi potesse restare in carica, in via eccezionale per la crisi economica, fino al 1978.

Quattro presidenti hanno presentato le dimissioni durante il loro mandato:

  • Kyösti Kallio nel 1940 per problemi di salute.
  • Risto Ryti nel 1944 a causa dell'unificazione della conduzione politica e militare, e per salute precaria. De facto a causa dell'accordo Ryti-Ribbentrop.
  • Carl Gustaf Emil Mannerheim nel 1946 per problemi di salute, de facto per evitare conflitti di interesse nel caso avesse dovuto affrontare un processo al tribunale per i crimini di guerra rimanendo presidente della repubblica.
  • Urho Kekkonen nel 1981 per problemi di salute.

Linea temporale

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  1. ^ Elezione parlamentare in attesa della ratifica della Costituzione. Il termine del mandato fu retrodatato al 1º marzo, giorno delle elezioni dei parlamentari che poi scelsero il Presidente.
  2. ^ Già dimissionario dal 27 novembre a causa di gravissime condizioni di salute, morì poche ore dopo aver lasciato definitivamente la carica.
  3. ^ Eletto dallo stesso collegio di Kallio per cause contingenti dovute alla situazione di disordine seguente alla resa all'Unione Sovietica, e riconfermato in identica maniera nel 1943 stante la guerra in corso.
  4. ^ Già dimissionario dal 1º agosto, lasciò la carica nel quadro di un accordo nazionale con cui si assunse la responsabilità dell'alleanza con la Germania nazista nell'imminenza della resa all'Unione Sovietica.
  5. ^ Elezione parlamentare già concordata nel quadro delle dimissioni di Ryti a causa dello stato di emergenza nazionale dato il rischio di un'imminente invasione sovietica.
  6. ^ Già dimissionario dal 4 marzo, lasciò la carica a seguito della conclusione della guerra
  7. ^ Elezione parlamentare per cause contingenti dovute alla situazione di disordine seguente alla resa all'Unione Sovietica, con un mandato temporalmente residuale rispetto a quello seiennale di Mannerheim. Rielezione secondo l'ordinario dettato costituzionale nel 1950.
  8. ^ Già dimissionario dall'11 settembre 1981 a causa delle deteriorate condizioni di salute.
  9. ^ Eletto con mandato fittiziamente decorrente dal 1º marzo, in modo da ristabilire l'antica consuetudine dopo la controversa presidenza Kekkonen. Rieletto nel 1988, fu l'ultimo capo dello Stato scelto dai Grandi Elettori, poi aboliti a favore di una normale elezione popolare diretta.

Collegamenti esterni

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