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Troppo tardi t'ho conosciuta

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Troppo tardi t'ho conosciuta
Titolo originaleTroppo tardi t'ho conosciuta
Paese di produzioneItalia
Anno1939
Durata78 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaEmanuele Caracciolo, Carmine Gallone (non accreditato)
SoggettoNino Martoglio (Il Divo)
SceneggiaturaEmanuele Caracciolo, Nino Martoglio (Il Divo), Aldo Vergano
Casa di produzioneCinematografica Impero
Distribuzione in italianoCINEF
FotografiaFiliberto Emanuel Lomiry
MontaggioIgnazio Ferronetti
MusicheEzio Carabella
ScenografiaTullio Bucci e Antonio Traverso
Interpreti e personaggi

Troppo tardi t'ho conosciuta è un film commedia del 1939 diretto da Emanuele Caracciolo. Unico film da lui diretto; morì alle Fosse Ardeatine ucciso dai nazisti.

Venne girato a Torino presso gli studi FERT, prodotto dalla Anonima Cinematografica Impero di Milano e presentato per la prima volta al pubblico l'11 novembre 1940.

La pellicola è stata a lungo ritenuta dispersa, fino a quando nel 2004 è stata ritrovata in ottime condizioni di conservazione, dal figlio del produttore nella cantina di un cinema di Cuneo; restaurata, è stata presentata al Festival del Cinema Ritrovato, e attualmente ne esistono due copie del film, una è in possesso del Museo Nazionale del Cinema di Torino [1].

La trama è tratta dalla commedia Il Divo di Nino Martoglio. Il titolo è tratto da un verso del finale della Norma.

Tra gli attori è rilevante la presenza del tenore Franco Lo Giudice, della giovane esordiente Barbara Nardi, definita "le più belle gambe degli anni trenta" e famosa al tempo per essere stata eletta la Signorina Grandi Firme (1938) e del giovanissimo Dino De Laurentiis, proprio all'inizio della sua carriera cinematografica.

Francesco Callari in Film del 19 settembre 1942: "Sono stati proiettati un po' alla macchia, in locali di seconda visione: Troppo tardi t'ho conosciuta, diretto da Emanuele Caracciolo e il Ladro, ideato e diretto da Anton Germano Rossi. Sia l'uno che l'altro hanno intenzioni umoristiche e vogliono sfiorare anche il grottesco, ma l'umorismo ed il grottesco spesso non riescono a concretarsi convenientemente. Per esempio, nel film di Caracciolo la scena della rappresentazione lirica con Guerzoni nella buca del suggeritore piena di volatili d'ogni specie, doveva dar luogo ad un finale a ventaglio di quei volatili sulla faccia dei cantanti, mentre in platea scoppiava la gazzarra dei disturbatori e così non è stato. Peccato per gli interpreti Barbara Nardi era alla sua prima prova e mostra di possedere buone doti di fotogenia. Non si può dire altro di lei..."

  1. ^ Franco La Magna, Ritrovata l'unica pellicola del regista Emanuele Caracciolo, ucciso dai nazisti nelle Fosse Ardeatine, su guidasicilia.it, 6 agosto 2004. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

Franco La Magna, La Sfinge dello Jonio. Catania nel cinema muto (1896-1930), appendice di Roberto Lanzafame, prefazione di Aldo Bernardini, nota introduttiva di Fernando Gioviale, Algra Editore, Viagrande (Catania), 2016, ISBN 978-88-9341-032-8

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