Lero Lero è un collettivo nato come conseguenza di una profonda immersione nell’archivio della musica di tradizione orale siciliana.
Lero Lero è anche la consapevolezza di avere (ri)trovato la propria voce e la necessità di riportarla alla vita attraverso la manipolazione, la sperimentazione e la condivisione.
Un portale, uno squarcio su un mondo dimenticato o peggio stereotipato, incastonato come un insetto nell’ambra.
Un ponte tra generazioni, uno sforzo di empatia verso un mondo di gente sconosciuta, di mestieri sconosciuti, di paesaggi trasformati.
Nella convinzione che l'immersione nell’urlo vitale dei salinai, nei melismi sopraffini e il senso di sfida dei carrettieri, nell’amore disperato cantato dai carcerati, possa portare a una piena autocoscienza di ciò che siamo, ad una espressione artistica autentica, ad una appartenenza ritrovata.
Bedda ca cantari mi sintisti
Il canto a cui è ispirata questa rivisitazione è stato originariamente raccolto nel 1955 a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, accompagnato dal marranzano ed eseguito in carcere da Pietro Spampinato che allora aveva 71 anni. I distici eseguiti in questa rielaborazione attingono dai versi cantati da Spampinato e da altri canti del vastissimo repertorio delle “ottave siciliane”.
Un canto d’amore e struggimento, di solitudine e desiderio, di un’umanità squarciata dalla perdita della libertà e dal pensiero dell’amata lontana e irraggiungibile.
Nel melisma, nella rottura della voce del documento originale, sembra essere racchiusa tutta la forza emotiva del cantore e della cultura millenaria di cui è espressione. A tutto questo il collettivo paga il suo tributo con questa e le altre rielaborazioni.
Celano
L'abbanniata è una modalità di canto che i venditori utilizzano per reclamizzare la propria merce ed è ancora oggi molto presente, anche se eseguita con modalità differenti rispetto al passato.
L'abbanniata da noi proposta è eseguita nel 1972 secondo antichi codici da Giuseppe Celano, noto cantastorie ed ex-venditore ambulante palermitano.
Il testo verte su un gioco ironico teso a magnificare la bontà dei propri prodotti.
"È megghiu ra carni u pipi,
Iu lassu u pipi e mi manciu a carni, ch'è bellu u pipi"
"Il peperone è meglio della carne, io lascio [a voi] il peperone e mangio la carne, quant'è buono il peperone!"
Nei quartieri di Palermo le voci dei mercanti rappresentano il suono della città. Per questo motivo riteniamo che uno dei pilastri fondamentali da cui far ripartire la musica di questi luoghi sia l'abbanniata.
A deft juggling act of proggy pop, raw metal, and dark folk from this enigmatic Norwegian artist, sustained by a strange, feral energy. Bandcamp New & Notable Oct 12, 2025