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Visualizzazione dei post con l'etichetta scuola

Annotazioni Verdi

Piove. Qui lo sta facendo da un sacco di giorni  ed anche se tutti bramiamo il sole e i giorni caldi, credo che dopo un anno così siccitoso  le piante ne abbiamo un gran giovamento. Quindi ascolto una voce che viene dalla mia infanzia, dalla nonna. Scendo presto e prima di andare a scuola  porto le piante d'appartamento fuori, sotto le gocce che cadono fitte, ma non violente. Credo che siano perfette. Quando torno all'una, le osservo nei vasi, verdi come da tanto non accadeva, più rigogliose,con le foglie aperte e sollevate mi paiono persino felici. Torno in casa e preparo il lavoro per i ragazzi e finalmente , si parla di lei: la primavera. Non vedo l'ora di vederli sui banchi a cercare pastelli e colori, parole e segni per raccontare degli occhi che si riempiono e dei profumi che abbracciano l'aria. Mai momento mi è più gradito... Ed anche a loro. Verso sera mi acc...

La Giardiniera imperfetta,un Compleanno e la Pasqua

Ogni anno festeggio il compleanno anche con la mia classe. Mi piace trafficare con la macchina "Fai-Pop-Corn" tra i loro sguardi stupiti, assaporare il canto del "Tanti auguri a te", ricevere decine di biglietti,cuoricini, lavoretti che nascondono dietro la schiena  e poi posano furtivi sulla cattedra. Più di tutto adoro le domande e le riflessioni di cui sono oggetto, soprattutto da parte dei piccoli di prima: "Quanti anni hai?"  "Come mia mamma che ha 25 anni?"  "Come il bisnonno che ha 90 anni?" Diciamo che navigo all'interno di quel range, e ci sto parecchio bene. Poi torno a casa ed è la volta della mia famiglia  che sempre mi stupisce per fantasia ed affetto. Quest'anno ,tra i regalini,gli abbracci , gli auguri che vengono da lontano,la cena con tutti o quasi  ed una telefonata americana a tarda sera, è arrivato anche questo quaderno erboso  assieme a tanti piccoli ovett...

Arte in classe:Henri Rousseau

Tutto è cominciato dal Carnevale. Poi è continuato dall'incontro con lei , maestra Gabriella, un' insegnante stratosferica che ho scovato sul web. Naturalmente aggiungici gli alunni di una quarta elementare che adorano immaginare, disegnare, raccontare storie e scoprire il nuovo nascosto tra i colori di un quadro. Se si ha una lavagna interattiva multimediale con un buon collegamento ad internet è ancora meglio. Non resta che partire lasciando che i piccoli seguano il percorso che gli hai preparato ma anche non troppo: lasciamoci stupire dai loro occhi, se possibile. In definitiva divertiamoci anche un po', questo è l'essenziale. Conosciamo l'autore un tipo molto particolare che credeva nei propri sogni: Henri Rousseau. Osserviamo i quadri, fantastichiamo sui personaggi che dipinge. Perdiamoci un po' dentro la sua " Una sera di Carnevale" e ci inventiamo delle st...

La forma delle parole: tag cloud

Ma che forma hanno le parole? Tutte quelle dette in un mattino a scuola, quelle scritte sulla L.I.M. e quelle bianche di gesso sulla lavagna di pietra? Quelle per raccontare del Carnevale e riderne insieme, quelle per capire chi era Henri Rousseau e i suoi quadri naif (Chi?Vedrete...). E poi le parole sparse e sussurrate per interi pomeriggi ai genitori trepidanti,orgogliosi,affranti o sorridenti (i migliori). Quelle  che mi frullano già in testa al mattino presto o mi lasciano la sera quando saluto chi amo. I testi dei messaggi per dire che ci sono e ti penso ora che sei un po' acciaccato  in un letto d'ospedale, quelle rarissime che ti vengono in inglese, di certo sbagliate, parole per nuovi corsi, per sentirmi un poco al passo in questo mondo. Alla domanda ho provato a rispondere, io per nulla tecnologica, con tutto da imparare. però mi sono divertita un mondo, anche con i ragazzi a scuola e tanto per ora mi bast...

E' finito gennaio

L'altro giorno un bimbo di prima mi ha detto: "Maestra,ti devo dare una notizia,è finito gennaio!". Ok,ho capito, mi hai detto che è venuto il tempo di accelerare un poco il passo, organizzare meglio le giornate, tornare a camminare, anche se fa freddo e la comfort zone davanti al caminetto chiama, intendo di domenica o quando non sono al lavoro. Dunque si ricomincia. Per prima cosa ho recuperato della lana che da un anno stava sugli scaffali: avanzi di lavori precedenti. In poco tempo, seguendo le istruzioni di una rivista, con un punto traforato, facile,ma assai gradevole, (se ne trovano sul web tantissimi,) ho realizzato una piccola stola rosa calda e morbida, per ingentilire un cappotto elegante, per questi giorni nuovamente freddi. E' stata poco nel mio armadio perchè la ragazza di casa  l'ha usata una sera e naturalmente,con mia grande gioia, non l'ha più lasciata. ...

Nuvole Amigurumi

Su richiesta di un'amica ho provato a realizzare queste simpatiche e morbide nuvole con tanto di gocce volanti. In inverno ci accorgiamo di loro, per lo più al mattino o al tramonto quando si tingono di rosso, si allungano nel cielo contro l'orizzonte, perché durante il giorno o il cielo è serenissimo, o è coperto uniformemente da una coltre grigia. Direi dunque che è un lavoro che sa già di tempi nuovi, di quando torneremo a stare fuori magari senza cappotti e maglioni, perciò dico grazie a lei,la mia amica, che mi ci ha fatto pensare. Secondo me lavorate con il cotone verrebbero meglio, più precise, ma ancora mi sento sotto l'influenza della lana. Ho seguito un modello facile per le nuvole imbottite di ovatta qui e poi le gocce qui . Una fila di catenelle le fa ondeggiare preparandoci ad aprire gli ombrelli. Mai lavoro fu più azzeccato: oggi  da noi sono previste piogge!