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Irma Records
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1.
PIAZZA CONNECTION Sette di mattina di sveglio, dormito poco, sognato peggio L’incubo di alzarmi presto, mi vesto e scendo Porto Manila a scuola La gente fuori grida che qua, niente funziona Già, ma per capire avrà il suo tempo oggi c’è sole Palermo dipinge il suo quadro di disperazione Lei che non finge mi sorride prende il suo colore Su quei fogli forse la città apparirà migliore primo caffè che toglie ruggine ai sogni rimo e sembra che il passato si rifugge nei fogli beh il tempo passa lascia cocci di ricordi stralci che oggi rendo più importanti della caccia ai soldi l’utopico futuro resta nell’oblio dei miei chissà l’atipico immaturo è un vecchio saggio misto a Peter Pan come sempre vivo di miele e veleno degno figlio della city genio con la serpe in seno RIT. E’ solo un altro giorno nella mia città Un altro giorno tra chi se ne va e chi resta qua Nell’attesa come panni stesi in un balcone siamo nuvole scottate dall’ultimo sole Dalla Magione sulle version Tra Garaffello, Zen e Borgo Vecchio chiamami Piazza Connection Palermo “tutto porto”, tutto si prende Dall’anima di chi rimane soffre ma se la difende Ogni problema ha una radice secolare C’è chi dice di scappare cerca dove pascolare Stessa merda che rimane pure se il recinto è nuovo Gratifica il lavoro mentre mortifica l’uomo E chi rimane c’ha la pelle spessa ma devastata fra l’afa d’estate e la mafia di stato una corazza annessa in ogni piazza respiriamo ogni quartiere così cresciamo come l’edera fra le macerie cosa ti serve ? lo stretto indispensabile per me sotto lo stretto c’è l’indispensabile nasco dove ogni testa è tribunale e da giudizio resto a ballare a un passo dal precipizio RIT.
2.
MALAVOGLIA (C.Paterniti ) Scrivo per non impazzire, senza avvenire, il sonno tarda a venire Sono la linea che traccia il confine, cade la faccia restano spine Qua, non mi bastano rime, devo obbedire al senso dannato che opprime Vogliono tutti apparire io vorrei potere sparire ma senza morire Resto nascosto da un velo d’angoscia sotterro l’ascia di guerra Piedi per terra lascia o rilancia coi pesi che ho dentro che schiacciano ogni bilancia L’equilibrio è precario, esco di rado, vago e non so dove vado, cado e rimango seduto, vi guardo dal basso sarà meno forte il collasso tu che mi chiedi “Come stai, come ti va” dimmelo tu come ti va “Tuttapposto” si sa, non c’è stata mai domanda che mi desse più fastidio, sorrido ma dentro è un ruggito lei che mi dice “sei sempre incazzato” accigliato, sono solo concentrato un concentrato di rabbia e aspettative, in una vita che m’ingabbia senza prospettive per quanto mi concerne, resto nel ventre della battaglia, mantra guerilla mentre chi sbaglia si appiglia, abili con gli alibi dei malavoglia…. RIT. (Ciaka) Ho gli occhi troppo gonfi per guardarti ancora E dentro un battito mi chiudi un’altra vita che mi serve per cambiarmi Dammi un’altra ora, dammi un’altra storia Che sento perdermi nel buio mio… Che voglio perdermi nel buio anch’io…. Dunque vediamo, dove cominciamo, gli amici veri li conto su una mano Pensieri seri compressi tra pare futili,parole inutili e complessi la fuori giudici Giudicate, giudicate pure, aggressivi perché dentro troppe paure Cerco leggerezza ringhio e rido, resto in gioco, non c’è consapevolezza senza L’emozione che da fuoco, per questo ne vale la pena sempre, vivere ogni attimo ogni scena mentre, spesso chi ti è accanto s’incatena la mente, bocca dice libero ma mente … Niente, rimane poco da salvare, eppure ci sto ancora con chi dice che si può cambiare, la verità non la conosco e ogni giorno, punto all’infinito senza ritorno, tra chi punta il dito e chi punta tutto e rischia chi se ne infischia e si butta nella mischia, ogni colore che si mischia contrasta il nero nasce dal vero bimbo che si fa guerriero, nella city, miti e detriti leggende e falliti, chi cerca certezze nei riti, dove il silenzio è un boato il consenso è reato se fuori da leggi di stato, apparato omicida, appurata la sfida, tra carneficina e carne che suda dentro un officina, sempre meno per tanti e troppo per pochi, fuori dai giochi, non godi e ti droghi, non trovi ma spesso non provi, volti a quadrare il cerchio vedi il nemico … se ti guardi allo specchio! RIT. X 2
3.
Sole 03:17
SOLE (C.Paterniti ) Nel buio nata alla nascita abbandonata trovata da chi fruga tra i rifiuti di borgata una giornata assolata ti diede il primo abbraccio fu il primo raggio di coraggio quel mattino di Maggio tu venuta al mondo da sopravvissuta affidata che ne potevi sapere di cosa fosse la vita priva di calore stabile dai primi ricordi densa di colore pagine da tinte forti infatti crescesti in fretta con la foga d'imparare tra le fughe da una casa tutt'altro che familiare tu ribelle nella pelle fino al midollo intollerante ad ogni forma di controllo stavi, senza madre senza padre senza affetto senza lamentarti sorridevi ad ogni cassonetto con gli occhi tristi di chi ne ha viste tante in mezzo ad equilibristi stavi diventando grande ed eri consapevole di ciò che non avevi non sapevi quello che volevi ma ancora sognavi immersa tra graffiti e detriti mangiavi a mensa senza mode ne miti di convenienza Sole adolescente conservava l'innocenza pura la consapevolezza che sta vita è dura ed ogni giorno ripartivi da zero se la vita da veleno armatura e sguardo fiero RIT. Chissà se Sole, Sole chissà chissà se Sole sa di quante persone sole... Chissà se il sole oggi splenderà tra le mille ipocrisie e le bugie di questa città Chissà se Sole, Sole chissà chissà se il sole sa di quante parole vuote chissà se Sole oggi splenderà anche di notte, anche stanotte... Cerca la luce Sole tra i lampioni semi-accesi passi non distanti da coloro che si sono arresi studia di notte il giorno bazzica negli atenei non frequentando impara dalla strada e dai cortei vive da sola Sole, ma sogna una famiglia magari una figlia lei che non si è mai sentita figlia in mezzo a figli di papà o figli di una società capace di succhiare l'anima all'umanità conosce il peso di ogni lacrima versata pensando a ciò che non ha mai vissuto ma che lacera paga l'affitto di una stanza con lavori umili ed ha capito che non c'è da credere ai politici tra. volti apatici chi , cerca lo sballo, fine a se stesso andare fuori ma tornare in se depresso Stesso riflesso monocromatico traffico fisico fra schiavi dell'immagine che danno in pubblico vede e sente donne violentate da un sistema che le rende compiacenti se le rende agiate ma ciò rafforza solo i suoi valori, lei che non prova rancori manco per i propri genitori e chissà se Sole soffre la solitudine la sua attitudine è non essere mai succube di un'abitudine su quel muro trova l'emozione nel grigiore da colore a quel vagone e fa la sua rivoluzione RIT.
4.
CONFESSIONI (C.Paterniti) Sono un fermo immagine che vedo in dissolvenza Sono fermo al margine della mia quintessenza Sono quello che sono come mi muovo ovunque mi trovo Come ragiono, come ti trovo? Quando ti vedo rimpiango l’essere solo Sono, loro, figli dell’Italia media, quella che salta dalla sedia prega ma dal divano tedia, s’indigna e nega, non studia non suda ripudia la verità cruda, c’ha sempre una scusa e lo so sarò vostro contrario nato e sepolto precario…. RIT. E’ come se dentro di me ho la percezione che Qua l’arroganza uccide l’immaginazione se L’ignoranza colta bussa alla tua porta sai Niente s’immagina se tutto si sa … Intanto l’umiltà resiste all’estinzione La libertà esisterà si ma nell’illusione Della mia vita sarò l’unico padrone Come chi nient’altro sa, il resto lo immagina…. Qua, la realtà non ci soddisfa, nuvole d’acqua il cielo disfa L’orizzonte quanto dista, passi tra stronzi lecchini e l’opportunista Ti tiene a vista, siamo due abissi un pozzo che fissa il cielo, passo al pensiero, pazzo si ma almeno sincero, la ricchezza è metallo la gloria l’eco, la tua storia dà la dipendenza al tuo ego sfoglia le pagine, sui miei sogni c’è scritto fragile, colore livido, amore liquido, carne al sole con la mente altrove la cultura in esilio ne campi di sterminio…. (Ma rassegnati perché, non c’è posto per te, passione non basta a riempir la tasca qua non c’è via d’uscita, rap decrescita poni quanto sei nel minimo che fai) Poni quanto sei, nel minimo che fai Vogliono frasi ad effetto, flow ad effetto E chi se ne frega di ciò che hanno detto Rappo diretto e scrivo dopo che metto mia figlia a letto E metto a tempo l’intelletto, connetto cuore e rispetto RIT.
5.
NEL TEMPO (Paterniti, M.Gorgone) Sono giornate intense, tempi amari, casomai trovi il tempo per pensare capirai come stai, cosa vuoi, cosa puoi, cosa lasci e cosa dai, altro che senno di poi vivi nel tempo del mai se l’indole della speranza è palliativo il futuro in pillole antidepressivo io sopravvivo perché scrivo sempre in giro su me stesso recidivo sabotare il tempo è l’obiettivo! RIT. Come un lago sotto le stelle Mentre il tempo qua passa e va Come l’ago sotto la pelle Scorre musica nell’anima Ogni notte c’ha le sue stelle Messe a tempo sul bum-cha Come note sotto la pelle Curano l’anima che brucia. Perso nel tempo del mio tempo perso, tra un altro verso che suona male e adesso limito i limiti ridotto a minimi termini come l’indotto a Termini, il tempo è tuo se lo determini, immerso, sguardo terso ostile straniero, velo sottile labile confine falso o vero, un prigioniero che ama la sua pena sorrisi a malapena e anche le stelle vanno in crisi di sistema cielo in cancrena, mondo in quarantena, prossima scena prendo di petto il tempo che pugnala alla mia schiena a volte iena a volte lupo, avvolto in loop da ogni singolo minuto, tempo scaduto, e la vertigine che danza sopra un ticchettio nella distanza tra la stanza l’anima e il suo crepitio nella città che mi da carattere … o ti batti o ti fai battere! RIT. Mad Buddy Questo amore è un grande sforzo e colpisce Tranquillo puoi riposare quando finisce Posso imparare solo da chi costruisce Vedi uno bravo uno bravo che ti capisce Non c’è tempo manco per essere triste Attori,registi, nella gabbia in cui scrivi e registri Vi serve tutto, il nuovo Corona, il nuovo Battisti Io urlo col fiato dei jazzisti…. Prometti tempo anche a chi vuole tutto e subito Il clima è pungente, scusate ma ho qualcosa di più urgente Facci bere un’altra cazzata, perché sembra impossibile stare sobri per strada Proiettili vaganti tiro su il giubbotto firma sul malessere e sono giù con Picciotto Io c’ho solo questo tempo, c’ho solo i miei trent’anni… Le parole scarseggiano come sui telegrammi RIT.
6.
LA MIA CASA (C.Paterniti e L.Persico) Luca non ha voce, gridava stamattina in fabbrica La situazione è statica la rabbia atavica Oggi non lavora domani forse neppure Il tempo passa a passo lento e amplifica le sue paure Cosa ne sarà della sua vita, farla finita è da vigliacchi Ma i giorni sembrano cappi, gli occhi stanchi la barba incolta Non importa, trova la forza e sfonda quella porta Paolo non ha voce, non è mai stato zitto In piazza assieme a chi non può permettersi un affitto Porta conflitto in ogni posto sfitto sguardo dritto Verso chi lo picchia ma non lo ha sconfitto Afflitto forse, ma la testa è alta fra gente che corre compatta Il disagio li salda, stato di fermo recidivo obbligo di firma Dice finchè vivo questa lotta non si ferma RIT. O’Zulu’ Non servono parole giustificazioni o scuse Servono spazi, servono case E la beffa che rende più doloroso il danno E’ che le case ci stanno Non servono parole giustificazioni o scuse Servono spazi, servono case E la cosa che ogni tanto ci fa uscire dall’affanno È quann’e case ce pigliamm’ Sara fuma stanca, cosa le manca (lei) Senza casa a causa dei debiti di un mutuo in banca Il marito che scappa, mentre sua figli scalcia nel pancione Oggi cresce in un’occupazione, e i suoi sorrisi la rendono fiera L’antidoto alla crisi se un diritto sembra una chimera Nessuna frontiera, da una cucina multiculturale Una fucina dove arde riscatto sociale, piano di sopra, vive Mirea eritrea finita qui dopo l’ennesima odissea cominciata su un barcone con le sue sorelle stanotte affacciata ad un balcone fissa le sue stelle e pensa a chi non c’è l’ha fatta e a chi si è salvato bacia in fronte il figlio appena addormentato la sua libertà nella comunità che ha ritrovato non esiste l’immigrato e ogni spazio è conquistato! RIT. X 2
7.
IL SENSO (C.Paterniti) Io sto cercando il senso quando mi sento perso, quello che penso, sfugge ad ogni legge, dell’universo galassia di emozioni senza verso instabile,psicolabile irrefrenabile fiume senza argine fra le pagine sfoglio i difetti spoglio frammenti, di momenti del re degli imperfetti sarà che non ci si conosce mai abbastanza inutile proteggersi fra quattro mura in una stanza fuori il mondo si tinge di grigio e quasi ci si abitua fra le polveri sottili in quotidiana gita assuefatti d’aria tossica fumiamone una nell’attesa della prossima condizionati dai condizionali cambiamoci ogni giorno per restare sempre uguali e la paura più grande che portiamo dentro è una profonda voglia dì cambiamento un granello in meno nella mia clessidra per un sogno che resta a fatica una speranza emigra RIT. avrei dovuto dare, potuto fare non basta dirlo e forse adesso riesco a capirlo Non mi accontento ne mai lo farò Ma ora ti sento e so che sei l’unica cosa che ho … Come ciò che rimane e non passa Quanto fa male se non passa Ciò che non riesci a scordare non passa Vive nei ricordi..si..ma non basta Parole al vento sentine l’ebbrezza Nella costante pesante ricerca della leggerezza Apprezza chi non ha prezzo e le catene spezza da ogni differenza impara a coglierne l’essenza che senza saremmo tutti ancor più omologati catalogati in limiti simili emarginati coordinati senz’asse, disorientati fra le masse di schiene curve e teste basse bastasse equilibrare le distanze colmare mancanze calmare le ansie avere facoltà di scelta senza costrizioni in questa città depressa da continue migrazioni e quanto costa restare fra i folli, quando crolli cambiare lo sguardo e scoprirsi più forti accettando ciò che hai perso senza illudersi che torni per trovare il senso in questi giorni … RIT.
8.
SOGNO BRIGANTE (C.Paterniti , A.Mariani) Dalla terra prendo vita Giugno ‘830 Ed è la terra che coltiva il mio sogno in erba sangue scorre a flussi nelle mie vene da infante forgiava l’anima dannata e crescevo brigante papà pastore aveva braccia e forti mi stringeva piano sulla mia faccia ruvido il palmo della sua mano mamma massaia dal volto sempre sudato di colpo impazzita quando mio padre fu arrestato e fu così che me ne andai la terra la mia famiglia la guerra giurata a chi la promette ma se la piglia le notti sogni su un cuscino di paglia venti mila lire la mia taglia diritto di rappresaglia niente medaglia né leva obbligatoria ma solo un filo rosso che lega la nostra storia calpestati come il fango sotto i miei stivali unire lo stivale equivale a legge marziale per chi si ribellava all’ordine borghese la nobiltà stuprava così fondò il paese l’opportunismo dei borboni misto a quello del clero a Ruvo le fucilazioni e lo sterminio a Rionero cosciente che la mia gente fu tradita illusione garibaldina che ci rese più schiavi di prima e nuove rotte in cerca di un nuovo rifugio stanchi passi nella notte scarpe rotte e sassi da un archibugio senza indugio si lotta tra miseria e lutto dopo l’inganno noi ci vendicammo ecco tutto stesso sangue stesso sole stesso tetto salvammo l’orgoglio di ogni figlio di questo dialetto e ci sedemmo coi giusti ma dalla parte sbagliata vendicando le radici di ogni terra bruciata una vita di rischi tra i boschi la nostra favola ora la tavola imbandita per i banditi a tavola in carcere si spegne Carmine da ricordare capace di delinquere tanto quanto di amare si commuove il cielo freme la terra straripa il mare perché l’uomo onesto passa il sopruso rimane … RIT. Simm’briganti e facimm’paura E fino all’urtim’avimm’à sparà Omm’se nasce brigante se more À terra è nost’è nun s’à ddà tuccà Murubutu Michelina ha gli occhi pieni di rabbia sfida la vita La treccia scende sui seni la mano su una carabina È nata nella miseria la vita è un’antica fatica Il pane è poco per tutti e la fame ha indurito la fibra L’infanzia passa di corsa nei campi mietuti I piccoli furti la cifra del mondo degli ultimi E quell’Italia da unita una guida ch’è stata un abbaglio Un mondo di stenti tradito dai venti del mito unitario E quel mondo ha patito i padroni, servito i padroni Ascoltato i nuovi signori parlare dei nuovi valori E’ un mondo che insorge dal basso due soldi non bastano più che una nuova miseria rivuole i borboni, ha sposato un brigante già latitante da mesi combatte fra i sentieri, i paesi e le schiere dei piemontesi che mietono morti, piegano corpi, la cercano in molti lei gira vestita da uomo una pistola e un fucile a due colpi si dà alla macchia nel posto nel bosco più fitto ora ha tempra e coraggio nel brigantaggio è figura di spicco, dopo anni di fughe e di scontri la trovano viva lei si batte e resiste ma capisce che stavolta è finita il suo volto scomposto ora è laggiù senza vita l’occhio di fuoco fuoco riflette la gente del luogo tradita il suo corpo ragazza ora esposto là in piazza dove il popolo passa e la saluta commosso … Ciao ciao Michelina …. RIT.
9.
Kali-fogna 03:30
10.
POLICE MAFIA ( C.Paterniti) Picciotto nato col piombo degli ottanta sotto a un cielo cupo faccio il conto con la mia Sicilia terra di chi vede e resta muto qua si soccombe fra le bombe e le tombe coperte d'intonaco i vermi sopra i corpi inermi e nello stomaco c'erano morsi, paure e mostri attento a ciò che mostri, fatevi i fatti vostri, era la legge dei più forti ora chi regge il peso del passato attualizzato dalla stessa mafia che si cambia d'abito, consenso tacito dai tempi della Piovra e Placido coi corpi di chi sgarra squagliati nell'acido, ai tempi del capo dei capi capo capitale capita che il capo cupola governi lo stivale, dalle caserme al Quirinale legge infame uguale per chi si assomiglia dio denaro fa capofamiglia, l'Italia tale resta e vessa, regge lo schema la legge tutela mafia uguale a stato e viceversa... (quindi...NE SBIRRI NE MAFIOSI) Drowning Dog A million eyes watching you can feel the heat we got 5 little henchmen watching across the street they romancing the idea of the protective family you know godfather scarface all the kids wanna be that full of hierarchy you know papa will take care of you as long as you agree ---- no questions asked respect on a one way street not shared we all involved we forced to be i swear they say give you money to me you know that cash gotta move we must ask permission just to be just to exist use violence and fear to manipulate any situation that beretta to the face show respect if you object you be losing that neck i say, losing that voice burned out shell remains just to begin If you like the mafia you love the cops cause they working hand and hand like a pimp and a slap that don’t stop.
11.
PER CHI (C.Paterniti ) Quest' è per chi la vive senza aspettative, per chi sopravvive per chi è nella merda e se la ride, per chi decide che la vita è una è va vissuta in fondo per chi sorride al mondo, mentre gli chiede il conto per chi paga due volte, per chi non ha pagato per chi si è vendicato e solo adesso è appagato per chi vive ogni giorno, come se fosse l'ultimo non prende sonno aspettando il prossimo incubo per chi si sveglia la mattina presto prima del sole in agonia da fabbrica pre cassa integrazione s'intossica nel grigio e sa che ogni sacrificio umano resta vano, se resta con niente in mano per chi cerca lavoro e per chi se lo inventa per chi cerca l'amore e per chi lo spaventa per chi fa finta di niente mente alla mente soffre in silenzio e resta solo fra la sua gente RIT. Sto ancora pensando... a quello che dai a quello che prendi sto ancora peccando... madre perdona, padre comprendi sto ancora lottando...in mezzo all'indifferenza sto ancora viaggiando si ma vedo solo il punto di partenza per chi ha studiato una vita e poi si ritrova ad emigrare da un paese che i suoi figli non sa valorizzare per chi rimane, senza studiare e per la strada e affronta il quotidiano esame per chi ha sete per chi ha fame per chi è asociale per chi cerca la forza sopra un letto d'ospedale per quel che vale la vita scorre sul selciato sfida con il fato da quando sei nato finchè resti senza fiato per chi fa l'uomo sicuro e soffre di panico per chi non pensa al futuro no bisogno atavico di una generazione che fa i conti col proprio passato passamontagna per gli scontri col presente ingrato per chi la notte che fai, botte di coca e sgasa connesso al mondo wi-fi ma chiuso dentro casa in un paese che dorme ma che non sogna regno d' Italia tocca gettare il cuore oltre l'infamia RIT. anime fatte di carne versano lacrime fatte di sangue per ogni madre che un figlio piange per ogni figlio che un sogno infrange per chi ci crede per chi non cede cuore che duole se l'occhio non vede per chi ti parla di fede io non ho fede di santità ma mentalità da ultrà per chi la vita la butta dentro una busta chi tira e dopo collassa chi aspetta domani che passa chi beve chi fuma chi rolla e chi passa chi balla sotto la cassa … … e dice basta RIT.
12.
NE’ ARTI NE’ PARTY (C.Paterniti) L'occhio dei popoli, l'oppio dei poveri ci vedo doppio, fumo di metropoli alzano gomiti, comodi se sgomiti conati di vomito su e giù come a monopoli dopami dopo mi sembrerà tutto più bello serata nel solito posto, sempre quello tutti ammassati come bestie fanno Vucciria ed ogni giorno danno feste alla faccia mia Picciotto ringhia ma cosa vuoi che sia qua l'intercalare è “minchia, chi cci talià” e non si guarda oltre il culo della tipa accanto tanto basta per fare serata...random la socialità diventa mercificazione è come dire libertà ma dentro l'Ucciardone sono speranze in putrefazione nel tempo abbiamo perso nell'era del non senso è un'agonia, euforia e depressione eurofobia questi pippano ducotone annacquati come i vostri rum e cola combatto i mostri mentre vi fumate la stagnola non è questione di legale o illegale ma la mia fiducia brucia come il vostro potenziale se la mente collassa, la qualità si abbassa la strada non è dritta al contrario della cassa passa fra la gente che se la spassa passerà come una botta di pressione bassa io c'ho la fotta di sempre fra le stesse scene e me ne fotto se ti droghi "frà" ma fallo bene annate amare, andate a male se la vista è invidiare, l'olfatto è sniffare il tatto è possedere il gusto è superficiale riempiti la bocca sbocca e impara ad ascoltare! RIT. (TUNAMAN) Né arti, né party Bravi solo a farvi selfie e strafarvi Sempre attenti al giudizio degli altri Come se i cicchetti potessero aiutarvi Né arti ne party Siamo serpi nere che non hanno alibi Siamo solo noi reclusi ai margini (JAMBA) Raga non ve la nascondo la verità pura Spesso pure io c’ho certe facce che fanno paura Siamo nati per lo svago è la nostra natura È lo sballo a profusione che t’incula Dopo dieci ore di lavoro mi ritrovo tra coloro Che a vent’anni sognano un fegato nuovo Il tempo non aspetto la gente qui fa festa Recuperi in un attimo se c’hai buona gavetta Non fate i furbi, la legge qui non è uguale per tutti La lasciamo rispettare solo ai brutti Mi sembra regolare che tu voglia spendere I soldi che guadagni ma vedo che non sai scegliere Quindi l’euforia ti porta a ragionare a cazzo Consumo compulsivo porta a un pacco dietro l’altro Mi stai offrendo il popper ma frate quest’è uno smalto Non voglio uno “scisone” grazie ma a sto giro passo Le sostanze arrivano a random, chiaro segno che non ti stai controllando Nove mesi per riprenderti praticamente un parto Ricordami che ho fatto ieri l’altro… Cazzo ridi vedi le carte non girano Risparmiano per macinare il doppio e che cazzo si tirano Cacano al solo pensiero ancora prima Secondo me è meglio tritare questa galatina Quando la sera ti riduci come una latrina Ti risvegli carico di merda la mattina Dopo il mio cervello come è giusto fare Tu riempiti la bocca sbocca e impara ad ascoltare RIT.
13.
BREAKING RAP (C.Paterniti) Lasciami stare preso male tipo fine serie Robe poco serie voglia di avere la mente in ferie Ricordo com’è cominciata dai metti la prima Ma ora sogno la ricina e la metilammina Regola prima, ricordarlo stanca Ma con gli sbirri non ci parlo tìo Salamanca Sono sempre e solo stessi cani da macello Finiranno male come messicani del cartello È Breaking Rap, versi sopra un beat man Spaccio rime come anfetamine Pinkmann E spingo a tutto gas, maschere antigas Sono il fuoco in una casa di riposo come Fring Gus Boom, strage di flow puro come METH Percentuale oltre i novanta cucinata in camper You better call Saul, i’m coming back Questo suono è il meglio sul mercato… Heisenberg! RIT. Sono l’incubo adrenalinico L’unica legge che rispetto è quella di un chimico Sono in pericolo qualsiasi cosa faccio sai Testa calda occhi di ghiaccio … Walter White L’adrenalina pura scorre in circolo L’unica legge che rispetto è quella di un chimico Sfido il pericolo in bilico e non cado mai Testa calda occhi di ghiaccio … Walter White Come in crisi d’astinenza si trasuda A volte ci perdi la testa … Tortuga Quando perdi pure sonno e non stanchi mai Senza alle spalle un protettore come nonno Mike Ti hanno sgamato fuori il mondo fa brutto Da un capolavoro al capo che a lavoro ti ha distrutto E per i soldi tocca fare compromessi Mentre sogni di moltiplicarli e poi buttarli come Jesse E più ti stressi, più manca fiato, la vita è dura sotto attacco, copertura … Pollos Hermanos occhi bene aperti la tua via è ciò che cerchi semina i nemici manco fosse DEA di Albuquerque cristalli brillano in laboratorio come a Tuco i denti d’oro altro che mela qua l’ultima pera d’Eva e il cielo è sempre meno puro meno “Blue Sky” man, per te stesso o per i figli Walt o Skyler? RIT.
14.
Niente Paura 02:57
NIENTE PAURA (C.Paterniti) Labbra amare gusto di tabacco e cenere fra i denti Martoriato sotto attacco il fiato filtra a frammenti Parla piano isterico fai preda al panico Lama trafigge l’animo la mano regge il manico Da te non sfuggi, attraverso l’essere che mostri Scava perso nell’origine dei mostri che affronti mentre regoli i conti la mente gela gli arti e i polsi percorsi rimossi ora sono rimorsi apparecchio e poi nutro coi morsi la pancia occhio vitreo nello specchio che mi da la faccia se l’amore devasta stanotte resto sveglio su di me veglio e chiudo gli occhi per vedermi meglio RIT. E cosa vedi, come procedi, cosa ti chiedi, ma cosa credi Siamo effetto e causa, rigetto e nausea, dammi una pausa Per ogni porta chiusa male nella mia coscienza Ora che su di me, faccio esperienza, la conoscenza Dei limiti che c’ho che abbatterò lo so … Niente paura! fase uno comprensione e compassione è con passione per sta vita sale su ferita fase dell’accettazione vuoto d’abbandono chiama trauma e rifiuto e la vergogna lascia spazio al picciotto che sogna fra patetico e brillante equidistante irrazionale senza limite tra l’incubo reale e quello emozionale in bilico, mentre stà mente gronda rabbia,non puoi nascondere quest’onda sotto la sabbia, il cuore perde controllo esce dagli occhi cerco calma, il cielo mi sta sotto di almeno una spanna, corpo che non m’inganna, animo in spalla e colpo in canna no vittima ma complice del mio karma. RIT.
15.
Fantarap 03:30
FANTARAP (C.Paterniti) Stamattina dopo il concerto dalla sera prima vado a letto con in testa la solita rima quanto tempo è passato dal primo decennio del duemila presso a poco tre anni dopo mi mettevo in fila accanto a me i vari king del rap e boss del flow scema la scena hip hop, diventa pop si lamentavano di quelli che copiavano lo stile io copiavo un po' da tutti e mi ritrovo al top duemila e ventitrè ora senti me, la collana dorata cartier sopra la maglia del CHE, la contraddizione è un must ne sono il king, faccio bleen bleen mentre gli altri fanno dissing e più mi odiano più crescono le views mentre la fuori i bambini li battezzano con i tattoo… Mi trovi tra neomelodico e hardcore altro che Amarcord fighe in bellavista come su you porn nei videoclip, la cassa dritta come beat la massa zitta nell'attessa di una nuova hit e sai qual'è lo scoop bastano 4 rime in loop e per la melodia ci pensa l'auto tunes per svoltare tocca fare affari e compromessi vendere se stessi guadagnare ed ostentare eccessi stare dentro i clichet, come dentro i privè decuplico il cachet, il pubblico e lo share col mio jet privato fino a Los angeles ho fatto un dj set privato pure in villa ad Arcore io faccio rap indietro tutta, Arbore nell'italietta che mi sfrutta e crede alle favole... RIT. Fanta rap,luna park, solo star all'americana nel fantastico mondo del rap fanta rap all'italiana con il terzo dito la brutta copia di un sistema fallito Gangstar del rap dalla De Filippi fanno figo e passano di moda come gli hippy Fanta rap oggi si vende domani chissà cosa resterà da vendere dopo la dignità... A colazione lo champagne, in tour col multivan E Philippone che mi fa da bodyguard Con Briatore faccio un ospliff al Millionaire E sono griffe sulle maglie del Paris St.Germaine e me ne stavo sotto i flash scena è trash ma me ne fotto per me conta solo il cash ero all'Ariston presenta Fibra io lo special guest col mal di pancia come Ibra ma tant'è la presenza paga e tanto motivo di vanto a differenza dei falliti che mi stanno accanto devo subirmi il primo rap di Albano Pupo e Moreno che rappano “Nano” e il freestyle di Saviano a me le doppie le fa Celentano e mentre rappo d'amore la mente viaggia lontano, anni 90 i tempi delle posse e tutto il movimento Colle der Fomento, SangueMisto e Piombo a Tempo ma qua c'è solo da rimpiangere la vera old school mentre compriamo visualizzazioni su you tube le produzioni, a tavolino organizzano i feat Maria conduce spit e sui beat non c'è suono street ma va così e quasi mi vergogno prima sembrava un sogno ora vorrei che fosse tutto un sogno all'improvviso la sveglia suona mia figlia che mi sveglia e che mi dice “pà portami a scuola”... “Ma la vecchia, o la nuova scuola …???”
16.
Via Con Me 02:41
VIA CON ME (C.Paterniti) Io volevo fare un disco, ho scritto un libro sulle strumentali Lascia stare i mezzi sono strumentali, pezzi rari come le coscienza di una volta qua Mettono pezze e la chiamano svolta fra le mezze verità e le bocche chiuse Vivi a metà tra le anime dannate e quelle disilluse Precarietà esistenziale che ci assale, farsi del male è prassi naturale… Vivo in Italia … il Gobbo sapeva di tutti e non è Notre Dame Nello stivale c’hai più trucchi che in un beauty farm Dammi un motivo per restare o scappare altrove Come da copione lotto con la mia insoddisfazione Io punto in alto ma sbaglio, come Roby Baggio l’ultimo rigore nel ‘94 Avessimo un po’ del coraggio di chi vive a Gaza Capacità di adattamento di chi non ha casa E non a caso tabula rasa agli ideali Le passioni bruciano come cartelle esattoriali Mangiano soldi e la mia gente è in anoressia Ma è solo amore se amore sai dare e amore sia! RIT. Via, da qui verso dove non so ma accelero E adesso su le mani, adesso su le mani Quant’è difficile restare umani senza un domani Fra sempre o mai cosa fai resterai oppure vai… A scuola, solo note sul registro zero studio oggi lo studio porta note che registro se c’ho talento non lo so ma faccio un altro disco nuove emozioni diffidando da limitazioni tre quarti felpa e cappuccio nella giungla rendo spigolosa ogni mia curva e l’esser disumano turba vogliono cambiare il mondo con gli slogan fanno lo stesso effetto di stì rapper con le Hogan brò io non lo so, cosa mi prende certe notti le ore piccole e l’immensa luna splende nei tuoi occhi restare uniti nonostante tutto e tutti fortifico radici anche quando non ci sono i frutti e conservare la dolcezza dei piccoli gesti preservare la magia che perdi quando cresci è solo amore e amore sia se ci riesci tutto in un colpo e via … Gaetano Bresci! RIT. Via, da qui verso dove non so ma accelero E adesso su le mani, adesso su le mani Quant’è difficile restare umani senza un domani Fra sempre o mai cosa fai resterai oppure vai Via da qui verso dove non so ma accelero Via destinazione utopia su queste strade Alla ricerca di nuova poesia e tu senza sapere dove ne perché vieni via … Vieni via con me

about

Featuring : Mad Buddy, O'Zulù, Murubutu, Ciaka, Drowning Dog, Jamba & Tunaman.
Prod. by : Satomi, Ain't Deaf Enough, Gheesa, Ice One, Dj Malatesta & LeleProx, Dj Delta, Gente Strana Posse.

credits

released January 15, 2015

Recording at Zeit Studio - Palermo
Mix e Mastering : Luca "Satomi" Rinaudo
Graphic by : Rob "Nero" Hernandez

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Picciotto Palermo, Italy

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