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sabato 25 ottobre 2025

7-7-2007

Leggere un libro di Antonio Manzini che ha per protagonista Rocco Falcone e non visualizzarlo con il volto di Marco Giallini è impossibile.

Questo credo sia il primo della serie, almeno in ordine di storia.

Rocco è ad Aosta ma un lungo flashback lo riporta a Roma, dove vive con la moglie Marina, ancora viva. Incappa nella morte di un ventenne, ritrovato in una cava, dov'è accorda la stampa e tra la stampa c'è anche il padre del ragazzo.

Da qui si dipana la storia che porta al mondo della droga, dell'antiquariato, del falso artigianato, di ragazzi morti, di vendette finite male fino alla morte di Marina e a Rocco che si ritrova ad Aosta.

Per me non è stato un libro facile, anche se la voglia di scoprire il colpevole e di conoscere la storia che poi ho amato in TV era tanta, di capire come e soprattutto perché è morta Marina.

Ci sono anche Caterina e Pierron, Schiavone è sempre stato politicamente scorretto, non certo un poliziotto integerrimo, coerente con se stesso.

Comunque è un libro che ho amato e che consiglio di leggere.


lunedì 21 agosto 2023

Non è stagione

Può anche capitare che ad Aosta nevichi a maggio e Rocco Schiavone faccia fuori l'ennesimo paio di Clarks per cercare Chiara, figlia diciottenne di un costruttore in difficoltà che si era rivolto alle persone sbagliate per uscire dalla crisi finanziaria.

Non sto leggendo i libri di Antonio Manzini in ordine cronologico di storie ma in ogni caso anche i singoli volumi sono comprensibili: Rocco che dialoga con la moglie, Seba e Furio sempre presenti, Anna, Nora e le altre a incasinare la vita dell' incasinato Schiavone, le rotture di co..ni da 5 a 10 sempre presenti. Mentre leggo pagina dopo pagina, vedo sempre il volto burbero di Giallini che lo interpreta nella fiction TV e non me lo immagino, Rocco Schiavone, con un volto diverso. Scorretto, non sempre ligio alle regole ma con una sua dignità e senso dell'onore che va in qualche modo oltre la legge che difende.

"Ancora una pagina" e la voglia di scoprire gli intrighi, il finale amaro, il punto sospeso per la prossima storia mi ha fatto quasi divorare le pagine di questo giallo.

martedì 13 agosto 2019

La costola di Adamo

Antonio Manzini colpisce bene e Rocco Schiavone è... Rocco Schiavone.
Un poliziotto apparentemente scorretto ma con una sua etica.
Stavolta si trova davanti ad un suicidio. O è un omicidio? Beh, un colpevole viene arrestato, e non solo uno, perché i reati collegati alla morte di Ester Baudo sono tanti: furto, ricettazione, spaccio di droga, aggressione a poliziotti, violenze domestiche.
Ma solo alla fine si saprà se è stato un omicidio o un suicidio. Perché il delitto perfetto davvero non esiste. O forse Rocco Schiavone non è un bravo poliziotto ma un uomo che usa testa e cuore.
Anche in questo caso, l'inevitabile confronto con la serie tv regge molto bene e non mi fa dire di preferire uno o l'altra.