Un racconto breve e leggero, forse un giallo come "Io uccido"? O forse qualcosa di divertente come i personaggi che il compianto Giorgio Faletti aveva impersonato a Drive in?
La ricetta della mamma è "un racconto noir ritrovato", come recita la fascia rossa che avvolge la copertina.
Un assassino, feroce, mai preso. E vasetti di peperoncini, piccanti.
Cosa succederà al protagonista? E chi è il vero protagonista?
Sono arrivata con calma all'ultima pagina, godendomi riga dopo riga lo stile inconfondibile e il finale mi ha fatto sorridere.
Secondo me, vale la pena dedicarci qualche decina di minuti.
Una piccola finestra sulla vita in casa mia: ricami, vita quotidiana, punti di vista e tutto quello che mi passa per la testa
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sabato 9 febbraio 2019
mercoledì 12 settembre 2012
TRE ATTI E DUE TEMPI
L'ho letto tutto d'un fiato, non solo perché erano soltanto 140 pagine e scritte in un bel carattere leggibile, ma perché scorrevole, attuale, commovente. Un libro che sa di riscatto da parte di chi sbaglia e sa di aver sbagliato. E che ha pagato per i suoi errori. Un genitore che, con le buone o con le "cattive", riesce a far capire al figlio, ormai grande, che certi errori non hanno proprio alcun senso, che i soldi non sono tutto, che ci sono gli affetti, i sentimenti e i valori che contano molto di più. Soprattutto senza retorica.
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